Intrastigmina - Im 6f 1ml 0,5mg

Dettagli:
Nome:Intrastigmina - Im 6f 1ml 0,5mg
Codice Ministeriale:006141016
Principio attivo:Neostigmina Metilsolfato
Codice ATC:N07AA01
Fascia:A
Prezzo:1.55
Glutine:Potenzialmente senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Ist.Lusofarmaco D'italia Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi

Denominazione

INTRASTIGMINA

Formulazioni

Intrastigmina - Im 6f 1ml 0,5mg

Categoria farmacoterapeutica

Parasimpaticomimetici, neostigmina.

Principi attivi

Ogni fiala contiene: neostigmina metilsolfato 0,5 mg.

Eccipienti

Sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Distensione addominale, meteorismo ed atonia intestinale post-operatorie, ritenzione urinaria.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Peritonite. Ostruzioni meccaniche dell'intestino e del tratto genitourinario.

Posologia

Nel trattamento post o pre-operatorio ad interventi chirurgici riguardanti l'addome: 0,5 ml subito dopo l'intervento facendo seguire 5 iniezioni da 0,5 ml una ogni tre ore. Nelle distensioni addominali e ritenzioni urinarie: 1 ml del farmaco ogni tre ore fino a giungere a 5 ml (se necessario, fare seguire un clistere basso dopo 30 minuti dalla prima iniezione).

Conservazione

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.

Avvertenze

La neostigmina deve essere usata con cautela in pazienti affetti da epilessia, asma bronchiale, bradicardia, infarto miocardico recente, vagotonia, ipertiroidismo, aritmie cardiache, ulcera peptica. Quando si somministrano forti dosi e' consigliabile una iniezione precedente o simultanea di atropina. Come per tutti i farmaci colinergici, il sovradosaggio della neostigmina puo' determinare blocco da depolarizzazione (crisi colinergiche) caratterizzato da notevole debolezza muscolare chepuo' coinvolgere anche i muscoli respiratori. Per tale motivo, qualor a il farmaco venisse usato in soggetti miastenici, bisogna tenere presente l'importanza di distinguere clinicamente le crisi colinergiche dasovradosaggio, dalle crisi miasteniche della malattia in atto, in qua nto il trattamento di queste due sindromi differisce radicalmente.

Interazioni

Miorilassanti ad azione periferica: la neostigmina non deve essere utilizzata congiuntamente a farmaci miorilassanti depolarizzanti (quali la succinilcolina, nota anche come suxametonio, ed il decametonio); essa puo' di fatto prolungare il blocco di fase I indotto da questi farmaci. La neostigmina antagonizza efficacemente gli effetti dei miorilassanti non depolarizzanti (es. tubocurarina, gallamina, pancuronio e mivacurio). Alcuni anestetici generali e locali, farmaci antiaritmici, gli antibiotici aminoglicosidici ed altre sostanze che interferiscono con la trasmissione neuromuscolare, dovrebbero essere usati, nel corso del trattamento con il prodotto, con notevole cautela, specie in soggetti affetti da miastenia grave. Antimuscarinici: gli antimuscarinici come l'atropina antagonizzano e reinvertono gli effetti muscarinici (parasimpaticomimetici) della neostigmina. Chinina, clorochina e idrossiclorochina: gli antimalarici possono antagonizzare gli effetti della neostigmina aumentando il blocco neuromuscolare non-depolarizzante. Aminoglicosidi: gli effetti della neostigmina sono antagonizzati dagli aminoglicosidi. Clindamicina: gli effetti della neostigmina sono antagonizzati dalla clindamicina. Litio: gli effetti della neostigmina sono antagonizzati dal litio. Polimixine: colistina (polimixina E) ed altre polimixine antagonizzano l'effetto della neostigmina. Agenti antiaritmici: procainamide, propafenone e chinidina antagonizzano gli effetti della neostigmina. Beta-bloccanti: propanololo, atenololo ed altri beta-bloccanti possono interagire con neostigmina potenziando i suoi effetti, con possibilita' di indurre bradicardia e ipotensione. Calcioantagonisti: verapamil e diltiazem possono antagonizzare la neostigmina ed indurre un aumentato blocco muscolare o un incremento del rischio di bradicardia. Corticosteroidi: i corticosteroidi possono ridurre gli effetti anticolinesterasici della neostigmina. Antistaminici: gli antistaminici agiscono come farmaci anticolinergici, antagonizzando gli effettifarmacologici della neostigmina. Ciclopropano e anestetici inalatori alogenati: l'inibizione dell'attivita' della colinesterasi plasmatica da parte della neostigmina riduce il metabolismo di questi anestetici,comportando un incremento del rischio di tossicita'. In caso di anest esia locale e' di solito raccomandato l'uso di anestetici non-estere derivati che non interagiscono con la neostigmina. Digossina: un aumentato rischio di bradicardia e' stato osservato con l'uso contemporaneo di neostigmina e digossina.

Effetti indesiderati

Piu' comunemente si osservano: fascicolazioni muscolari, salivazione, coliche addominali, diarrea. Piu' raramente sono stati riportati i seguenti effetti collaterali: allergici: reazioni di vario tipo ed anafilassi; neurologici: vertigini, convulsioni, perdita della coscienza, sonnolenza, cefalea, disartria, miosi ed alterazioni della vista; cardiovascolari: aritmie cardiache (bradicardia, tachicardia, blocco A-V, ritmo nodale), alterazioni non specifiche dell'ECG, arresto cardiaco, sincope, ipotensione; broncopolmonari: aumento delle secrezioni faringeee bronchiali, dispnea, broncospasmo, depressione e arresto respirator io; dermatologici: orticaria ed eruzioni cutanee; gastrointestinali: nausea, vomito, flatulenza genitourinari: pollachiuria; muscolari: crampi e spasmi, artralgie; vari: sudorazione, senso di calore, debolezza.

Gravidanza e allattamento

Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medico.