Iodio Sol Alco Ii - 20ml 2%/2,5%

Dettagli:
Nome:Iodio Sol Alco Ii - 20ml 2%/2,5%
Codice Ministeriale:031262013
Principio attivo:Iodio/Potassio Ioduro
Codice ATC:A12CX
Fascia:C
Prezzo:3.5
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:New Fa.Dem. Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:SOP - ricetta non richiesta art.96 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Gocce orali soluzione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +30, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:60 mesi

Denominazione

IODIO NEW.FA.DEM. 2% + 2,5% SOLUZIONE ORALE

Formulazioni

Iodio Sol Alco Ii - 20ml 2%/2,5%
Iodio Sol Alco Ii - 1000ml2/2,5%

Categoria farmacoterapeutica

Integratori minerali.

Principi attivi

Iodio; potassio ioduro.

Eccipienti

Acqua depurata, etanolo 96%.

Indicazioni

Come antisettico e disinfettante del cavo orale; trattamento di stati carenziali di iodio in caso di aumentato fabbisogno o scarso assorbimento.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti; generalmente controindicato in gravidanza; non usare in bambini di eta' inferiore ai 6 mesi; come collutorio non deve essere usato nei bambini di eta' inferiore a 6 anni.

Posologia

Antisettico e disinfettante del cavo orale 2 - 3 sciacqui giornalieri del cavo orale con 10 - 20 gocce diluite in mezzo bicchiere di acqua. In caso di afte o altre abrasioni della mucosa orale applicare direttamente mediante toccature con un tampone o un batuffolo di cotone. Trattamento di stati carenziali di iodio: assumere il medicinale diluito in acqua secondo prescrizioni mediche. Una goccia contiene circa 2 mg di iodio. Di seguito sono riportati i valori giornalieri di iodio raccomandati dalla Societa' Italiana di Nutrizione Umana (LARN) per eta' e sesso. >>Bambini (maschi e femmine). 6-12 mesi: 50 mcg; 1-3 anni: 70 mcg; 4-6 anni: 90 mcg; 7-10 anni: 120 mcg. >>Adolescenti e adulti (maschi). 11-14 anni: 150 mcg; 15-17 anni: 150 mcg; 18-29 anni: 150 mcg; 30-59 anni: 150 mcg. >>Adolescenti e adulti (femmine). 11-17 anni: 150 mcg; 18-49 anni: 150 mcg; piu' di 50 anni: 150 mcg; gravidanza: 150 mcg.

Conservazione

Conservare ad una temperatura non superiore ai 30 gradi C; conservare nella confezione originale (materiale resistente allo iodio) per riparare il medicinale dalla luce e dal calore diretto.

Avvertenze

Evitare il contatto con gli occhi. Non assumere il medicinale per lunghi periodi di tempo. L'uso specie se prolungato puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso interrompere il trattamento eadottare idonee misure terapeutiche. Poiche' lo iodio e lo ioduro pos sono alterare la funzione della tiroide, si raccomanda di usare con precauzione in soggetti con patologie tiroidee, nei pazienti di eta' superiore ai 45 anni o con gozzo. Sebbene lo iodio sia richiesto per la produzione degli ormoni tiroidei, quantita' eccessive possono causare ipertiroidismo o perfino gozzo paradosso e ipotiroidismo. In eta' pediatrica usare solo in casi di effettiva necessita' e sotto controllo medico. E' consigliabile evitare l'impiego dei preparati per gargarismi nei bambini, che non riescono quasi mai ad eseguire un gargarismo senzadeglutire buona parte del medicinale. Il medicinale non dovrebbe esse re usato in pazienti adolescenti vista la potenziale induzione di acnee gli effetti sulla tiroide. Interrompere il trattamento almeno 10 gi orni prima di effettuare una scintigrafia con iodio marcato. A seguitodel trattamento potrebbero risultare alterati gli esiti dei test di f unzionalita' tiroidea, soprattutto nei neonati prematuri. Il prodotto contiene etanolo (alcool), in quantita' fino a 100 mg per dose.

Interazioni

Se entra in contatto con l'acetone, lo iodio elementare forma un composto pungente irritante. Gli effetti di iodio e ioduri sulla tiroide possono essere alterati da altri composti tra cui amiodarone e litio. Illitio carbonato, utilizzato nel trattamento della psicosi maniaco dep ressiva, causa una anormale bassa attivita' tiroidea. Lo iodio non deve essere assunto da soggetti in trattamento con litio carbonato per evitare che lo iodio reprima le funzioni della ghiandola tiroidea.

Effetti indesiderati

Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di iodio, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Patologie del sistema emolinfopoietico: eosinofilia, linfoadenopatia. Disturbi del sistema immunitario: ipersensibilita'. Patologie endocrine: ipertiroidismo (morbo di Basedow), ipotiroidismo, gozzo. Lo iodio puo' interferire con le prove di funzionalita' tiroidea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: orticaria, angioedema, emorragia cutanea. L'inalazione di vapori di iodio e' molto irritante per le mucose. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: acidosi metabolica. Disturbi psichiatrici: depressione, insonnia. Patologie del sistema nervoso: gusto metallico, cefalea. Patologie cardiache e vascolari: ipotensione, tachicardia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: dispnea, edema polmonare, broncospasmo. Patologie gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea, dolore addominale. Patologie renali e urinarie: insufficienza renale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: impotenza. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: febbre. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura: l'uso prolungato puo' provocare una serie di effetti avversi chiamati nel loro complesso "iodismo", alcuni dei quali possono essere dovuti ad ipersensibilita'. Questi effetti avversi includono sapore metallico, aumento della salivazione, bruciore edolore alla bocca; possono manifestarsi anche rinite acuta, sindrome simil-coriza, gonfiore e infiammazione della gola, irritazione e gonfiore agli occhi e aumento della lacrimazione. Si possono sviluppare edema polmonare, dispnea e bronchite.

Gravidanza e allattamento

Lo iodio dopo assorbimento orale attraversa la placenta e un eccesso di iodio e' dannoso per il feto: l'uso di iodio durante la gravidanza e' stato associato a gozzo, ipotiroidismo, problemi respiratori, cuore ingrossato, compressione della trachea e morte neonatale. Lo iodio e' escreto nel latte materno. L'uso di dosi eccessive di iodio in madri durante l'allattamento puo' aumentare il livello di iodio nel latte materno e causare ipotiroidismo transitorio nei lattanti. L'uso di iodio,anche quando applicato localmente, e' generalmente da evitare in grav idanza e durante l'allattamento.