Isoptin - Ev 5f 5mg 2ml

Dettagli:
Nome:Isoptin - Ev 5f 5mg 2ml
Codice Ministeriale:020609071
Principio attivo:Verapamil Cloridrato
Codice ATC:C08DA01
Fascia:A
Prezzo:3.2
Produttore:Bgp Products Srl(Gruppo Mylan)
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +30 gradi e al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi

Denominazione

ISOPTIN INIETTABILE

Formulazioni

Isoptin - Ev 5f 5mg 2ml

Categoria farmacoterapeutica

Calcio-antagonisti selettivi con effetto cardiaco diretto.

Principi attivi

Verapamil cloridrato.

Eccipienti

Acqua per preparazioni iniettabili, sodio cloruro.

Indicazioni

Insufficienza coronarica acuta (sindrome anginosa); insufficienza coronarica cronica; tachicardia parossistica, tachiaritmia, extrasistolia.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Assolute: shock cardiogeno; infarto cardiaco recente (il trattamento per via endovenosa con il farmaco 5 mg/2 ml soluzione iniettabile per uso endovenoso o 125 mg/50 ml soluzione per infusione di aritmie tachicardiche durante lo stadio acuto di un infarto miocardico recente, puo' essere considerato un tentativo terapeutico in situazione di emergenza); blocco AV totale; insufficienza cardiaca manifesta (in caso diesistenza di una insufficienza cardiaca, e' necessario un compenso co n glucosidi cardioattivi, prima del trattamento con il farmaco 5 mg/2 ml soluzione iniettabile per uso endovenoso o 125 mg/50 ml soluzione per infusione ). Relative: blocco AV parziale; blocco di branca incompleto; bradicardia marcata; ipotensione (sono esclusi quegli stati ipotensivi secondari ad una diminuzione critica della gittata sistolica dovuta a tachicardia). Il farmaco 5 mg/2 ml soluzione iniettabile per usoendovenoso o 125 mg/50 ml soluzione per infusione non deve essere som ministrato contemporaneamente o subito dopo la somministrazione di beta-bloccanti, poiche' entrambi possono avere un effetto di depressione della contrattilita' miocardica e sulla conduzione AV ne' in associazione con anti MAO, ne' dopo trattamenti chinidinici. Blocco AV di II-III grado (eccetto in pazienti con pacemaker ventricolare artificiale funzionante). Verapamil e' controindicato in pazienti affetti da Malattia del nodo del seno (eccetto quelli con pacemaker artificiale ventricolare). Grave insufficienza cardiaca congestizia (tranne se derivata datachicardia sopraventricolare sensibile alla terapia con Verapamil). La somministrazione di Verapamil e' controindicata in pazienti con flutter o fibrillazione atriale e portatori di bypass (sindromi di Wolff-Parkinson-White e Lown-Ganong-Levine). Questi soggetti possono svilup pare infatti tachiaritmia e fibrillazione ventricolare. Il trattamentoendovenoso con Verapamil di pazienti affetti da grave tachicardia ven tricolare (QRS>= 0.12 secondi) puo' provocare un marcato deterioramento emodinamico e fibrillazione ventricolare. Un'adeguata diagnosi primadella terapia ed una differenziazione dalla tachicardia sopraventrico lare grave e' obbligatoria in sede di pronto soccorso.

Posologia

>>Terapia endovenosa. Adulti: per la terapia acuta di attacchi stenocardici o di disturbi tachicardici del ritmo si iniettano lentamente pervia endovenosa 5-10 mg (1-2 fiale) se necessario ripetute 2-3 volte a l giorno, tenendo il paziente sotto stretto controllo medico. L'effetto terapeutico inizia entro pochi minuti, spesso gia' durante il bolo endovenoso. Si puo' passare alla terapia di mantenimento per via infusionale od orale, secondo la gravita' del caso. Bambini: per interrompere prontamente le tachicardie parossistiche sopraventricolari e le extrasistolie, si iniettano lentamente per via endovenosa, a seconda dell'eta' e dell'effetto ottenuto, le seguenti dosi: ai neonati 0,75-1 mg (0,3-0,4 ml); ai lattanti 0,75-2 mg (0,3-0,8 ml); ai bambini da 1 a 5 anni 2-3 mg (0,8-1,2 ml); da 6 a 14 anni 2,5-5 mg (1,0-2,0 ml). In casodi necessita' queste dosi possono essere ripetute dopo 2-5 minuti. L' iniezione deve essere eseguita sotto controllo elettrocardiografico. >>Terapia infusionale. Adulti: per il mantenimento dell'effetto terapeutico nei casi clinicamente piu' gravi, si consiglia l'infusione di 5-10 mg/ora (125 mg/50 ml soluzione per infusione).

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

La dose singola di Verapamil deve essere somministrata tramite lenta infusione endovenosa di almeno due minuti, sottoponendo il paziente ad un esame elettrocardiografico continuo ed al controllo della pressionesanguigna. Significativi danni epatici o renali non incrementano gli effetti di una singola dose endovenosa di verapamil, ma possono prolungare la sua durata. Dosi ripetute possono dare in alcuni pazienti un accumulo e quindi un eccessivo effetto farmacologico che si puo' escludere monitorizzando la pressione arteriosa e l'intervallo PR. In una piccola percentuale di pazienti trattati con Verapamil si sono registrati effetti avversi molto gravi in grado di porre il paziente a rischio di vita (rapido incremento del ritmo ventricolare fino a flutter o fibrillazione atriale, con ritmo ectopico, marcata ipotensione o estrema bradicardia/asistolia). Ipotensione: la somministrazione endovenosa diVerapamil spesso causa un abbassamento della pressione sanguigna al d i sotto dei livelli base; di solito transitorio ed asintomatico, puo' dare origine a vertigini. Grave bradicardia/Asistolia: verapamil agisce sui nodi AV e SA e raramente puo' provocare blocco AV di secondo o terzo grado, bradicardia e, in casi rari, asistolia. E' molto piu' probabile che cio' si verifichi nei pazienti affetti da malattia del nodo del seno (una patologia del nodo SA), che interessa soprattutto i soggetti piu' anziani. L'asistolia che puo' verificarsi nei pazienti che hanno assunto Verapamil, eccetto quelli che sono affetti da malattia del nodo del seno, e' solitamente di breve durata (alcuni secondi o meno), con un ripristino spontaneo del ritmo normale del seno o del nodo AV. Se cio' non si realizza rapidamente, deve essere effettuato immediatamente un trattamento appropriato. Arresto Cardiaco: verapamil prolunga il tempo di conduzione AV. Mentre gli studi clinici controllati statunitensi non hanno evidenziato il rischio di blocco AV di alto grado durante il trattamento, in letteratura mondiale e' riportata una bassapercentuale di incidenza (meno dello 0.5%). Lo sviluppo di un blocco AV di secondo o terzo grado oppure di un blocco di branca unifascicolare, bifascicolare o trifascicolare richiede una susseguente riduzione della dose o la sospensione del trattamento con Verapamil seguito, se necessario, da un'appropriata terapia. Insufficienza cardiaca: quando l'insufficienza cardiaca non e' grave oppure correlata alla frequenza cardiaca, deve essere controllata con glicosidi digitalici e diureticiprima di assumere verapamil. Nei pazienti che presentano invece una d isfunzione cardiaca da moderatamente severa a severa (pressione polmonare superiore ai 20 mm di Hg, frazione di eiezione inferiore al 30%), la terapia con Verapamil puo' provocare un peggioramento delle condizioni dell'insufficienza cardiaca. >>Terapie antiaritmiche concomitanti.Digitale: la somministrazione endovenosa di Verapamil e' stata associ ata all'uso simultaneo di preparazioni a base di digitale senza che sisiano evidenziate serie reazioni avverse. In ogni caso, agendo entram bi i farmaci sul nodo AV rallentando la conduzione, i pazienti devono essere tenuti sotto controllo per il rischio di un blocco AV o di un'eccessiva bradicardia. Chinidina Somministrazioni endovenose di Verapamil sono state utilizzate in un ristretto numero di pazienti che assumevano chinidina per via orale, senza che si siano manifestate serie reazioni avverse. Come conseguenza dell'associazione sono stati segnalatisolo alcuni casi di ipotensione che impongono cautela nell'utilizzo c oncomitante dei due farmaci. Farmaci beta- bloccanti: in caso di associazione tra il Verapamil per via endovenosa ed i farmaci beta- bloccanti per via orale, non si sono verificate reazioni avverse gravi. Dal momento che entrambi i farmaci possono influenzare la contrattilita' del miocardio o deprimere la conduzione AV, comunque la possibilita' di eventuali interazioni dannose deve essere considerata. L'uso concomitante del Verapamil e dei Beta-bloccanti somministrati per via endovenosa pero', ha prodotto seri effetti avversi, specialmente nei pazienti affetti da gravi cardiomiopatie, insufficienza cardiaca congestizia o recente infarto del miocardio. Nei soggetti che assumevano Timololo in gocce oculari (bloccante beta-adrenergico) associato al Verapamil per via orale invece, si e' osservata una bradicardia asintomatica (36 battiti al minuto) con flutter atriale. Disopiramide: fino a quando non verranno acquisiti dati sulle possibili interazioni tra Verapamil e Disopiramide, quest'ultima non deve essere somministrata nelle 48 ore precedenti o 24 ore successive alla somministrazione di Verapamil. Flecainide: uno studio condotto su volontari sani ha evidenziato come l'associazione tra la Flecainide ed il Verapamil puo' avere effetti additiviriducendo la contrattilita' del miocardio e prolungando sia la conduz ione AV che la ripolarizzazione. Precauzioni d'uso: in una piccola percentuale di pazienti trattati con Verapamil si sono registrati effettiavversi molto gravi in grado di porre il paziente a rischio di vita ( rapido incremento del ritmo ventricolare fino a flutter o fibrillazione atriale, con ritmo ectopico, marcata ipotensione o estrema bradicardia/asistolia). Uso pediatrico: non sono stati condotti studi controllati specifici su pazienti in eta' pediatrica. Di conseguenza e' necessario prestare la massima cautela nella somministrazione di Verapamil aisoggetti di questa eta'.

Interazioni

In rare occasioni, incluse quelle in cui pazienti con gravi cardiomiopatie, insufficienza cardiaca congestizia o recente infarto del miocardio sono stati trattati con somministrazioni endovenose di beta-bloccanti adrenergici o Disopiramide in associazione a Verapamil endovena, sisono verificati seri effetti avversi. L'uso concomitante di Verapamil con agenti che deprimono la funzione adrenergica puo' tradursi in una risposta ipotensiva eccessiva. Il Verapamil ha mostrato essere un ini bitore degli enzimi CYP3A4 e della glicoproteina P (P-gp). >>Potenziali interazioni associate con il sistema enzimatico CYP-450. Alfa-bloccanti. Prazosina: aumento della Cmax della Prazosina (~40%) senza effetto sulla emivita. Terazosina: Aumento dell'AUC (~24%) e della Cmax (~25%) della terazosina. Antiaritmici. Flecainide: effetto minimo sulla clearance plasmatica della flecainide (<~10%); nessun effetto sulla clearance plasmatica del Verapamil. Chinidina: diminuzione della clearancedella Chinidina orale (~35%). Antiasmatici. Teofillina: diminuzione d ella CL orale e sistemica del 20%. Anticonvulsivanti. Carbamazepina: aumento della AUC della Carbamazepina (~46%) nei pazienti epilettici parzialmente refrattari. Antidepressivi. Imipramina: aumento della AUC della Imipramina (~15%). Antidiabetici. Gliburide: aumento della Cmax (~28%) e dell'AUC (~26%) della Gliburide. Antiinfettivi. Claritromicina: possibile aumento dei livelli di verapamil. Eritromicina: possibile aumento dei livelli di Verapamil. Rifampicina: diminuzione della AUC (~97%), della Cmax (~94%), della biodisponibilita' orale (~92%) del verapamil. Telitromicina: possibile aumento dei livelli di Verapamil. Antineoplastici. Doxorubicina: Aumento della AUC (89%) e della Cmax (61%)a seguito della somministrazione orale di verapamil. Nessun cambiamen to significativo della farmacocinetica della doxorubicina a seguito della somministrazione endovenosa di verapamil. Barbiturici. Fenobarbital: aumento della clearance orale del Verapamil (~5 volte). Benzodiazepine ed altri ansiolitici. Buspirone: Aumento dell'AUC e della Cmax delBuspirone di ~3.4 volte. Midazolam: aumento dell'AUC (~3 volte) e del la Cmax (~2 volte) del Midazolam. Beta-bloccanti. Metoprololo: aumentodell'AUC (~32.5%) e della Cmax (~41%) del Metoprololo nei pazienti co n angina. Propanololo: aumento dell'AUC (~65%) e della Cmax (~94%) delPropanololo nei pazienti con angina. Glicosidi cardioattivi. Digitoss ina: diminuzione della clearance corporea totale (~27%) e della clearance extra renale (~29%) della Digitossina. Digossina: in soggetti saniaumento della Cmax della digossina del 45-53%; aumento del Css della digossina del 42% e aumento dell'AUC della digossina del 52 %. Immunologici. Ciclosporine: aumento dell'AUC, Css, Cmax delle Ciclosporine circa del 45%. Everolimus: possibile aumento dei livelli di Everolimus. Sirolimus: possibile aumento dei livelli di Sirolimus. Tacrolimus: possibile aumento dei livelli di Tacrolimus. Agenti Ipolipidemizzanti. Atorvastatina: possibile aumento dei livelli di Atorvastatina; aumento della AUC del verapamil di ~42,8 %. Lovastatina: possibile aumento dei livelli di Lovastatina. Simvastatina: aumento della AUC (circa 2.6 volte), e della Cmax (circa 4.6 volte) della simvastatina. Agonisti dei recettori della Serotonina. Almotriptan: aumento dell'AUC (~20%); aumento della Cmax (~24%) dell'Almotriptan. Agenti Uricosurici. Sulfinpirazone: aumento della clearance orale (~3 volte) e diminuzione della biodisponibilita' (~60%) del Verapamil. Altri. Succo di Pompelmo: aumento della AUC R-(~49%) e S-(~37%) del Verapamil; aumento della Cmax R- (~75%) e S-(~51%) del Verapamil. Erba di San Giovanni (Iperico): diminuzione dell'AUC R-(~78%) e S-(~80%) Verapamil con corrispondente riduzione della Cmax. La Cimetidina riduce la clearance del Verapamil somministrato per via endovenosa. Verapamil e' altamente legato alle proteine plasmatiche; per questo motivo deve essere somministrato con cautela aquei pazienti che assumono altri farmaci con un elevato grado di lega me alle proteine plasmatiche. Quando gli anestetici inalatori ed i calcio antagonisti, come il Verapamil, vengono usati in associazione, il loro dosaggio deve essere accuratamente valutato per evitare un'eccessiva depressione cardiovascolare. Il Verapamil puo' potenziare l'attivita' dei bloccanti neuromuscolari (Curaro simili e Depolarizzanti). Perquesto puo' essere necessario diminuire la dose di Verapamil e/o quel la del bloccante neuromuscolare quando i due farmaci vengono assunti in associazione. E' stata dimostrata un'accresciuta sensibilita' agli effetti del Litio (neurotossicita') durante la terapia d'associazione con Verapamil, senza comunque cambiamento o crescita dei livelli sierici del Litio. L'assunzione di Verapamil tuttavia, ha comportato un abbassamento dei livelli sierici di litio in quei pazienti che effettuavano una terapia cronica a base di litio assunto per via orale. I soggetti che sono sottoposti ad una terapia associata devono essere monitorati attentamente. Prazosina e Terazosina: effetto ipotensivo additivo. La concentrazione plasmatica del Verapamil puo' aumentare grazie alla potenziale inibizione metabolica di alcuni degli agenti anti-HIV come il Ritonavir. Per questo deve essere prestata molta cautela nell'associazione o deve essere diminuita la dose di Verapamil. L'uso concomitante di Verapamil e Carbamazepina puo' innalzare la concentrazione plasmatica di quest'ultima. Cio' puo' produrre gli effetti indesiderati comediplopia, cefalea, atassia o vertigini. Puo' ridurre l'effetto ipoten sivante del verapamil. La colchicina e' un substrato sia per il CYP3A che per il trasportatore di efflusso, la glicoproteina P (P-gp). E' noto che il Verapamil inibisce il CYP3A e la P-gp. Quando il verapamil ela colchicina sono co-somministrati, l'inibizione della P-gp e/o del CYP3A da parte del Verapamil puo' condurre ad una maggiore esposizionealla colchicina. L'uso combinato non e' raccomandato. Sulfinpirazone: puo' ridurre l'effetto ipotensivante del verapamil. Acido Acetilsalic ilico: aumento della tendenza al sanguinamento. Il trattamento con gliinibitori dell'HMG Co-A reduttasi in pazienti che assumono Verapamil, dovrebbe essere iniziato alle dosi piu' basse possibili che successiv amente devono essere corrette. Se a pazienti che assumono inibitori dell'HMG Co-A reduttasi viene prescritta una terapia a base di Verapamil, e' necessario valutare una riduzione della dose di statina ed esaminare nuovamente i valori sierici del colesterolo.

Effetti indesiderati

I seguenti eventi avversi sono stati riportati con Verapamil durante esperienza postmarketing o in studi clinici di fase IV e sono riportatidi seguito, raggruppati per sistema di organi. Disturbi del sistema i mmunitario: ipersensibilita'. Patologie del sistema nervoso: emicrania, vertigini, parestesia, tremore, disturbo extrapiramidale. Patologie dell'orecchio e del labirinto: vertigini, tinnito. Patologie cardiache: blocco atrioventricolare (I, II & III grado), bradicardia sinusale, arresto sinusale, edema periferico, palpitazioni, tachicardia, insufficienza cardiaca. Patologie vascolari: ipotensione, vampate. Patologie gastrointestinali: nausea, vomito, costipazione, ileo, iperplasia gengivale, dolore addominale, disagio addominale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: angioedema, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, rash maculopapulare, alopecia, orticaria, porpora, prurito. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo: debolezza muscolare, mialgia, artralgia. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: disfunzione erettile, ginecomastia, galattorrea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: affaticamento. Esami diagnostici: innalzamento degli enzimi epatici, innalzamento dei livelli di prolattina. Le reazioni avverse che vengono riportate di seguito riguardano somministrazioni endovenose di Verapamil utilizzate in studi clinici controllati in US che hanno coinvolto 324 pazienti [all'interno di ciascuna categoria d'organo,le reazioni sono suddivise secondo la frequenza con cui si manifestan o, usando la seguente convenzione: comune (>=1/100, <1/10), non comune(>=1/1000, <1/100)]. Disordini del Sistema nervoso. Comune: vertigini , emicrania. Disordini cardiaci. Comune: bradicardia; non comune: tachicardia. Disordini vascolari. Comune: ipotensione. Disordini gastrointestinali. Non comune: nausea, disturbi addominali. Sono stati riportati casi di convulsioni durante il trattamento con Verapamil. Sono statisegnalati, in rari casi di ipersensibilita', broncospasmo accompagnat o da prurito ed orticaria. Di seguito sono elencati, per apparato interessato, altri eventi avversi clinicamente significativi relativi a questa od ad altre formulazioni di Verapamil. Disordini del Sistema nervoso: sonnolenza, disturbo extrapiramidale. Disordini dell'udito e del labirinto: vertigini. Affezioni alla pelle ed ai tessuti sottocutanei:sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, iperidrosi. Nell'esp erienza post-marketing e' stato riportato un solo caso di paralisi (tetraparesi) associato alla cosomministrazione di Verapamil e colchicina. Cio' puo' essere stato causato dal fatto che la colchicina attraversa la barriera emato-encefalica a causa dell'inibizione del CYP3A4 e della P-gp da parte del Verapamil. L'uso combinato di Verapamil e colchicina non e' raccomandato. Il farmaco 5 mg/2 ml soluzione iniettabile per uso endovenoso o 125 mg/50 ml soluzione per infusione iniettato pervia endovenosa puo' in rari casi indurre un marcato ritardo della con duzione atrio-ventricolare che puo' giungere in rarissimi casi fino alblocco totale con asistolia ventricolare. Qualora il ritmo non torni spontaneamente alla norma entro pochi secondi, si devono impiegare le contromisure indicate nell'apposito paragrafo. Con la terapia antiaritmica per via endovenosa non si puo' escludere il pericolo di una fibrillazione ventricolare. Qualora si presentasse questa complicazione dopo somministrazione del farmaco 5 mg/2 ml soluzione iniettabile per usoendovenoso o 125 mg/50 ml soluzione per infusione si dovra' ricorrere a quanto previsto nell'apposito paragrafo. Nei casi di marcata bradic ardia, il farmaco 5 mg/2 ml soluzione iniettabile per uso endovenoso o125 mg/50 ml soluzione per infusione dovrebbe essere somministrato pe r via endovenosa nei casi di effettiva necessita' e sotto controllo elettrocardiografico. Si e' osservato che in pazienti con valori pressori arteriosi elevati la somministrazione endovenosa del farmaco 5 mg/2 ml soluzione iniettabile per uso endovenoso o 125 mg/50 ml soluzione per infusione induceva significativa caduta pressoria, per altro di breve durata. Per tale motivo in pazienti con ipotensione arteriosa si consiglia di usare il farmaco 5 mg/2 ml soluzione iniettabile per uso endovenoso o 125 mg/50 ml soluzione per infusione solo in casi di effettiva necessita'. In presenza di insufficienza cardiaca, e' necessario ottenere un compenso con glucosidi cardioattivi, prima del trattamento con il medicinale 5 mg/2 ml soluzione iniettabile per uso endovenoso o125 mg/50 ml soluzione per infusione. Eccezionalmente puo' manifestar si un nervosismo passeggero all'inizio del trattamento e rash cutanei.

Gravidanza e allattamento

Gli studi sulla riproduzione sono stati eseguiti su conigli e ratti aduna dose orale di Verapamil superiore a 1.5 volte (15 mg/kg/al giorno ) e 6 volte (60 mg/kg/al giorno) superiore alla dose orale giornalieraassunta dall'uomo, e non hanno dimostrato evidenze di teratogenicita' . Nei ratti, pero', la dose multipla somministrata si e' rivelata embriocida e ritardante la crescita e lo sviluppo del feto, probabilmente a causa degli effetti avversi a carico delle madri che si riflettono in una ridotta capacita' di mettere su peso. E' stato dimostrato inoltre come questa dose assunta per via orale causi ipotensione nei ratti. Non esistono, comunque, validi e ben controllati studi sulle donne in gravidanza. Poiche' gli studi sulla riproduzione nell'animale non sonosempre in grado di far prevedere la risposta nell'uomo, il farmaco de ve essere usato durante la gravidanza solo se e' strettamente necessario. Verapamil attraversa la barriera placentare e puo' essere rinvenuto nella vena ombelicale al momento del parto. Il verapamil viene secreto nel latte materno. Dati limitati relativamente alla somministrazione orale hanno dimostrato che la dose di verapamil che attraverso il latte viene ingerita dal lattante e' bassa (0.1-1% della dose orale assunta dalla madre). Non sono invece attualmente disponibili dati clinicirelativi alla somministrazione di verapamil per via endovenosa o per infusione durante l'allattamento. A causa della gravita' dei potenziali effetti indesiderati nel lattante, verapamil deve essere somministrato alla donna durante l'allattamento solo nel caso in cui lo si ritenga indispensabile al benessere della madre.