Italept - 30cpr Riv 1000mg

Dettagli:
Nome:Italept - 30cpr Riv 1000mg
Codice Ministeriale:040273029
Principio attivo:Levetiracetam
Codice ATC:N03AX14
Fascia:A
Prezzo:36.16
Rimborso:36.16
Produttore:So.Se.Pharm Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite divisibili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

ITALEPT COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Italept - 60cpr Riv 500mg
Italept - 30cpr Riv 1000mg

Categoria farmacoterapeutica

Antiepilettici.

Principi attivi

Ogni compressa rivestita con film contiene 500 mg di levetiracetam. Ogni compressa rivestita con film contiene 1000 mg di levetiracetam.

Eccipienti

Nucleo della compressa: amido di mais, povidone K 30, talco, biossido di silicio colloidale, magnesio stearato (E572). Compresse rivestite con film da 500 mg. Film di rivestimento: polivinil alcol, parz. idrolizzato, titanio diossido(E171), macrogol 3350, talco, ferro ossido giallo (E172). Compresse rivestite con film da 1000 mg. Film di rivestimento: polivinil alcol, parz. idrolizzato, titanio diossido, macrogol 3350, talco.

Indicazioni

Monoterapia: trattamento delle crisi convulsive a esordio parziale cono senza generalizzazione secondaria in adulti e adolescenti a partire dai 16 anni di eta' con epilessia di nuova diagnosi. Terapia aggiunti va: trattamento delle crisi convulsive a esordio parziale con o senza secondaria generalizzazione in adulti, adolescenti, bambini e infanti a partire da 1 mese di eta' con epilessia; nel trattamento delle crisimiocloniche in adulti e adolescenti a partire da 12 anni di eta' con epilessia mioclonica giovanile; nel trattamento delle crisi convulsivetonico-cloniche generalizzate primarie in adulti e adolescenti a part ire da 12 anni di eta' con epilessia idiopatica generalizzata.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad altri derivati pirrolidonicio ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Monoterapia per adulti e adolescenti a partire da16 anni di eta': la dose iniziale e' 250 mg 2 volte al giorno, da aumentare fino a una doseterapeutica iniziale di 500 mg 2 volte al giorno dopo 2 settimane. La dose puo' essere ulteriormente aumentata di 250 mg 2 volte al giorno ogni 2 settimane in base della risposta clinica. La dose massima e' 1500 mg 2 volte al giorno. Terapia aggiuntiva per adulti (>= 18 anni) e adolescenti (da 12 a 17 anni) del peso di 50 kg o superiore: la dose terapeutica iniziale e' 500 mg 2 volte al giorno. Questa dose puo' essere iniziata dal primo giorno di trattamento. Sulla base della rispostaclinica e della tollerabilita', la dose giornaliera puo' essere aumen tata fino ad un massimo di 1500 mg 2 volte al giorno. Gli aggiustamenti posologici possono essere fatti con aumenti o diminuzioni di 500 mg 2 volte al giorno ogni 2-4 settimane. Anziani (>=65 anni): si raccomanda un aggiustamento della posologia nei pazienti anziani con funzionalita' renale compromessa. Compromissione renale: personalizzare la dosegiornaliera in base alla funzionalita' renale. Aggiustamento posologi co per pazienti adulti e adolescenti di peso superiore a 50 kg con compromissione della funzionalita' renale. Clcr >80 ml/min/1,73m^2: 500-1500 mg 2 volte al giorno; clcr 50-79 ml/min/1,73m^2: 500-1000 mg 2 volte al giorno; clcr 30-49 ml/min/1,73m^2: 250-750 mg 2 volte al giorno;clcr <30 ml/min/1,73m^2: 250-500 mg 2 volte al giorno; pazienti con m alattia renale allo stadio finale sottoposti a dialisi (una dose di carico pari a 750 mg e' raccomandata nel primo giorno di trattamento con levetiracetam): 500-1000 mg 2 volte al giorno (dopo la dialisi si raccomanda una dose supplementare compresa tra 250 e 500 mg). Per bambini con ridotta funzionalita' renale, adattare la dose di levetiracetam sulla base della funzionalita' renale, perche' la clearance del levetiracetam e' correlata alla funzionalita' renale. Nei giovani adolescenti, nei bambini e nei lattanti, la CLcr, in ml/min/1,73 m^2, puo' essere stimata dalla determinazione della creatinina sierica (in mg/dl) utilizzando formula di Schwartz. Aggiustamento posologico per lattanti, bambini e adolescenti di peso <50 kg con funzionalita' renale alterata (utilizzare la soluzione orale per dosi <250 mg e per i pazienti incapaci di deglutire le compresse). Lattanti da 1 mese e meno di 6 mesi. Clcr >80 ml/min/1,73 m^2: 7-21 mg/kg 2 volte al giorno; clcr 50-79 ml/min/1,73 m^2: 7-14 mg/kg 2 volte al giorno; clcr 30-49 ml/min/1,73 m^2:3,5-10,5 mg/kg 2 volte al giorno; clcr <30 ml/min/1,73 m^2: 3,5-7 mg/ kg 2 volte al giorno; pazienti con malattia renale allo stadio finale sottoposti a dialisi: 7-14 mg/kg una volte al giorno (si raccomanda una dose di carico di 10,5 mg/kg il primo giorno di trattamento con levetiracetam, dopo la dialisi si raccomanda una dose supplementare di 3,5-7 mg/kg). Bambini da 6 a 23 mesi, bambini e adolescenti di peso infe riore ai 50 kg. Clcr >80 ml/min/1,73 m^2: 10-30 mg/kg 2 volte al giorno; clcr 50-79 ml/min/1,73 m^2: 10-20 mg/kg 2 volte al giorno; clcr 30-49 ml/min/1,73 m^2: 5-15 mg/kg 2 volte al giorno; clcr <30 ml/min/1,73m^2: 5-10 mg/kg 2 volte al giorno; pazienti con malattia renale allo stadio finale sottoposti a dialisi: 10-20 mg/kg una volte al giorno (si raccomanda una dose di carico di 15 mg/kg il primo giorno di trattamento con levetiracetam, dopo la dialisi si raccomanda una dose supplementare di 5-10 mg/kg). Compromissione epatica: non e' necessario alcunadeguamento posologico nei pazienti con compromissione epatica di gra do lieve o moderato. In pazienti con compromissione epatica severa, laclcr puo' far sottostimare il grado di insufficienza renale. Pertanto , quando la clcr e' < 60 ml/min/1,73 m^2, si raccomanda una riduzione del 50% della dose di mantenimento giornaliera. Popolazione pediatrica: prescrivere la forma farmaceutica, la presentazione e il dosaggio piu' appropriati in base all'eta', al peso e alla dose. La formulazione in compresse non e' adatta all'uso nella prima infanzia e nei bambini di eta' inferiore a 6 anni. La soluzione orale e' la formulazione piu'indicata per questa popolazione di pazienti. Inoltre, i dosaggi dispo nibili per le compresse non sono indicati per il trattamento iniziale dei bambini di peso inferiore a 25 kg, dei pazienti incapaci di deglutire le compresse o per la somministrazione di dosi inferiori a 250 mg.In tutti questi casi utilizzare la soluzione orale. Monoterapia: non sono state ancora stabilite la sicurezza e l'efficacia del farmaco somministrato in monoterapia nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a 16 anni. Non vi sono dati disponibili. Terapia aggiuntiva per bambini piccoli da 6 a 23 mesi di eta', bambini (da 2 a 11 anni) e adolescenti (da 12 a 17 anni) di peso inferiore a 50 kg: la soluzione orale e' la formulazione piu' indicata nella prima infanzia e nei bambinidi eta' inferiore a 6 anni. La dose terapeutica iniziale e' di 10 mg/ kg 2 volte al giorno. Sulla base della risposta clinica e della tollerabilita', la dose puo' essere aumentata fino a 30 mg/kg 2 volte al giorno. Gli aggiustamenti posologici non devono superare aumenti o diminuzioni di 10 mg/kg 2 volte al giorno ogni 2 settimane. Usare la dose efficace piu' bassa. La dose in bambini di 50 kg o piu' e' uguale a quella degli adulti. Dose raccomandata nella prima infanzia a partire da 6mesi di eta', nei bambini e negli adolescenti. Peso 6 kg, dose inizi ale 10 mg/kg 2 volte al giorno (60 mg 2 volte al giorno), dose massima30 mg/kg 2 volte al giorno (180 mg 2 volte al giorno); 10 kg, dose in iziale 10 mg/kg 2 volte al giorno (100 mg 2 volte al giorno), dose massima 30 mg/kg 2 volte al giorno (300 mg 2 volte al giorno); 15 kg, dose iniziale 10 mg/kg 2 volte al giorno (150 mg 2 volte al giorno), dosemassima 30 mg/kg 2 volte al giorno (450 mg 2 volte al giorno); 20 kg, dose iniziale 10 mg/kg 2 volte al giorno (200 mg 2 volte al giorno), dose massima 30 mg/kg 2 volte al giorno (600 mg 2 volte al giorno); 25kg, dose iniziale 10 mg/kg 2 volte al giorno (250 mg 2 volte al giorn o), dose massima 30 mg/kg 2 volte al giorno (750 mg 2 volte al giorno); da 50 kg, dose iniziale 10 mg/kg 2 volte al giorno (500 mg 2 volte al giorno), dose massima 30 mg/kg 2 volte al giorno (1500 mg 2 volte algiorno). I bambini dal peso di 25 kg o inferiore devono preferibilmen te iniziare il trattamento con la soluzione orale da 100 mg/ml. La dose in bambini e adolescenti dal peso di 50 kg o superiore e' uguale a quella degli adulti. Terapia aggiuntiva per lattanti da 1 mese a meno di 6 mesi di eta': la soluzione orale e' la formulazione da utilizzare nei lattanti. Le compresse rivestite con film devono essere somministrate per via orale, deglutite con una sufficiente quantita' di liquido e possono essere assunte con o senza cibo. La dose giornaliera va ripartita in 2 somministrazioni uguali.

Conservazione

Compresse rivestite con film da 500 mg: questo medicinale non richiedealcuna condizione particolare di conservazione. Compresse rivestite c on film da 1000 mg: non conservare a temperatura superiore a 30 gradi C.

Avvertenze

Interruzione: in accordo con la pratica clinica corrente, se si deve interrompere il trattamento si raccomanda una sospensione graduale. Insufficienza renale: la somministrazione in pazienti con compromissione renale puo' richiedere un aggiustamento posologico. In pazienti con funzionalita' epatica gravemente compromessa si raccomanda di valutare la funzionalita' renale prima di stabilire la posologia. Suicidio: casidi suicidio, tentato suicidio, idea e comportamento suicida sono stat i riportati in pazienti trattati con antiepilettici. Una meta- analisidi studi randomizzati e controllati con placebo, condotti con medicin ali antiepilettici, ha mostrato un lieve incremento del rischio di idea e comportamento suicida. Il meccanismo di tale rischio non e' noto. Di conseguenza, i pazienti devono essere monitorati per quanto riguarda la comparsa di segni di depressione e/o idea e comportamento suicida, e deve essere preso in considerazione un trattamento appropriato. I pazienti (e coloro che se ne prendono cura) devono essere avvisati che, nel caso in cui compaiano segni di depressione e/o idea o comportamento suicida, e' necessario consultare un medico. Popolazione pediatrica: la formulazione in compresse non e' adatta all'uso nella prima infanzia e nei bambini di eta' inferiore a 6 anni. Dai dati disponibili nei bambini non si evince un'influenza sull'accrescimento e sulla puberta'. Tuttavia, non sono noti gli effetti a lungo termine sull'apprendimento, l'intelligenza, l'accrescimento, la funzione endocrina, la puberta' e sul potenziale riproduttivo nei bambini. La sicurezza e l'efficacia di levetiracetam non sono state valutate accuratamente nei bambinidi eta' inferiore ad 1 anno con epilessia. Negli studi clinici, sono stati esposti al medicinale solo 35 bambini di eta' inferiore ad 1 anno con crisi parziali, di cui solo 13 erano di eta' inferiore a 6 mesi.

Interazioni

Medicinali antiepilettici: i dati provenienti da studi clinici pre-marketing, condotti negli adulti, indicano che levetiracetam non influenza le concentrazioni sieriche degli antiepilettici disponibili (fenitoina, carbamazepina, acido valproico, fenobarbital, lamotrigina, gabapentin e primidone) e che questi antiepilettici non influenzano la farmacocinetica di levetiracetam. Come negli adulti, nei pazienti pediatricicui sono state somministrate dosi fino a 60 mg/kg/die di levetiraceta m, non c'e' evidenza di interazioni clinicamente significative con altri medicinali. Una valutazione retrospettiva di interazioni farmacocinetiche, in bambini e adolescenti affetti da epilessia (da 4 a 17 anni)ha confermato che la terapia aggiuntiva con levetiracetam somministra to per via orale non influenzava le concentrazioni sieriche allo statostazionario di carbamazepina e valproato somministrati contemporaneam ente. Tuttavia, i dati hanno suggerito una clearance del levetiracetamdel 20% piu' elevata nei bambini che assumono medicinali antiepiletti ci con un effetto di induzione enzimatica. Non e' richiesto un aggiustamento della dose. Probenecid: il probenecid (500 mg quattro volte al giorno), un agente bloccante della secrezione tubulare renale, ha mostrato di inibire la clearance renale del metabolita primario, ma non dilevetiracetam. Tuttavia, la concentrazione di questo metabolita riman e bassa. E' prevedibile che anche altri medicinali escreti tramite secrezione tubulare attiva possano ridurre la clearance renale del metabolita. L'effetto di levetiracetam sul probenecid non e' stato studiato e l'effetto di levetiracetam su altri medicinali secreti con meccanismo attivo, ad es. FANS, sulfamidici e metotrexato, e' sconosciuto. Contraccettivi orali e altre interazioni farmacocinetiche: levetiracetam 1000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica dei contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrel); i parametri endocrini (ormone luteinizzante e progesterone) non sono stati modificati. Levetiracetam 2000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica di digossina e warfarin; i tempi di protrombina non sono stati modificati. La somministrazione concomitante di digossina, contraccettivi orali e warfarin non ha influenzato la farmacocinetica di levetiracetam. Antiacidi: non sono disponibili dati sull'influenza degli antiacidi sull'assorbimento di levetiracetam. Cibo e alcool: l'entita' dell'assorbimentodi levetiracetam non e' stata modificata dal cibo, ma la velocita' di assorbimento era lievemente ridotta. Non sono disponibili dati sulle interazioni di levetiracetam con l'alcool.

Effetti indesiderati

Frequenza reazioni avverse: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1000) e molto raro (<1/10.000). infezioni ed infestazioni. molto comune: rinofaringite; raro: infezione. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: trombocitopenia, leucopenia; raro: pancitopenia, neutropenia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia; non comune :perdita di peso, aumento di peso. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, ostilita'/aggressivita', ansia, insonnia, nervosismo/irritabilita'; non comune: tentato suicidio, idea suicida, disturbo psicotico, comportamento anormale, allucinazioni, collera, stato confusionale,attacco di panico, labilita' affettiva/sbalzi d'umore, agitazione; ra ro: suicidio riuscito, disturbo della personalita', pensiero anormale.Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza, cefalea; com une: convulsione, disturbo dell'equilibrio, capogiro, letargia, tremore; non comune: amnesia, compromissione della memoria, coordinazione anormale/atassia, parestesia, alterazione dell'attenzione; raro: coreoatetosi, discinesia, ipercinesia. Patologie dell'occhio. Non comune: diplopia, visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigine. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, diarrea, dispepsia, vomito, nausea, raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Non comune: test della funzionalita' epatica anormali; raro: insufficienza epatica, epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash; non comune: alopecia, eczema, prurito; raro: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: debolezza muscolare, mialgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia/affaticamento. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non comune: traumatismo. In pazienti di eta' compresa tra 1 mese e meno di 4 anni, un totale di 190 pazienti e' stato trattato con levetiracetam in studi controllati con placebo ed in studi di estensione in aperto. 60 di questi pazienti sono stati trattati con levetiracetam in studi controllati con placebo. In pazienti di eta' compresa tra 4 e 16 anni, un totale di 645 pazienti e' stato trattato con levetiracetam in studi controllati con placebo ed in studi di estensione in aperto. 233 di questi pazienti sono stati trattati con levetiracetam in studi controllati con placebo. In entrambi questi intervalli di eta' pediatrica, questi dati sono integrati con l'esperienza post marketing relativa all'uso di levetiracetam. Il profilo di eventi avversi del levetiracetame' generalmente simile nell'ambito dei diversi gruppi di eta' e delle indicazioni approvate nel trattamento dell'epilessia. Negli studi cli nici controllati con placebo, i risultati sulla sicurezza nei pazientipediatrici sono stati coerenti con il profilo di sicurezza di levetir acetam negli adulti, ad eccezione delle reazioni avverse comportamentali e psichiatriche che sono state piu' comuni nei bambini rispetto chenegli adulti. Nei bambini e negli adolescenti di eta' compresa tra 4 e 16 anni, sono stati riportati piu' frequentemente che in altri gruppi di eta' o nel profilo di sicurezza complessivo vomito, agitazione, sbalzi d'umore, labilita' affettiva, aggressivita', comportamento anormale e letargia. In infanti e bambini di eta' compresa tra 1 mese e meno di 4 anni, sono state riportate piu' frequentemente che in altri gruppi di eta' o nel profilo di sicurezza complessivo irritabilita' e coordinazione anormale. Uno studio di sicurezza sui pazienti pediatrici, condotto secondo un disegno di non inferiorita', in doppio cieco e controllato con placebo, ha valutato gli effetti cognitivi e neuro-psicologici di levetiracetam in bambini da 4 a 16 anni di eta' con crisi convulsive a esordio parziale. Il levetiracetam si e' dimostrato non differente (non inferiore) rispetto al placebo per quanto riguarda la modifica rispetto al basale nel punteggio ottenuto ai test "Attenzione e Memoria" della scala di Leiter-R (Memory Screen Composite score) nella popolazione per protocol. I risultati correlati alle funzioni comportamentali ed emozionali hanno indicato un peggioramento, nei pazienti trattati con levetiracetam, del comportamento aggressivo misurato in maniera standardizzata e sistematica, con l'utilizzo di uno strumento validato (CBCL - Achenbach Child Behavior Checklist). Tuttavia, i soggetti che hanno assunto levetiracetam nello studio in aperto di follow-up a lungo termine non hanno manifestato, in media, un peggioramento delle loro funzioni comportamentali ed emozionali; in particolare, le valutazioni dell'aggressivita' nei comportamenti non sono peggiorate rispetto al basale.

Gravidanza e allattamento

I dati relativi all'uso di levetiracetam in donne in gravidanza non sono adeguati. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Il medicinale non e' raccomandato durante la gravidanza e nelle donne in eta' fertile che non utilizzano metodi contraccettivi, a meno che non sia stettamente necessario. Le alterazioni fisiologiche durante la gravidanza possono influenzare le concentrazioni di levetiracetam. Durante la gravidanza, e' stata osservata una riduzione delle concentrazioniplasmatiche di levetiracetam. Questa riduzione e' piu' pronunciata du rante il terzo trimestre (fino al 60% della concentrazione basale prima della gravidanza). Le donne in gravidanza trattate con levetiracetamdevono essere accuratamente seguite dal punto di vista clinico. L'int erruzione dei trattamenti antiepilettici puo' comportare una esacerbazione della malattia che puo' essere nociva per la madre e per il feto.Levetiracetam e' escreto nel latte materno. Pertanto, l'allattamento non e' raccomandato. Tuttavia, se il trattamento con levetiracetam e' necessario durante l'allattamento, deve essere valutato il rapporto rischio/beneficio del trattamento, tenendo in considerazione l'importanza dell'allattamento. Non e' stato rilevato alcun impatto sulla fertilita' negli studi sugli animali. Non sono disponibili dati clinici; il rischio potenziale nell'uomo e' sconosciuto.