Jentadueto - 56cpr Riv2,5+850mg

Dettagli:
Nome:Jentadueto - 56cpr Riv2,5+850mg
Codice Ministeriale:042203051
Principio attivo:Metformina Cloridrato/Linagliptin
Codice ATC:A10BD11
Fascia:A
Prezzo:61.9
Produttore:Boehringer Ingelheim It.Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dall'umidità
Scadenza:36 mesi

Denominazione

JENTADUETO 2,5 MG/850 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale).

Formulazioni

Jentadueto - 56cpr Riv2,5+850mg

Categoria farmacoterapeutica

Ipoglicemizzanti, escluse le insuline.

Principi attivi

Linagliptin e metformina cloridrato.

Eccipienti

Nucleo della compressa: arginina; copovidone; magnesio stearato; amidodi mais; silice colloidale anidra. Film di rivestimento: ipromellosa; titanio diossido (E171); talco; ossido di ferro giallo (E172); ossido di ferro rosso (E172); glicole propilenico.

Indicazioni

Trattamento di pazienti adulti con diabete mellito di tipo 2: il medicinale e' indicato in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico in pazienti adulti inadeguatamente controllati dalla dose massima tollerata di metformina come monoterapia, o gia' trattati con l'associazione di linagliptin e metformina; indicato in associazione con una sulfanilurea (cioe' terapia di associazionetripla) in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico in pazienti adu lti inadeguatamente controllati dalla dose massima tollerata di metformina; indicato in associazione con insulina (cioe' terapia di associazione tripla) in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico in pazienti adulti quando insulina e metformina da sole non forniscono un controllo glicemico adeguato.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; chetoacidosi diabetica, pre-coma diabetico; insufficienza renale o disfunzione renale (clearance della creatinina < 60 ml/min). Condizioni acute con potenziale alterazione della funzionalita' renalecome: disidratazione, grave infezione, shock; malattia acuta o cronic a che puo' causare ipossia tissutale come: insufficienza cardiaca o respiratoria, infarto miocardico recente, shock; compromissione epatica,intossicazione acuta da alcol, alcolismo.

Posologia

La dose della terapia ipoglicemizzante con il medicinale deve essere stabilita su base individuale considerando l'attuale regime terapeuticodel paziente, l'efficacia e la tollerabilita', e non deve eccedere la dose massima giornaliera raccomandata di 5 mg di linagliptin piu' 2.0 00 mg di metformina cloridrato. Pazienti non adeguatamente controllatidalla massima dose tollerata di metformina in monoterapia: la dose in iziale usuale deve corrispondere a 2,5 mg di linagliptin due volte al giorno (dose totale giornaliera di 5 mg) in aggiunta alla dose di metformina che il paziente sta gia' assumendo. Pazienti che passano dalla co-somministrazione di linagliptin e metformina: il trattamento deve essere iniziato alla dose di linagliptin e metformina che il paziente sta gia' assumendo. Pazienti non adeguatamente controllati dalla terapia di associazione doppia con la massima dose tollerata di metformina euna sulfanilurea: la dose deve fornire 2,5 mg di linagliptin due volt e al giorno (dose totale giornaliera di 5 mg) ed una dose di metformina simile alla dose che il paziente sta gia' assumendo. Quando linagliptin piu' metformina cloridrato viene usato in associazione con una sulfanilurea, puo' essere richiesta una dose inferiore di sulfanilurea per ridurre il rischio di ipoglicemia. Pazienti non adeguatamente controllati dalla terapia di associazione doppia con insulina e la massima dose tollerata di metformina: la dose deve fornire 2,5 mg di linagliptin due volte al giorno (dose totale giornaliera di 5 mg) ed una dose dimetformina simile alla dose che il paziente sta gia' assumendo. Quand o linagliptin piu' metformina cloridrato viene usato in associazione con insulina, puo' essere richiesta una dose inferiore di insulina per ridurre il rischio di ipoglicemia. Per coprire le differenti dosi di metformina, il farmaco e' disponibile nei dosaggi da 2,5 mg di linagliptin piu' 850 mg di metformina cloridrato e 2,5 mg di linagliptin piu' 1.000 mg di metformina cloridrato. Anziani: il farmaco deve essere usato con cautela con l'avanzare dell'eta' poiche' la metformina e' escreta dal rene. E' necessario il monitoraggio della funzionalita' renale come supporto alla prevenzione dell'acidosi lattica associata a metformina, particolarmente negli anziani. L'esperienza clinica in pazienti con eta' > 80 anni e' limitata e deve essere usata cautela nel trattare questa popolazione. Compromissione renale: il medicinale non deve essere usato in pazienti con compromissione renale moderata o grave (clearance della creatinina < 60 ml/min) a causa della presenza del principio attivo metformina. Compromissione epatica: il prodotto non e' raccomandato in pazienti con compromissione epatica a causa della presenzadel principio attivo metformina. Non vi e' esperienza clinica con il medicinale in pazienti con compromissione epatica. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia del medicinale nei bambini e negli adolescenti di eta' compresa tra 0 e 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: il prodotto deveessere assunto due volte al giorno, durante i pasti per ridurre le re azioni avverse gastrointestinali associate alla metformina. Tutti i pazienti devono proseguire la dieta con un'adeguata distribuzione dell'assunzione di carboidrati durante il giorno. I pazienti in sovrappeso devono proseguire il regime alimentare a ridotto apporto calorico. Se si dimentica una dose, questa deve essere assunta appena il paziente sene ricorda. Tuttavia, non si deve assumere una dose doppia nello stes so momento. In tale caso, la dose dimenticata deve essere saltata.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Blister: conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'. Flacone: tenere il flacone ben chiuso per proteggere il medicinale dall'umidita'.

Avvertenze

Il farmaco non deve essere usato in pazienti con diabete di tipo 1 o per il trattamento della chetoacidosi diabetica. Ipoglicemia: quando linagliptin e' stato aggiunto ad una sulfanilurea (metformina come terapia di base), l'incidenza di ipoglicemia era aumentata rispetto a quella del placebo. Le sulfaniluree e l'insulina sono note per causare ipoglicemia. Pertanto si consiglia cautela quando il farmaco e' usato in associazione con una sulfanilurea e/o insulina. Puo' essere consideratauna riduzione della dose di sulfanilurea o insulina. L'ipoglicemia no n e' identificata come reazione avversa per linagliptin, metformina o linagliptin piu' metformina. Negli studi clinici, le frequenze di episodi di ipoglicemia sono state comparabilmente basse nei pazienti in terapia con linagliptin in associazione con metformina o in pazienti in monoterapia con metformina. L'acidosi lattica e' una complicazione metabolica molto rara ma grave (elevata mortalita' in assenza di un trattamento tempestivo) che puo' insorgere a causa dell'accumulo di metformina cloridrato. I casi di acidosi lattica segnalati nei pazienti in terapia con metformina cloridrato si sono verificati principalmente in pazienti diabetici con significativa insufficienza renale. L'incidenza di acidosi lattica puo' e deve essere ridotta anche valutando altri fattori di rischio associati come diabete scarsamente controllato, chetosi, digiuno prolungato, eccessivo consumo di alcol, compromissione epatica e qualsiasi altra condizione associata ad ipossia. Diagnosi: il rischio di acidosi lattica deve essere considerato nel caso di segni non specifici come crampi muscolari associati a disturbi digestivi, comedolore addominale e grave astenia. L'acidosi lattica e' caratterizzat a da dispnea acidotica, dolore addominale e ipotermia seguita da coma.I risultati di laboratorio di valore diagnostico sono pH ematico rido tto, livelli di lattato plasmatico superiori a 5 mmol/l ed un aumento del deficit anionico e del rapporto lattato/piruvato. Se si sospetta acidosi metabolica, deve essere sospeso il trattamento con metformina cloridrato ed il paziente deve essere immediatamente ricoverato. Funzionalita' renale: dato che la metformina cloridrato e' escreta dal rene,i livelli di creatinina sierica devono essere determinati prima di in iziare il trattamento e, successivamente, in maniera regolare: almeno una volta l'anno in pazienti con funzionalita' renale normale, almeno da due a quattro volte l'anno nei pazienti con livelli di creatinina sierica pari al limite superiore della norma o maggiori e nei pazienti anziani. La riduzione della funzionalita' renale e' un fenomeno frequente e asintomatico nei pazienti anziani. Deve essere esercitata particolare cautela in situazioni in cui la funzionalita' renale puo' diventare insufficiente, per esempio quando si instaura una terapia antipertensiva o una terapia con diuretici oppure quando si inizia un trattamento con principi attivi anti-infiammatori non steroidei. Poiche' il farmaco contiene metformina cloridrato, il trattamento deve essere interrotto 48 ore prima di un intervento di chirurgia elettiva con anestesia generale, spinale o epidurale. La terapia con il medicinale non deveessere generalmente ripresa prima delle 48 ore seguenti l'intervento e solo dopo che la funzionalita' renale e' stata rivalutata e riscontrata nella norma. Somministrazione di agenti di contrasto iodati: la somministrazione endovenosa di agenti di contrasto iodati nelle indaginiradiologiche puo' portare a insufficienza renale che e' stata associa ta con l'acidosi lattica in pazienti in terapia con metformina. Pertanto il trattamento deve essere interrotto prima o nello stesso momento dell'esame radiologico e non deve essere ripreso prima delle 48 ore successive e solo dopo che la funzionalita' renale sia stata rivalutata e riscontrata nella norma. Anziani: deve essere prestata cautela nel trattare pazienti di eta' pari o superiore a 80 anni. Modifiche delle condizioni cliniche dei pazienti con diabete di tipo 2 precedentemente controllato: poiche' il farmaco contiene metformina, un paziente con diabete di tipo 2 precedentemente ben controllato con il medicinale chemanifesti anomalie di laboratorio o malattie cliniche (specialmente c ondizioni vaghe e scarsamente definite) deve essere prontamente valutato per la presenza di chetoacidosi o acidosi lattica. La valutazione deve includere elettroliti sierici e chetoni, glicemia e, se indicato, pH ematico, lattato, piruvato e livelli di metformina. Se persiste l'acidosi di entrambe le forme, il farmaco deve essere interrotto immediatamente e devono essere intraprese appropriate misure correttive. Pancreatite acuta: l'uso degli inibitori della DPP-4 e' stato associato alrischio di sviluppare pancreatite acuta. Durante l'esperienza post- m arketing con linagliptin sono state spontaneamente segnalate reazioni avverse di pancreatite acuta. I pazienti devono essere informati sui sintomi caratteristici della pancreatite acuta. Se si sospetta una pancreatite, il trattamento con il medicinale deve essere interrotto; se viene confermata la pancreatite acuta, il trattamento con il prodotto non deve essere ripreso. Si deve prestare cautela nei pazienti con anamnesi di pancreatite.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione farmacocinetica con il farmaco; tuttavia, tali studi sono stati condotti con i singoli principi attivi, cioe' linagliptin e metformina. La co-somministrazione di dosi multiple di linagliptin e metformina non ha significativamente alterato la farmacocinetica di linagliptin e metformina nei volontari sani e nei pazienti. >>Linagliptin. Valutazione delle interazioni in vitro: e' un competitore debole e un inibitore da debole a moderato, inibizione basata sul meccanismo, dell'isoenzima CYP3A4, ma non inibisce altri isoenzimi CYP. Non e' un induttore degli isoenzimi CYP. Linagliptin e' un substrato della glicoproteina P e inibisce il trasporto della digossina mediato dalla glicoproteina P con bassa potenza. Sulla base di questi risultati e degli studi di interazione in vivo , e' considerato improbabile che linagliptin causi interazioni con altri substrati della P-gp. >>Valutazione delle interazioni in vivo. Effetti di altri medicinali su linagliptin: i dati clinici suggeriscono che il rischio di interazioni clinicamente significative derivante dalla co- somministrazione di medicinali e' basso. Metformina: la co-somministrazione di850 mg di metformina cloridrato in dosi multiple tre volte al giorno con 10 mg di linagliptin una volta al giorno non alterano in modo clinicamente significativo la farmacocinetica di linagliptin nei soggetti sani. Sulfaniluree: la farmacocinetica allo stato stazionario di 5 mg di linagliptin non e' modificata dalla cosomministrazione di una dose singola di 1,75 mg di glibenclamide (gliburide). Ritonavir: la co-somministrazione di una dose orale singola di 5 mg di linagliptin e di dosi orali multiple di 200 mg di ritonavir, ha aumentato l'AUC e la C maxdi linagliptin rispettivamente di circa due e tre volte. Le concentra zioni del medicinale non legato, erano aumentate di 4-5 volte dopo la co- somministrazione con ritonavir. Le simulazioni delle concentrazioni plasmatiche di linagliptin allo stato stazionario con e senza ritonavir hanno indicato che l'aumento dell'esposizione non e' associato conun aumento dell'accumulo. Queste modifiche della farmacocinetica di l inagliptin non sono considerate clinicamente rilevanti. Pertanto non sono attese interazioni clinicamente rilevanti con altri inibitori della glicoproteina P e del CYP3A4. Rifampicina: la co-somministrazione multipla di 5 mg di linagliptin con rifampicina, e' risultata in una diminuzione rispettivamente del 39,6% e del 43,8% dell'AUC e della C max di linagliptin allo stato stazionario e in una diminuzione di circa il30% dell'inibizione del DPP-4 a valle. Pertanto la piena efficacia di linagliptin in associazione con forti induttori della P-gp potrebbe n on essere raggiunta, in particolare se questi vengono somministrati a lungo termine. La co-somministrazione con altri potenti induttori della glicoproteina P e del CYP3A4, non e' stata studiata. Effetti di linagliptin su altri medicinali: negli studi clinici linagliptin non ha avuto un effetto clinicamente rilevante sulla farmacocinetica di metformina, gliburide, simvastatina, warfarin, digossina o contraccettivi orali, fornendo evidenza in vivo di una bassa propensione a causare interazioni con substrati di CYP3A4, CYP2C9, CYP2C8, glicoproteina P e trasportatore di cationi organici (OCT). Metformina: la co-somministrazione di dosi giornaliere multiple di 10 mg di linagliptin con 850 mg di metformina cloridrato, substrato dell'OCT, non ha avuto un effetto rilevante sulla farmacocinetica di metformina in volontari sani. Pertanto,linagliptin non e' un inibitore del trasporto mediato da OCT. Sulfani luree: la co-somministrazione di dosi orali multiple di 5 mg di linagliptin e di una dose orale singola di 1,75 mg di glibenclamide (gliburide) e' risultata in una diminuzione del 14%, clinicamente non rilevante, sia dell'AUC sia della C max di glibenclamide. Dal momento che glibenclamide e' metabolizzata principalmente dal CYP2C9, questi dati supportano anche la conclusione che linagliptin non e' un inibitore del CYP2C9. Non sono attese interazioni clinicamente significative con altresulfaniluree le quali, come glibenclamide, sono eliminate principalme nte dal CYP2C9. Digossina: la co- somministrazione di dosi giornalieremultiple di 5 mg di linagliptin con dosi multiple di 0,25 mg di digos sina non ha avuto effetto sulla farmacocinetica di digossina in volontari sani. Pertanto linagliptin non e' un inibitore del trasporto in vivo mediato dalla glicoproteina P. Warfarin: dosi giornaliere multiple di 5 mg di linagliptin non hanno alterato la farmacocinetica dei due enantiomeri S(-) o R(+) di warfarin, substrato del CYP2C9, somministrato in dose singola. Simvastatina: dosi giornaliere multiple di linagliptin in soggetti sani hanno avuto un effetto minimo sulla farmacocinetica allo stato stazionario di simvastatina. A seguito della somministrazione giornaliera di una dose superiore a quella terapeutica di 10 mg di linagliptin in associazione a 40 mg di simvastatina per 6 giorni, l'AUC plasmatica di simvastatina e' risultata aumentata del 34% e la C max plasmatica del 10%. Contraccettivi orali: la co-somministrazione con 5 mg di linagliptin non ha alterato la farmacocinetica allo stato stazionario di levonorgestrel o di etinilestradiolo. >>Metformina. Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso: i glucocorticoidi (somministrati per via sistemica e locale), i beta-2-agonisti e i diureticipossiedono attivita' iperglicemizzante intrinseca. Informare il pazie nte e effettuare il monitoraggio del glucosio ematico con maggiore frequenza, particolarmente all'inizio del trattamento con tali medicinali. Se necessario, regolare la dose del medicinale ipoglicemizzante durante la terapia con un altro medicinale ed al momento della sua interruzione. Associazioni non raccomandate: nei casi di intossicazione acuta da alcol si verifica un aumentato rischio di acidosi lattica dovuto al principio attivo metformina. I principi attivi cationici che sono eliminati mediante secrezione tubulare renale possono interagire con metformina competendo per i medesimi sistemi di trasporto tubulare renale. La somministrazione endovenosa di agenti di contrasto iodati nelle indagini radiologiche puo' portare a insufficienza renale, causando accumulo di metformina e rischio di acidosi lattica. Pertanto interrompere il trattamento prima, o nello stesso momento, dell'esame radiologico e non deve essere ripreso prima delle 48 ore successive e solo dopo che la funzionalita' renale sia stata rivalutata e riscontrata nella norma.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse segnalate in tutti gli studi clinici con il medicinale sono elencate di seguito in accordo alla classificazione per sistemi e organi. Le reazioni avverse note associate ad ogni singolo principio attivo, ma che non sono state osservate negli studi clinici con il farmaco, possono manifestarsi durante il trattamento con questo medicinale. Le reazioni avverse sono elencate per classi di sistemi e organi e per frequenza assoluta. Le frequenze sono definite come molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000), o molto raro (< 1/10.000) e non nota. >>Reazioni avverse segnalate in pazienti che hanno ricevuto il farmaco (frequenze stabilite tramite analisi dei dati aggregati degli studi controllati con placebo) nell'ambito di studi clinici e nell'esperienza post-marketing. Infezioni ed infestazioni. Non comune: nasofaringite. Disturbi del sistema immunitario. Raro: ipersensibilita' (ad esempio iperreattivita' bronchiale). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: tosse. Patologie gastrointestinali. Non comune: riduzione dell'appetito, diarrea, nausea, vomito; non nota: pancreatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: angioedema, orticaria; non comune: eruzione cutanea, prurito. Esami diagnostici. Non comune: aumento dell'amilasi ematica. Reazioni avverse segnalate quando linagliptin e metformina sono stati associati a sulfanilurea: quando linagliptin e metformina sono stati somministrati in associazione con una sulfanilurea, l'ipoglicemia e' stata identificata come ulteriore reazione avversa in queste condizioni. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipoglicemia. Nessuno degli episodidi ipoglicemia e' stato classificato come grave. Reazioni avverse seg nalate quando linagliptin e metformina sono stati associati a insulina: quando linagliptin e metformina sono stati somministrati in associazione con insulina, la stipsi e' stata identificata come ulteriore reazione avversa in queste condizioni. L'associazione di linagliptin e metformina somministrati con insulina puo' essere associata con un aumento del rischio di eventi epatici. Patologie gastrointestinali. Non comune: stipsi. Patologie epatobiliari. Comune: disturbi della funzionalita' epatica. >>Ulteriori informazioni sui singoli componenti. >>Reazioni avverse segnalate nei pazienti che hanno ricevuto metformina come monoterapia e che non sono state osservate nei pazienti che hanno ricevuto il medicinale. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: acidosi lattica, carenza di vitamina B12. Patologie del sistema nervoso. Comune: disturbi del gusto. Patologie gastrointestinali. Moltocomune: dolore addominale. Patologie epatobiliari. Molto raro: epatit e. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: reazioni cutanee come eritema, orticaria. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapportobeneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

L'uso di linagliptin in donne in gravidanza non e' stato studiato. Glistudi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicita' riproduttiva. Un numero limitato di dati suggerisce che l'uso di metformina in donne in gravidanza non e' associato ad un aumento del rischio di malformazioni congenite. Gli studi sugli animali con metformina non indicano effetti dannosi sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale o fetale, sul parto o sullo sviluppo post-natale. Studi non clinici di riproduzione non indicano un effetto teratogeno aggiuntivo attribuito alla co-somministrazione di linagliptin e metformina.Il farmaco non deve essere usato durante la gravidanza. Se la pazient e pianifica una gravidanza, oppure se e' in corso una gravidanza, il trattamento con il medicinale deve essere interrotto e iniziato il trattamento con insulina appena possibile in modo da ridurre il rischio dimalformazioni fetali associate ad anomalie dei livelli di glucosio em atico. Studi su animali hanno mostrato che sia metformina sia linagliptin sono escreti nel latte dei ratti. Metformina e' escreta nel latte materno umano in piccole quantita'. Non e' noto se linagliptin sia escreto nel latte materno umano. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con il farmaco tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Non sonostati condotti studi sull'effetto del medicinale sulla fertilita' uma na. Non sono stati osservati effetti avversi di linagliptin sulla fertilita' di ratti maschi o femmine.