Kogenate Bayer - Ev3000ui+sir+di

Dettagli:
Nome:Kogenate Bayer - Ev3000ui+sir+di
Codice Ministeriale:034955120
Principio attivo:Octocog Alfa (Fattore Viii Di Coagulazione, Ricombinante)
Codice ATC:B02BD02
Fascia:A
Prezzo:3400.9
Produttore:Bayer Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere e solvente per soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:30 mesi

Denominazione

KOGENATE BAYER 3000 UI POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

Formulazioni

Kogenate Bayer - Ev3000ui+sir+di

Categoria farmacoterapeutica

Antiemorragici, fattore VIII della coagulazione del sangue.

Principi attivi

Ogni flaconcino ha un contenuto nominale di 3000 UI di Fattore VIII umano della coagulazione (octocog alfa). 1 ml del farmaco contiene circa600 UI (3000 UI/5,0 ml) di Fattore VIII umano della coagulazione (oct ocog alfa) dopo ricostituzione.

Eccipienti

Polvere: glicina, sodio cloruro, calcio cloruro, istidina, polisorbato80, saccarosio. Solvente: acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Trattamento e profilassi dell'emorragia nei pazienti con emofilia A (carenza congenita di fattore VIII). Questa preparazione non contiene ilfattore di von Willebrand e percio' non e' indicata nella malattia di von Willebrand.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipersensibilita' nota alle proteine di topo o di criceto.

Posologia

Il trattamento dovra' essere iniziato sotto il controllo di un medico esperto nel trattamento dell'emofilia. L'attivita' del fattore VIII nel plasma si esprime o come percentuale (riferita al plasma umano normale) o in UI (riferita ad uno standard internazionale per il fattore VIII nel plasma). Una UI di attivita' di fattore VIII e' equivalente alla quantita' di fattore VIII presente in un ml di plasma umano normale.Il calcolo della dose necessaria di fattore VIII si basa sull'osserva zione empirica che 1 UI di fattore VIII per Kg di peso corporeo eleva l'attivita' plasmatica del fattore VIII dall'1,5% al 2,5% dell'attivita' normale. La dose necessaria e' determinata utilizzando le seguenti formule: UI necessarie = peso corporeo (kg) ? aumento desiderato di fattore VIII (% della norma) ? 0,5. Aumento di fattore VIII atteso (% della norma) = 2 x UI somministrate / peso corporeo (kg). La dose, la frequenza e la durata della terapia sostitutiva devono essere regolati in base alle necessita' individuali del paziente. Si riportano di seguito i livelli ematici minimi di fattore VIII. Nel caso degli eventi emorragici l'attivita' del fattore VIII non dovrebbe scendere al di sottodel livello indicato (in % della norma) nel periodo corrispondente. > >Emorragia. Emartri o emorragie muscolari iniziali, o emorragie della cavita' orale: il livello di fattore VIII necessario e' di 20-40% UI/dl; ripetere ogni 12-24 ore per almeno un giorno, fino a quando si e' risolto l'episodio emorragico come indicato dal dolore o si e' raggiunta la guarigione. Emartri o emorragie muscolari piu' estesi, o ematomi:il livello di fattore VIII necessario e' di 30-60% UI/dl; ripetere l' infusione ogni 12-24 ore per 3-4 giorni o piu' fino a scomparsa del dolore e dell'invalidita'. Emorragie pericolose per la vita come emorragie intracraniche, emorragie della gola, gravi emorragie addominali: illivello di fattore VIII necessario e' di 60-100% UI/dl; ripetere l'in fusione ogni 8-24 ore fino a scomparsa del pericolo. >>Chirurgia. Minore (inclusa l'estrazione dentaria): il livello di fattore VIII necessario e' di 30-60% UI/dl; ogni 24 ore, per almeno un giorno fino a raggiungimento della guarigione. Maggiore: il livello di fattore VIII necessario e' di 80-100% UI/dl (pre- e post-operatorio); mediante infusionein bolo, ripetere l'infusione ogni 8-24 ore fino a quando non si otte nga un'adeguata cicatrizzazione della ferita e continuare poi la terapia per almeno altri 7 giorni allo scopo di mantenere un'attivita' di fattore VIII del 30-60%; mediante infusione continua, aumentare l'attivita' del Fattore VIII prima dell'intervento chirurgico con un'infusione iniziale in bolo e far seguire immediatamente un'infusione continua (in UI/Kg/h) per almeno 7 giorni, effettuando un aggiustamento della dose in base alla clearance giornaliera del paziente e dei livelli di Fattore VIII desiderati. >>Ulteriori raccomandazioni. Regolare la quantita' da somministrare e la frequenza di somministrazione in base all'efficacia clinica nel singolo caso. In determinate circostanze possono essere necessarie quantita' maggiori di quelle calcolate, in particolare per la dose iniziale. Durante il trattamento, si consiglia un'adeguata determinazione dei livelli di fattore VIII in modo da stabilire ladose da somministrare e la frequenza alla quale ripetere le infusioni . In particolare, nel caso di interventi di chirurgia maggiore e' indispensabile l'attento controllo della terapia sostitutiva tramite l'analisi della coagulazione (attivita' plasmatica del fattore VIII). >>Infusione continua. Per il calcolo della velocita' d'infusione iniziale, l'eliminazione puo' essere calcolata costruendo una curva di decadimento prima dell'intervento oppure partendo da un valore medio della popolazione (3,0-3,5 ml/h/kg) e poi effettuando il relativo aggiustamento.Velocita' di infusione (in UI/kg/h) = clearance (in ml/h/kg) ? il liv ello desirato di Fattore VIII (in UI/ml). Per l'infusione continua, lastabilita' clinica ed in vitro e' stata dimostrata usando pompe porta tili con serbatoio in PVC. Il prodotto contiene un basso livello di polisorbato 80 come eccipiente, che notoriamente aumenta la velocita' diestrazione del di-(2-etilesil)ftalato (DEHP) da materiali di polivini l-cloruro (PVC). Questo elemento dev'essere preso in considerazione nel caso di una somministrazione mediante infusione continua. >>Profilassi. Per la profilassi a lungo termine dei sanguinamenti in pazienti affetti da grave emofilia A, le dosi abituali sono da 20 a 40 UI per kg di peso corporeo ad intervalli di 2-3 giorni. In alcuni casi, specialmente nei pazienti piu' giovani, possono essere necessari intervalli tra le somministrazioni piu' brevi o dosi piu' elevate. >>Popolazione pediatrica. La sicurezza e l'efficacia del prodotto sono state stabilitenei bambini di tutte le eta'. >>Pazienti con inibitori. Nei pazienti dev'essere controllato lo sviluppo degli inibitori del fattore VIII. Se non si raggiungono gli attesi livelli di attivita' plasmatica del fattore VIII, o se l'emorragia non e' controllata da una dose idonea, dev'essere condotta un'analisi per determinare la presenza di inibitori del fattore VIII. Se sono presenti inibitori a livelli inferiori a 10 Unita' Bethesda (UB) per ml, una somministrazione aggiuntiva di fattore VIII della coagulazione ricombinante puo' neutralizzare l'inibitore e permettere la continuazione di una terapia clinicamente efficace. Tuttavia, in presenza di inibitori, le dosi necessarie sono variabili e devono essere aggiustate in base alla risposta clinica e al controllo dell'attivita' plasmatica del fattore VIII. Nei pazienti con titoli diinibitori superiori a 10 UB o con elevata risposta anamnestica, consi derare l'uso di un concentrato (attivato) del complesso della protrombina (PCC) o di preparazioni di fattore VII ricombinante attivato (rFVIIa). >>Modo di somministrazione. Per uso endovenoso. Iniettare per viaendovenosa per parecchi minuti. Determinare la velocita' di somminist razione dev'essere determinata in base al grado di benessere del paziente (velocita' massima 2 ml/min). Puo' essere infuso mediante infusione continua. In questo caso, per il calcolo dei ml/ora, moltiplicare lavelocita' d'infusione in UI/h/kg per i kg di peso corporeo / concentr azione della soluzione (UI/ml). In condizioni di clearance accelerata,come durante emorragie imponenti o danno esteso dei tessuti durante g li interventi chirurgici, possono essere necessarie velocita' di infusione piu' elevate. Dopo le prime 24 ore di infusione continua, la clearance deve essere ricalcolata ogni giorno, usando l'equazione per lo stato stazionario con il livello misurato di FVIII e la velocita' d'infusione, con la seguente equazione: clearance = velocita' di infusione/livello attuale di FVIII. Durante l'infusione continua, la sacca d'infusione deve essere cambiata ogni 24 ore.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Tenere il flaconcino e la siringa pre-riempita nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce. Durante il periodo di validita'complessivo di 30 mesi, il prodotto confezionato puo' essere mantenut o a temperatura ambiente (fino a 25 gradi C) per un periodo limitato di 12 mesi. In questo caso la validita' del prodotto termina alla fine del periodo di 12 mesi o alla data di scadenza riportata sul flaconcino, a seconda di quale data sia anteriore. La nuova data di scadenza dev'essere, quindi, annotata sulla confezione.

Avvertenze

Sono possibili reazioni di ipersensibilita' di tipo allergico, come per i prodotti a base di proteine da somministrarsi per via endovenosa. I pazienti devono essere informati che la potenziale comparsa di sensodi oppressione toracica, senso di instabilita', ipotensione lieve e n ausea durante l'infusione possono essere segni precoci di reazioni di ipersensibilita' e anafilattiche. Devono essere istituiti un appropriato trattamento sintomatico e una terapia per l'ipersensibilita'. In caso si verifichino reazioni allergiche o anafilattiche l'iniezione/infusione dev'essere immediatamente sospesa ed il paziente deve contattareil proprio medico. In caso di shock, si devono osservare le attuali m isure cliniche per il trattamento dello shock. La formazione di anticorpi neutralizzanti (inibitori) il fattore VIII e' una nota complicanzanel trattamento di soggetti con emofilia A. Questi inibitori sono sol itamente immunoglobuline IgG dirette contro l'attivita' procoagulante del fattore VIII, che sono quantificate in Unita' Bethesda Modificate (UB) per ml di plasma. Il rischio di sviluppo di inibitori e' correlato all'esposizione al fattore VIII antiemofilico e, tra gli altri, a fattori genetici; questo rischio e' massimo nei primi 20 giorni di esposizione. Raramente gli inibitori possono svilupparsi dopo i primi 100 giorni di esposizione. Casi di ricorrenza di inibitori (a basso titolo)sono stati osservati dopo il passaggio da un prodotto con Fattore VII I ricombinante ad un altro, in pazienti precedentemente trattati, con piu' di 100 giorni di esposizione e con anamnesi positiva per lo sviluppo di inibitori. I pazienti trattati con il fattore VIII della coagulazione ricombinante devono essere attentamente monitorati per lo sviluppo di inibitori attraverso appropriate osservazioni cliniche ed esamidi laboratorio. In uno studio clinico sull'uso dell'infusione continu a in chirurgia, e' stata impiegata l'eparina per prevenire le tromboflebiti nella sede dell'infusione com'e' di norma necessario per qualsiasi altra forma di infusione endovenosa di lunga durata. Nell'interessedei pazienti, ogni volta che si somministra il farmaco si raccomanda di registrare il nome ed il numero di lotto del prodotto. uesto medicinale contiene una quantita' inferiore a 1 mmol di sodio (23 mg) per flaconcino ed e' da considerarsi essenzialmente "privo di sodio". Se e' necessario un dispositivo di accesso venoso centrale (central venous access device, CVAD), dev'essere considerato il rischio di complicanze legate al CVAD, comprendenti infezioni locali, batteriemia e trombosi della sede del catetere.

Interazioni

Non sono note interazioni con altri medicinali.

Effetti indesiderati

La reazione avversa riportata piu' comunemente e' la formazione di anticorpi neutralizzanti (prevalente in pazienti precedentemente non trattati o minimamente trattati). All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita'. Le classi di frequenza sono definite come comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000) e molto raro (< 1/10.000) o non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: formazione di Inibitore del Fattore VIII (riportato in studi clinici con pazienti precedentemente non trattati e pazienti minimamente trattati); non comune: formazione di Inibitore del Fattore VIII(riportato in pazienti precedentemente trattati negli studi clinici e post marketing). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: reazione al sito d'infusione; raro: reaz ione febbrile correlata all'infusione (piressia). Disturbi del sistemaimmunitario. Comune: reazioni di ipersensibilita' della cute (prurito , orticaria ed eruzione cutanea); raro: reazioni di ipersensibilita' sistemica (compresa una reazione anafilattica, nausea, alterazione della pressione arteriosa e capogiro). Patologie del sistema nervoso. Molto raro / non nota: disgeusia. Lo sviluppo di anticorpi neutralizzanti nei confronti del fattore VIII (inibitori) e' una complicanza nota neltrattamento dei pazienti con emofilia A. In studi con preparazioni di FVIII ricombinante, lo sviluppo di inibitori e' stato prevalentemente osservato in emofilici precedentemente non trattati. I pazienti devon o essere attentamente controllati per lo sviluppo di inibitori mediante idonee osservazioni cliniche e indagini di laboratorio. Durante gli studi, nessun paziente ha sviluppato titoli anticorpali clinicamente rilevanti nei confronti delle quantita' in tracce di proteine murine e proteine di criceto presenti nella preparazione. Sussiste tuttavia, inpazienti particolarmente predisposti, la possibilita' di reazioni all ergiche ai componenti, ad es. alle quantita' in tracce di proteine murine e di criceto presenti nella preparazione.

Gravidanza e allattamento

Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale con il prodotto. A causa della scarsa incidenza dell'emofilia A nelle donne, non sono disponibili informazioni sull'uso durante la gravidanza e l'allattamento. Quindi durante la gravidanza e l'allattamento il medicinale deve essere usato solo se chiaramente indicato. Non sono disponibili datisulla fertilita'.