Lamisil - 16cpr 125mg

Dettagli:
Nome:Lamisil - 16cpr 125mg
Codice Ministeriale:028176016
Principio attivo:Terbinafina Cloridrato
Codice ATC:D01BA02
Fascia:A
Prezzo:23.01
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Novartis Farma Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce
Scadenza:48 mesi

Denominazione

LAMISIL

Formulazioni

Lamisil - 16cpr 125mg
Lamisil - 8cpr 250mg

Categoria farmacoterapeutica

Antimicotici sistemici.

Principi attivi

Terbinafina cloridrato.

Eccipienti

Compresse 250 mg: magnesio stearato; silice colloidale anidra; ipromellosa; carbossimetilamido sodico A; cellulosa microcristallina. Compresse 125 mg: magnesio stearato; ipromellosa; cellulosa microcristallina;lattosio monoidrato; carbossimetilamido sodico A.

Indicazioni

Infezioni micotiche cutanee, del cuoio capelluto e delle unghie causate da dermatofiti, ovvero da Trichophyton (es. T. rubrum, T. mentagrophytes, T. verrucosum, T. tonsurans, T. violaceum), Microsporum canis edEpidermophyton floccosum; micosi cutanee da dermatofiti (Tinea corpor is, Tinea cruris, Tinea pedis e Tinea capitis), e delle infezioni cutanee da lieviti, sostenute per esempio dal genere Candida (es. Candida albicans) per le quali la terapia orale e' considerata appropriata in ragione della loro localizzazione, severita' od estensione dell'infezione; onicomicosi (infezioni micotiche delle unghie) causate da funghi dermatofiti. A differenza delle formulazioni topiche, terbinafina somministrata per via orale e' inattiva nella Pityriasis versicolor.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' nota alla terbinafina o ad uno qualsiasi degli eccipienti; non somministrare al di sotto dei 2 anni di eta'; gravidanza e allattamento.

Posologia

La durata del trattamento per via orale varia a seconda del tipo e della gravita' dell'infezione e puo' eventualmente essere aumentata a giudizio del medico. Adulti : Infezioni micotiche cutanee (Tinea pedis interdigitale, plantare e/o tipo mocassino, Tinea corporis, Tinea crurise Candidiasi cutanea): 1 compressa da 250 mg una volta al giorno o 1 compressa da 125 mg due volte al giorno, per 2 settimane. La completa risoluzione dei segni e sintomi dell'infezione puo' verificarsi diverse settimane dopo la guarigione micologica. Onicomicosi: 1 compressa da250 mg una volta al giorno o 1 compressa da 125 mg due volte al giorn o. Per la maggior parte dei pazienti la durata del trattamento e' compresa fra 6 e 12 settimane: 6 settimane di terapia sono in genere sufficienti in caso di onicomicosi delle dita delle mani, 12 settimane per il trattamento delle onicomicosi delle dita dei piedi. Alcuni pazienticon ridotta crescita delle unghie possono richiedere un prolungamento della terapia. Una completa risoluzione dei segni e dei sintomi dell' infezione richiede diversi mesi dalla sospensione del trattamento (ovvero finche' la crescita della lamina ungueale non ha determinato il completo ricambio della lamina stessa). Bambini di eta' >2 anni con peso>12 kg. Peso <20 kg: 62,5 mg (1/2 cpr da 125 mg); peso 20-40 kg: 125 mg (1 cpr); peso >40 kg: 250 mg(2 cpr da 125 mg). Durata consigliata del trattamento. Tinea pedis (interdigitale, plantare e/o tipo mocassino): 2-6 settimane. Tinea corporis, cruris: 2-4 settimane. Candidiasi cutanea: 2-4 settimane. Tinea capitis: 2-4 settimane. Onicomicosi: 6-12settimane. Onicomicosi dita delle mani: 6 settimane. Onicomicosi dita dei piedi: 12 settimane. Nei bambini si riscontra principalmente la T inea capitis. Popolazioni particolari. Compromissione epatica: il farmaco non e' raccomandato per i pazienti con malattia epatica cronica o attiva. Compromissione renale: il farmaco non e' stato adeguatamente studiato in pazienti con compromissione renale e non e' pertanto raccomandato in questa popolazione di pazienti. Anziani: non vi sono evidenze che suggeriscono un diverso dosaggio o che vi siano effetti indesiderati diversi da quelli riscontrati in pazienti piu' giovani. Nel prescrivere il medicinale deve essere tenuta in considerazione la possibilita' di una pre-esistente compromissione della funzionalita' epatica o renale. Popolazione pediatrica: nei bambini >2 anni di eta', il medicinale si e' dimostrato ben tollerato.

Conservazione

Tenere il blister nell'imballaggio esterno per tenerlo al riparo dallaluce.

Avvertenze

Funzionalita' epatica: il farmaco non e' raccomandato in pazienti con malattia epatica attiva o cronica. Prima di prescrivere il medicinale e' necessario effettuare un test di funzionalita' epatica. Puo' verificarsi tossicita' epatica in pazienti con e senza malattia epatica preesistente, pertanto si raccomanda il monitoraggio periodico (dopo 4-6 settimane di trattamento) con un test di funzionalita' epatica. La terbinafina deve essere immediatamente interrotta in caso di aumento dei valori nei parametri di funzionalita' epatica. Sono stati segnalati casi molto rari di grave insufficienza epatica (alcuni con esito fatale oche hanno richiesto il trapianto di fegato). Nella maggior parte dei casi di insufficienza epatica, i pazienti presentavano pregresse patologie sistemiche gravi e la correlazione causale con l'assunzione del farmaco non era certa. E' opportuno che i pazienti in trattamento con le compresse siano informati di comunicare prontamente al proprio medico curante qualsiasi segno e sintomo di nausea persistente senza causa apparente, diminuzione dell'appetito, stanchezza, vomito, dolore addominale nel quadrante superiore destro, ittero, urine scure o feci chiare. I pazienti che presentano questi sintomi devono interrompere la terapia con terbinafina orale e occorre valutare immediatamente la loro funzionalita' epatica. Effetti dermatologici: sono stati segnalati casimolto rari di gravi reazioni dermatologiche (es. sindrome di Stevens- Johnson, necrolisi epidermica tossica). Qualora si manifestasse rash cutaneo in progressivo peggioramento, il trattamento deve essere interrotto. Effetti ematologici: sono stati segnalati casi molto rari di discrasie ematiche (neutropenia, agranulocitosi, trombocitopenia, pancitopenia). Deve essere valutata l'eziologia di qualsiasi disturbo ematicoche dovesse incorrere in pazienti in trattamento con Lamisil compress e e si devono considerare possibili cambiamenti del regime terapeutico, inclusa l'interruzione del trattamento. Funzionalita' renale: l'uso del medicinale in pazienti con ridotta funzionalita' renale (clearancedella creatinina inferiore a 50 ml/min o creatinina sierica superiore a 300 micromoli/l) non e' stato adeguatamente studiato e non e' perta nto raccomandato. Interazioni con altri medicinali: studi in vitro e in vivo hanno evidenziato che la terbinafina inibisce il metabolismo mediato dall'enzima CYP2D6. Pertanto i pazienti devono essere tenuti sotto controllo in caso di trattamento concomitante con farmaci metabolizzati principalmente da CYP2D6 (es. alcuni farmaci appartenenti alle seguenti classi: antidepressivi triciclici, beta-bloccanti, inibitori selettivi del reuptake della serotonina, antiaritmici (inclusi quelli della classe IA, IB e IC), inibitori della monoamino ossidasi di tipo B), soprattutto qualora il farmaco somministrato contemporaneamente abbia una finestra terapeutica stretta. La terbinafina deve essere somministrata con cautela ai pazienti con psoriasi o lupus eritematoso pregressi, poiche' sono stati riportati casi molto rari di lupus eritematoso. Le compresse da 125 mg contengono lattosio (21 mg/compressa).

Interazioni

Effetti di altri farmaci sulla terbinafina. La clearance plasmatica diterbinafina puo' essere accelerata da farmaci induttori del metabolis mo e puo' essere inibita da farmaci che inibiscono il citocromo P450. Nei casi in cui si renda necessaria la somministrazione contemporanea di questi farmaci, potrebbe essere necessario un adeguamento del dosaggio di terbinafina. La cimetidina ha diminuito la clearance della terbinafina del 33%. Il fluconazolo ha aumentato la Cmax e l'AUC della terbinafina rispettivamente del 52% e del 69% in seguito all'inibizione di entrambi gli enzimi CYP2C9 e CYP3A4. Un simile aumento nell'esposizione si puo' verificare quando altri farmaci che inibiscono sia il CYP2C9 sia il CYP3A4, come ad esempio ketoconazolo e amiodarone, sono somministrati in concomitanza a terbinafina. La rifampicina ha aumentato la clearance della terbinafina del 100%. Effetti della terbinafina su altri farmaci. In base ai risultati di studi condotti in vitro e sul volontario sano risulta che la terbinafina altera in modo irrilevante laclearance plasmatica della maggior parte dei farmaci che vengono meta bolizzati tramite il sistema enzimatico del citocromo P450 (es. terfenadina, triazolam, tolbutamide o contraccettivi orali), ad eccezione diquelli metabolizzati attraverso il CYP2D6 (vedere sotto). La terbinaf ina non interferisce con la clearance dell'antipirina o della digossina. Non e' stato rilevato alcun effetto della terbinafina sulla farmacocinetica del fluconazolo. Inoltre non e' stata evidenziata alcuna interazione clinicamente significativa tra la terbinafina e i potenziali farmaci concomitanti cotrimoxazolo (trimetoprim e sulfametossazolo), zidovudina o teofillina. In pazienti che hanno assunto il medicinale in concomitanza a contraccettivi orali sono stati riscontrati alcuni casidi mestruazioni irregolari, anche se l'incidenza di questi disturbi r ientra in quella delle pazienti che assumono contraccettivi orali da soli. La terbinafina ha diminuito la clearance della caffeina somministrata per via endovenosa del 19%. Farmaci metabolizzati prevalentementedal CYP2D6: studi in vitro e in vivo hanno evidenziato che la terbina fina inibisce il metabolismo mediato dall'enzima CYP2D6. Questo risultato potrebbe essere clinicamente significativo per i farmaci metabolizzati principalmente da CYP2D6, ad es. alcuni farmaci appartenenti alleseguenti classi: antidepressivi triciclici, beta-bloccanti, inibitori selettivi del reuptake della serotonina, antiaritmici (inclusi quelli della classe IA, IB e IC) e inibitori della monoaminoossidasi di tipo B, soprattutto qualora abbiano anche una finestra terapeutica stretta (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego). L a terbinafina ha diminuito la clearance della desipramina dell'82%. Negli studi condotti in soggetti sani classificati come metabolizzatori rapidi del destrometorfano (farmaco antitosse e substrato utilizzato per indagare l'attivita' del CYP2D6), la terbinafina ha aumentato il rapporto metabolico destrometorfano/destrorfano nelle urine da 16 a 97 volte in media. Pertanto la terbinafina puo' convertire i metabolizzatori rapidi in metabolizzatori lenti (per quanto riguarda l'attivita' del CYP2D6). La terbinafina puo' diminuire l'effetto o la concentrazioneplasmatica dei seguenti farmaci La terbinafina ha aumentato la cleara nce della ciclosporina del 15%.

Effetti indesiderati

Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: neutropenia, agranulocitosi, trombocitopenia, pancitopenia; non nota: anemia. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazioni anafilattoidi, angioedema, lupus eritematoso cutaneo e sistemico; non nota: reazioni anafilattiche, reazioni simili alla malattia da siero. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: diminuzione dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Non nota: ansia, depressione. Patologie del sistema nervoso. Comune:cefalea; non comune: ipogeusia, ageusia; molto raro: capogiri, parestesia e ipoestesia; non nota: anosmia. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non nota: ipoacusia, alterazioni dell'udito, tinnito. Patologie vascolari. Non nota: vasculite. Patologie gastrointestinali. Molto comune: gonfiore addominale, dispepsia, nausea, dolore addominale, diarrea; non nota: pancreatite. Patologie epatobiliari. Raro: insufficienza epatica, aumento dei livelli degli enzimi epatici; non nota: epatite, ittero, colestasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: rash, orticaria; molto raro: eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, pustolosi esantematosa generalizzata acuta (AGEP), eruzioni psoriasiformi o esacerbazioni di psoriasi, alopecia; non nota: reazioni di fotosensibilita', fotodermatosi, reazioni di fotosensibilita' allergica ed eruzione polimorfa da luce. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: artralgia, mialgia; non nota: rabdomiolisi. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: affaticamento; non nota: sindrome simil-influenzale, piressia. Esami diagnostici. Non nota: aumento della creatinin-fosfochinasi ematica, perdita di peso.

Gravidanza e allattamento

Studi di tossicita' fetale e di fertilita' nell'animale non hanno evidenziato alcun effetto avverso. Poiche' l'esperienza clinica in donne in stato di gravidanza e' molto limitata, il farmaco non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che le condizioni cliniche delladonna non richiedano un trattamento per via orale con terbinafina e i potenziali benefici per la madre non superino i potenziali rischi per il feto. La terbinafina e' escreta nel latte materno; pertanto le paz ienti trattate con terbinafina per via orale non devono allattare al seno. Studi di tossicita' e fertilita' nell'animale non hanno evidenziato alcun effetto avverso.