Lamotrigina Eg - 28cpr Disp 25mg

Dettagli:
Nome:Lamotrigina Eg - 28cpr Disp 25mg
Codice Ministeriale:036780260
Principio attivo:Lamotrigina
Codice ATC:N03AX09
Fascia:A
Prezzo:10.42
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Eg Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi

Formulazioni

Lamotrigina Eg - 28cpr Disp 5mg
Lamotrigina Eg - 28cpr Disp 5mg
Lamotrigina Eg - 28cpr Disp 25mg
Lamotrigina Eg - 56cpr Disp 50mg
Lamotrigina Eg - 56cpr Disp 50mg
Lamotrigina Eg - 56cpr Disp 100m
Lamotrigina Eg - 56cpr Disp 100m
Lamotrigina Eg - 56cpr Disp 200m
Lamotrigina Eg - 56cpr Disp 200m

Indicazioni

ADULTI E ADOLESCENTI: Utilizzata in monoterapia nell'epilessia: attacchi epilettici parziali; attacchi epilettici generalizzati: crisi primarie, crisi secondarie tonico-cloniche. ADULTI E ADOLESCENTI. Utilizzata come terapia aggiuntiva nell'epilessia: attacchi epilettici parziali; attacchi epilettici generalizzati: crisi primarie, crisi secondarie tonico-cloniche; attacchi epilettici associati alla Sindrome di Lennox-Gastaut in caso di insuccesso con altre associazioni di farmaci antiepilettici. BAMBINI OLTRE I 2 ANNI. Utilizzata come terapia aggiuntiva nell'epilessia: attacchi epilettici parziali; attacchi epilettici associati alla Sindrome di Lennox-Gastaut. Il trattamento con questo medicinale deve essere iniziato solo da un neurologo o un neurologo pediatrico con esperienza nel trattamento dell'epilessia, o deve essere effettuato nei reparti di neurologia e reparti simili. Disturbo affettivo bipolare, adulti di eta' superiore ai 18 anni: prevenzione di episodi di depressione in pazienti con disturbo affettivo bipolare.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' verso la lamotrigina o uno qualsiasi degli eccipienti. Gravidanza: rischio legato all'epilessia ed agli antiepilettici in generale. E' noto che i neonati di mamme che usano antiepilettici o soffrono di epilessia hanno con maggiore frequenza rispetto agli altri neonati disturbi dello sviluppo, quali anomalie cardiache e disturbi craniofacciali. L'assunzione di piu' antiepilettici nel corso della gravidanza puo' aumentare il rischio di malformazioni fetali e deve pertanto essere evitata, a meno che appaia giustificata dopo avere valutato il rapporto rischio/beneficio. Rischio legato alla lamotrigina. Sono disponibili dati limitati sull'uso della lamotrigina in gravidanza. Essaattraversa la placenta, poiche' le concentrazioni plasmatiche riscont rate in alcuni neonati sono a livelli terapeutici. La lamotrigina non si deve utilizzare durante la gravidanza, a meno che i potenziali benefici del trattamento alla madre siano superiori ai possibili rischi per il feto che si sta sviluppando. La riduzione o l'interruzione della profilassi degli attacchi epilettici puo' comportare un considerevole rischio sia per la madre che per il feto che e' probabilmente superiore ad un eventuale rischio di malformazione. Gli esperimenti su animalinon hanno mostrato evidenze di effetti teratogeni. La lamotrigina ha un lieve effetto inibitorio sulla diidrofolico riduttasi e puo' pertanto teoricamente portare ad un aumento di rischio di danno embriofetaleriducendo i livelli di acido folico. Si puo' prendere in considerazio ne l'assunzione di acido folico quando si programma una gravidanza e nelle prime fasi della gravidanza. I cambiamenti fisiologici che si verificano nel corso della gravidanza possono influire sui livelli e/o sull'effetto terapeutico della lamotrigina. Vi sono state segnalazioni di una diminuzione dei livelli di lamotrigina durante la gravidanza. Sideve garantire un appropriato trattamento clinico delle donne in grav idanza che seguono una terapia con lamotrigina. Esistono informazioni limitate sull'uso della lamotrigina durante l'allattamento al seno. Essa viene escreta nel latte materno e puo' raggiungere concentrazioni sieriche nel neonato allattato al seno che rientrano nell'abituale range terapeutico della madre. Le madri devono pertanto allattare al seno solo dopo un'accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio per il bambino o interrompere l'allattamento al seno. Se il bambino viene allattato al seno, deve essere tenuto sotto controllo per i possibili effetti.

Uso / Via di somministrazione

Altro antiepilettico.

Posologia

Per raggiungere la dose di mantenim., tenere sotto controllo il peso del paziente pediatrico e rivedere la dose quando vi e' un cambiam. di peso. Se una dose calcolata di lamotrigina (es. per bambini o pazienticon compromissione epatica) non e' uguale a compresse intere di quals iasi concentraz. e non si puo' ottenere dimezzando una compressa da 5 mg, somministrare la dose pari al numero piu' basso di compresse intere/dimezzate. Non superare la dose iniziale e l'aum. graduale della dose, per ridurre al minimo il rischio di rash cutanei. ADULTI E ADOLESCENTI. La dose iniziale in monoterapia e' di 25 mg 1 volta al giorno per2 sett., seguita da una dose di 50 mg 1 volta al giorno per 2 sett. A um. la dose di non piu' di 50-100 mg ogni 1-2 sett fino a raggiungere la risp. ottimale. La dose di mantenim. e' 100-200 mg al giorno somministrati in 1 volta o in 2 dosi frazionate. Pazienti che ricevono valproato con o senza altri antiepilettici. La dose iniziale e' di 25 mg a gg alterni per 2 sett., seguiti da 25 mg 1 volta al giorno per 2 sett.Aum. la dose di non piu' di 25-50 mg ogni 1-2 sett. fino a raggiunger e la risp. ottimale. La dose di mantenim. e' 100-200 mg al giorno somministrati in 1 volta o in 2 dosi frazionate. Pazienti che ricevono altri antiepilettici o altri principi attivi che inducono il metabolismo della lamotrigina con o senza altri antiepilettici, eccetto il valproato. La dose iniziale e' di 50 mg 1 volta al giorno per 2 sett., seguiti da 100 mg al giorno in 2 dosi frazionate per 2 sett. Aum. la dose dinon piu' di 100 mg ogni 1-2 sett. fino a raggiungere la risp. ottimal e. La dose di mantenim. e' 200-400 mg al giorno somministrati in due dosi frazionate. Pazienti che ricevono oxcarbazepina senza altri principi attivi che interferiscono con il metabolismo della lamotrigina. La dose iniziale e' di 25 mg 1 volta al giorno per 2 sett., seguita da una dose di 50 mg 1 volta al giorno per 2 sett. Aum. la dose di non piu'di 50-100 mg ogni 1-2 sett. fino a raggiungere la risp. ottimale. La dose di mantenim. e' 100-200 mg al giorno somministrati in 1 volta o in 2 dosi frazionate. BAMBINI DAI 2 AI 12 ANNI. Terapia aggiuntiva con altri antiepilettici. Bambini che ricevono valproato con o senza altriantiepilettici. La dose iniziale e' di 0,15 mg/kg (ATTENZIONE: Se la dose giornaliera calcolata < 2,5 mg, non somministrare Lamotrigina Doccompresse dispersibili. In base al peso corporeo del bambino, lo sche ma posologico puo' non risultare effettuabile con gli attuali dosaggi di questo medicinale) 1 volta al giorno per 2 sett., seguiti da 0,3 mg/kg 1 volta al giorno per 2 sett. Aum. la dose di non piu' di 0,3 mg/kg ogni 1-2 sett. fino a raggiungere la risp. ottimale. La dose di mantenim. e' di 1-5 mg/kg al giorno somministrati in 1 volta o in 2 dosi frazionate, con una dose massima di 200 mg al giorno. Bambini che ricevono antiepilettici induttori enzimatici o altri principi attivi induttori enzimatici con o senza altri antiepilettici, eccetto il valproato.La dose iniziale e' di 0,6 mg/kg al giorno somministrati in 2 dosi fr azionate per 2 sett. seguiti da 1,2 mg/kg al giorno somministrati in 2dosi frazionate per 2 sett. Aum. la dose di non piu' di 1,2 mg/kg ogn i 1-2 settimane fino a raggiungere la risp. ottimale. La dose di mantenim.e' di 5-15 mg/kg al giorno somministrati in 2 dosi frazionate, conuna dose massima di 400 mg al giorno. Bambini che ricevono oxcarbazep ina senza principi attivi induttori o inibitori enzimatici. La dose iniziale e' di 0,3 mg/kg al giorno somministrati in 1 volta o in 2 dosi frazionate per 2 sett., seguiti da 0,6 mg/kg al giorno somministrati in 1 volta o in 2 dosi frazionate per 2 sett. Aum. la dose di non piu' di 0,6 mg/kg ogni 1-2 sett. fino a raggiungere la risp. ottimale. La dose di mantenim. e' di 1-10 mg/kg al giorno somministrati in 2 dosi frazionate, con 1 dose massima di 200 mg al giorno. I pazienti dai 2 ai 6 anni d'eta' possono richiedere 1 dose di mantenim. all'estremita' superiore del range raccomandato. Nei pazienti pediatrici il cui peso corporeo < 17 kg non e' possibile somministrare l'esatta dose iniziale di trattamento con la concentraz. piu' bassa di questo medicinale (nel caso del trattam. aggiuntivo con valproato). Nei pazienti che assumonoantiepilettici per i quali attualm. non e' nota l'interaz. farmacocin etica con la lamotrigina, utilizzare l'aum. graduale della dose; successivam., aumentare la dose fino a raggiungere la risp. ottimale. BAMBINI SOTTO I 2 ANNI D'ETA': non sono disponibili suff. informaz. sul suouso. PAZIENTI >65 ANNI D'ETA': la farmacocinetica non differisce sign ificativam. da quella di una popolaz. non anziana. COMPROMISSIONE EPATICA: ridurre le dosi iniziali di aum. graduale e di mantenim. di circail 50% nei pazienti con compromissione epatica moderata (grado B dell a classificaz. di Child-Pugh) e del 75% in quella grave (grado C dellaclassificaz. di Child-Pugh). Regolare le dosi di aum. graduale e di m antenim. in base alla risp. clinica. COMPROMISSIONE RENALE: usare cautela in questi pazienti. Nei pazienti con insuff. renale all'ultimo stadio, adattare le dosi iniziali in base ai medicinali che essi assumonoin concomitanza; dosi di mantenim. ridotte possono essere efficaci in pazienti con significativa compromissione della funz. renale. DONNE C HE ASSUMONO ANTICONCEZIONALI ORMONALI. Inizio di una terap. in donne che gia' li assumono: un anticoncezionale orale aum. la clearance dellalamotrigina, non modificare la dose. L'aum. graduale della dose deve seguire le linee-guida raccomandate. Inizio dell'assunz. di anticoncez. ormonali in pazienti che gia' stanno assumendo dosi di mantenim., che NON stanno assumendo induttori/inibitori della glucuronaz. della lamotrigina: puo' essere necessario aum. la dose di mantenim. fino a raddoppiarle, in base alla risp. clinica individuale. Interruz. dell'assunz. di anticoncez. ormonali in pazienti che gia' stanno assumendo dosi di mantenim. e che NON stanno assumendo induttori/inibitori della glucuronaz della lamotrigina: puo' essere necessario diminuire la dose di mantenim. della lamotrigina fino al 50%, in base alla risp. clinica individuale. Valutare la necessita' di un'aum. graduale fino alla risp. clinica individuale. Valutare la necessita' di un'aum. graduale fino alla dose di mantenim. quando si riprende la terapia dopo la sua sospensione, perche' vi e' il rischio di gravi rash cutanei. Disturbo affettivo bipolare: adulti di eta' superiore ai 18 anni, la dose varia da 12,5 mg a 400 mg al giorno a seconda della settimana di trattamento e del farmaco associato con lamotrigina. Deve essere presa in considerazione una terapia aggiuntiva per la prevenzione di episodi maniacali. In mancanza di studi non esistono raccomandazioni sulla dose in soggetti con eta'<18 anni. Si raccomanda di seguire le raccomandazioni sulle variazioni di dose del farmaco riportate sulla scheda tecnica.

Interazioni

ANTIEPILETTICI. Sono stati segnalati disturbi del sistema nervoso centrale comprendenti cefalea, nausea, offuscamento della visione, vertigini, diplopia ed atassia nei pazienti che assumevano carbamazepina dopol'assunzione di lamotrigina. Questi casi si risolvono abitualmente co n una riduzione della dose di carbamazepina. Anche se sono state segnalate variazioni delle concentrazioni plasmatiche di altri antiepilettici, studi controllati non hanno mostrato evidenze che la lamotrigina influisca sulla concentrazione plasmatica di antiepilettici assunti contemporaneamente. Gli studi in vitro indicano che la lamotrigina non sposta altri antiepilettici dai siti di legame proteici. ANTICONCEZIONALI ORMONALI: In uno studio eseguito su 16 volontarie donne, una dose allo steady-state di 300 mg di lamotrigina non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica della componente etinilestradiolo di una pillola anticoncezionale orale di associazione. E' stato osservato un modesto aumento della clearance orale della componente levonorgestrel, con una riduzione media del 19% e del 12% rispettivamente dell'AUC e della Cmax del levonorgestrel. La misurazione dei valori sierici di FSH, LH ed estradiolo nel corso dello studio ha indicato una certa perdita di soppressione dell'attivita' ormonale ovarica di alcune donne, anche se lamisurazione del progesterone sierico indicava che non vi erano eviden ze ormonali di ovulazione in nessuno dei 16 soggetti. Non e' noto l'impatto del modesto aumento della clearance del levonorgestrel e delle variazioni dei livelli sierici di FSH e LH sull'attivita' ovulatoria ovarica. Non sono stati studiati gli effetti di dosi di lamotrigina diverse da 300 mg al giorno e non sono stati condotti studi con altri preparati ormonali femminili. Gli antiepilettici che sono induttori enzimatici (come la fenitoina, la carbamazepina, il fenobarbitale ed il primidone) potenziano il metabolismo della lamotrigina e possono causare la necessita' di aumentare la dose. Il valproato riduce il metabolismo della lamotrigina ed aumenta l'emivita media della lamotrigina di quasi il doppio. Principi attivi che inibiscono significativamente la glucuronazione della lamotrigina: Valproato. Principi attivi che inducono significativamente la glucuronazione della lamotrigina: Carbamazepina,Fenitoina, Primidone, Fenobarbitale, Rifampicina (in uno studio su 10 maschi adulti sani la rifampicina aumentava la clearance e diminuiva l'emivita della lamotrigina), associazione etinilestradiolo/levonorgestrel (non sono stati studiati trattamenti con altri anticoncezionali orali e la terapia ormonale sostitutiva, anche se questi possono influire in modo simile sui parametri farmacocinetici della lamotrigina). Principi attivi che non inibiscono ne' inducono significativamente la glucuronazione della lamotrigina: Litio, Bupropione, Olanzapina, Oxcarbazepina(in uno studio su volontari adulti sani che utilizzavano dosi di200 mg al giorno di lamotrigina e 1200 mg al giorno di oxcarbazepina i risultati hanno mostrato che rispetto al placebo i valori medi per la Cmax e l'AUC (0-24) di lamotrigina allo steady-state erano ridotti del 2% e dell'8%, rispettivamente. Gli intervalli di confidenza al 90% indicavano che le differenze erano fra 22% e +8% per l'AUC (0-24) e 15% e +15% per la Cmax. Gli eventi avversi erano segnalati piu' frequentemente con oxcarbazepina e lamotrigina associate che con questi due farmaci in monoterapia. Gli eventi avversi piu' comuni erano cefalea, vertigini, nausea e sonnolenza). ANTICONCEZIONALI ORMONALI: in uno studio di 16 volontarie donne, 30 mcg di etinilestradiolo / 150 mcg di levonorgestrel in una pillola anticoncezionale orale di associazione causavano un aumento di quasi il doppio della clearance totale della lamotrigina, con una conseguente riduzione media del 52% e del 39%, rispettivamente dell'AUC e della Cmax della lamotrigina. Le concentrazioni di lamotrigina sierica aumentavano gradatamente nel corso della settimanadi trattamento inattivo (cioe' nella settimana senza la pillola), con concentrazioni pre-dose al termine della settimana di trattamento ina ttivo che erano, in media, circa il doppio di quelle riscontrate durante la terapia di associazione. Se l'effetto terapeutico della lamotrigina e' dubbio, pur essendo state fatte regolazioni della dose, si deveprendere in considerazione un metodo anticoncezionale non ormonale. I medici devono istituire un appropriato trattamento clinico delle donn e che iniziano o interrompono l'assunzione di anticoncezionali orali durante la terapia con lamotrigina. PRINCIPI ATTIVI ANTIPSICOTICI: la farmacocinetica del litio dopo assunzione di 2 g di gluconato di litio anidro 2 volte al giorno per 6 giorni a 20 soggetti sani non risultavaalterata dalla contemporanea somministrazione di 100 mg al giorno di lamotrigina. Dosi orali multiple di bupropione non hanno avuto effettistatisticamente significativi sulla farmacocinetica della lamotrigina in dose singola in 12 soggetti ed hanno mostrato solo un lieve aument o dell'AUC della lamotrigina glucuronide. Gli esperimenti di inibizione in vitro hanno indicato che la formazione del metabolita primario della lamotrigina, il 2-N-glucuronide, era minimamente influenzata dallaconcomitante incubazione con amitriptilina, bupropione, clonazepam, a loperidolo o lorazepam. I dati relativi al metabolismo del bufuralolo ricavati dal microsoma epatico umano indicavano che la lamotrigina nonriduce la clearance dei principi attivi eliminati prevalentemente dal CYP2D6. I risultati degli esperimenti in vitro indicano inoltre che e ' improbabile che la clearance della lamotrigina sia influenzata da clozapina, fluoxetina, fenelzina, risperidone, sertralina o trazodone. E' stato riferito che la sertralina puo' aumentare la tossicita' della lamotrigina aumentandone la concentrazione nel plasma. ACIDO FOLICO: interazione con il metabolismo dell'acido folico. L'assunzione prolungata di lamotrigina negli esseri umani non ha indotto significative alterazioni della concentrazione di emoglobina, del volume corpuscolare medio ne' delle concentrazioni di acido folico nel siero o nei globuli rossi fino ad 1 anno o delle concentrazioni di acido folico nei globulirossi fino a 5 anni.

Effetti indesiderati

Per la classificaz. degli effetti indesiderati e' stata adottata la seguente convenzione. Molto comuni: >1/10; comuni: >1/100 e <1/10; non comuni: >1/1000 e <1/100; rari: >1/10.000 e <1/1000; molto rari: <1/10.000 incluse le segnalazioni isolate. Alteraz. della cute e del tessutosottocutaneo. Molto comuni: rash cutaneo(1); rari: sindrome di Steven s Johnson; molto rari: necrolisi epidermica tossica. Alteraz. del sangue e del sistema linfatico. Molto rari: anomalie ematologiche(2). Alteraz. del sistema immunitario. Molto rari: sindrome da ipersensibilita'. Disturbi psichiatrici. Comuni: irritabilita'; non comuni: aggressione; molto rari: Tic, allucinaz., confusione. Alteraz. del sistema nervoso. Molto comuni: cefalea, vertigini. Comuni: sonnolenza, insonnia, tremore, nistagmo, atassia; molto rari: agitaz., instabilita', disturbi del movim., peggioram. della malattia di Parkinson, effetti extrapiramidali, coreoatetosi, aum. della frequenza di crisi epilettiche(3). Disturbi oculari. Molto comuni: diplopia, offuscam. della visione; rari: congiuntivite. Alteraz. dell'apparato gastrointestinale. Comuni: disturbo gastrointestinale, nausea, vomito, diarrea. Alteraz. del sistema epatobiliare. Molto rari: aum. dei valori del test della funz. epatica,disfunz. epatica, insuff. epatica(4). Alteraz. dell'apparato muscolos cheletrico e del tessuto connettivo. Molto rari: reaz. simili al lupus. Disordini generali. Comuni: stanchezza. (1)Il rash, solitam. di aspetto maculopapulare, compare generalm. entro 8 sett. dall'inizio del trattam. e scompare quando la lamotrigina viene sospesa. Rash cutanei gravi sono comuni nei bambini e non comuni negli adulti. Essi sono piu' quando la lamotrigina viene assunta assieme ad altri antiepilettici. Raram. sono stati segnalati gravi rash cutanei con potenziale pericolo di morte, comprendenti la sindrome di Stevens Johnson e la necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell). La maggioranza dei pazienti guarisce con la sospensione del principio attivo, ma alcuni presentano una formaz. irreversibile di cicatrici e sono rari casi di morte associata. Il rischio globale di rash e' associato con: elevate dosi inizialidi lamotrigina e superam. dell'aum. graduale della dose raccomandato nella terapia con lamotrigina; uso contemp. di valproato. Il rash e' stato segnalato anche come parte di una sindrome da ipersensibilita' associata ad uno schema variabile di sintomi sistemici, con febbre, linfadenopatia, edema facciale, anomalie ematiche ed epatiche, coagulaz. intravascolare disseminata (DIC) ed insuff. di piu' organi. Negli studicontrollati su pazienti con disturbo affettivo bipolare, si e' verifi cato rash nel 9% dei pazienti trattati con lamotrigina e nell'8% dei pazienti trattati con placebo. Le anomalie ematologiche (con neutropenia, leucopenia, anemia, trombocitopenia, pancitopenia, anemia aplastica, agranulocitosi) possono essere associate o meno alla sindrome da ipersensibilita'. La lamotrigina puo' peggiorare i sintomi parkinsoniani nei pazienti con preesistente malattia di Parkinson e puo' avere effetti extrapiramidali e coreoatetosi in pazienti senza quest'affezione. La disfunz. epatica e' solitam. associata a reaz. da ipersensibilita' ma ne sono stati segnalati casi isolati senza segni palesi di ipersensibilita'. Non vi sono abbastanza dati circa l'effetto della lamotriginasulla crescita, lo sviluppo e le funz. cognitive dei bambini. Nei bam bini la presentaz. iniziale di un rash puo' essere scambiata per un'infez. E' possibile una reaz. al princ. att. nei bambini che sviluppano sintomi di rash e febbre durante le prime 8 sett. di terapia. Il rischio di rash e' associato a: alte dosi iniziali di lamotrigina e superam. dell'aum. graduale della dose raccomandato della terapia con lamotrigina; uso contemp. di valproato. I pazienti che sviluppano un rash devono venire immediatam. valutati e la lamotrigina deve essere immediatam. sospesa e non piu' somministrata ,a meno che il rash cutaneo sia non collegabile al principio attivo. Il rash e' anche come parte di una sindrome da ipersensibilita' associata ad uno schema variabile di sintomi sistemici, con febbre, linfadenopatia, edema facciale ed anomalie ematiche ed epatiche. La sindrome si manifesta in un ampio spettro di gravita' clinica e raram. puo' portare a coagulaz. intravascolare disseminata (DIC) ed insuff. di piu' organi. Le prime manifestaz. di ipersensibilita' (febbre, linfadenopatia) possono essere presenti anche se il rash non risulta evidente. Se sono presenti tali sintomi, il paziente deve essere valutato immediatam. e la lamotrigina deve essere sospesa se non si puo' stabilire un'eziologia alternativa. Una brusca interruz. dell'assunz. di lamotrigina puo' provocare crisi epilettiche di rimbalzo. I casi in cui vi sono problemi di sicurezza (es. rash) richiedono un'interruz. Improvvisa. La dose di lamotrigina deve essere ridotta in modo graduale nell'arco di un periodo di 2 sett. Nel caso di un cambiam. del trattam. (es. l'introduz. o la sospens. di altri antiepilettici) prendere in consideraz. le interaz. farmacocinetiche. La lamotrigina puo' aum. le crisi in alcuni pazienti. La lamotrigina e' un debole inibitore della diidrofolico riduttasi; vi e' la possibilita' di un'interferenza con il metabolismo dell'acido folico durante una terap.a lungo termine. Gravi attacchi convulsivi, possono portare a rabdomi olisi, disfunz. di piu' organi e coagulaz. intravascolare disseminata (DIC), talvolta con esito fatale. Un'associaz. di etinilestradiolo e levonorgestrel (30 mcg/150 mcg) aum. la clearance della lamotrigina di circa il doppio, con una conseguente diminuz. dei livelli di lamotrigina. Puo' rendersi necessaria una titolaz. del dosaggio di lamotrigina.Vi e' un modesto aum. della clearance di levonorgestrel e delle conce ntraz. sieriche di FSH e LH quando si usano insieme alla lamotrigina. Si richiede prudenza quando si trattano pazienti con insuff. renale, perche' l'emivita della lamotrigina puo' risultare prolungata in caso di grave compromissione della funz. renale. Si deve prevedere un accumulo di metaboliti glucuronidi. La principale via di eliminaz. e' il metabolismo epatico. Si raccomanda una regolaz. della dose secondo la gravita' (classificaz. di Child-Pugh). Non riprendere la terap. con lamotrigina nei pazienti che l'hanno sospesa per la comparsa di rash associato al trattam. precedente con lamotrigina, a meno che i potenziali benefici siano chiaram. superiori al rischio. Le donne in eta' fertile edurante la gravidanza devono utilizzare gli anticonvulsivanti come mo noterapia quando possibile, perche' il rischio di malformaz.i puo' aum. con una terap. che associa piu' anticonvulsivanti.