Lauromicina - 12cpr 500mg

Dettagli:
Nome:Lauromicina - 12cpr 500mg
Codice Ministeriale:019924012
Principio attivo:Eritromicina Stearato
Codice ATC:J01FA01
Fascia:A
Prezzo:4.9
Produttore:New Research Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

LAUROMICINA 500 MG COMPRESSE

Formulazioni

Lauromicina - 12cpr 500mg

Categoria farmacoterapeutica

Chemioterapici.

Principi attivi

Eritromicina stearato 833 mg pari a 500 mg di eritromicina base.

Eccipienti

Amido di riso, magnesio ossido, talco, polivinilpirrolidone, magnesio stearato.

Indicazioni

E' indicato nelle infezioni causate da microrganismi sensibili all'eritromicina. Il farmaco risulta adatto nei seguenti casi: infezioni batteriche delle vie respiratorie superiori ed inferiori e dei tessuti molli, in particolare nelle faringiti e tonsilliti batteriche, nelle polmoniti pneumococciche, nelle bronchiti da pneumococchi, nelle infezionistaffilococciche dei tessuti molli (ascessi, favi, ferite infette e f oruncolosi) di debole e moderata intensita'; profilassi a breve termine contro endocarditi batteriche, prima di interventi operatori, in pazienti con precedenti di febbri reumatiche o malattie cardiache congenite; sifilidi primarie in pazienti penicillino-allergici (un esame del fluido spinale va effettuato prima e dopo la terapia); eritrasma da corine batteri.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' all'eritromicina e per quelli con riconosciuti preesistenti disturbi epatici.

Posologia

1 compressa 3 volte al di'. La posologia consigliata puo' essere elevata sino a 4 g giornalieri o piu'. Nel trattamento di infezioni da streptococchi beta-emolitici, la dose terapeutica deve essere somministrata per almeno 10 giorni. E' consigliabile evitare la somministrazione dei prodotto durante i pasti o subito dopo.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.

Avvertenze

La somministrazione a dosi elevate e per periodi di tempo superiori a due settimane, puo' determinare disturbi della funzionalita' epatica, che va pertanto sorvegliata, sospendendo il trattamento in caso di reazioni anormali. I sintomi possono comprendere malessere, nausea, vomito, crampi addominali e febbre. In taluni casi forti dolori addominali possono simulare una colica biliare, una pancreatite, un'ulcera perforata o un problema chirurgico addominale acuto. Nel caso che cio' avvenga sospendere l'eritromicina immediatamente. Il trattamento puo' dar luogo anche se in misura minore, a superinfezioni da agenti batterici resistenti o da miceti che richiedono l'interruzione del trattamento e l'istituzione di una terapia idonea. Raramente sono stati osservati effetti secondari all'uso di eritromicina, come orticaria o altre reazioni di tipo allergico. Se compaiono segni di ipersensibilita' si deve interrompere la somministrazione ed usare adrenalina o steroidi. Sono stati segnalati casi di stenosi pilorica ipertrofica infantile in bambini sottoposti a terapia con eritromicina. In particolare, vomito non biliare e' stato riscontrato in neonati che avevano assunto eritromicina per la profilassi della pertosse; successivamente e' stata loro diagnosticata una stenosi del piloro che ha reso necessaria la piloromiotomia chirurgica. Considerato che l'eritromicina viene impiegata nei bambini per il trattamento di affezioni associate ad una significativa mortalita' o morbilita' (quali la pertosse o le infezioni neonatali da Chlamydia trachomatis) bisogna attentamente valutare il beneficio dellaterapia con eritromicina rispetto al potenziale rischio di insorgenza di stenosi ipertrofica del piloro.

Interazioni

La somministrazione di eritromicina in pazienti che sono in trattamento con alte dosi di teofillina puo' manifestare un aumento dei livelli di teofillina nel siero e la sua tossicita' potenziale. Nel caso di tossicita' alla teofillina e/o livelli elevati di teofillina nel siero, la dose di teofillina potrebbe essere ridotta durante li trattamento concomitante con Eritromicina. La somministrazione contemporanea di eritromicina e digossina comporta un aumento dei livelli sierici della digossina. L'uso contemporaneo di eritromicina con anticoagulanti orali aumenta gli effetti anticoagulanti. La somministrazione di eritromicina con ergotamina o Diidroergotamina ha manifestato in alcuni pazienti tossicita' acuta caratterizzata da severi vasospasmi periferici e disestesia. Eritromicina causa una diminuzione della clearance del triazolam e conseguentemente puo' incrementare l'effetto farmacologico di quest'ultimo. L'uso di eritromicina, in pazienti che assumono contemporaneamente farmaci metabolizzati attraverso il sistema dei citocromo P450come carbamazepina, ciclosporina, exobarbital e fenitoina, puo' aumen tare i livelli sierici di eritromicina. Quindi i pazienti in trattamento con queste associazioni dovranno essere tenuti sotto stretto controllo. La concomitante somministrazione di terfenadina con troleandomicina puo' provocare significanti alterazioni del metabolismo; tuttavia bisogna osservare cautela anche quando l'eritromicina e la terfenadina vengono usate contemporaneamente. Pazienti che ricevono contemporaneamente lovastatina con eritromicina dovranno essere tenuti sotto strettasorveglianza: sono stati riscontrati casi di rabdomiolisi in pazienti gravemente malati.

Effetti indesiderati

I piu' frequenti effetti collaterali del preparati di eritromicina sono gastrointestinali, quali crampi e malesseri addominali, e dipendono dalle dosi. Tuttavia, nausea, vomito e diarrea, si manifestano raramente con le normali dosi orali. Si possono manifestare segni di disfunzione epatica e i tests di funzionalita' epatica possono essere alterati. Raramente si sono verificati casi di colite pseudomembranosa in associazione con la somministrazione. Sono stati isolati casi di alterazioni del sistema nervoso centrale includenti confusione, allucinazioni, convulsioni, vertigini: comunque non e' stato dimostrato un rapporto causa-effetto. Sono stati documentati casi occasionali di aritmie cardiache in pazienti sottoposti a terapia con eritromicina. Sono stati segnalati casi di altri sintomi a livello cardiovascolare come dolore toracico, palpitazioni: comunque non e' stato dimostrato un rapporto causa-effetto. Nel corso di terapie prolungate e ripetute, esiste la possibilita' di una crescita eccessiva di batteri o funghi non sensibili: ove si manifestano tali infezioni, la somministrazione del farmaco deveessere sospesa e si deve ricorrere ad opportuna terapia. Si sono veri ficate reazioni allergiche che vanno dall'orticaria e lievi eruzioni cutanee fino all'anafilassi. Sono stati inoltre riferiti casi di sordita' reversibile in pazienti con ridotta funzionalita' renale ed in pazienti che ricevono alte dosi di eritromicina. Sono stati segnalati casidi stenosi pilorica ipertrofica in neonati che avevano assunto eritro micina.

Gravidanza e allattamento

Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia, il farmaco va somministrato nei casi di effettiva necessita'. La sicurezza dell'eritromicina durante la gravidanza e l'allattamento non e' stata stabilita. Eritromicina attraversa la barriera placentare ed e' nota anche la sua presenza nel latte materno. E' escreta nel latte. Nelle pazienti che allattano e' necessario quindi decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento o, viceversa, proseguire l'allattamento evitando la somministrazione del medicinale.