Lentogest - Im 1f 341mg/2ml

Dettagli:
Nome:Lentogest - Im 1f 341mg/2ml
Codice Ministeriale:024542019
Principio attivo:Idrossiprogesterone Caproato
Codice ATC:G03DA03
Fascia:A
Prezzo:3.77
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Ibsa Farmaceutici Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RNR - ricetta non ripetibile art.89 DL 219/06 (ex con formalismi)
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:60 mesi

Denominazione

LENTOGEST

Formulazioni

Lentogest - Im 1f 341mg/2ml

Categoria farmacoterapeutica

Ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale.

Principi attivi

17-alfa-idrossiprogesterone caproato.

Eccipienti

Alcool benzilico, oleato di etile.

Indicazioni

Minaccia d'aborto, aborto abituale, metrorragie disfunzionali giovanili e climateriche, amenorree primarie e secondarie, protezione della gravidanza in caso di intervento chirurgico, insufficienza luteinica.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, perdite ematiche dai genitali esterni di natura da determinare, disordini tromboflebitici e tromboembolici, insufficienza epatica grave,carcinoma mammario sospetto o in fase iniziale. Non deve essere impie gato in caso di herpes gravidico all'anamnesi.

Posologia

Minaccia d'aborto: il trattamento va iniziato immediatamente somministrando 1 fiala. Si consiglia di proseguire con 1 fiala 2 volte alla settimana finche' la paziente non presenti piu' i sintomi della minaccia anche dopo aver ripreso la sua attivita' abituale. L'ulteriore prosecuzione del trattamento sara' decisa in rapporto con i singoli casi clinici. Aborto abituale: il trattamento va iniziato non appena sia stata accertata con sicurezza la gravidanza. Si iniettera' per via intramuscolare 1-2 fiale la settimana fino alla 10(a)-12(a) settimana di gravidanza. Metrorragie disfunzionali giovanili e del climaterio: per il controllo della metrorragia disfunzionale e' opportuna la somministrazione di 1 fiala somministrata tra il diciottesimo e il ventesimo giorno del ciclo. L'emorragia da privazione comparira' 8-10 giorni dopo l'iniezione. Amenorree primarie e secondarie: il trattamento, in caso di amenorrea secondaria, non dovra' essere iniziato prima che sia stata esclusa la gravidanza; inoltre, allo scopo di indurre l'emorragia simil-mestruale, si deve somministrare un estrogeno prima, e per un periodo adeguato, della somministrazione, tra il diciottesimo e il ventesimo giorno del ciclo, di 1 fiala. L'emorragia da privazione comparira' 8-10 giorni dopo l'iniezione. Nel caso in cui la paziente non desideri una gravidanza, si dovranno impiegare a scopo contraccettivo altri metodi non ormonali (ad esclusione del metodo di Ogino-Knaus e della temperatura basale). Se durante il trattamento non compare la mestruazione da privazione, anche se vengono impiegate misure contraccettive, si deve escludere la possibilita' che si tratti di una gravidanza; si dovra' quindi sospendere il trattamento ed effettuare gli appropriati esami allo scopo di confermare o escludere la stessa. Nel caso in cui si sia effettivamente instaurata una gravidanza, il trattamento (e non con l'estrogeno) andra' proseguito solo nei casi di effettiva necessita'. Protezione della gravidanza in caso di intervento chirurgico: e' opportunoiniziare il trattamento con 1-2 fiale almeno una settimana prima dell 'intervento chirurgico. Dopo l'intervento il trattamento andra' continuato con 1-2 fiale la settimana per 4 settimane. Insufficienza luteinica: nei casi in cui la fase luteinica risulta accorciata (aumento della temperatura basale nella seconda meta' del ciclo di breve durata), la trasformazione dell'endometrio e', molto probabilmente, incompleta. In tali evenienze la somministrazione favorisce la trasformazione secretoria dell'endometrio e quindi aumenta la probabilita' che si instauri una gravidanza. Si suggerisce di somministrare 1 fiala 3 giorni dopol'innalzamento della temperatura basale, contemporaneamente ad un est rogeno (dato che, in genere, si ha un contemporaneo deficit estrogenico). Nel supporto della fase luteale si inietteranno 1 fiala 2 volte lasettimana fino alla valutazione della bHCG. In caso di bHCG positiva il trattamento andra' proseguito sino alla 10(a)-12(a) settimana di gravidanza.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.

Avvertenze

Prima di iniziare la terapia, oltre ad eseguire una visita ginecologica (comprensiva della palpazione delle mammelle) dovrebbe essere valutata l'anamnesi personale e familiare della paziente, alla luce delle controindicazioni e delle avvertenze speciali e precauzionali per l'uso.Inoltre si deve escludere la presenza di una gravidanza, fatta eccezi one, naturalmente, per le indicazioni di minaccia di aborto ed aborto abituale. A seguito della azione esplicata dal farmaco sul miometrio potrebbe verificarsi ritenzione di un embrione gia' morto. Nel caso chela terapia venga protratta per lungo tempo si rende pertanto necessar io accertare la persistenza o meno di uno stato gravidico mediante adeguati controlli e test di gravidanza. L'impiego di progestinici nella minaccia d'aborto e nell'aborto abituale puo' essere consentito nei casi in cui sia assolutamente indispensabile in rapporto all'eziologia dello specifico quadro patologico (infertilita' da insufficienza della seconda fase, minaccia d'aborto da insufficiente attivita' del corpo luteo gravidico). Iniettare il prodotto per via intramuscolare. Una eventuale iniezione intravasale potrebbe dar luogo ad embolia oleosa. Occorre porre attenzione se durante il trattamento compaiono sintomi di perdita parziale o totale della vista o diplopia ed interrompere il trattamento stesso ove si accertino edema papillare o lesioni dei vasi della retina. Altrettanto deve dirsi dei primi sintomi che possono indicare disordini trombotici a carico dei vasi periferici, cerebrali, polmonari. Particolare attenzione deve essere indirizzata anche ai soggetti nei quali si rilevino alterazioni dei test endocrini e di funzionalita' epatica; in tali soggetti il trattamento dovrebbe essere interrotto ed i test ripetuti dopo due mesi circa. Cautele devono essere adottate nei pazienti con epilessia, asma ed insufficienza cardiaca o renalee nei diabetici poiche' gli ormoni progestinici possono determinare o aggravare stati di ritenzione idrica e ridurre la tolleranza verso il glucosio.

Interazioni

L'assunzione contemporanea di rifampicina, ampicillina, fenilbutazone,barbiturici, alcuni anticonvulsivanti (idantoine, ecc.) puo' comprome ttere, per induzione enzimatica ed accelerazione della degradazione epatica, l'efficacia del trattamento. E' inoltre possibile che il fabbisogno di antidiabetici orali o di insulina sia accresciuto o ridotto.

Effetti indesiderati

A seguito dell'impiego di progestinici associati ad estrogeni e' statadescritta un'incidenza statisticamente significativa di accidenti tro mboembolici periferici, polmonari, cerebrali, retinici e di lesioni neuro-oculari. Altre reazioni secondarie segnalate a seguito dell'uso diprogestinici in associazioni diverse sono state: aumento della pressi one in individui predisposti, aumento ponderale, sindrome premestruale, spotting; variazioni della libido; crampi addominali, ritenzione idrica; acne, cefalea, vertigini, nausea; fenomeni di irritazione nervosa, depressione, ipertricosi, eruzioni cutanee di tipo emorragico ed eritematoso, dolore nel sito di iniezione. Raramente sono stati segnalatiittero colestatico, alterazioni dei test di funzionalita' epatica qua li ritenzioni della BSF, fosfatasi alcalina, transaminasi, e delle prove di emocoagulazione.

Gravidanza e allattamento

Trova indicazione in gravidanza nei casi indicati e sotto stretto controllo del medico. L'uso durante l'allattamento e' sconsigliato.