Leutrol - 30cpr 15mg

Dettagli:
Nome:Leutrol - 30cpr 15mg
Codice Ministeriale:034280038
Principio attivo:Meloxicam
Codice ATC:M01AC06
Fascia:A
Prezzo:8.03
Rimborso:6.02
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Boehringer Ingelheim It.Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse divisibili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Conservare nella confezione originale
Scadenza:36 mesi

Denominazione

LEUTROL 15 MG COMPRESSE

Formulazioni

Leutrol - 30cpr 15mg

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci Antinfiammatori non Steroidei, Oxicam.

Principi attivi

Meloxicam 15 mg.

Eccipienti

Sodio citrato, lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, povidone, crospovidone, silice colloidale anidra, magnesio stearato.

Indicazioni

Trattamento sintomatico di breve durata di stati acuti dolorosi nell'osteoartrosi. Trattamento sintomatico a lungo termine dell'artrite reumatoide o della spondilite anchilosante.

Controindicazioni / effetti secondari

Terzo trimestre di gravidanza. Bambini e adolescenti di eta' inferioreai 16 anni. Ipersensibilita' a meloxicam o ad uno qualsiasi degli ecc ipienti o ipersensibilita' a sostanze con azione similare, es. antinfiammatori non steroidei (FANS), aspirina. Pazienti che, in seguito all'assunzione di acido acetilsalicilico o di altri FANS, hanno manifestato asma, polipi nasali, edema angioneurotico o orticaria. Storia di sanguinamento o perforazione gastrointestinale, correlati ad una precedente terapia con FANS. Storia di ulcera peptica/emorragia attiva o ricorrente (due o piu' episodi distinti, comprovati di ulcerazione o sanguinamento). Grave alterazione della funzionalita' epatica. Pazienti con grave insufficienza renale non sottoposti a dialisi. Sanguinamento gastrointestinale, emorragia cerebrovascolare o casi accertati di sanguinamento a livello sistemico. Severa insufficienza cardiaca.

Posologia

Uso orale. La dose totale giornaliera deve essere assunta in un'unica somministrazione, ingerita con acqua o altro liquido, durante i pasti.Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della p iu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. Il sollievo sintomatico delpaziente e la risposta alla terapia devono essere ri-valutati periodi camente, soprattutto nei pazienti con osteoartrosi. Stati acuti dolorosi nell'osteoartrosi: mezza compressa al giorno (7,5 mg/die). Se necessario, in assenza di miglioramento, la posologia puo' essere aumentataad una compressa al giorno (15 mg/die). Artrite reumatoide, spondilit e anchilosante: una compressa al giorno (15 mg/die). In funzione dellarisposta terapeutica, la dose puo' essere ridotta a mezza compressa a l giorno (7,5 mg/die). Non superare la dose di 15 mg AL GIORNO. Nei pazienti anziani la dose raccomandata per un trattamento a lungo terminee' di 7,5 mg/die. I pazienti ad elevato rischio di effetti indesidera ti devono iniziare la terapia con un dosaggio di 7,5 mg/die. Per pazienti dializzati affetti da grave insufficienza renale, non deve essere superata la posologia di 7,5 mg/die. Non e' necessario ridurre il dosaggio in pazienti con insufficienza renale lieve o moderata (es. pazienti con livelli di clearance della creatinina superiori a 25 ml/min). Non e' necessario ridurre il dosaggio in pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata, per i pazienti con funzionalita' epatica gravemente compromessa. E' controindicato nei bambini e negli adolescenti dieta' inferiore ai 16 anni. Questo medicinale e' disponibile in altri dosaggi che possono essere piu' appropriati.

Conservazione

Conservare nella confezione originale per tenerlo al riparo dall'umidita'.

Avvertenze

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. In caso di un insufficiente effetto terapeutico, la dose massima giornaliera raccomandata non deveessere superata, ne' si deve assumere in aggiunta un altro FANS, in q uanto cio' puo' aumentare la tossicita', senza peraltro alcun vantaggio terapeutico dimostrato. L'utilizzo in associazione a FANS, inclusi gli inibitori selettivi della ciclo-ossigenasi 2, deve essere evitato. Meloxicam non e' indicato per il trattamento di pazienti che richiedono sollievo dal dolore acuto. Se non si verifica un miglioramento dopo diversi giorni, il beneficio clinico del trattamento deve essere rivalutato. Prima di iniziare il trattamento con meloxicam va valutata ognieventuale storia di esofagite, gastrite e/o ulcera gastroduodenale co n lo scopo di accertare la relativa guarigione. Occorre controllare abitualmente la possibile insorgenza di recidive in seguito a trattamento con meloxicam in pazienti con tali precedenti. Sanguinamento gastrointestinale, ulcerazione o perforazione, che possono essere fatali, sono stati riportati con l'utilizzo di tutti i FANS in qualsiasi momento del trattamento, con o senza sintomi prodromi od una pregressa storia di gravi eventi gastrointestinali. Il rischio di sanguinamento gastrointestinale, ulcerazione o perforazione aumenta insieme alla dose di FANS, in pazienti con storia di ulcera, in particolare se complicata da emorragia o perforazione e nei pazienti anziani. Considerare una terapia di associazione con agenti protettivi per questi pazienti ed anche per quelli che assumono in concomitanza bassi dosaggi di aspirina od altri farmaci che analogamente aumentano il rischio gastrointestinale. I pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale, in particolare se anziani, devono riportare ogni sintomo addominale insolito specialmente nelle fasi iniziali del trattamento. Si raccomanda cautela nei pazienti in trattamento concomitante con farmaci che possano aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento quali corticoseroidi orali, l'eparina come trattamento o somministrata in geriatria, gli anticoagulanti come il warfarin, inibitori selettivi del re-uptake della serotonina o altri medicinali anti-infiammatori non steroidei, incluso l'acido acetilsalicilico somministrato a dosi anti-infiammatorie (>=1 g comesingola somministrazione o >= 3 g come quantita' totale giornaliera). Qualora si verifichi sanguinamento o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumano meloxicam, il trattamento deve essere sospeso. Somministrare con cautela a pazienti con storia di patologie gastrointestinali poiche' queste condizioni possono peggiorare. Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestiziada lieve a moderata poiche' in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema. Si raccomanda il monitoraggio clinico della pressione sanguigna per i pazienti a rischio al basale e particolarmente durante la fase iniziale del trattamento con meloxicam. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con meloxicam soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare. Sono state segnalate le seguenti reazioni cutanee potenzialmente letali: dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN). Se il paziente ha sviluppato SJS oTEN con l'uso di questo prodotto, il medicinale non deve essere piu' riutilizzato in questo paziente. Sono stati occasionalmente osservati aumenti dei valori delle transaminasi sieriche, della bilirubina sierica o di altri parametri di funzionalita' epatica, cosi' come aumenti della creatinina sierica e della concentrazione ematica di azoto ureicoe altre alterazioni di parametri di laboratorio. Nella maggior parte dei casi si e' trattato di alterazioni lievi e transitorie. I FANS possono indurre insufficienza renale funzionale per riduzione della filtrazione glomerulare. Questo evento avverso e' dose dipendente. All'inizio del trattamento, o dopo un incremento di posologia, si raccomanda un attento controllo della diuresi e della funzionalita' renale in pazienti con i seguenti fattori di rischio: eta' avanzata; trattamenti concomitanti con farmaci quali ACE inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II, sartani, diuretici; ipovolemia; insufficienza cardiaca congestizia; insufficienza renale; sindrome nefrotica; nefropatia in corso di Lupus nefropatico; grave disfunzione epatica. In rari casi i FANS possono causare nefrite interstiziale, glomerulonefrite, necrosi renale midollare o sindrome nefrotica. La dose di meloxicam in pazienti con insufficienza renale all'ultimo stadio, sottoposti ad emodialisi non deve essere superiore a 7,5 mg. Non e' richiesta una riduzione della dose in pazienti con insufficienza renale lieve o moderata. Con la somministrazione di FANS si possono verificare ritenzione di sodio, potassio ed acqua e interferenza con gli effetti natriuretici deidiuretici e inoltre calo dell'effetto antipertensivo dei medicinali a ntipertensivi. L'iperpotassemia puo' essere favorita dal diabete o da terapie concomitanti che notoriamente aumentano la potassemia. Le reazioni avverse sono spesso meno tollerate nei pazienti anziani, deboli odebilitati, che devono quindi essere mantenuti sotto stretto controll o. Come per gli altri FANS, e' necessaria massima prudenza nel trattamento di pazienti anziani, che spesso presentano alterazioni della funzionalita' renale, epatica e cardiaca. Meloxicam, come qualsiasi altro FANS, puo' celare i sintomi di una malattia infettiva in corso. L'uso di meloxicam puo' ridurre la fertilita' e non e' raccomandato alle donne che intendono concepire. Le compresse da 15 mg contengono lattosio.

Interazioni

Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti. L'uso concomitante di meloxicam con altri FANS, incluso l'acido acetilsalicilico a dosi antinfiammatorie (>=1 g per singola somministrazione o >= 3 g come dose giornaliera totale) non e' raccomandato. Corticosteroidi (es. glucocorticoidi): l'uso concomitante con corticosteroidi richiede cautela a causa di un aumentato rischio di sanguinamento o di ulcera gastrointestinale. Anticoagulanti o eparina somministrata in geriatria o a dosi curative: il rischio di fenomeni emorragici aumenta per effetto dell'inibizione della funzione piastrinica e del danno alla mucosa gastroduodenale. I FANS possono aumentare gli effetti dei farmaci anticoagulanti come il warfarin. Non e' raccomandato l'uso concomitante diFANS e anticoagulanti o eparina somministrata in geriatria o a dosi c urative. Negli altri casi di utilizzo di eparina e' richiesta cautela per un aumentato rischio di sanguinamento. Nei casi in cui non sia possibile evitare l'associazione, e' indispensabile uno stretto monitoraggio dell'INR. Trombolitici, antipiastrinici ed eparina somministrata per via sistemica: aumento del rischio di sanguinamento per l'inibizione dell'attivita' delle piastrine e danno alla mucosa gastroduodenale. Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale. Diuretici, ACE inibitori e antagonisti del recettore dell'angiotensina II: i FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e degli altri farmaci antipertensivi. In alcuni pazienti con funzionalita' renale compromessa (es. pazienti disidratati o anziani con funzionalita' renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o degli agonisti del recettore dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono la cicloossigenasi puo' determinare un ulteriore peggioramento della funzionalita' renale, inclusainsufficienza renale acuta, solitamente reversibile. Queste interazio ni devono essere considerate in pazienti che assumono il farmaco in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell'angiotensina II. Pertanto l'associazione deve essere somministrata con cautela soprattutto negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il controllo della funzionalita' renale dopo aver iniziato la terapia concomitante, e poi periodicamente. Altri antipertensivi (es. beta-bloccanti): puo' verificarsi una diminuzione dell'effetto antipertensivo dei beta-bloccanti (a causa dell'inibizione delle prostaglandine ad effetto vasodilatatorio). Inibitori della calcineurina (es. ciclosporina, tacrolimus): la tossicita' renale degli inibitori della calcineurina puo' essere aumentata dai FANS attraverso un effetto renale mediato dalle prostaglandine renali. Durante il trattamento in associazione la funzionalita' renale deve essere controllata. Si raccomanda un attento controllo della funzionalita' renale, soprattutto nei pazienti anziani. Dispositivi intrauterini: e' stato osservato che i FANS riducono l'efficacia dei dispositivi intrauterini. Questo effetto deve essere ulteriormente confermato. Litio: e' stato osservato che i FANS provocano una diminuzione dell'escrezione renale del litio aumentandone il livello plasmatico, che puo' raggiungere valori di tossicita'. Il concomitante uso di FANS e litio non e' raccomandato. Se questa combinazione e' necessaria la concentrazione plasmaticadel litio deve essere regolarmente controllata all'inizio del trattam ento, ogni qualvolta la posologia venga modificata e all'interruzione del trattamento con meloxicam. Methotrexate: i FANS possono ridurre lasecrezione tubulare del methotrexate aumentando in questo modo la con centrazione plasmatica del medesimo. Per questa ragione, ai pazienti cui vengono somministrate alte dosi (piu' di 15 mg/settimana) di methotrexate non e' raccomandato l'uso concomitante di FANS. Il rischio di interazione tra farmaci antinfiammatori non steroidei e methotrexate deve essere preso in considerazione anche per i pazienti che ricevono basse dosi di methotrexate, specialmente in quelli con una funzionalita'renale compromessa. In caso di associazione si raccomanda uno stretto controllo della crasi ematica e della funzionalita' renale. E' necess aria la massima prudenza se FANS e methotrexate in associazione vengono somministrati per un periodo di tre giorni; in tale caso puo' aumentare la concentrazione del methotrexate a livello ematico e, quindi, latossicita'. Sebbene non sia stata rilevata un'effettiva compromission e della farmacocinetica del methotrexate (15 mg/settimana) con l'uso concomitante di meloxicam, e' necessario tenere in considerazione che la tossicita' del methotrexate a livello ematico puo' essere amplificata dal trattamento con FANS. Colestiramina: la colestiramina accelera l'eliminazione di meloxicam interrompendo la circolazione enteroepaticacosi' che la clearance per meloxicam aumenta del 50% e l'emivita decr esce a 13 +/- 3 ore. Questa interazione riveste un significato clinico. La somministrazione concomitante di meloxicam e antiacidi, cimetidina e digossina non ha prodotto interazioni farmacocinetiche di rilievo.

Effetti indesiderati

L'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. In associazione al trattamento con FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca.Gli eventi avversi piu' comunemente riportati sono di natura gastroin testinale. Possono verificarsi ulcera peptica, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta fatali soprattutto nei pazienti anziani. Nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatite ulcerativa, esacerbazione dellacolite e morbo di Crohn's sono stati riportati in seguito alla sommin istrazione. La gastrite e' stata riportata meno frequentemente. >>Studi post-marketing. Stima frequenze: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000,<1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia; raro: alterazioni della crasi ematica (inclusa la conta differenziale dei globuli bianchi) leucocitopenia, trombocitopenia; molto raro: sono stati riportati casi di agranulocitosi. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni allergiche all'infuori di reazioni anafilattiche o anafilattoidi; non nota: reazioni anafilattiche/anafilattoidi. Disturbi psichiatrici Raro: alterazione dell'umore, incubi; non nota: stato confusionale, disorientamento. Disturbi del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: vertigini, torpore. Patologie dell'occhio. Raro: disturbi visivi compresa visione offuscata, congiuntivite. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini; raro: tinnitus. Patologie cardiache. Raro: palpitazioni. E' stata riportata insufficienza cardiaca in associazione al trattamento con i FANS. Patologie vascolari. Non comune: aumento della pressione sanguigna, vampate. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: insorgenza di attacchi d'asma in alcuni individui allergiciall'aspirina o ad altri FANS. Patologie gastrointestinali. Molto comu ne: dispepsia, nausea e sintomi di vomito, dolori addominali, stipsi, flatulenza, diarrea; non comune: sanguinamento gastrointestinale occulto o macroscopico, stomatite, gastrite, eruttazione; raro: colite, ulcera gastroduodenale, esofagite; molto raro: perforazione gastrointestinale. L'ulcera peptica, la perforazione o il sanguinamento gastrointestinale possono talvolta essere gravi e potenzialmente fatali specie nei pazienti anziani. Patologie epatobiliari. Non comune: disturbo dellafunzionalita' epatica; molto raro: epatite. Patologie della cute e de l tessuto sottocutaneo. Non comune: angioedema, prurito, rash cutaneo;raro: gravi reazioni avverse cutanee (SCAR) come la sindrome di Steve n-Johnson (SJS) e la necrolisi epidermica tossica (TEN), orticaria; molto raro: dermatite bollosa, eritema multiforme; non nota: reazioni difotosensibilizzazione. Patologie renali e urinarie. Non comune: riten zione di sodio e idrica, iperpotassemia, test alterati di funzionalita' renale; molto raro: insufficienza renale funzionale acuta in pazienti con fattori di rischio. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: edema incluso edema agli arti inferiori. Sono stati riportati casi molto rari di agranulocitosi inpazienti trattati con meloxicam in associazione ad altri farmaci pote nzialmente mielotossici. Reazioni avverse che non sono ancora state osservate in relazione al prodotto, ma che sono generalmente attribuibili agli altri componenti della stessa classe. Lesione organica renale che puo' portare a insufficienza renale acuta: sono stati riportati casi molto rari di nefrite interstiziale, necrosi acuta tubulare, sindrome nefrotica e necrosi papillare.

Gravidanza e allattamento

L'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. Dati derivanti da studi epidemiologici suggeriscono un incremento del rischio di aborto spontaneo, di malformazioni cardiache e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine all'inizio della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazione cardiovascolare e' incrementato da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con l'incremento della dose e della durata della terapia.Negli animali la somministrazione di un inibitore della sintesi delle prostaglandine ha determinato un aumento della perdita pre- e post- i mpianto e sono stati riportati effetti letali sull'embrione e sul feto. Inoltre e' stato riportato un aumento della incidenza di varie malformazioni, incluse quelle cardiovascolari in animali trattati con un inibitore della sintesi delle prostaglandine durante il periodo di organogenesi. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza meloxicam non deve essere somministrato se non chiaramente necessario. Se meloxicam e' somministrato a donne che intendano concepire o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza la dose deve essere mantenuta la piu' bassa possibile e la durata del trattamento deve essere la piu'breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' a livello cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' peggiorare fino a insufficienza renale con oligo-idroamniosi. Inoltre, alla fine della gravidanza, la madre e il neonato possono essere esposti ai seguenti rischi: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che puo' verificarsi anche a dosaggi molto bassi; inibizione delle contrazioni uterine che possono determinare un ritardo o un prolungamento del travaglio di parto. Di conseguenzala somministrazione di meloxicam e' controindicata durante il terzo t rimestre di gravidanza. Sebbene non esista un'esperienza specifica su meloxicam, e' noto che i FANS sono escreti nel latte materno. Per taleragione, non e' raccomandato l'uso durante l'allattamento.