Levetiracetam Pen - 30cpr 1000mg

Dettagli:
Nome:Levetiracetam Pen - 30cpr 1000mg
Codice Ministeriale:040455040
Principio attivo:Levetiracetam
Codice ATC:N03AX14
Fascia:A
Prezzo:36.16
Rimborso:36.16
Produttore:Pensa Pharma Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

LEVETIRACETAM PENSA 1000 MG

Formulazioni

Levetiracetam Pen - 30cpr 1000mg

Categoria farmacoterapeutica

Antiepilettici.

Principi attivi

Levetiracetam.

Eccipienti

Nucleo: croscarmellosa sodica; silice colloidale anidra; magnesio stearato. Rivestimento: alcool polivinilico; titanio diossido (E 171); macrogol 3350; talco E553b.

Indicazioni

Levetiracetam e' indicato come monoterapia nel trattamento delle crisiad esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria in pazien ti a partire dai 16 anni di eta' con epilessia di nuova diagnosi; levetiracetam e' indicato quale terapia aggiuntiva nel trattamento delle crisi ad esordio parziale con o senza secondaria generalizzazione in adulti, bambini ed infanti a partire da 1 mese di eta' con epilessia; trattamento delle crisi miocloniche in adulti ed adolescenti a partire dai 12 anni di eta' con Epilessia Mioclonica Giovanile; trattamento delle crisi tonico-cloniche generalizzate primarie in adulti ed adolescenti a partire dai 12 anni di eta' con Epilessia Generalizzata Idiopatica.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad altri derivati pirrolidonicio ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Monoterapia per adulti ed adolescenti a partire dai 16 anni di eta': 250 mg due volte al giorno che dovrebbe essere incrementata fino ad unadose terapeutica iniziale di 500 mg due volte al giorno dopo due sett imane. La dose puo' essere ulteriormente aumentata di 250 mg due volteal giorno ogni due settimane in base alla risposta clinica. La dose m assima e' di 1.500 mg due volte al giorno. Terapia aggiuntiva per adulti ( >= 18 anni) ed adolescenti (da 12 a 17 anni) del peso di 50 kg o superiore: 500 mg due volte al giorno. Questa dose puo' essere iniziata dal primo giorno di trattamento. Sulla base della risposta clinica edella tollerabilita', aumentare la dose giornaliera fino ad un massim o di 1.500 mg due volte al giorno. Gli aggiustamenti posologici possono essere fatti con aumenti o diminuzioni di 500 mg due volte al giornoogni due settimane fino a quattro settimane. Anziani (> 65 anni): si raccomanda un aggiustamento della posologia nei pazienti anziani con ridotta funzionalita' renale. Insufficienza renale: Personalizzare la dose giornaliera in base alla funzionalita' renale. Per i pazienti adulti, fare riferimento al successivo schema posologico come indicato. Per utilizzare questo schema e' necessario valutare la clearance della creatinina del paziente (CLcr) in ml/min. La CLcr in ml/min puo' esserecalcolata dalla determinazione della creatinina sierica (mg/dl) utili zzando, per adulti ed adolescenti di peso superiore o uguale a 50 kg, la seguente formula: clcr (ml/min) uguale [140-eta' (anni)] x peso (kg) diviso 72 x creatinina sierica (mg/dl) (x 0.85 nelle donne). Inoltre, la CLcr e' aggiustata per l'area della superficie corporea (BSA) come segue: clcr (ml/min/1,73 m^2) uguale CLcr (ml/min) diviso BSA del soggetto (m^2) x 1.73. Clcr normale > 80 (ml/min/1.73 m^2): da 500 a 1.500 mg due volte al di'; Clcr lieve 50 - 79 (ml/min/1.73 m^2): da 500 a1.000 mg due volte al di'; Clcr moderato 30 - 49 (ml/min/1.73 m^2): d a 250 a 750 mg due volte al di'; Clcr grave < 30 (ml/min/1.73 m^2): da250 a 500 mg due volte al di'; pazienti con malattia renale allo stad io finale sottoposti a dialisi (una dose di carico pari a 750 mg e' raccomandata nel primo giorno di trattamento con levetiracetam): da 500 a 1.000 mg una volta al di' (dopo la dialisi si raccomanda una dose supplementare compresa tra 250 e 500 mg). Per i bambini con ridotta funzionalita' renale, adattare la dose di levetiracetam sulla base della funzionalita' renale dal momento che la clearance del levetiracetam e' correlata alla funzionalita' renale. Nei giovani adolescenti, nei bambini e negli infanti, la CLcr, in ml/min/1,73 m^2, puo' essere stimata dalla determinazione della creatinina sierica (in mg/dl) utilizzando la seguente formula (formula di Schwartz): CLcr (ml/min/1.73 m^2) uguale Altezza (cm) x ks diviso Creatinina sierica (mg/dl). >>Aggiustamentoposologico per infanti, bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg con funzionalita' renale alterata. >> Infanti da 1 mese a meno di 6 mesi. Clcr normale > 80 (ml/min/1.73 m^2): da 7 a 21 mg/kg (da 0.07 a 0.21 ml/kg) due volte al giorno; clcr lieve 50 - 79 (ml/min/1.73 m^2): da 7 a 14 mg/kg (da 0.07 a 0.14 ml/kg) due volte al giorno; clcr moderato 30 - 49 (ml/min/1.73 m^2): da 3.5 a 10.5 mg/kg (da 0.035 a 0.105 ml/kg) due volte al giorno; clcr grave < 30 (ml/min/1.73 m^2): da 3.5 a 7 mg/kg (da 0.035 a 0.07 ml/kg) due volte al giorno; pazienti con malattia renale allo stadio finale sottoposti a dialisi: da 7 a 14 mg/kg (da 0.07 a 0.14 ml/kg) una volta al giorno (si raccomanda una dose di carico di 10.5 mg/kg il primo giorno di trattamento con levetiracetam; dopo la dialisi, si raccomanda una dose supplementare da 3.5 a 7 mg/kg). >> Infanti da 6 a 23 mesi, bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg. Clcr normale > 80 (ml/min/1.73 m^2): da 10 a 30 mg/kg (da 0.10 a 0.30 ml/kg)due volte al giorno; clcr lieve 50 - 79 (ml/min/1.73 m^2): da 10 a 20 mg/kg (da 0.10 a 0.20 ml/kg) due volte al giorno; clcr moderato 30 - 49 (ml/min/1.73 m^2): da 5 a 15 mg/kg (da 0.05 a 0.15 ml/kg) due volte al giorno; clcr grave < 30 (ml/min/1.73 m^2): da 5a 10 mg/kg (da 0.05 a 0.10 ml/kg) due volte al giorno; pazienti con m alattia renale allo stadio finale sottoposti a dialisi: da 10 a 20 mg/kg (da 0.10 a 0.20 ml/kg) una volta al giorno (si raccomanda una dose di carico di 15 mg/kg il primo giorno di trattamento con levetiracetam; dopo la dialisi, si raccomanda una dose supplementare da 5 a 10 mg/kg). Insufficienza epatica: non e' richiesto adeguamento posologico. Inpazienti con grave insufficienza epatica, la clearance della creatini na puo' far sottostimare il grado di insufficienza renale. Pertanto quando la clearance della creatinina e' < 60 ml/min/1.73 m^3 si raccomanda una riduzione del 50% della dose di mantenimento giornaliera. Popolazione pediatrica: prescrivere la forma farmaceutica, la confezione e il dosaggio piu' appropriati in base all'eta', al peso e alla dose. Laformulazione in compresse non e' adatta per l'uso negli infanti e nei bambini di eta' inferiore ai 6 anni. La soluzione orale e' la formula zione preferibile per l'uso in questa popolazione. Inoltre, i dosaggi disponibili delle compresse non sono appropriati per il trattamento iniziale nei bambini di peso inferiore a 25 kg, per i pazienti incapaci di deglutire compresse o per la somministrazione di dosi al di sotto di 250 mg. In tutti i casi sopra citati usare la soluzione orale. La sicurezza e l'efficacia di levetiracetam somministrato in monoterapia a bambini e adolescenti di eta' inferiore ai 16 anni non sono state stabilite. Terapia aggiuntiva per infanti da 6 a 23 mesi di eta', bambini (da 2 a 11 anni) e adolescenti (da 12 a 17 anni) di peso inferiore ai 50 kg: la soluzione orale e' la formulazione preferibile per l'uso negli infanti e nei bambini di eta' inferiore ai 6 anni. La dose terapeutica iniziale e' di 10 mg/kg due volte al giorno. Sulla base della risposta clinica e della tollerabilita', la dose puo' essere aumentata fino a 30 mg/kg due volte al giorno. Gli aggiustamenti posologici non devono superare aumenti o diminuzioni di 10 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane. Deve essere usata la dose efficace piu' bassa. La dose in bambini di 50 kg o piu' e' la stessa degli adulti. I bambini del peso di 25 kg o inferiore devono preferibilmente iniziare il trattamento con la soluzione orale. La dose in bambini e adolescenti del peso di 50 kg o superiore e' la stessa degli adulti. Terapia aggiuntiva per infanti da 1 mese a meno di 6 mesi di eta': La formulazione in compressa non ? adatta per l'uso negli infanti di et? inferiore ai 6 mesi. Modo di somministrazione: le compresse rivestite con film devono essere somministrate per via orale, ingerite con una sufficiente quantita' diliquido e possono essere assunte con o senza cibo. La dose giornalier a va ripartita a meta' in due somministrazioni.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Interruzione del trattamento: in accordo con la pratica clinica corrente, se si deve interrompere il trattamento con levetiracetam si raccomanda una sospensione graduale (ad es. negli adulti e negli adolescentidi peso superiore a 50 kg: diminuzione di 500 mg due volte al giorno ad intervalli di tempo compresi tra due e quattro settimane; negli infanti di eta' superiore ai 6 mesi, nei bambini e negli adolescenti di peso inferiore a 50 kg: la diminuzione della dose non deve superare i 10 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane; negli infanti (di eta'inferiore ai 6 mesi): la diminuzione della dose non deve superare i 7 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane). Insufficienza renale: la somministrazione di levetiracetam in pazienti con compromissione renale puo' richiedere un aggiustamento posologico. In pazienti con funzionalita' epatica gravemente compromessa si raccomanda di valutare la funzionalita' renale prima di stabilire la posologia. Suicidio: casi di suicidio, tentato suicidio, ideazione e comportamento suicidario sono stati riportati in pazienti trattati con antiepilettici (incluso levetiracetam). Una meta-analisi di studi randomizzati e controllati verso placebo, condotti con medicinali antiepilettici, ha mostrato un lieve incremento del rischio d'ideazione e comportamento suicidario. Il meccanismo di tale rischio non e' noto. Di conseguenza, i pazienti devono essere monitorati per quanto riguarda la comparsa di segni di depressione e/o ideazione e comportamento suicidario, e un trattamento appropriato deve essere preso in considerazione. I pazienti (e coloro che se ne prendono cura) devono essere avvisati che, nel caso in cui emergano segni di depressione e/o ideazione o comportamento suicidario, e' necessario consultare un medico. Popolazione pediatrica: la formulazione in compresse non e' adatta per l'uso negli infanti e nei bambini di eta' inferiore ai 6 anni. Dai dati disponibili nei bambini non si evince un'influenza sulla crescita e sulla puberta'. Tuttavia, gli effettia lungo termine sull'apprendimento, l'intelligenza, la crescita, la f unzione endocrina, la puberta' e sul potenziale riproduttivo nei bambini non sono noti. La sicurezza e l'efficacia di levetiracetam non sonostate valutate accuratamente negli infanti di eta' inferiore ad 1 ann o con epilessia. Negli studi clinici, sono stati esposti a levetiracetam solo 35 infanti di eta' inferiore ad 1 anno con crisi ad esordio parziale, di cui solo 13 erano di eta' inferiore ai 6 mesi.

Interazioni

Medicinali antiepilettici: i dati provenienti da studi clinici pre-marketing, condotti negli adulti, indicano che levetiracetam non influenza le concentrazioni sieriche degli antiepilettici esistenti (fenitoina, carbamazepina, acido valproico, fenobarbital, lamotrigina, gabapentin e primidone) e che questi antiepilettici non influenzano la farmacocinetica di levetiracetam. Come negli adulti, nei pazienti pediatrici acui sono state somministrate dosi fino a 60 mg/kg/die di levetiraceta m, non c'e' evidenza di interazioni clinicamente significative con altri medicinali. Una valutazione retrospettiva di interazioni farmacocinetiche, in bambini ed adolescenti affetti da epilessia (da 4 a 17 anni), ha confermato che la terapia aggiuntiva con levetiracetam somministrato per via orale non aveva influenzato le concentrazioni sieriche allo steady-state di carbamazepina e valproato somministrati contemporaneamente. Tuttavia i dati hanno suggerito una clearance del levetiracetam del 20% piu' elevata nei bambini che assumono medicinali antiepilettici con un effetto di induzione enzimatica. Non e' richiesto un adattamento della dose. Probenecid (500 mg quattro volte al giorno), un agente bloccante della secrezione tubulare renale, ha mostrato di inibirela clearance renale del metabolita primario ma non di levetiracetam. Tuttavia, la concentrazione di questo metabolita rimane bassa. E' prevedibile che altri medicinali escreti con secrezione tubulare attiva possano ridurre la clearance renale del metabolita. L'effetto di levetiracetam sul probenecid non e' stato studiato e l'effetto di levetiracetam su altri medicinali secreti con meccanismo attivo, ad es . FANS, sulfamidici e metotrexato, e' sconosciuto. Contraccettivi orali e altre interazioni farmacocinetiche: levetiracetam 1.000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica dei contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrel); i parametri endocrini (ormone luteinizzante e progesterone) non sono stati modificati. Levetiracetam 2.000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica di digossina e warfarin; i tempi di protrombina non sono stati modificati. La somministrazione concomitante di digossina, contraccettivi orali e warfarin non ha influenzato la farmacocinetica di levetiracetam. Antiacidi: non sono disponibili dati sull'influenza degli antiacidi sull'assorbimento di levetiracetam. Cibo e alcool: il grado di assorbimento di levetiracetam non e' stato modificato dal cibo, ma la quota di assorbimento era lievemente ridotta. Non sono disponibili dati sulle interazioni di levetiracetam con alcool.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse segnalate nel corso di studi clinici (adulti, adolescenti, bambini ed infanti di eta' superiore a 1 mese) e nell'esperienza post-marketing sono di seguito elencate secondo la classificazioneper sistemi e organi e per frequenza. Per gli studi clinici, la frequ enza e' cosi' definita: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota. I dati disponibili dall'esperienza post-marketing non sono sufficienti ad avvalorare una stima della loro incidenza nella popolazione da trattare. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezione, rinofaringite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: trombocitopenia; non nota: leucopenia, neutropenia, pancitopenia (con soppressione del midollo osseo identificata in alcuni dei casi). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia, aumento di peso; non nota: perdita di peso. Disturbi psichiatrici. Comune: agitazione, depressione, labilita' emotiva/cambiamenti d'umore, ostilita'/aggressivita', insonnia, nervosismo/irritabilita', disturbi della personalita', pensieri anomali; non nota: comportamento anomalo, collera,ansia, confusione, allucinazioni, disturbi psicotici, suicidio, tenta tivo di suicidio e ideazione suicidaria. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza; comune: amnesia, atassia, convulsioni, capogiri, cefalea, ipercinesia, tremore, disturbi dell'equilibrio, disturbi dell'attenzione, deterioramento della memoria; non nota: parestesia, coreoatetosi, discinesia. Patologie dell'occhio. Comune: diplopia, visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigine. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: aumento della tosse. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, diarrea, dispepsia, nausea, vomito; non nota: pancreatite. Patologie epatobiliari. Non nota: insufficienza epatica, epatite, test della funzionalita' epatica anormali. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, eczema, prurito; non nota: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme e alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: mialgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: astenia/affaticamento. Lesioni, avvelenamento e complicazioni da procedura. Comune: lesioni accidentali. Il rischio di anoressia e' piu' elevato quando il topiramato e' co-somministrato con levetiracetam. In numerosi casi di alopecia, e' stata osservata guarigione dopo la sospensione del trattamento con levetiracetam. Popolazione pediatrica: uno studio condotto in pazienti pediatrici(da 4 a 16 anni) con crisi ad esordio parziale ha mostrato che il 55. 4% dei pazienti nel gruppo levetiracetam e il 40.2% dei pazienti nel gruppo placebo ha manifestato reazioni avverse. Reazioni avverse gravi non si sono manifestate nei pazienti appartenenti al gruppo levetiracetam e si sono manifestate nell'1.0% dei pazienti del gruppo placebo. Le reazioni avverse piu' comunemente riportate nella popolazione pediatrica sono state sonnolenza, ostilita', nervosismo, labilita' emotiva, agitazione, anoressia, astenia e cefalea. I risultati sulla sicurezza nei pazienti pediatrici sono stati coerenti con il profilo di sicurezza del levetiracetam negli adulti eccetto per le reazioni avverse comportamentali e psichiatriche che sono state piu' comuni nei bambini rispetto agli adulti (38.6% contro 18.6%). Tuttavia, il rischio relativo e' stato simile nei bambini e negli adulti. Uno studio condotto in pazienti pediatrici (da 1 mese a meno di 4 anni) con crisi ad esordio parziale ha mostrato che il 21.7% dei pazienti nel gruppo levetiracetam e il 7.1% dei pazienti nel gruppo placebo ha manifestato reazioni avverse. Non si sono manifestate reazioni avverse gravi nei pazienti appartenenti al gruppo levetiracetam o al gruppo placebo. Durante lo studio di follow-up a lungo termine N01148 le reazioni avverse piu' frequenti emerse con il trattamento e correlate al farmaco, nel gruppo di eta' compresa tra 1 mese e meno di 4 anni, sono state irritabilita', convulsioni, sonnolenza, iperattivita' psicomotoria, disturbi del sonno ed aggressivita'. I risultati sulla sicurezza nei pazienti pediatrici sono stati coerenti con il profilo di sicurezza del levetiracetam nei bambini di eta' compresa fra i 4 e i 16 anni. Uno studio di sicurezza sui pazienti pediatrici, condotto secondo un disegno di non inferiorita', in doppio cieco e controllato verso placebo, ha valutato gli effetti cognitivi e neuro-psicologici di levetiracetam in bambini da 4 a 16 annidi eta' con crisi ad esordio parziale. Levetiracetam si e' dimostrato non differente (non inferiore) rispetto al placebo per quanto riguard a la modifica rispetto al basale nel punteggio ottenuto ai subtest "Attenzione e Memoria" della scala di Leiter-R nella popolazione per-protocol. I risultati correlati alle funzioni comportamentali ed emozionali hanno indicato un peggioramento, nei pazienti trattati con levetiracetam, del comportamento aggressivo misurato in maniera standardizzata e sistematica, con l'utilizzo di uno strumento validato (CBCL). Tuttavia, i soggetti che hanno assunto levetiracetam nello studio in aperto di follow-up a lungo termine non hanno manifestato, mediamente, un peggioramento delle loro funzioni comportamentali ed emozionali; in particolare, le valutazioni dell'aggressivita' nei comportamenti non sono peggiorate rispetto al basale.

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili dati adeguati sull'utilizzo di levetiracetam in donne gravide. Studi su animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per l'uomo non e' noto. Levetiracetam non e' raccomandato, se non strettamente necessario, durante la gravidanza e in donne in eta' fertile che non utilizzano metodi contraccettivi. Come per altri medicinali antiepilettici, le alterazioni fisiologiche associate con la gravidanza possono influenzare le concentrazioni plasmatiche di levetiracetam. Durante la gravidanza, e' stata osservata unariduzione delle concentrazioni plasmatiche di levetiracetam. Questa r iduzione e' piu' pronunciata durante il terzo trimestre (fino al 60 % della concentrazione basale prima della gravidanza). Le donne in gravidanza trattate con levetiracetam devono essere accuratamente seguite dal punto di vista clinico. L'interruzione del trattamento antiepilettico puo' comportare un'esacerbazione della malattia che puo' essere nociva per la madre e per il feto. Levetiracetam e' escreto nel latte materno umano. Pertanto, l'allattamento con latte materno non e' raccomandato. Tuttavia, se il trattamento con levetiracetam si rendesse necessario durante l'allattamento, il rapporto rischio/beneficio del trattamento deve essere valutato, tenendo in considerazione l'importanza dell'allattamento con latte materno. Non e' stato rilevato alcun impatto sulla fertilita' negli studi sugli animali. Non sono disponibili dati clinici; il rischio potenziale nell'uomo e' sconosciuto.