Libradin - 28cps 10mg Rm

Dettagli:
Nome:Libradin - 28cps 10mg Rm
Codice Ministeriale:035146024
Principio attivo:Barnidipina Cloridrato
Codice ATC:C08CA12
Fascia:A
Prezzo:17.89
Produttore:Sigmatau Ind.Farm.Riunite Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Capsule rigide rilascio modificato
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +25 gradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

LIBRADIN

Formulazioni

Libradin - 28cps 20mg Rm
Libradin - 28cps 10mg Rm

Categoria farmacoterapeutica

Calcio-antagonisti selettivi con prevalenza effetto vascolare.

Principi attivi

Barnidipina cloridrato.

Eccipienti

Contenuto della capsula: carbossimetiletilcellulosa, polisorbato 80, saccarosio, etilcellulosa, talco. Capsula: biossido di titanio (E171), ossido di ferro giallo (E172) e gelatina. Inchiostro di stampa: shellac, glicole propilenico (E1520), ossido di ferro nero (E172), ammoniaca.

Indicazioni

Ipertensione essenziale da lieve a moderata.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo (o ad una qualsiasi altra diidropiridina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti; compromissione epatica; grave compromissione renale (clearance della creatinina < 10 ml/min); angina pectoris instabile ed infarto miocardico acuto (nelle prime 4 settimane); insufficienza cardiaca non in trattamento. I livelli ematici di barnidipina possono aumentare quando viene usata in associazione con potenti inibitori del CYP3A4 (come risulta da studi di interazionein vitro). Pertanto non si devono associare antiproteasici, ketoconaz olo, itraconazolo, eritromicina e claritromicina.

Posologia

La dose iniziale raccomandata e' di 10 mg una volta al giorno, al mattino, ma puo' essere aumentata a 20 mg una volta al giorno, se necessario. La decisione di aumentare la dose deve essere presa solo dopo averottenuto una completa stabilita' dei valori pressori con la dose iniz iale, il che, di solito, richiede almeno 3-6 settimane. Popolazione pediatrica: poiche' non sono disponibili dati nei bambini (al di sotto dei 18 anni), la barnidipina non deve essere somministrata ai bambini. Pazienti anziani: la dose non deve essere aggiustata in pazienti anziani. E' consigliabile una attenzione maggiore all'inizio del trattamento. Pazienti con compromissione renale: in pazienti con compromissione renale da lieve a moderata, bisogna fare attenzione quando si aumenta la dose da 10 a 20 mg una volta al giorno. Metodo di somministrazione:assumere le capsule preferibilmente con un bicchiere d'acqua. Il farm aco puo' essere preso prima, durante o dopo i pasti.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.

Avvertenze

Il medicinale deve essere impiegato con cautela in pazienti con compromissione renale da lieve a moderata (clearance della creatinina compresa fra 10 e 80 ml/min). L'associazione di un calcio-antagonista con unfarmaco che esercita un effetto inotropo negativo puo' provocare scom penso cardiaco, ipotensione o un (altro) infarto miocardico in pazienti ad alto rischio (ad es. pazienti con anamnesi di infarto miocardico). Come avviene con tutti i derivati diidropiridinici, il medicinale deve essere usato con cautela in pazienti con disfunzione ventricolare sinistra, in pazienti con ostruzione del canale di efflusso del ventricolo sinistro ed in pazienti con scompenso isolato del cuore destro, ades. cuore polmonare. La barnidipina non e' stata studiata in pazienti di classe NYHA III o IV. Si raccomanda cautela anche quando barnidipi na viene somministrata a pazienti con malattia del nodo del seno (in assenza di pacemaker). Studi in vitro indicano che barnidipina viene metabolizzata dal citocromo P450 3A4 (CYP3A4). Non sono stati eseguiti studi di interazione in vivo sull'effetto esercitato dai farmaci che inibiscono o inducono l'enzima citocromo P450 3A4 sulla farmacocinetica della barnidipina. In base ai risultati di studi di interazione in vitro, bisogna fare attenzione quando barnidipina viene prescritta in concomitanza con deboli inibitori od induttori dell'enzima CYP3A4. Le capsule contengono saccarosio.

Interazioni

La contemporanea somministrazione di barnidipina e di altri antipertensivi puo' determinare un effetto antipertensivo addizionale. Il farmaco puo' essere impiegato in concomitanza con beta-bloccanti od ACE-inibitori. Il profilo delle interazioni farmacocinetiche della barnidipinanon e' stato studiato a fondo. Studi in vitro dimostrano che barnidip ina viene metabolizzata dal citocromo P450 3A4 (CYP3A4). Non sono stati eseguiti studi di interazione approfonditi in vivo sull'effetto dei farmaci che inibiscono o inducono l'enzima CYP3A4 sulla farmacocinetica della barnidipina. I dati ottenuti da studi in vitro dimostrano che la ciclosporina puo' inibire il metabolismo della barnidipina. Fino a quando non saranno disponibili informazioni da studi in vivo, barnidipina non deve essere prescritta in concomitanza con potenti inibitori del CYP3A4, come antiproteasici, ketoconazolo, itraconazolo, eritromicina e claritromicina. Si consiglia cautela nell'uso concomitante di deboli inibitori o induttori del CYP3A4. In caso di uso concomitante con inibitori del CYP3A4 si sconsiglia di aumentare il dosaggio di barnidipina a 20 mg. La somministrazione concomitante della cimetidina in unostudio di interazione specifico ha determinato, in media, un raddoppi o dei livelli plasmatici di barnidipina. Si consiglia pertanto cautelanell'uso concomitante di barnidipina e cimetidina. Una dose piu' elev ata di barnidipina puo' essere necessaria quando barnidipina viene somministrata in concomitanza con farmaci induttori enzimatici, come fenitoina, carbamazepina e rifampicina. Qualora il paziente dovesse smettere di usare un farmaco induttore enzimatico, si deve prendere in considerazione la riduzione della dose di barnidipina. In base ai risultatidi studi di interazione in vitro con (fra gli altri) simvastatina, me toprololo, diazepam e terfenadina, si ritiene improbabile che barnidipina abbia effetti sulla farmacocinetica di altri farmaci che vengono metabolizzati dagli isoenzimi del citocromo P450. Uno studio di interazione in vivo ha dimostrato che barnidipina non influenza la farmacocinetica della digossina. In uno studio di interazione l'alcool ha determinato un aumento dei livelli plasmatici di barnidipina (40%), che non viene considerato clinicamente rilevante. Come con tutti i vasodilatatori e gli antipertensivi, si deve prestare cautela nell'assunzione concomitante di alcool poiche' esso potrebbe potenziarne gli effetti. Nonostante la cinetica della barnidipina non sia stata modificata significativamente dalla somministrazione di succo di pompelmo, un modico effetto e' stato osservato.

Effetti indesiderati

>>Dosaggio da 10 mg. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazione anafilattoide. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiri/vertigini. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni; non nota: tachicardia, tachicardia sinusale, aumento della frequenza cardiaca. Patologie vascolari. Comune: vampate di calore. Patologie epatobiliari.Non nota: test di funzionalita' epatica anomali. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: eruzione cutanea. Patologie sis temiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: edema periferico. >>Dosaggio da 20 mg. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazione anafilattoide. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: capogiri/vertigini. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni; non nota: tachicardia, tachicardia sinusale, aumento della frequenza cardiaca. Patologie vascolari. Molto comune: vampate di calore. Patologie epatobiliari. Non nota: test di funzionalita' epatica anomali. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: eruzione cutanea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: edema periferico. I sintomi tendono a diminuire od a scomparire durante il trattamento (entro un mese l'edema periferico ed entro due settimane le vampate di calore, lacefalea e le palpitazioni). Sebbene non sia stato mai osservato, il s eguente evento avverso puo' essere rilevante, come avviene con l'impiego di altre diidropiridine: iperplasia gengivale. Alcune diidropiridine possono raramente causare dolore precordiale ed angina pectoris. Molto raramente pazienti con preesistente angina pectoris potrebbero osservare aumentata frequenza, durata e gravita' di tali attacchi. Potrebbero osservarsi casi isolati di infarto miocardico.

Gravidanza e allattamento

Non esistono esperienze cliniche con barnidipina in gravidanza o durante l'allattamento. Gli studi sull'animale non suggeriscono effetti dannosi diretti sulla gravidanza ne' sullo sviluppo dell'embrio/fetale o postnatale. Sono stati osservati soltanto effetti indiretti. La classedelle diidropiridine ha mostrato la potenzialita' di prolungare il tr avaglio e il parto, che non sono stati osservati con barnidipina. Pertanto barnidipina deve essere usata in gravidanza solo se il beneficio giustifica il rischio potenziale per il feto. I risultati di prove eseguite nell'animale hanno dimostrato che barnidipina (od i suoi metaboliti) viene escreta nel latte umano. Pertanto l'allattamento al seno non e' consigliato durante l'uso di barnidipina.