Liderclox - 12cpr 1g

Dettagli:
Nome:Liderclox - 12cpr 1g
Codice Ministeriale:033552011
Principio attivo:Flucloxacillina Sodica
Codice ATC:J01CF05
Fascia:A
Prezzo:10.69
Rimborso:10.69
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Farma Group Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:In luogo fresco e asciutto
Scadenza:24 mesi

Denominazione

LIDERCLOX 1 G COMPRESSE

Formulazioni

Liderclox - 12cpr 1g

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterici beta-lattamici, penicilline.

Principi attivi

Ogni compressa contiene: flucloxacillina sodica monoidrata 1,088 g (pari a 1 g di Flucloxacillina acida).

Eccipienti

Carmellosasodica, povidone, magnesio stearato.

Indicazioni

Il prodotto e' somministrabile in tutte le infezioni sostenute da batteri sensibili alla Flucloxacillina. La Flucloxacillina potenzia l'azione di altre penicilline semisintetiche ad ampio spettro d'azione. Le infezioni sono, pertanto, quelle gravi a carico di vari organi ed apparati.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' verso la flucloxacillina o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico, in particolare penicilline e cefalosporine. Ipersensibilita' verso altri componenti del prodotto. Pazienti con precedente storia di disfunzione epatica/ittero associato aflucloxacillina. Generalmente controindicato in gravidanza.

Posologia

Adulti: una compressa ogni 6-8 ore. Bambini (8-14 anni): mezza compressa ogni 8 ore. Per ottenere un tasso sierico massimo si raccomanda di prendere il farmaco mezz'ora prima dei pasti, perche' la presenza di cibo nello stomaco riduce l'assorbimento del farmaco. In caso di gravi disturbi gastro-intestinali con vomito e/o diarrea, non e' garantito un sufficiente assorbimento delle compresse.

Conservazione

Da conservare in luogo fresco ed asciutto.

Avvertenze

L'impiego di antibatterici ad alte dosi per brevi periodi di tempo neltrattamento della gonorrea puo' mascherare i sintomi di una infezione luetica in incubazione. In tal caso e' opportuno sottoporre il pazien te anche a analisi per diagnosticare la lue. L'impiego prolungato di penicilline puo' favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili, che richiede l'adozione di adeguate misure terapeutiche. Il manifestarsi di diarree gravi e prolungate e' messo in relazione con l'impiego di diverse classi di antibiotici. In tale evenienza si deve considerarela possibilita' di colite pseudomembranosa. Nel caso che l'indagine c oloscopica ne confermi la diagnosi, l'antibiotico in uso deve essere immediatamente sospeso e si deve instaurare un trattamento con vancomicina per via orale. I farmaci inibitori della peristalsi sono in questicasi controindicati. Il trattamento con penicilline puo' determinare false positivita' del test di Coombs e di quelli per la glicosuria. Reazioni di ipersensibilita' e di anafilassi gravi sono state riportate per lo piu' a seguito di impiego parenterale di penicillina, molto piu' raramente a seguito di somministrazione orale. Puo' esistere allergia incrociata tra Penicilline e Cefalosporine e tra Flucloxacillina e Penicillina G. E' quindi necessario, prima di iniziare una terapia, accertare l'esistenza di eventuali precedenti di reazioni da ipersensibilita' alle penicilline, alle cefalosporine o ad altre sostanze in gradodi causare allergia, in particolare da farmaci. In caso di reazione a llergica si deve interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea o, in presenza di anafilassi, immediato trattamento con adrenalina od altre opportune misure di emergenza. La somministrazione di flucloxacillina sodica puo' dar luogo, talora, a disturbi elettrolitici. L'eliminazione della flucloxacillina e' ritardata in presenza di insufficienza renale. Si raccomanda, pertanto, nei pazienti anurici o in quelli con insufficienza renale grave una dose massima di 2 g nelle 24 ore in un'unica somministrazione. Durante trattamenti prolungati, si raccomanda un regolare monitoraggio delle funzioni epatica e renale. Il farmaco deve essere utilizzato con cautela in pazienti con insufficienza epatica.

Interazioni

Il probenecid riduce l'eliminazione renale della flucloxacillina; pertanto, la contemporanea somministrazione del farmaco con probenecid determina un aumento persistente del livello del prodotto nel sangue; la somministrazione del medicinale, come per le altre penicilline, puo' diminuire l'efficacia degli anticoncezionali orali; l'associazione di flucloxacillina con aminoglicosidi puo' dar luogo a effetti sinergici.

Effetti indesiderati

Le eventuali reazioni sfavorevoli con l'impiego delle penicilline in genere, sono essenzialmente limitate ai sopra accennati fenomeni di ipersensibilita' soggettiva, quali: eruzioni cutanee tipo eritema multiforme o maculo-papuloso, prurito, orticaria. In via eccezionale, a seguito di somministrazione parenterale, possono insorgere fenomeni anafilattici di grado notevole. In tali casi il trattamento va interrotto e si devono instaurare le opportune misure di emergenza. Piu' raramente possono essere osservati altri effetti indesiderati. Apparato gastro-intestinale: glossite, stomatite, nausea, vomito, diarrea, dolore epigastrico, flatulenza, anoressia. L'eventuale comparsa di diarrea grave e prolungata, seppure rara, deve far pensare ad una possibile insorgenzadi colite pseudomembranosa. Fegato: rari casi di epatite, ittero cole statico, talora ad insorgenza tardiva e decorso prolungato; osservati aumenti transitori delle transaminasi, lattico-deidrogenasi e fosfatasi alcalina. Apparato emolinfopoietico: eosinofilia, neutropenia, agranulocitosi, piastrinopenia ed anemia, talora emolitica. Di norma reversibili con l'interruzione del trattamento, anche queste manifestazioni sono state considerate espressioni di ipersensibilita', talora su baseautoimmune. La neutropenia e' stata piu' frequentemente osservata in pazienti trattati con antibiotici beta-lattamici ad alti dosaggi e perperiodi di tempo prolungati (oltre 10 giorni). La comparsa di febbre da "rash" ed eosinofilia costituisce segnale d'allarme. Si raccomandano, pertanto, frequenti controlli della conta leucocitaria durante trattamenti di lunga durata con dosaggi elevati. Rene: raramente, aumenti dell'azotemia e della creatinina serica; descritti casi isolati di nefrite interstiziale. Sistema nervoso centrale: eccezionalmente, in corso di trattamenti con antibiotici beta-lattamici a dosaggi elevati, in pazienti con insufficienza renale, e' stata osservata encefalopatia metabolica.

Gravidanza e allattamento

Il rischio di effetti dannosi per il feto stesso a seguito di somministrazione di flucloxacillina non puo' essere escluso; pertanto l'uso del farmaco in gravidanza e' da riservarsi in casi di effettiva necessita'. Il medicinale passa nel latte materno, per le pazienti che allattano occorre decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento o, viceversa, proseguire l'allattamento evitando la somministrazione del medicinale.