Limican - 6f 2ml 50mg/2ml

Dettagli:
Nome:Limican - 6f 2ml 50mg/2ml
Codice Ministeriale:025575034
Principio attivo:Alizapride Cloridrato
Codice ATC:A03FA05
Fascia:A
Prezzo:4.98
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Pharmafar Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi

Denominazione

LIMICAN

Formulazioni

Limican - 20cpr 50mg
Limican - 6f 2ml 50mg/2ml

Categoria farmacoterapeutica

Procinetici.

Principi attivi

Alizapride.

Eccipienti

Compresse: amido, lattosio, silice, metilcellulosa 1500 Cps, talco, magnesio stearato. Soluzione iniettabile: sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Trattamento sintomatico di vomito e nausea di varia origine, compresi il vomito e la nausea pre e post-operatori, con eccezione del vomito gravidico; trattamento di vomito e nausea in rapporto a terapia antimitotica (citostatici, antiblastici, terapia radiante) e ad interventi chirurgici si consiglia l'impiego della soluzione iniettabile.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; pazienti con precedenti di reazioni discinetiche tardive ai neurolettici; pazienti affetti da feocromocitoma con diagnosi certa o sospetta: nei pazienti con feocromocitoma trattati con farmaci antidopaminergici (comprese le benzamidi) sono state segnalate gravi crisi ipertensive; pazienti in trattamento con levodopa, a causa dell'antagonismo reciproco; gravidanza.

Posologia

Somministrazione per via orale: 2-4 compresse al giorno, (100-200 mg di alizapride) in dosi refratte, salvo diversa prescrizione medica. Somministrazione per via parenterale: nel vomito e nausea pre- o post-operatorio, 1-4 fiale (50-200 mg di alizapride), generalmente per via intramuscolare, nelle 24 ore, salvo diversa prescrizione medica. Se necessario, il trattamento puo' essere proseguito per via orale. Nella nausea e nel vomito durante chemioterapia antiblastica: 2 fiale (100 mg dializapride) per via endovenosa 20-30 minuti prima del trattamento che mioterapico, seguite da 1-2 fiale (50-100 mg di alizapride) per via intramuscolare 4-8 ore dopo la fine del trattamento chemioterapico. In caso di sintomatologia grave e persistente dovuta alla chemioterapia, la posologia giornaliera del prodotto puo' essere aumentata fino alla somministrazione di 4 fiale per via endovenosa 30 minuti prima del trattamento chemioterapico, 4 fiale per via endovenosa durante tale trattamento e fino a 8 fiale per via endovenosa o intramuscolare, in ragionedi 2 fiale ogni 4 ore dopo la fine del trattamento chemioterapico, in rapporto all'intensita' e alla frequenza del vomito. Nei bambini sott oposti a trattamento chemioterapico, la posologia raccomandata e' di 2-5 mg/kg/die per via endovenosa o intramuscolare.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

Avvertenze

Si consiglia di non superare un trattamento continuato superiore ai sette giorni. La posologia deve essere ridotta in caso di insufficienza renale grave. Non assumere bevande alcoliche durante il trattamento con alizapride. Alizapride non e' consigliata nei pazienti epilettici inquanto le benzamidi possono diminuire la soglia epilettica. Come con gli altri neurolettici, durante trattamento con alizapride si puo' manifestare la Sindrome Neurolettica Maligna (SNM), caratterizzata da ipertermia, disturbi extrapiramidali, instabilita' del Sistema Neurovegetativo, CPK elevato. Pertanto si deve usare cautela in caso di insorgenza di ipertermia, uno dei sintomi della SNM, ed in questo caso occorresospendere il trattamento.

Interazioni

Le seguenti associazioni farmacologiche sono controindicate durante iltrattamento con alizapride. Levodopa: reciproco antagonismo tra levod opa e neurolettici. Alcol: potenziamento dell'effetto sedativo dell'alizapride. Le seguenti associazioni farmacologiche richiedono particolare attenzione da parte del medico. Sedativi del Sistema Nervoso Centrale (neurolettici, derivati della morfina, ipnotici, ansiolitici, antistaminici anti-H1, antidepressivi, barbiturici, clonidina e correlati):gli effetti dei sedativi sul Sistema Nervoso Centrale e dell'alizapri de si potenziano. Anticolinergici: la somministrazione concomitante puo' diminuire gli effetti della alizapride. Digossina: usare cautela anche nei pazienti trattati contemporaneamente con digossina, per i quali si consiglia il controllo della digossinemia. Antipertensivi.

Effetti indesiderati

Sono stati osservati i seguenti effetti indesiderati, particolarmente in caso di alti dosaggi (all'interno di ciascuna classe, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di frequenza). Alterazioni del sistema nervoso: sintomi extrapiramidali (distonia acuta e discinesia, sindrome parkinsoniana, acatisia) specie nei bambini e nei giovani, anche dopo una sola somministrazione del prodotto. Normalmente queste reazioni cessano spontaneamente e definitivamente dopo la sospensione del trattamento; discinesia tardiva persistente, in caso di trattamento prolungato, specialmente in pazienti anziani; sonnolenza, vertigini, cefalea, insonnia. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale: diarrea, meteorismo. Alterazioni del sistema endocrino: amenorrea,galattorrea, ginecomastia, iperprolattinemia. Disordini generali e al terazioni del sito di somministrazione: reazioni allergiche compresa anafilassi. Dopo somministrazione endovenosa, sono stati riportati arrossamenti vasomotori (sudorazione profusa e/o sensazione di bruciore cutaneo) rapidamente risoltisi. I pazienti devono essere informati dellanatura minore di tali sintomi che non richiedono alcun trattamento pa rticolare. Si sono osservati, dopo iniezione del medicinale fenomeni quali astenia e/o secchezza delle fauci. Alterazioni del sistema vascolare: in caso di dosaggi elevati puo' manifestarsi ipotensione ortostatica.

Gravidanza e allattamento

Per alizapride non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanzeesposte. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale. E' necessario essere prudenti nel prescrivere il medicinale a donne in stato di gravidanza. Non e' noto se alizapride venga escreta nel latte materno. L'escrezione di alizapride nel latte non e' stata studiata negli animali. La decisione di continuare o interrompere l'allattamento o di continuare/interrompere la somministrazione del farmaco deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio per il neonato dell'allattamento al seno ed il beneficio della terapia con ilmedicinale per la madre.