Losartan Eg - 21cpr Riv 12,5mg

Dettagli:
Nome:Losartan Eg - 21cpr Riv 12,5mg
Codice Ministeriale:038438014
Principio attivo:Losartan Potassico
Codice ATC:C09CA01
Fascia:A
Prezzo:4.7
Rimborso:4.7
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Eg Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inf. a +30, in confezione originale
Scadenza:48 mesi

Denominazione

LOSARTAN EG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Losartan Eg - 21cpr Riv 12,5mg
Losartan Eg - 28cpr Riv 50mg

Categoria farmacoterapeutica

Antagonisti dell'angiotensina II.

Principi attivi

Ogni compressa da 12,5 mg contiene: 12,5 mg di losartan (come sale di potassio) e 28,95 mg di lattosio monoidrato. Ogni compressa da 50 mg contiene: 50 mg di losartan (come sale di potassio)e 115,8 mg di lattosio monoidrato.

Eccipienti

Ogni compressa contiene i seguenti eccipienti. Nucleo della compressa:lattosio monoidrato, magnesio stearato, cellulosa microcristallina, a mido pregelatinizzato, silice colloidale anidra. Rivestimento della compressa: ipromellosa, titanio diossido E171, macrogol 400, cera carnauba.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione essenziale. Trattamento dell'insufficienza cardiaca cronica (in pazienti >= 60 anni), quando il trattamento con ACE-inibitori non e' considerato adatto a causa di incompatibilita' specialmente tosse, o controindicazioni. I pazienti con insuficienza cardiaca che sono stati stabilizzati con un ACE-inibitore non devono essere trasferiti al farmaco. I pazienti devono avere una frazione di eiezione del ventricolo sinistro di <= 40% e devono essere stabilizzati con il trattamento dell'insufficienza cardiaca cronica.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Secondo e terzo trimestre di gravidanza. Grave compromissione della funzione epatica.

Posologia

Le compresse devono essere ingerite con un bicchiere d'acqua. Puo' essere somministrato indipendentemente dai pasti. Ipertensione. Per la maggior parte dei pazienti, il dosaggio abituale iniziale e di mantenimento e' di 50 mg in monosomministrazione giornaliera. L'effetto antipertensivo massimo si ottiene dopo 3-6 settimane dall'inizio della terapia. Alcuni pazienti possono trarre un ulteriore beneficio aumentando ildosaggio a 100 mg in monosomministrazione giornaliera (al mattino). I l farmaco puo' essere somministrato con altri farmaci antiipertensivi,specialmente con i diuretici (ad es. l'idroclorotiazide). Ipertension e pediatrica. Vi sono dati limitati sull'efficacia e sulla sicurezza per il trattamento dell'ipertensione nei bambini e negli adolescenti dieta' compresa tra i 6 ed i 16 anni. Per i pazienti in grado di deglut ire compresse, il dosaggio raccomandato e' di 25 mg in monosomministrazione giornaliera in pazienti di peso compreso tra > 20 e < 50 kg. In casi eccezionali il dosaggio puo' essere aumentato fino ad un massimo di 50 mg in monosomministrazione giornaliera. Il dosaggio deve essere aggiustato in base alla risposta pressoria. Nei pazienti di peso >50 kg, il dosaggio abituale e' di 50 mg in monosomministrazione giornaliera. In casi eccezionali il dosaggio puo' essere aggiustato fino ad un massimo di 100 mg in monosommmistrazione giornaliera. I dosaggi superiori a 1,4 mg/kg (o superiori a 100 mg) al giorno non sono stati studiati in pazienti pediatrici. Il farmaco non e' raccomandato nei bambini di eta' inferiore ai 6 anni, in quanto i dati disponibili in questo gruppo di pazienti sono limitati. Il farmaco non e' raccomandato nei bambini con tasso di filtrazione glomerulare < 30 ml/rnin/1,73 m^2, in quanto non vi sono dati disponibili. Il farmaco non e' raccomandato anchenei bambini con compromissione della funzione epatica. Insufficienza cardiaca. Il dosaggio iniziale in pazienti con insufficienza cardiaca e' abitualmente di 12,5 mg in monosomministrazione giornaliera. Il dosaggio deve essere in genere titolato ad intervalli settimanali (cioe' 12,5 mg al giorno, 25 mg al giorno, 50 mg al giorno) fino a raggiungere il dosaggio abituale di mantenimento di 50 mg in monosomministrazione giornaliera, in base alla tollerabilita' del paziente. Nel trattamento dell'insufficienza cardiaca, il farmaco viene solitamente combinatoad un diuretico, alla digitale e/o ad un beta-bloccante. Uso in pazie nti con deplezione di volume intravascolare. Per pazienti con deplezione di volume intravascolare (ad es. quelli trattati con diuretici ad alto dosaggio), deve essere preso in considerazione un dosaggio iniziale di 25 mg in monosomministrazione giornaliera. Uso in pazienti con compromissione della funzionalita' renale e in emodialisi. Non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio iniziale in pazienti con compromissione della funzione renale e in emodialisi. Uso in pazienti con compromissione della funzione epatica. Deve essere preso in considerazione un dosaggio piu' basso per i pazienti con storia di compromissione della funzione epatica. Non vi e' alcuna esperienza terapeutica in pazienti con grave compromissione della funzione epatica. Pertanto il farmaco e' controindicato in pazienti con grave compromissione della funzione epatica. Uso negli anziani. Sebbene si debba valutare l'inizio di una terapia con 25 mg in pazienti di eta' superiore ai 75 anni, nell'anziano usualmente non e' necessario un aggiustamento di dosaggio.gio.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Conservare nellaconfezione originale.

Avvertenze

Ipersensibilita'. Angioedema : i pazienti con una storia di angioedema (gonfiore del volto, delle labbra, della gola e/o dellalingua) devono essere attentamente monitorati. Ipotensione e squilibrio idro-elettrolitico In pazienti volume, e/o sodio, depleti a seguito di forte terapia diuretica, dieta iposodica, diarrea o vomito, specialmente dopo laprima dose e dopo aver aumentato la dose, e' probabile che si verific hi ipotensione sintomatica. Queste condizioni vanno corrette prima della somministrazione oppure quest'ultimo va utilizzato ad un dosaggio iniziale inferiore. Questo vale anche per i bambini. Squilibrio elettrolitico. Gli squilibri elettrolitici sono comuni in pazienti con compromissione della funzione renale, con o senza diabete, e devono essere presi in considerazione. In uno studio clinico condotto su pazienti affetti da diabete di tipo 2 con nefropatia, l'incidenza di iperkaliemia e' risultata piu' alta nel gruppo trattato con il farmaco rispetto al gruppo placebo. Pertanto necessario le concentrazioni plasmatiche di potassio ed i valori di clearance della creatinina devono essere strettamente monitorati, specialmente nei pazienti con insufficienza cardiaca e clearance della creatinina compresa tra 30 e 50 ml/min. Con il medicinale non e' raccomandato l'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio e sostituti del sale contenenti potassio. Compromissione della funzione epatica. In base a dati di farmacocinetica che dimostrano significativi aumenti delle concentrazioni plasmatiche del farmaco nei pazienti cirrotici, nel caso di pazienti con anamnesi di compromissione della funzione epatica deve essere preso in considerazione un dosaggio inferiore. Non c'e' esperienza terapeutica con il farmaco in pazienti con compromissione epatica grave. Non deve pertanto essere somministrato a pazienti con compromissione epatica grave. Non e' raccomandato anche nei bambini con compromissione della funzione epatica. Compromissione della funzione renale. Come conseguenza dell'inibizione del sistema renina-angiotensina, sono stati riportati cambiamenti della funzione renale inclusa l'insufficienza renale (in particolare, in pazienti la cui funzione renale dipende dal sistema renina-angiotensina-aldosterone, quali quelli con insufficienza cardiaca grave o con disfunzione renale preesistente). Come per altri farmaci che hanno effetti sul sistema renina-angiotensina-aldosterone,sono stati riportati anche aumenti dell'urea ematica e della creatini na sierica in pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria tributaria di un rene unico; queste alterazioni della funzione renale possono essere reversibili con l'interruzione dellaterapia. Il farmaco deve essere usato con cautela nei pazienti con st enosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria tributariadi un rene unico. Uso in pazienti pediatrici con compromissione della funzione renale. Il farmaco non e' raccomandato nei bambini con tasso di filtrazione glomerulare < 30 ml/min/1,73. La funzione renale deve essere monitorata con regolarita' nel corso della terapia, in quanto puo' andare incontro a deterioramento. Questo vale in modo particolare quando il farmaco e' somministrato in presenza di altre condizioni (febbre, disidratazione) che possono compromettere la funzione renale. Sie' riscontrata compromissione della funzione renale con l'uso concomi tante del farmaco ed ACE-inibitori. Pertanto, non e' raccomandato il loro uso concomitante. Iperaldosteronismo primario. Pazienti con aldosteronismo primario generalmente non rispondono a farmaci antiipertensivi che agiscono tramite inibizione del sistema renina-angiotensina. Pertanto l'uso del medicinale in compresse non e' raccomandato. Cardiopatia coronarica e malattia cerebrovascolare. Come accade per altri farmaci antiipertensivi una riduzione eccessiva della pressione sanguigna in pazienti con ischemia cardiovascolare e malattia cerebrovascolare puo' causare infarto del miocardio o ictus. Insufficienza cardiaca. Comeaccade per altri farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina , in pazienti con insufficienza cardiaca con o senza compromissione della funzione renale c'e' un rischio di ipotensione arteriosa grave, e compromissione della funzione renale. Vi e' esperienza terapeutica limitata nei pazienti con insufficienza cardiaca e concomitante grave compromissione della funzione renale, nei pazienti con grave insufficienza cardiaca (classe NYHA IV) come pure nei pazienti con insufficienza cardiaca ed aritmie cardiache sintomatiche pericolose per la vita. Il farmaco deve pertanto essere usato con cautela in questi gruppi di pazienti. Deve essere usata con cautela l'associazione del farmaco con un beta-bloccanti. Stenosi delle valvole aortica e mitrale, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Come accade per altri farmaci vasodilatatori, si deve prestare particolare cautela in pazienti con stenosi delle valvole aortica e mitrale, o con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.Intolleranza al galattosio, deficit di lattasi di Lapp. o malassorbim ento di glucosio-galattosio. I pazienti con rari problemi ereditari diintolleranza al galattosio, deficit di lattasi di Lapp, o malassorbim ento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo farmaco. Gravidanza. La terapia non deve essere iniziata durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere atrattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sic urezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa. Altre avvertenze e precauzioni. Come si e' osservato per gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, il farmaco e gli altri antagonisti dell'angiotensina sono apparentemente meno efficaci nel ridurre la pressione sanguigna nella popolazione di razza nera rispetto a quella di razza non nera, forse a causa di una maggiore prevalenza di una condizione di bassa renina nella popolazione nera ipertesa.

Interazioni

Altri agenti antiipertensivi possono aumentare l'azione ipotensiva delfarmaco. Altre sostanze che inducono ipotensione quali antidepressivi triciclici, antipsicotici, baclofene, amifostina: L'uso concomitante di questi farmaci che abbassano la pressione sanguigna, come effetto principale o come effetto collaterale, puo' aumentare il rischio di ipotensione. Il farmaco viene metabolizzato in prevalenza dal citocromo P450 (CYP) 2C9 a metabolita attivo carbossiacido. In uno studio clinicoe' stato visto che il fluconazolo (inibitore del CYP2C9) diminuisce l 'esposizione al metabolita attivo di circa il 50%. E' stato visto che il trattamento concomitante del farmaco con rifampicina (induttore degli enzimi del metabolismo) ha dato luogo ad una riduzione del 40% della concentrazione plasmatica del metabolita attivo. La rilevanza clinica di questo effetto e' sconosciuta. Non e' stata vista alcuna differenza nell'esposizione con trattamento concomitante con fluvastatina (debole inibitore del CYP2C9) Come per altri farmaci che bloccano l'angiotensina II o i suoi effetti, l'uso concomitante di altri farmaci che provocano ritenzione di potassio (ad es. diuretici risparmiatori di potassio, amiloride, triamterene, spironolattone) o possono aumentare i livelli di potassio (ad es. l'eparina), gli integratori di potassio o i sostituiti del sale contenenti potassio possono portare ad aumenti delpotassio sierico. La somministrazione simultanea non e' consigliabile . Durante la somministrazione concomitante di litio con ACE inibitori sono stati riportati aumenti reversibili delle concentrazioni sierichedel litio e tossicita'. Sono stati riportati anche casi molto rari co n antagonisti del recettore dell'angiotensina II. La somministrazione concomitante di litio con il medicinale deve essere intrapresa con cautela. Se questa associazione viene ritenuta essenziale, e' raccomandato il monitoraggio dei livelli di litio sierico durante l'uso concomitante. Quando gli antagonisti dell'angiotensina II vengono somministratisimultaneamente con farmaci antiinfiammatori non steroidei (come inib itori selettivi della COX-2, acido acetilsalicilico a dosaggi antinfiammatori e FANS non selettivi) puo' verificarsi un'attenuazione dell'effetto antiipertensivo. La somministrazione concomitante di antagonistidell'angiotensina II o diuretici e FANS puo' portare ad un aumento de l rischio di peggioramento della funzione renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, e ad un incremento dei livelli sierici di potassio, specialmente nei pazienti con disfunzione renale preesistente. La somministrazione contemporanea deve essere effettuata con cautela, specialmente nel paziente anziano. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e si deve prendere in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante, e tale monitoraggio deve poi essere effettuato periodicamente.

Effetti indesiderati

La frequenza degli eventi avversi elencati di seguito viene definita usando la convenzione seguente: molto comuni (>=1/10); comuni (da >=1/100 a <1/10); non comuni (da >=1/1000 a <1/100); rari (da >=1/10.000 a <1/1000); molto rari (<1/10.000), frequenza non nota (non puo' essere stimata in base ai dati disponibili). Negli studi clinici controllati su ipertensione essenziale, in pazienti ipertesi con ipertrofia ventricolare sinistra, insufficienza cardiaca cronica e su ipertensione e diabete mellito di tipo 2 con patologia renale l'evento avverso piu' comune e' stato il capogiro. Ipertensione. Negli studi clinici controllati sull'ipertensione essenziale con il farmaco sono stati riportati i seguenti eventi avversi: Patologie del sistema nervoso. Comuni: capogiro, vertigine; non comuni: sonnolenza, cefalea, disturbi del sonno. Patologie cardiache. Non comuni: palpitazioni, angina pectoris. Patologievascolari. Non comuni: ipotensione sintomatica, effetti ortostatici c orrelati con la dose, eruzione cutanea. Patologie gastrointestinali. Non comuni: dolore addominale, stitichezza. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni: astenia, affaticamento, edema. Pazienti ipertesi con ipertrofia ventricolare sinistra. In uno studio clinico controllato nei pazienti ipertesi con ipertrofia ventricolare sinistra sono stati riportati i seguenti eventi avversi. Patologie del sistema nervoso. Comuni: capogiro. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comuni: vertigine. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: astenia/affaticamento. Insufficienza cardiaca cronica. In uno studio clinico controllato nei pazienti con insufficienza cardiaca sono stati riportati i seguenti eventi avversi. Patologie del sistema nervoso. Non comuni: capogiro, cefalea.; rari: parestesia. Patologie cardiache. Rari: sincope, fibrillazione striale, accidente cerebrovascolare. Patologie vascolari. Non comuni: ipotensione, inclusa l'ipotensione ortostatica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: dispnea. Patologie gastrointestinali. Non comuni: diarrea, nausea, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: orticaria, prurito, eruzione cutanea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni: astenia/affaticamento. Ipertensione e diabete mellito di tipo 2 con patologia renale. In uno studio clinico controllato nei pazienti con diabete di tipo 2 con proteinuria gli eventi avversi piu' comuni correlati al farmaco riportati sono statii seguenti. Patologie del sistema nervoso. Comuni: capogiro. Patologi e vascolari. Comuni: ipotensione. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: astenia/affaticamento. Esami diagnostici. Comuni: ipoglicemia, iperpotassiemia. I seguenti eventi avversi si sono verificati piu' frequentemente in pazienti che ricevevano il farmaco, rispetto a quelli che ricevevano placebo. Patologie del sistema emolinfopoietico: Frequenza non nota: anemia. Patologie cardiache. Frequenza non nota: sincope, palpitazioni. Patologie vascolari. Frequenza non nota: ipotensione ortostatica. Patologie gastrointestinali. Frequenza non nota: diarrea. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Frequenza non nota: dolore dorsale. Patologie renali e urinarie. Frequenza non nota: infezioni del tratto urinario. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Frequenza non nota: sintomi simil-influenzali. Esperienza post-marketing. Gli eventi avversi seguenti sono stati riportati nell'esperienza post-marketing. Patologie del sistema emolinfopoietico.Frequenza non nota: anemia, trombocitopenia. Disturbi del sistema imm unitario. Rari: ipersensibilita': reazioni anafilattiche, angioedema, che comprende gonfiore della laringe e della glottide e causa ostruzione delle vie aeree e/o gonfiore del viso, delle labbra, della faringe e/o della lingua. In alcuni di questi pazienti l'angioedema si era gia' verificato in passato con altri farmaci, compresi gli ACE-inibitori.E' stata segnalata vasculite, inclusa la porpora di Henoch-Schonlein. Patologie del sistema nervoso. Frequenza non nota: emicrania. Patolog ie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Frequenza non nota: tosse.Patologie gastrointestinali. Frequenza non nota: diarrea. Patologie e patobiliari. Rari: epatite. Frequenza non nota: anormalita' della funzionalita' epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Frequenza non nota: orticaria, prurito, eruzione cutanea. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Frequenza non nota: mialgia, artralgia. Patologie renali. Come conseguenza dell'inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone, nei pazienti a rischio sono state riportate alterazioni della funzione renale, inclusa insufficienza renale; queste alterazioni della funzione renale possono essere reversibili con l'interruzione della teraopia. Esami diagnostici.Negli studi clinici controllati, raramente alterazioni importanti dei parametri standard di laboratorio sono state associate con la sommini strazione del farmaco in compresse. Aumenti dell'alanina-aminotransferasi ALT si sono verificati raramente e si sono abitualmente risolti con l'interruzione della terapia. Nell'1,5% dei pazienti negli studi clinici sull'ipertensione si e' verificata iperkalemia (potassio sierico >5.5 mmol/l). In uno studio clinico effettuato in pazienti con diabetedi tipo 2 con nefropatia, il 9,9% dei pazienti trattati con il medici nale in compresse e il 3.4% dei pazienti trattati con placebo ha sviluppato iperkalemia >5.5 mEq/l. In uno studio clinico controllato su pazienti con insufficienza cardiaca sono stati riportati aumento dell'urea ematica, della creatinina sierica e del potassio sierico. Il profilodelle esperienze avverse per i pazienti pediatrici sembra essere simi le a quello osservato nei pazienti adulti.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza. L'uso del farmaco non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso e' controindicato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' conseguente all'esposizione ad ACE inibitori duranteil primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tu ttavia non puo' essere escluso un piccolo aumento del rischio. Sebbenenon siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con Inibitori del Recettore dell'Angiotensina II (AIIRAs), un simile risc hio puo' esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata unagravidanza, il trattamento deve essere immediatamente interrotto e, s e appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione alla terapia con il farmaco durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza induce tossicita' fetale (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione delcranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, ip erkaliemia). Se dovesse verificarsi una esposizione al medicinale dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecograficodella funzione renale e del cranio. I neonati le cui madri hanno assu nto il farmaco devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda ipotensione. Allattamento. Poiche' non sono disponibili dati riguardanti l'uso del farmaco durante l'allattamento, il medicinale non e' raccomandato e sono da preferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l'uso durante l'allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati o prematuri.