Maranza - Grat Eff 12bust 1g

Dettagli:
Nome:Maranza - Grat Eff 12bust 1g
Codice Ministeriale:038964019
Principio attivo:Paracetamolo
Codice ATC:N02BE01
Fascia:C
Prezzo:5.2
Produttore:Epharma Trento Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Granulato
Contenitore:Bustina
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi

Denominazione

MARANZA 1000 MG GRANULATO EFFERVESCENTE

Formulazioni

Maranza - Grat Eff 12bust 1g

Categoria farmacoterapeutica

Analgesici e antipiretici.

Principi attivi

Paracetamolo 1000 mg.

Eccipienti

Ogni bustina contiene: sodio citrato dibasico; saccarosio, sorbitolo (E420); sodio carbonato anidro; acido citrico anidro; acesulfame potassico; aroma arancia; simeticone emulsione; polisorbato 20.

Indicazioni

Trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato e delle condizioni febbrili negli adulti; trattamento sintomatico del dolore artrosico negli adulti.

Controindicazioni / effetti secondari

Soggetti di eta' inferiore ai 15 anni; ipersensibilita' al paracetamolo o al propacetamolo cloridrato (precursore del paracetamolo) o ad unoqualsiasi degli ingredienti.

Posologia

Adulti e ragazzi oltre i 15 anni: la posologia abituale e' di una bustina 1-2 volte al giorno. Nei casi piu' gravi il dosaggio giornaliero puo' essere aumentato a 3 bustine. L'intervallo tra le diverse somministrazioni non deve essere inferiore alle 4 ore. Sciogliere il contenutodi una bustina in un bicchiere di acqua e bere immediatamente la solu zione ottenuta.

Conservazione

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.

Avvertenze

L'impiego del farmaco e' riservato a soggetti di eta' superiore ai 15 anni, in ragione del dosaggio di paracetamolo in ciascuna bustina. Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela a pazienti con insufficienza epatocellulare da lieve a moderata (compresa la sindrome di Gilbert), insufficienza epatica grave (Child-Pugh >9), epatite acuta, in trattamento concomitante con farmaci che alterano la funzionalita' epatica, carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, anemia emolitica.Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare una epatopat ia ad alto rischio e alterazioni, anche gravi, a carico del rene e delsangue. Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela in sogg etti con insufficienza renale (CLcr <=30 ml/min). In caso di reazioni allergiche si deve sospendere la somministrazione. Usare con cautela in caso di alcolismo cronico, eccessiva assunzione di alcool (3 o piu' bevande alcoliche al giorno), anoressia, bulimia o cachessia, malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico), disidratazione, ipovolemia. Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiche' se il paracetamolo e' assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. Contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco. Non somministrare per piu' di 10 giorni consecutivi senza consultare il medico. In caso di uso protratto e' consigliabile monitorare la funzione epatica e renale e la crasi ematica. Informazioni importanti su alcuni eccipienti: il granulato effervescente contiene saccarosio, sorbitolo e 371 mg di sodio (16 mmol) per bustina.

Interazioni

Il paracetamolo puo' aumentare la possibilita' che si verifichino effetti indesiderati se somministrato contemporaneamente ad altri farmaci.La somministrazione di paracetamolo puo' interferire con la determina zione dell'uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quelli della glicemia (mediante il metodo della glucosio ossidasi-perossidasi). Nel corso di terapie con anticoagulanti si consiglia di ridurre le dosi. Usare con estrema cautela nei casi di etilismo e nei pazienti trattati con zidovudina. I farmaci che rallentano lo svuotamento gastrico (p.e. gli anticolinergici) possono determinare stasi antrale ritardando l'assorbimento del paracetamolo e quindi l'insorgenza dell'effetto analgesico. L'assunzione concomitante con cloramfenicolo puo' indurre un aumento dell'emivita del paracetamolo, con il rischio dielevarne la tossicita'. Farmaci induttori delle monoossigenasi: usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monoossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio: rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). Fenitoina: la somministrazione concomitante di fenitoina puo' risultare in una diminuita efficacia del paracetamolo e in un aumentato rischio di epatotossicita'. Ipazienti in trattamento con fenitoina devono evitare l'assunzione di dosi elevate e/o croniche di paracetamolo. I pazienti devono essere monitorati in caso di evidenza di epatotossicita'. Probenecid: il probenecid causa una riduzione di almeno due volte della clearance del paracetamolo attraverso l'inibizione della sua coniugazione con acido glucoronico. Deve essere presa in considerazione una riduzione della dose di paracetamolo se somministrato contemporaneamente al probenecid. Salicilamide: la salicilamide puo' prolungare l'emivita di eliminazione (t1/2) del paracetamolo.

Effetti indesiderati

Alterazioni del sangue e del sistema linfatico. Non nota: trombocitopenia, neutropenia, leucopenia. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Non nota: diarrea, dolore addominale. Alterazioni del sistema epatobiliare. Non nota: aumento degli enzimi epatici. Alterazioni del sistema immunitario. Non nota: shock anafilattico, edema di Quincke, reazioni di ipersensibilita'. Indagini diagnostiche. Non nota: diminuzionedei valori dell'INR, aumento dei valori dell'INR. Alterazioni della c ute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: orticaria, eritema, rash. Alterazioni del sistema vascolare. Non nota: ipotensione (come sintomo di anafilassi). La comparsa di reazioni allergiche comporta la sospensione del trattamento. In caso di iperdosaggio, il paracetamolo puo' provocare citolisi epatica che puo' evolvere verso la necrosi massiva e irreversibile.

Gravidanza e allattamento

L'esperienza clinica con l'uso di paracetamolo durante la gravidanza el'allattamento e' limitata. I dati epidemiologici sull'uso di dosi te rapeutiche di paracetamolo orale indicano che non si verificano effetti indesiderati nelle donne in gravidanza o sulla salute del feto o neineonati. Studi riproduttivi con paracetamolo non hanno evidenziato al cuna malformazione o effetti fetotossici. Il paracetamolo deve, comunque, essere utilizzato durante la gravidanza solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Nei pazienti in gravidanza, la posologia raccomandata e la durata del trattamento devono essere strettamente osservati. Il paracetamolo e' escreto in piccole quantita' nellatte materno. E' stato riportato rash nei bambini allattati al seno. Tuttavia, la somministrazione di paracetamolo e' considerata compatib ile con l'allattamento al seno. Deve, comunque, essere usata cautela nel somministrare il paracetamolo alle donne che allattano.