Mepact - Infus 1f 4mg Polv+filt

Dettagli:
Nome:Mepact - Infus 1f 4mg Polv+filt
Codice Ministeriale:039549011
Principio attivo:Mifamurtide
Codice ATC:L03AX15
Fascia:H
Prezzo:4915.92
Produttore:Takeda Italia Farmaceut.Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Polvere per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:30 mesi

Denominazione

MEPACT 4 MG POLVERE PER SOSPENSIONE PER INFUSIONE

Formulazioni

Mepact - Infus 1f 4mg Polv+filt

Categoria farmacoterapeutica

Immunostimolanti.

Principi attivi

Mifamurtide.

Eccipienti

1-Palmitoil-2-oleoil-sn-glicero-3-fosfocolina (POPC); 1,2-Dioleoil-sn-glicero-3-fosfo-L-serina sale monosodico (OOPS).

Indicazioni

Indicato nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti per il trattamento dell'osteosarcoma non metastatico ad alto grado resecabile in seguito a resezione chirurgica macroscopicamente completa. Il medicinale viene utilizzato in associazione alla chemioterapia postoperatoria con piu' agenti. La sicurezza e l'efficacia sono state valutate in studi condotti su pazienti di eta' compresa tra 2 e 30 anni al momento della diagnosi iniziale.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; uso concomitante con ciclosporina o altri inibitori della calcineurina; uso concomitante con farmaci antinfiammatori non steroidei ad alto dosaggio (FANS, inibitori della ciclossigenasi).

Posologia

Il trattamento deve essere avviato e tenuto sotto controllo da uno specialista esperto nella diagnosi e nel trattamento dell'osteosarcoma. La dose raccomandata di mifamurtide per tutti i pazienti e' 2 mg/m^2 diarea di superficie corporea. Il medicinale deve essere somministrato come terapia adiuvante in seguito a resezione: due volte alla settimana ad almeno 3 giorni di distanza l'una dall'altra per 12 settimane, per poi passare a trattamenti una volta alla settimana per altre 24 settimane, per un totale di 48 infusioni in 36 settimane. Pazienti pediatrici: la sicurezza e l'efficacia del farmaco sono state accertate nei bambini a partire dall'eta' di 2 anni. L'uso del medicinale non e' raccomandato nei bambini al di sotto dei 2 anni, a causa della mancanza didati sulla sicurezza e l'efficacia. Pazienti anziani: gli studi sull' osteosarcoma non comprendevano pazienti da 65 anni in avanti. Lo studio randomizzato di fase III ha riguardato soltanto pazienti di eta' fino a 30 anni. Pertanto, non vi sono dati sufficienti per raccomandare l'uso del prodotto in pazienti di eta' superiore a 30 anni. Pazienti con insufficienza renale o epatica: le caratteristiche farmacocinetiche di mifamurtide nei pazienti con insufficienza renale o epatica non sono state studiate in modo formale. Si raccomanda di fare attenzione conquesti pazienti dal momento che non sono disponibili informazioni sul l'adeguamento del dosaggio. Si raccomanda il continuo monitoraggio della funzione renale ed epatica se il medicinale viene usato oltre il termine della chemioterapia fino al completamento del trattamento. Modo di somministrazione: il prodotto deve essere ricostituito, filtrato utilizzando il filtro fornito e ulteriormente diluito prima della somministrazione. La sospensione per infusione ricostituita e filtrata e' una sospensione liposomiale opaca e omogenea di colore tra bianco e biancastro, priva di particelle visibili, di schiuma e masse lipidiche. Una volta ricostituito, filtrato utilizzando il filtro fornito e ulteriormente diluito, il medicinale viene somministrato per infusione intravenosa per un'ora. Il farmaco non deve essere somministrato con iniezione in bolo.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Tenere il flaconcino nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinaledalla luce.

Avvertenze

Insufficienza respiratoria: nei pazienti con anamnesi di asma o altra pneumopatia cronica ostruttiva, bisogna considerare la somministrazione di broncodilatatori come prevenzione. Due pazienti con asma preesistente hanno sviluppato insufficienza respiratoria di grado tra lieve e moderato associata al trattamento. Se si sviluppa una reazione respiratoria di grado severo, la somministrazione del farmaco deve essere interrotta e bisogna avviare una terapia adeguata. Neutropenia: la somministrazione del medicinale e' stata comunemente associata a neutropeniatransitoria, di solito quando il medicinale viene usato in associazio ne alla chemioterapia. Episodi di febbre neutropenica devono essere tenuti sotto controllo e sottoposti ad una terapia adeguata. Il farmaco puo' essere somministrato durante i periodi di neutropenia, ma la conseguente febbre attribuita al trattamento deve essere tenuta rigorosamente sotto controllo. In caso di febbre o brividi persistenti per oltre8 ore dopo la somministrazione del medicinale e' necessario considera re la possibilita' di sepsi. Risposta infiammatoria: l'associazione tra il farmaco e segni di marcata risposta infiammatoria, fra cui pericardite e pleurite, e' stata non comune. Il medicinale deve essere usatocon cautela nei pazienti con pregresse malattie autoimmuni, infiammat orie o del collagene. Durante la somministrazione del prodotto, i pazienti devono essere tenuti sotto controllo per segni o sintomi insoliti, quali artrite o sinovite, che suggeriscono reazioni infiammatorie incontrollate. Disturbi cardiovascolari: i pazienti con pregressa trombosi venosa, vasculite o disturbi cardiovascolari instabili devono essere tenuti attentamente sotto controllo durante la somministrazione del medicinale. Se i sintomi persistono e peggiorano, e' necessario ritardare o sospendere la somministrazione. Negli animali, a dosaggi molto alti e' stata osservata emorragia. Questi effetti non sono previsti alla posologia raccomandata ma si raccomanda comunque di tenere sotto controllo i parametri della coagulazione dopo la prima dose e ancora una volta dopo diverse dosi. Reazioni allergiche: al trattamento con il farmaco sono state associate occasionali reazioni allergiche tra cui rash, fiato corto e ipertensione di grado 4. Puo' essere difficile distinguere le reazioni allergiche da risposte infiammatorie esagerate ma e'necessario tenere sotto controllo i pazienti per segni di reazioni al lergiche. Tossicita' gastrointestinale: nausea, vomito e perdita d'appetito sono reazioni indesiderate molto comuni con il prodotto. La tossicita' gastrointestinale puo' essere esacerbata se il medicinale vieneusato in associazione a chemioterapia ad alto dosaggio con piu' agent i ed e' stata associata ad un aumento del ricorso alla nutrizione parenterale.

Interazioni

Sono stati condotti solo studi limitati sull'interazione del farmaco con la chemioterapia. Sebbene questi studi non siano conclusivi, non visono segni di interferenze del medicinale con gli effetti antitumoral i della chemioterapia e viceversa. Si raccomanda di separare gli oraridi somministrazione del medicinale e doxorubicina o altri farmaci lip ofili se utilizzati nello stesso regime chemioterapico. L'uso del prodotto in concomitanza con ciclosporina o altri inibitori della calcineurina e' controindicato in considerazione del loro ipotetico effetto sui macrofagi splenici e sulla funzione dei fagociti mononucleari. Inoltre, e' stato dimostrato in vitro che i FANS (inibitori della ciclossigenasi) ad alto dosaggio possono bloccare l'effetto attivante dei macrofagi della mifamurtide liposomiale. Pertanto, l'uso dei FANS ad alto dosaggio e' controindicato. Poiche' la mifamurtide agisce attraverso lastimolazione del sistema immunitario, l'uso cronico o abituale di cor ticosteroidi deve essere evitato durante il trattamento con il medicinale. Studi di interazione in vitro hanno dimostrato che la mifamurtideliposomiale e non liposomiale non inibisce l'attivita' metabolica del citocromo P450 in microsomi epatici umani raggruppati. La mifamurtide liposomiale e non liposomiale non induce l'attivita' metabolica o la trascrizione del citocromo P450 in colture primarie di epatociti umaniisolati a fresco. Non si prevede, pertanto, che la mifamurtide possa interagire con il metabolismo di sostanze che sono substrati del citocromo P450 epatico. In un grande studio randomizzato controllato, il medicinale usato alla dose e alla posologia raccomandata con altri medicinali dalle note tossicita' renali (cisplatino, ifosfamide) o epatiche(metotressato ad alto dosaggio, ifosfamide) non esacerbava tali tossi cita' e non c'era alcuna necessita' di adattare la dose di mifamurtide.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse sono classificate per sistemi e organi e frequenza. Le classi di frequenza sono stabilite in base alla seguente convenzione: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100 a <1/10). Reazioni avverseassociate al farmaco in >= 1/100 pazienti. Infezioni ed infestazioni. Comune: sepsi, cellulite, infiammazione del rinofaringe, infezione de lla sede del catetere, infezioni delle vie respiratorie superiori, infezioni delle vie urinarie, faringite, infezione da Herpes simplex . Tumori benigni, maligni e non specificati (compresi cisti e polipi). Comune: dolore tumorale. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: anemia; comune: leucopenia, trombocitopenia, granulocitopenia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: anoressia; comune: disidratazione, ipopotassiemia, riduzione dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: stato confusionale, depressione, insonnia, ansia. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea, capogiro; comune: parestesia, ipoestesia, tremore, sonnolenza, letargia. Patologie dell'occhio. Comune: vista offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini, acufeni, perdita dell'udito. Patologie cardiache. Molto comune: tachicardia; comune: cianosi, palpitazioni. Patologie vascolari. Molto comune: ipertensione, ipotensione; comune: flebite, rossore al volto, pallore. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: dispnea, tachipnea, tosse; comune: versamento pleurico, esacerbazione della dispnea, tosse produttiva, emottisi, respiro sibilante, epistassi, dispnea da sforzo, congestione sinusale, congestione nasale, dolore faringolaringeo. Patologie gastrointestinali. Molto comune: vomito, diarrea, stitichezza, dolore addominale, nausea; comune: dolore all'alto addome, dispepsia, distensione addominale, dolore al basso addome. Patologie epatobiliari. Comune: dolore epatico. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: iperidrosi; comune: rash, prurito, eritema, alopecia, pelle secca. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: mialgia, artralgia, mal di schiena, dolore agli arti; comune: spasmi muscolari, dolore al collo, dolore all'inguine, dolore alle ossa, dolore alle spalle, dolore della parete toracica, rigidita' muscoloscheletrica. Patologie renali e urinarie. Comune: ematuria, disuria, pollachiuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: dismenorrea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sededi somministrazione. Molto comune: febbre, brividi, affaticamento, ip otermia, dolore, malessere, astenia, dolore toracico; comune: edema periferico, edema, infiammazione mucosa, eritema della sede d'infusione,reazione della sede d'infusione, dolore nella sede del catetere, dist urbi toracici, sensazione di freddo. Esami diagnostici. Comune: riduzione del peso. Procedure mediche e chirurgiche. Comune: dolore post- procedurale. Patologie del sistema emolinfopoietico: l'anemia e' stata riportata con maggiore frequenza quando il medicinale viene usato in associazione ad agenti chemioterapici. L'incidenza di neoplasia maligna mieloide (leucemia mieloide acuta/sindrome mielodisplastica) nei pazienti che ricevevano il farmaco piu' chemioterapia era la stessa dei pazienti che ricevevano solo chemioterapia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: l'anoressia era segnalata molto di frequente negli studi del medicinale effettuate su pazienti con tumore in stadio avanzato. Patologie del sistema nervoso: coerentemente con altri sintomi generalizzati, i disturbi piu' comuni a carico del sistema nervoso erano cefalea e capogiro. Patologie dell'orecchio e del labirinto: anche se laperdita dell'udito puo' essere attribuibile alla chemioterapia ototos sica, come il cisplatino, non e' chiaro se il farmaco in associazione alla chemioterapia con piu' agenti puo' aumentare la perdita dell'udito. Un'elevata percentuale di perdita di udito oggettiva e soggettiva e' stata osservata in particolare nei pazienti trattati con il medicinale e chemioterapia nello studio di fase III rispetto a quei pazienti trattati solo con chemioterapia. A tutti i pazienti e' stata somministrata una dose complessiva di cisplatino di 480 mg/m^2 nell'ambito del loro regime chemioterapico di induzione (neoadiuvante) e/o di mantenimento (adiuvante). Disturbi cardiovascolari: tachicardia tra lieve e moderata, ipertensione e ipotensione venivano comunemente segnalate in studi non controllati sul farmaco. Un evento serio di trombosi subacuta e' stato segnalato nei primi studi ma nessun evento cardiaco serio veniva associato al medicinale in un grande studio controllato randomizzato. Disturbi respiratori: dispnea, tosse e tachipnea venivano segnalati molto comunemente e due pazienti con asma preesistente sviluppavano insufficienza respiratoria tra lieve e moderata associata al trattamento con il farmaco in uno studio di fase II. Patologie gastrointestinali: nausea e vomito in circa la meta' dei pazienti, stitichezza, diarrea e dolore addominale. Patologie della cute e sottocutanee: l'iperidrosi era molto comune nei pazienti trattati con il medicinale. Patologiedel sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: mialgia, mal di schiena, dolore agli arti e artralgia. Patologie sistemiche e cond izioni relative alla sede di somministrazione La maggior parte dei pazienti manifesta brividi, febbre e affaticamento. Tali effetti sono generalmente tra lievi e moderati, di natura transitoria e in genere rispondono ad una terapia palliativa (ad es. paracetamolo per la febbre). Altri sintomi generalizzati, generalmente tra lievi e moderati e moltocomuni, comprendevano ipotermia, malessere, dolore, astenia e dolore toracico. Edema, disturbi toracici, reazioni locali nella sede d'infusione o del catetere e sensazione di freddo venivano segnalati con una frequenza inferiore in questi pazienti, per lo piu' con malattia maligna in fase tardiva. Esami diagnostici: l'aumento dell'urea nel sangue e della creatininemia veniva associato all'uso del medicinale in un paziente affetto da osteosarcoma.

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili dati sull'impiego della mifamurtide nelle pazienti in gravidanza. Gli studi sugli animali sono insufficienti per valutare la tossicita' riproduttiva. Il medicinale non deve essere usato durante la gravidanza e nelle donne che non fanno uso di una contraccezione efficace. Non e' noto se mifamurtide viene escreta nel latte umano.L'escrezione di mifamurtide nel latte non e' stata studiata negli ani mali. Una decisione sull'opportunita' di continuare/interrompere l'allattamento o continuare/sospendere la terapia deve essere presa tenendoconto dei benefici dell'allattamento al seno per il bambino e dei ben efici della terapia con il medicinale per la donna.