Metformina San - 40cpr Riv 850mg

Dettagli:
Nome:Metformina San - 40cpr Riv 850mg
Codice Ministeriale:038898488
Principio attivo:Metformina Cloridrato
Codice ATC:A10BA02
Fascia:A
Prezzo:3.62
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Sandoz Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Conservare nella confezione originale
Scadenza:36 mesi

Denominazione

METFORMINA SANDOZ COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Metformina San - 30cpr Riv 500mg
Metformina San - 50cpr Riv 500mg
Metformina San - 30cpr Riv 850mg
Metformina San - 40cpr Riv 850mg

Categoria farmacoterapeutica

Agenti riduttori dei livelli di glucosio nel sangue (insulina esclusa), biguanidi.

Principi attivi

Compresse rivestite con film da 500 mg: 500 mg di metformina cloridrato equivalenti a 390 mg di metformina base. Compresse rivestite con film da 850 mg: 850 mg di metformina cloridrato equivalenti a 662,9 mg dimetformina base.

Eccipienti

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, sodio amido glicolato (tipo A), copovidone, silice colloidale anidra, magnesio stearato.Film di rivestimento: ipromellosa, macrogol 4000, titanio diossido.

Indicazioni

Trattamento del diabete mellito di tipo II, in particolare nei pazienti in sovrappeso, quando il regime alimentare e l'esercizio fisico da soli non sono sufficienti a garantire un adeguato controllo della glicemia. Negli adulti il medicinale puo' essere utilizzata in monoterapia o in combinazione con altri antidiabetici orali o con insulina. Nei bambini di eta' superiore ai 10 anni e negli adolescenti puo' essere utilizzata in monoterapia o in combinazione con insulina. E' stata dimostrata una riduzione delle complicanze del diabete nei pazienti adulti in sovrappeso affetti da diabete di tipo 2 trattati con la metformina come terapia di prima linea, dopo il fallimento della dieta.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' alla metformina cloridrato o a uno qualsiasi degli eccipienti. Chetoacidosi diabetica, pre-coma diabetico. Insufficienza renale o disfunzione renale (clearance della creatinina <60 ml/min). Condizioni acute con possibilita' di alterazione della funzionalita' renale, quali: disidratazione; infezione grave; shock. Malattie acute o croniche che possono provocare ipossia tissutale, quali: insufficienza cardiaca o respiratoria; infarto miocardico recente; shock. Insufficienza epatica, intossicazione acuta da alcol, alcolismo.

Posologia

Adulti. Monoterapia e combinazione con altri agenti antidiabetici orali: la dose iniziale normale e' una compressa da 500 mg o 850 mg di metformina cloridrato 2 o 3 volte al giorno, da assumere durante o dopo ipasti. Dopo 10-15 giorni il dosaggio va aggiustato sulla base del tas so ematico di glucosio. Un incremento graduale del dosaggio puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. La dose massima raccomandata di metformina cloridrato e' pari a 3 g al giorno. Nel caso sia previsto il passaggio da un altro farmaco antidiabetico orale, interrompereil farmaco precedente e iniziare con la metformina alla dose sopra in dicata. Combinazione con insulina: la metformina e l'insulina possono essere usate in una terapia d'associazione per migliorare il controllodel tasso ematico di glucosio. La metformina cloridrato va somministr ata alla dose iniziale normale, pari a 500 mg o 850 mg 2-3 volte al giorno, mentre la dose di insulina va aggiustata sulla base del tasso ematico di glucosio. Anziani A causa della potenziale riduzione della funzionalita' renale nei soggetti anziani, il dosaggio di metformina deve essere aggiustato sulla base della funzionalita' renale. &Egrave; pertanto necessaria una valutazione regolare della funzionalita' renale.Bambini e adolescenti. Monoterapia e combinazione con insulina: il me dicinale puo' essere utilizzato nei bambini di eta' superiore ai 10 anni e negli adolescenti. La dose iniziale normale e' una compressa da 500 mg o 850 mg una volta al giorno, da assumere durante o dopo i pasti. Dopo 10-15 giorni il dosaggio va aggiustato sulla base del tasso ematico di glucosio. Un aumento graduale del dosaggio puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. Il dosaggio massimo raccomandato della metformina cloridrato e' pari a 2 g al giorno, da assumere in 2 o 3dosi separate.

Conservazione

Conservare nella confezione originale, per proteggere il medicinale dalla luce.

Avvertenze

Acidosi lattica: l'acidosi lattica e' una complicanza metabolica rara ma grave (in assenza di un trattamento tempestivo presenta un elevato tasso di mortalita'), che puo' insorgere in seguito a un accumulo di metformina. I casi riportati di acidosi lattica in pazienti trattati con la metformina si sono verificati in particolare in pazienti diabetici con insufficienza renale significativa. L'incidenza dell'acidosi lattica puo' e deve essere ridotta valutando anche altri fattori di rischio associati, come diabete scarsamente controllato, chetosi, digiuno prolungato, eccessiva assunzione di alcol, insufficienza epatica e qualsiasi condizione associata a ipossia. Diagnosi: il rischio di acidosi lattica deve essere considerato nel caso si manifestino sintomi non specifici, quali crampi muscolari con disturbi digestivi come dolori addominali e astenia grave. L'acidosi lattica e' caratterizzata da dispnea con acidosi, dolori addominali e ipotermia, seguiti da coma. Gli esami diagnostici di laboratorio mostrano una diminuzione del pH nel sangue, livelli di lattato plasmatico superiori a 5 mmol/l, e un aumento del gap anionico e del rapporto lattato/piruvato. In caso di sospetta acidosi metabolica, sospendere la metformina e ricoverare immediatamente il paziente in ospedale. Funzionalita' renale: poiche' la metforminaviene escreta dai reni, e' opportuno determinare i livelli di creatin ina sierica (e' possibile valutare i livelli di creatinina sierica usando la formula di Cockcroft-Gault) prima di iniziare il trattamento e,in seguito, con frequenza regolare: almeno una volta l'anno nei pazie nti con funzionalita' renale normale; almeno 2-4 volte l'anno nei pazienti con livelli di creatinina sierica al limite superiore del normalee nei soggetti anziani. La diminuzione della funzionalita' renale nei soggetti anziani e' frequente e asintomatica. Particolare attenzione va riservata alle situazioni in cui la funzionalita' renale puo' essere compromessa, per esempio quando si inizia una terapia antipertensivao una terapia con diuretici e quando si inizia una terapia con FANS. Somministrazione di agenti di contrasto iodati: la somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto iodati negli studi radiologici puo'provocare insufficienza renale: pertanto e' opportuno interrompere il trattamento con la metformina prima o al momento dell'esame, riprende ndo la somministrazione non prima di 48 ore dopo l'esame, e solo dopo aver controllato la funzionalita' renale verificandone la normalita'. Chirurgia: la somministrazione di metformina deve essere interrotta 48ore prima di un intervento chirurgico programmato in anestesia genera le, spinale o peridurale. La terapia deve essere ripresa non meno di 48 ore dopo l'intervento chirurgico o dopo la ripresa dell'alimentazione per via orale, e solo se si e' stabilita una normale funzione renale. Altre precauzioni - Tutti i pazienti devono continuare il loro regime alimentare distribuendo regolarmente l'assunzione di carboidrati durante la giornata. I pazienti in sovrappeso devono continuare il loro regime alimentare ipocalorico. Devono essere eseguiti regolarmente i test di laboratorio normalmente previsti nei casi di diabete. La metformina da sola non provoca ipoglicemia, anche se si consiglia cautela quando viene usata in combinazione con insulina o sulfoniluree. Bambini eadolescenti: prima di iniziare il trattamento con la metformina deve essere confermata la diagnosi di diabete mellito di tipo 2. Nel corso di studi clinici controllati della durata di un anno non sono stati riscontrati effetti della metformina sulla crescita e sulla puberta', masu questi aspetti specifici non sono disponibili dati a lungo termine . Pertanto nei bambini trattati con la metformina, specialmente in eta' pre-puberale, si raccomanda un attento follow-up dell'effetto della metformina su questi parametri. Bambini di eta' compresa fra 10 e 12 anni: negli studi clinici controllati condotti in bambini e adolescentisono stati inclusi solo 15 soggetti di eta' compresa tra i 10 e i 12 anni. Nonostante l'efficacia e la sicurezza della metformina in questibambini non differissero da quelle riportate per i bambini piu' grand i, si raccomanda un'attenzione particolare quando si prescrive la metformina ai bambini di eta' compresa tra i 10 e i 12 anni.

Interazioni

Uso concomitante non consigliato. Alcool: l'intossicazione acuta da alcool e' associata a un aumento del rischio di acidosi lattica, soprattutto nei casi di: digiuno o malnutrizione; insufficienza epatica. Evitare il consumo di alcol e di prodotti medicinali contenenti alcool. Agenti di contrasto iodati La somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati puo' provocare insufficienza renale, con conseguente accumulo della metformina e rischio di acidosi lattica. La somministrazione della metformina deve quindi essere interrotta prima o al momento dell'esame e deve essere ripresa non prima di 48 ore dopo l'esame, e solo dopo aver controllato la funzionalita' renale verificandone la normalita'. Associazioni che richiedono precauzioni: medicinali con un'intrinseca attivita' ipoglicemizzante come glucocorticoidi (per viasistemica e locale) e simpaticomimetici. Eseguire controlli piu' freq uenti della glicemia, soprattutto all'inizio del trattamento. Se necessario, aggiustare il dosaggio della metformina durante la terapia con l'altro farmaco. Gli ACE-inibitori possono ridurre la glicemia. Se necessario, aggiustare il dosaggio del medicinale antidiabetico durante la terapia con l'altro farmaco e all'interruzione di quest'ultimo. Diuretici soprattutto diuretici dell'ansa, possono aumentare il rischio diacidosi lattica a causa del loro potenziale per ridurre la funzione r enale.

Effetti indesiderati

Frequenza reazioni avverse: molto comune: >=1/10; comune: >=1/100, <1/10; non comune: >=1/1000, <1/100; raro: >=1/10.000, <1/1000; molto raro: <1/10.000, non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Disturbi del metabolismo e della nutrizione.Molto raro: diminuzione dell'assorbimento di vitamina B 12 con diminu zione dei livelli sierici durante l'utilizzo a lungo termine della metformina. Si raccomanda di prendere in considerazione tale eziologia nei pazienti con anemia megaloblastica; acidosi lattica. Patologie del sistema nervoso. Comune: alterazioni del gusto. Patologie gastrointestinali. Molto comune: disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita dell'appetito. Questi effetti indesiderati si verificano piu' frequentemente all'inizio della terapia e nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente. Per prevenirli si raccomanda di assumere la metformina in 2 o 3 dosi giornaliere, durante o dopo i pasti. Anche un lento aumento del dosaggio puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. Patologie epatobiliari. Molto raro: casi isolati di alterazioni nei test di funzionalita' epatica o di epatite, che si sono risolti in seguito alla interruzione del trattamento con la metformina. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: reazioni cutanee quali eritema, prurito, orticaria.Bambini e adolescenti: in dati pubblicati e successivi alla commercia lizzazione e in studi clinici controllati su una limitata popolazione pediatrica di eta' compresa tra 10 e 16 anni trattata per un anno, le segnalazioni di eventi avversi erano simili per natura e gravita' a quelle riportate negli adulti.

Gravidanza e allattamento

Diabeti incontrollati durante la gravidanza (gestazionale o permanente) sono associati ad un aumentato rischio di anomalie congenite e mortalita' perinatale. Una quantita' limitata di dati sull'uso di metformina in donne in gravidanza non indica un aumentato rischio di anomalie congenite. Studi sugli animali non indicano effetti dannosi per quanto riguarda la gravidanza, lo sviluppo embrionale o fetale, il parto o losviluppo postnatale. Quando e' stata pianificata una gravidanza, e du rante la gravidanza stessa, il diabete non va trattato con la metformina bensi' con insulina, per mantenere la glicemia piu' vicina possibile al normale, allo scopo di ridurre i rischi di malformazione fetale associati a livelli di glicemia anormali. La metformina viene escreta nel latte materno in fase di allattamento. Nessun effetto negativo e' stato osservato nei neonati. Tuttavia, poiche' sono disponibili solo dati limitati, l'allattamento non e' raccomandato durante il trattamentocon metformina. Si deve prendere in considerazione la decisione di in terrompere l'allattamento, valutando il beneficio dell'allattamento alseno e il rischio potenziale di effetti negativi sul bambino. La fert ilita' dei ratti maschi o femmine non e' stata influenzata dalla metformina quando viene somministrato a dosi fino a 600 mg/kg/die, che e' circa tre volte la massima dose giornaliera raccomandata nell'uomo basata su confronti area di superficie corporea.