Miranova - 21cpr Riv 100+20mcg

Dettagli:
Nome:Miranova - 21cpr Riv 100+20mcg
Codice Ministeriale:033779012
Principio attivo:Levonorgestrel/Etinilestradiolo
Codice ATC:G03AA07
Fascia:C
Prezzo:13.5
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Bayer Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +30, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:36 mesi

Denominazione

MIRANOVA 0,1 mg + 0,02 mg COMPRESSE RIVESTITE

Formulazioni

Miranova - 21cpr Riv 100+20mcg
Miranova - 21cpr Riv 100+20mcg
Miranova - 21cpr Riv 100+20mcg
Miranova - 21cpr Riv 100+20mcg

Categoria farmacoterapeutica

Progestinici ed estrogeni, combinazioni fisse.

Principi attivi

Levonorgestrel ed etinilestradiolo.

Eccipienti

Lattosio monoidrato, amido di mais, amido pregelatinizzato, povidone 25, magnesio stearato, saccarosio, povidone 90, macrogol 6.000, calcio carbonato, talco, glicerolo 85%, ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro giallo (E172), titanio diossido, estere etilenglicolico dell'acido montanico (cera E).

Indicazioni

Prevenzione del concepimento.

Controindicazioni / effetti secondari

I contraccettivi orali di tipo combinato non devono essere usati nei seguenti casi: ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti; accidenti tromboembolici arteriosi o patologia tromboembolica arteriosa in anamnesi (in particolare infarto miocardico, accidente cerebrovascolare); accidenti tromboembolici venosi o patologia tromboembolica venosa in anamnesi (trombosi venosa profonda, embolia polmonare), con o senza fattori scatenanti; prodromi, in atto o pregressi, di una trombosi (per esempio, attacco ischemico transitorio, angina pectoris); anamnesi di emicrania accompagnata da sintomi neurologicifocali; pancreatite o sua anamnesi se associata con grave ipertriglic eridemia; disturbi cardiovascolari: ipertensione, patologia coronarica, valvulopatia, disturbi del ritmo che possono originare trombi; diabete complicato da micro o macroangiopatia; patologia oftalmica di origine vascolare; grave malattia epatica, in atto o pregressa, fino a quando i valori della funzionalita' epatica non sono tornati alla norma; tumori epatici, in atto o pregressi, benigni o maligni; patologie maligne, accertate o sospette, degli organi genitali o delle mammelle, se ormono-dipendenti; emorragia vaginale di natura non accertata; gravidanza accertata o sospetta; associazione con Ritonavir. La presenza di uno di piu' fattori di rischio di trombosi venosa o arteriosa puo' costituire una controindicazione all'uso. Qualora durante l'impiego del contraccettivo orale compaia per la prima volta una qualunque di queste condizioni, l'assunzione del preparato deve essere immediatamente interrotta.

Posologia

Prendere le compresse ogni giorno alla stessa ora; una compressa al giorno per 21 giorni consecutivi. Iniziare ciascuna confezione successiva dopo un intervallo di 7 giorni libero da pillola, durante il quale si verifica di solito una emorragia da sospensione. >>Nessun trattamento contraccettivo ormonale nel mese precedente: l'assunzione delle compresse deve iniziare il primo giorno del ciclo mestruale naturale. E' possibile iniziare anche tra il secondo e quinto giorno del ciclo ma, in questo caso, durante il primo ciclo si raccomanda di impiegare ancheun metodo di barriera nei primi 7 giorni di assunzione delle compress e. >>Passaggio da un altro contraccettivo ormonale: assumere la prima compressa il giorno dopo l'ultima compressa attiva del precedente contraccettivo o al piu' tardi il giorno dopo il consueto intervallo libero da pillola o il giorno dopo l'ultima compressa di placebo del precedente contraccettivo. Nel caso si passi da un anello vaginale o da un cerotto, la donna deve iniziare ad assumere il prodotto preferibilmenteil giorno della rimozione, o al piu' tardi quando sarebbe stata previ sta la successiva applicazione. >>Passaggio da un contraccettivo a base di solo progestinico o da un sistema intrauterino a rilascio di progestinico (IUS): la donna puo' cambiare in qualsiasi momento se proviene dalla minipillola, e deve cominciare l'assunzione del medicinale il giorno successivo. Nel caso di un impianto, l'assunzione del farmaco deve cominciare nello stesso giorno nel quale l'impianto viene rimosso o, nel caso di un iniettabile, nel giorno in cui dovrebbe essere praticata la successiva iniezione. >>Dopo un aborto nel primo trimestre e' possibile iniziare immediatamente senza bisogno di ulteriori misure contraccettive. L'assunzione di contraccettivi non deve cominciare primadel 21^-28^ giorno dopo un parto o un aborto, nel secondo trimestre, dato un aumentato rischio tromboembolico. Utilizzare anche un metodo contraccettivo non ormonale di supporto nei primi sette giorni d'assunzione delle compresse. Se si fossero avuti rapporti sessuali, prima di iniziare l'assunzione del contraccettivo si deve escludere una gravidanza o si deve attendere la comparsa della prima mestruazione. >>Assunzione irregolare: la sicurezza contraccettiva puo' diminuire se si dimenticano delle compresse, soprattutto durante i primi giorni del ciclo di trattamento. Prendere la compressa dimenticata non appena la donna si ricordi di farlo e le compresse successive secondo il ritmo consueto. Se il ritardo nell'assunzione e' superiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva non e' piu' assicurata. Non interrompere l'assunzione delle compresse per piu' di 7 giorni. Sono necessari 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse per ottenere un'adeguata soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-ovaio. >>Prima settimana: prendere l'ultima compressa dimenticata non appena la donna si ricordi di farlo, anche se cio' comporta l'assunzione di due compresse contemporaneamente. Prendere le altre compresse secondo il ritmo consueto. Impiegare nei successivi 7 giorni un metodo di barriera. Se durante la settimana precedente si sono avuti rapporti sessuali, si deve prendere in considerazione la possibilita' che si sia instaurata una gravidanza. Maggioree' il numero di compresse dimenticate e piu' ravvicinato e' l'interva llo libero da pillola, maggiore e' il rischio di gravidanza. >>Secondasettimana: l'ultima compressa dimenticata deve essere presa non appen a la donna si ricordi di farlo, anche se cio' comporta l'assunzione didue compresse contemporaneamente. Le altre compresse devono essere pr ese secondo il ritmo consueto. Non e' necessario impiegare alcun metodo contraccettivo aggiuntivo, a condizione che, nei 7 giorni precedentila prima compressa dimenticata, le compresse siano state assunte corr ettamente; in caso contrario o se le compresse dimenticate sono piu' di una, si raccomanda l'impiego di precauzioni aggiuntive per 7 giorni. >>Terza settimana: considerata l'imminenza dell'intervallo libero dapillola, il rischio di ridotta affidabilita' contraccettiva e' maggio re. Adottando una delle due seguenti opzioni non vi e' necessita' di usare metodi contraccettivi aggiuntivi purche' nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata tutte le compresse siano state prese correttamente. In caso contrario si raccomanda di seguire la prima delledue opzioni e di usare anche precauzioni aggiuntive nei successivi 7 giorni. L'ultima compressa dimenticata deve essere presa non appena ladonna si ricordi di farlo, anche se cio' comporta l'assunzione di due compresse contemporaneamente. Le altre compresse devono essere prese secondo il ritmo consueto. La confezione successiva deve essere iniziata subito dopo aver terminato la precedente, senza osservare intervallo. In questo caso e' improbabile che si verifichi emorragia da sospensione. Durante l'assunzione delle compresse, possono presentarsi spotting o emorragia da rottura. Si puo' anche raccomandare di sospendere l'assunzione delle compresse della confezione in corso. Si deve allora osservare un intervallo libero da pillola che duri fino a 7 giorni, compresi quelli nei quali sono state dimenticate delle compresse, e poi proseguire con una nuova confezione. Qualora siano state dimenticate delle compresse e, nel primo regolare intervallo libero da pillola non si presenti emorragia da sospensione, bisogna considerare l'eventualita' di una gravidanza in atto. Nel caso di disturbi gastro-intestinali gravi, l'assorbimento puo' risultare compromesso e deve essere adottatauna misura contraccettiva supplementare. Se entro 3-4 ore dall'assunz ione della compressa si verifica vomito e/o diarrea, l'assorbimento puo' non essere completo. In questo caso si prendano in considerazione, le raccomandazioni illustrate nella sezione "assunzione irregolare". Se non si vuole modificare il consueto schema posologico, si devono prendere una o piu' compresse extra da una nuova confezione. >>Come spostare la mestruazione da sospensione: continuare ad assumere le compresse prelevandole da un'altra confezione di prodotto senza interruzioni. Il ritardo puo' essere esteso secondo la volonta' della paziente fino alla fine della seconda confezione di compresse. La paziente puo' presentare sanguinamenti da rottura o spotting. L'assunzione del farmaco deve riprendere regolarmente dopo la consueta pausa di 7 giorni. Per spostare la mestruazione ad un altro giorno della settimana rispetto al giorno previsto in base allo schema della paziente, si puo' abbreviarel'intervallo senza trattamento per i giorni desiderati. Quanto piu' b reve sara' l'intervallo senza compresse, tanto maggiore sara' la possibilita' di non presentare un flusso, ma si potranno verificare sanguinamenti da rottura o spotting durante l'assunzione della confezione successiva.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore ai 30 gradi C. Conservare nellaconfezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.

Avvertenze

Prima dell'assunzione del medicinale rivolgere particolare attenzione alla pressione arteriosa, alle mammelle, all'addome e alla pelvi, compresi citologia cervicale e i relativi esami di laboratorio. I contraccettivi non proteggono nei confronti dell'infezione da HIV (AIDS) ne' di altre malattie a trasmissione sessuale. Il fumo di sigarette aumentail rischio di gravi effetti collaterali cardiovascolari. Effettuare u na ricerca sistematica sulla presenza di fattori di rischio di malattia tromboembolica arteriosa e venosa. Interrompere in caso di: cefalee intense insolite, disturbi visivi, pressione arteriosa elevata, segni clinici di flebite ed embolia polmonare. L'uso di contraccettivi ad unaumentato rischio di tromboembolismo arterioso e venoso come, infarto miocardico, ictus, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare. L'e ccesso di rischio e' massimo durante il primo anno di assunzione. Molto raramente, nelle donne che assumono un contraccettivo e' stata riportata trombosi a carico di altri distretti vascolari, ad esempio arteria o vena epatica, mesenterica, cerebrale, renale o retinica. Sintomi di trombosi venosa o arteriosa possono comprendere: dolore e/o gonfioread una gamba; improvviso forte dolore al petto, che si irradi o meno al braccio sinistro; improvvisa mancanza di respiro; tosse che inizia improvvisamente; mal di testa inusuale, forte, prolungato; improvvisa perdita parziale o completa della visione; diplopia; difficolta' di parola o afasia; vertigini; collasso con o senza crisi epilettica focale; debolezza o marcato intorpidimento che colpisca improvvisamente un lato o una parte del corpo; disturbi motori; addome acuto. Il rischio di tromboembolia (venosa e/o arteriosa) aumenta con: eta'; abitudine alfumo; anamnesi familiare positiva; obesita'; dislipoproteinemia; iper tensione; emicrania; vizio valvolare cardiaco; fibrillazione atriale; immobilizzazione prolungata, importanti interventi chirurgici, qualunque operazione alle gambe o grave trauma. In queste circostanze sospendere l'assunzione del contraccettivo. Si deve tenere in considerazione l'aumentato rischio di tromboembolia durante il puerperio. Altre condizioni mediche associate ad eventi avversi: diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome uremico-emolitica, malattia infiammatoria cronica dell'intestino e anemia falciforme. Fattori biochimici che possono che posso causare trombosi venosa o arteriosa comprendono resistenza alla Proteina C Attivata, iperomocisteinemia, deficit di antitrombina III, deficit di proteina C, deficit di proteina S, anticorpi antifosfolipidici. E' stato riportato, nelle donne in trattamento a lungo termine con contraccettivi, un aumentato rischio di cancro della cervice. Nelle donne al di sotto dei 40 anni il cancro mammario e' evento raro; il rischio di cancro mammario diagnosticato in donne che hanno fatto uso di contraccettivi e' piu' basso rispetto al rischio di cancro mammario che si corre durante l'intera vita di una donna. Sono stati riportati raramente tumori epatici benigni e tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragia intraddominale. Funzionalita' epatica: disturbi acuti o cronici della funzione epaticapossono richiedere l'interruzione del trattamento. Lesioni oculari: s ono stati riportati casi di trombosi alla retina. Se si verifica una non spiegabile parziale o completa perdita della vista, l'insorgenza diproptosi o diplopia, papilledema o lesioni vascolari della retina, in terrompere l'uso del contraccettivo e valutare immediatamente la causa. Cefalea: la comparsa o l'esacerbazione di emicrania o lo sviluppo dicefalea, costituiscono situazioni che richiedono l'interruzione del t rattamento. Non vi e' prova della necessita' di un aggiustamento del regime terapeutico nelle pazienti diabetiche che usano contraccettivi. Donne con ipertrigliceridemia possono presentare un aumentato rischio di pancreatite. Livelli dei Folati: possono essere diminuiti dalla terapia contraccettiva. Ritenzione dei liquidi: prescrivere i contraccettivi con cautela alle donne le cui condizioni mediche potrebbero essereaggravate dalla ritenzione dei liquidi. Pressione sanguigna: l'uso de i contraccettivi e' controindicato in donne con storia di ipertensioneo con malattie correlate all'ipertensione o malattie renali. Patologi e dell'intestino: associati all'impiego di contraccettivo sono stati riportati morbo di Crohn e colite ulcerosa. Disturbi della sfera emotiva: le donne, che durante il trattamento diventano significativamente depresse, devono interrompere, ed utilizzare un metodo contraccettivo alternativo per determinare se tale sintomo e' farmaco-correlato. Sanguinamenti irregolari: durante l'assunzione di qualunque contraccettivo possono verificarsi sanguinamenti vaginali irregolari (spotting o emorragia da rottura), soprattutto nei primi mesi di trattamento. Puo' comparire occasionalmente cloasma, le pazienti con tendenza al cloasma debbono evitare l'esposizione al sole o alle radiazioni ultraviolette. Riduzione o perdita dell'efficacia: l'efficacia puo' diminuire in caso si dimentichi di assumere compresse, in caso di vomito e/o diarrea o di assunzione contemporanea di altri medicinali. Preparazioni a base diHypericum perforatum non dovrebbero essere assunte in contemporanea c on medicinali contenenti contraccettivi, digossina, teofillina, carbamazepina, fenobarbital, fenitoina a causa del rischio di un decremento dei livelli plasmatici e di diminuzione dell'efficacia terapeutica di contraccettivi, digossina, teofillina, carbamazepina, fenobarbital, fenitoina. Ridotto controllo del ciclo: possono verificarsi perdite ematiche irregolari. Se le perdite ematiche irregolari persistono o si presentano dopo cicli precedentemente normali, e' necessario considerare cause non ormonali ed e' indicato prendere adeguate misure diagnostiche per escludere forme maligne o una gravidanza. Tali misure diagnostiche possono includere una biopsia. In alcune donne puo' non verificarsiun sanguinamento da sospensione del contraccettivo durante i giorni d i pausa. Se l'estroprogestinico orale e' stato assunto correttamente e' improbabile che la paziente sia incinta. Tuttavia, se l'estroprogestinico orale non e' stato assunto secondo le indicazioni prima della mancata mestruazione da sospensione, oppure se sono mancate due mestruazioni, e' necessario escludere una gravidanza prima di proseguire l'usodell'estroprogestinico orale. Il medicinale contiene lattosio quindi i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale, inoltre il medicinalecontiene saccarosio quindi i pazienti affetti da rari problemi eredit ari di intolleranza al fruttosio e da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

L'interazione con altri farmaci che determina un aumento della clearance degli ormoni sessuali puo' portare ad emorragia da rottura o ridurre l'efficacia del contraccettivo orale. Le seguenti interazioni sono state riportate in letteratura. >>Associazioni controindicate. Ritonavir: rischio di riduzione dell''efficacia del metodo contraccettivo a causa della riduzione dei livelli plasmatici di estrogeno. E' stato descritto che inibitori delle proteasi HIV (es. ritonavir) e inibitori delle transcriptasi inverse non-nucleosidi (esempio, nevirapina) e loro combinazioni, influenzano potenzialmente il metabolismo epatico. >>Associazioni sconsigliate. Induttori enzimatici: anticonvulsivanti (fenobarbitale, fenitoina, primidone, carbamazepina), rifabutina, rifampicina, griseofulvina, rischio di riduzione dell'efficacia della contraccezione a causa di un aumentato metabolismo epatico durante il trattamentoe per il ciclo successivo alla sospensione del trattamento. Esistono sospetti anche per ossicarbamazepina, topiramato, felbamato, griseofulvina e il prodotto fitoterapico "Erba di S. Giovanni" (Hypericum perforatum). Modafinil: rischio di riduzione dell'efficacia contraccettiva durante il trattamento e per il ciclo successivo alla sospensione del trattamento. >>Associazioni da valutare. Alcuni agenti antibiotici (es. ampicillina, tetraciclina): rischio di riduzione nell'efficacia contraccettiva per riduzione della circolazione enteroepatica degli estrogeni. Le donne sottoposte a trattamenti a breve termine con uno o piu' farmaci appartenenti ad una qualunque delle summenzionate classi debbono temporaneamente adottare, oltre al contraccettivo orale combinato, un metodo di barriera, per tutta la durata di assunzione contemporaneadel farmaco e nei 7 giorni successivi alla sospensione della terapia. Nel caso di trattamento con rifampicina, insieme al contraccettivo or ale combinato, deve essere usato un metodo di barriera per tutto il tempo di assunzione della rifampicina e nei 28 giorni successivi alla sospensione della terapia. Se la somministrazione del farmaco concomitante prosegue anche dopo la fine di una confezione di contraccettivo orale combinato, la successiva confezione dello stesso dovra' essere iniziata senza osservare il consueto intervallo libero da pillola. In casodi trattamento a lungo termine con induttori degli enzimi epatici, vi ene raccomandato di aumentare la dose di steroidi contraccettivi. Se un dosaggio elevato di contraccettivo orale non e' indicato o sembra insoddisfacente o inaffidabile, per esempio in caso di irregolarita' delciclo, si deve raccomandare l'impiego di un altro metodo contraccetti vo. Flunarizina: rischio di galattorrea a causa dell'aumentata sensibilita' del tessuto mammario alla prolattina dovuta all'azione della flunarizina. Preparazioni a base di Hypericum perforatum non dovrebbero essere somministrate contemporaneamente a contraccettivi orali, in quanto si potrebbe avere una perdita dell'efficacia anticoncezionale. Sonostate riportate gravidanze indesiderate e ripresa del ciclo mestruale . Cio' a seguito dell'induzione degli enzimi responsabili del metabolismo dei farmaci da parte delle preparazioni a base di Hypericum perforatum. L'effetto di induzione puo' persistere per almeno 2 settimane dopo l'interruzione del trattamento con prodotti a base di Hypericum perforatum. I contraccettivi orali possono influenzare il metabolismo di alcuni principi attivi. Di conseguenza, le concentrazioni plasmatiche e tissutali possono sia aumentare (es. ciclosporina) che diminuire (es. lamotrigina). >>Esami di laboratorio: l'impiego di steroidi contraccettivi puo' influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio trai quali parametri biochimici della funzionalita' epatica, tiroidea, c orticosurrenalica e renale, livelli plasmatici delle proteine di trasporto, per esempio della globulina legante i corticosteroidi e delle frazioni lipido/lipoproteiche, parametri del metabolismo glucidico, della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni rientrano, in genere, nel range dei valori normali di laboratorio.

Effetti indesiderati

Effetti indesiderati che sono stati riportati nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati, ma per i quali l'associazione non e' stata ne' confermata ne' confutata. Patologie dell' occhio. Rari: intolleranza alle lenti a contatto. Patologie gastrointestinali. Comuni: nausea, dolore addominale; non comuni: vomito, diarrea. Disturbi del sistema immunitario. Rari: reazioni di ipersensibilita'. Esami diagnostici. Comuni: aumento di peso; rari: diminuzione di peso. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comuni: ritenzione di fluidi. Patologie del sistema nervoso. Comuni: mal di testa; non comuni: emicrania. Disturbi psichiatrici. Comuni: stati depressivi, alterazione dell'umore; non comuni: diminuzione della libido; rari: aumento della libido. Patologie del sistema riproduttivo e mammario. Comuni: dolore al seno, tensione mammaria; non comuni: ipertrofia al seno; rari: secrezione vaginale, secrezione mammaria. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: rash, orticaria; rari: eritema nodoso, eritema multiforme. Si e' utilizzato il termine piu' appropriato MedDRA per descrivere una specifica reazione. Sinonimi e condizioni collegate non sono nella lista, ma devono essere prese in considerazione. Nelle donne conangioedema ereditario gli estrogeni esogeni possono indurre o aggrava re i sintomi dell'angioedema. Vi e' un incrementato rischio di tromboembolia venosa (EV) per tutte le donne che usino un contraccettivo orale combinato. I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati nelle donne che utilizzano contraccettivi orali combinati. Complicanze relativamente rare che pero' richiedono la sospensione del trattamento: accidenti tromboembolici arteriosi (in particolare infarto miocardico, accidente cerebrovascolare); accidenti tromboembolici venosi (flebite,embolia polmonare); ipertensione, coronaropatia; iperlipidemia (ipert rigliceridemia e/o ipercolesterolemia); mastodinia grave, mastopatia benigna; esacerbazione dell'epilessia; adenoma epatico, ittero colestatico; cloasma. Complicanze piu' comuni che non richiedono in genere la sospensione del trattamento, ma per le quali si puo' considerare l'usodi un'associazione contraccettiva orale alternativa: pesantezza alle gambe; emorragie intermestruali, oligomenorrea, amenorrea. Raramente: disturbi cutanei (acne, seborrea, ipertricosi). Altri effetti indesiderati: litiasi biliare. Effetti alla sospensione del trattamento: amenorrea post-trattamento. Quando si interrompe il trattamento si puo' osservare amenorrea con assenza di ovulazione (che insorge piu' frequentemente in donne con precedenti irregolarita' del ciclo). In genere si risolve spontaneamente. Se si protraesse, prima di ogni ulteriore prescrizione sono consigliabili indagini sulla possibilita' di disturbi ipofisari.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: il prodotto non e' indicato durante la gravidanza. Nel caso di insorgenza di una gravidanza durante l'utilizzo del farmaco, il prodotto deve essere immediatamente sospeso. Estesi studi epidemiologici non hanno rivelato alcun aumento del rischio di malformazioni alla nascita di bambini nati da donne che avevano fatto uso di contraccettivi orali anteriormente alla gravidanza, ne' di effetti teratogenici in caso di assunzione accidentale di contraccettivi orali durante la gravidanza. Finora, nell'uso clinico, e diversamente dal dietilstilbestrolo, i risultati di numerosi studi epidemiologici consentono di considerare ridotto il rischio di malformazioni con estrogeni somministrati all'inizio della gravidanza, da soli o in associazione. Inoltre, i rischi relativi alla differenziazione sessuale del feto (in particolare femminile), che sono stati descritti con i primi progestinici altamente androgenomimetici, non possono essere estrapolati ai piu' recenti progestinici (come quello impiegato in questa specialita' medicinale), che sono marcatamente meno, o per nulla, androgenomimetici. Di conseguenzala scoperta di una gravidanza in una paziente che assume un'associazi one estroprogestinica non giustifica l'aborto. Allattamento: l'allattamento al seno puo' essere influenzato dai contraccettivi orali combinati, in quanto essi possono ridurre la quantita' e modificare la composizione del latte materno. L'uso dei contraccettivi orali combinati deve percio' essere sconsigliato fino al termine dell'allattamento. Piccole quantita' di steroidi contraccettivi e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte ma non vi e' prova che cio' danneggi la salute del bambino.