Mitoxantrone San - Ev10ml 2mg/Ml

Dettagli:
Nome:Mitoxantrone San - Ev10ml 2mg/Ml
Codice Ministeriale:036111021
Principio attivo:Mitoxantrone Cloridrato
Codice ATC:L01DB07
Fascia:H
Prezzo:145.76
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Sandoz Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi

Formulazioni

Mitoxantrone San - Ev 5ml 2mg/Ml
Mitoxantrone San - Ev10ml 2mg/Ml

Indicazioni

Il prodotto e' indicato nel trattamento del carcinoma meta statico della mammella, del linfoma non-Hodgkin, e della leucemia acuta non linfocitica negli adulti, in monoterapia o in associazione con altri farmaci antitumorali. Dolore da cancro della prostata avanzato refrattario al trattamento ormonale, in combinazione con basse dosi di cortisteroidi, qualora il trattamento analgesico attuato sia insufficiente o non appropriato.

Controindicazioni / effetti secondari

Impiego in pazienti con grave depressione midollare. Ipersensibilita' al mitoxantrone o uno qualsiasi degli eccipienti. Non per uso intratecale. Non per uso intra-arterioso. Non esistono studi adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza. Gli studi preclinici hanno dimostrato tossicita' riproduttiva, mutagenicita' e carcinagenicita' indicative di un potenziale rischio per l'uomo. Per quanto riguarda lo teratogenicita', gli studi negli animali sono insufficienti, e il potenzialerischio per l'uomo non e' noto. Il mitoxantrone non va somministrato alle gestanti, e in particolare durante il primo trimestre della gravidanza. Se il farmaco viene somministrato in gravidanza o se lo paziente rimane incinta mentre sta assumendo il farmaco, questa va messa al corrente dei potenziali pericoli per il feto. Le donne in eta' fertile e i loro partner devono essere avvertiti di evitare gravidanze e di usare uno efficace contraccezione durante lo terapia, e per almeno sei mesi dopo che questa e' terminata. Il mitoxantrone viene escreto nel latte umano, e concentrazioni significative (18 ng/ml) sono state osservate per 28 giorni dopo l'ultima somministrazione. A causa delle potenziali gravi reazioni avverse del mitoxantrone nei bambini, il farmaco non va impiegato durante l'allattamento, che deve essere sospeso prima di iniziare lo terapia. L'allattamento rappresenta una controindicazione.

Uso / Via di somministrazione

Antracicline e sostanze correlate.

Posologia

ADULTI E ANZIANI. Carcinoma metastatico della mammella, linfoma non Hodgkin. Dosaggio in monoterap.: 14 mg/m2 di superficie corporea, da somministrare per iniez. endovenosa singola che puo' essere ripetuta 21 gg dopo la somministraz. se la conta leucocitaria e piastrinica hanno raggiunto livelli accettabili. Si raccomanda una dose iniziale inferiore (12 mg/m2 o meno) nei pazienti con riserve inadeguate di midollo osseo, dovute, es., a tratt. chemioterapici precedenti o a condiz. generali precarie. Cambiam. nella posol. e nei tempi delle successive somministraz. devono essere determinati dal giudizio clinico in base al grada e alla durata della mielodepressione. Il mitoxantrone non va somministrato a pazienti che hanno neutrofili <1500/mm3 e/o piastrine <25000/mm3. L'aggiustam. posol. varia a seconda del nadir ematologico (che abitualm. si verifica 1O gg circa dopo la somministraz.). Punto di max depressione dopo la precedente somministraz. (leucociti per mm3); (piastrine per mm3). Leucociti >1.500, piastrine E >50.000, tempo di recupero <21 gg: dopo recupero, ripetere la dose precedente; leucociti >1.500, piastrine E >50.000, tempo di recupero >21 gg: sospendere fino a recupero e quindi ripetere la dose precedente; leucociti <1.500, piastrine O >50.000, tempo di recupero qualsiasi durata: dopo recupero, diminuire di 2mg/ m2 la dose precedente; leucociti <1.000, piastrine O >25.000, tempo di recupero qualsiasi durata: dopo recupero, diminuire di 4mg/m2 la dose precedente. Il mitaxantrone e' stato somministrato qual e parte di una terap. di associaz. Nel carcinoma metastatico della mammella, le associaz. del mitoxantrone con altri citotossici, inclusi laciclofosfamide e il 5-Ruorouracile oppure metotrexato e mitomicina C, si sono dimostrate efficaci. Quando il mitoxantrone viene impiegato i n associaz. chemioterapica con un altro farmaco provvisto di effetti mielodepressivi, la dose iniziale va ridotta di 2-4 mg/m2 rispetto a quella raccomandata per l'uso in monoterap.; la dose successiva dipende dal grado e durata della mielodepressione. Leucemia acuta non linfocitica. Dosaggio in monochemioterapia in recidiva: la dose raccomandata per indurre la remissione e' di 12 mg/m2 di superficie corporea al giorno, somministrati per via endovenosa per 5 gg consecutivi (in totale 60 mg/m2). Negli studi clinici in cui e' stato impiegato un dosaggio di12 mg/m2 al giorno per 5 gg, i pazienti hanno ottenuta una remissione completa quale risultato del primo ciclo di somministraz. Dolore da c ancro della prostata ormonorefrattario: 12 mg/m2 somministrati per infusione endovenosa di breve durata, a intervalli di 21 gg, in combinaz.con 1O mg di prednisone somministrati per via orale. Guida all' aggiu stam. del dosaggio, nel tratt. del dolore da cancro della prostata ormonorefrattario: conta delle cellule ematiche prima della somministraz.successiva. Leucociti >3 x 10 elevato alla nona/L e granulociti >1,5 x 10 elevato alla nona/L e piastrine >150 x 10 elevato alla nona/L: nessun aggiustam. del dosaggio; leucociti <3 x 10elevato alla nona/L e granulociti <1,5 x 10 elevato alla nona/L e piastrine <150 x 10elevato alla nona/L: differire di 1 sett. l'inizio del ciclo successivo fino araggiungim. dei valori richiesti. Conta delle cellule ematiche al nad ir (10-14 gg dopo la somministraz. Granulociti >0,5 x 10 elevato alla nona/L o >50 x 10 elevato alla nona/L: diminuire la dose di 2mg/m2; granulociti <1,0 x 10 elevato alla nona/L o <100 x 10 elevato alla nona/L (con minimia tossicita' non ematologia): aumentare la dose di 2mg/m2. Il mitoxantrone e' stato usato in regimi di associaz. per il tratt. della leucemia acuta non linfocitica (ANLL). La maggior parte dell'esperienza clinica riguarda l'associaz. di mitoxantrone con citarabina, che ha avuto successo sia nel tratt. primario dell' ANLL che in recidiva. Per l'induz. in pazienti non precedentem. trattati, uno schema terap. efficace e' stato quello con 10-12 mg/m2 e.v. di mitoxantrone per 3gg, associato a 100 mg/m2 di citarabino e.v. per 7 gg (per infusione continua). Quando opportuno questo regime e' stato seguito da una seconda induz. e da cicli di consolidam. La durata della terap. di induz. e dei cicli di consolidam. con mitoxantrone e' stata ridotta a 2 gg e quella con citarabina a 5 gg. Eventuali modifiche al sopra citato regime devono essere eseguite a seconda dei fattori individuali del paziente. Efficace si e' dimostrata anche l' associaz. di mitoxantrone ed etoposide nei pazienti con recidive o in quelli risultati refrattari alla chemioterap. convenzionale primaria. Questa associaz., come con altri agenti citotossici puo' dar luogo a piu' marcata mielodepressione che non quella del solo mitoxantrone. Gli aggiustam. posol. devono essere eseguiti, se del caso, tenendo presenti tossicita', risp. e caratteristiche del singolo paziente. Nei pazienti con test di funzione epatica anormale potrebbe essere necessario un aggiustamento posol. Nei pazienti epatopatici e in quelli con nefropatie va esercitata cautela. BAMBINI E ADOLESCENTI: l'esperienza in questo uso di mitoxantrone e' limitata e al momento non possono essere fornite raccomandaz. relative alla posol. in questi pazienti. Metodo di somministraz.: solo per uso endovenoso. Il prodotto va diluito prima dell'uso. Va evitato che il mitoxantrone venga a contatto con la cute, le mucose o gli occhi. In caso di stravaso, lo somministraz. va immediatam. sospesa e ricominciata inun' altra vena. Le proprieta' non vescicanti del mitoxantrone riducon o al minimo il rischio di gravi reazioni locali in seguito a stravaso.

Interazioni

L'associazione con altri farmaci provvisti di attivita' mielodepressiva puo' aumentare la mielotossicita' del mitoxantrone e/o quella dei composti somministrati in concomitanza. La combinazione di mitoxantrone e farmaci potenzialmente cardiotossici (es., altre antracicline) aumenta la cardiotossicita'. Gli inibitori della topoisomerasi II, incluso il mitoxantrone, in associazione con altri farmaci antineoplastici e/ocon lo radioterapia, sono stati associati allo sviluppo di leucemia m ieloide acuta (AML) o di sindrome mielodisplastica (MDS).

Effetti indesiderati

SANGUE E SISTEMA LINFATICO: molto frequenti (>1/1O): leucopenia transitoria con nadir 10-13 giorni dopo il tratt. (leucopenia grave nel 6% dei casi), trombocitopenia (piastrinopenia grave nell' 1% dei casi). Frequenti (>1/100): anemia. Rari (>1/10.000; <1/1.000): patologie maligne secondarie: leucemia acuta. La mielodepressione e' una reaz. avversadose-limitante dovuta al mitoxantrone. La depressione midollare puo' essere piu' marcata e protratta in pazienti precedentem. trattati con chemio- o radioterap. Gli inibitori della topoisomerasi II, incluso ilmitoxantrone, in associaz. con altri farmaci antineoplastici e/o con lo radioterap., sono stati associati allo sviluppo di leucemia mieloide acuto (AML) o di sindrome mielodisplastica (MDS). SISTEMA NERVOSO. Frequenti: effetti collaterali neurologici aspecifici quali sonnolenza,nevriti, confusione, convulsioni, ansia e lievi parestesie. Occhio: c oloraz. blu reversibile delle sclere; congiuntivite. Cuore. Frequenti:riduz. asintomatica della fraz. di eiezione del ventricolo sinistro ( in alcuni casi con uno dose cumulativa di 140 mg/mL) e cambiam. transitori dell'ECG dopo tratt. a lungo termine; aritmia. Infrequenti (>1/1.000; <1 /1OO): insuff. cardiaca dopo tratt. di lunga durata (in alcunicasi con una dose cumulativa di 140 mg/mL). La funz. cardiaca va moni torata nei pazienti che ricevono >160 mg/m2 del farmaco. I soggetti gia' sottoposti in passato a tratt. con antracicline o altri antitumorali cardiotossici e/o o radioterap. mediastinica, e quelli affetti da malattie cardiovascolari hanno un piu' elevato rischio cardiaco. Riportati casi di cardiomiopatia e di reaz. anafilattiche/anafilattoidi (incluso lo shock). RESPIRATORI, TORACICI E MEDIASTINICI. Frequenti: rinite; infrequenti: dispnea. Gastrointestinali. Molto comuni (>1/10): lievinausea e vomito (gravi nell'1 % dei casi), stomatite, diarrea, dolori addominali e anoressia, stipsi, mucosite, alteraz. del gusto. Infrequ enti: emorragie gastrointestinali. EPATOBILIARI. Infrequenti: aum. deivalori degli enzimi epatici. CUTE E TESSUTO SOTTOCUTANEO. Molto comun i: alopecia di grado I-II (rara: alopecia grave); non comune: alteraz.transitoria del colorito cutaneo; rari: necrosi in seguito a stravaso , flebite. Talvolta riportati rash, onicolisi, coloraz. blu della cutee delle unghie, e distrofia ungueale. RENI E VIE URINARIE. Frequenti (>1/100): alteraz. del colorito delle urine entro 24 ore dalla somministraz. Infrequenti: aum. della creatininemia e dell'azotemia. APPARATORIPRODUTTIVO E MAMMELLE. Frequenti: amenorrea. Dist. generali e reazi oni nel sito della infusione. Infrequenti: reaz. allergiche (es., esantema, dispnea, ipotensione), debolezza e febbre; molto rari (>1/1O.OOO): shock anafilattico. Sindrome oncolitica con iperuricemio, iperpotassiemia, iperfosfatemia e ipocalcemia) osservata raram. in corso sia dimonoterap. con mitoxantrone che di chemioterap. di combinaz. Riportat o stravaso nel sito della infusione; puo' provocare eritema, gonfiore,dolore, bruciore e/o alteraz. del colorito cutaneo (blu). Lo stravaso puo' dar luogo a necrosi dei tessuti, con conseguente necessito di ri corso a de'bridement chirurgico e trapianto di cute. Descritte nel sito della infusione anche flebiti. Nei pazienti leucemici, il quadro degli effetti collaterali e' simile, sebbene questi siano piu' frequenti e piu' gravi, e in particolare stornatiti e mucositi. Il mitoxontrone e' un farmaco attivo citotossico e va usato solo sotto la supervisionedi uno specialista in oncologia con adeguata strumentaz. per il monit araggio clinico e laboratoristico durante e dopo il tratt. Come per gli agenti citotossici, il mitoxantrone va maneggiato con cautela. Durante il tratt. deve essere praticato un regolare monitoraggio dei parametri clinici ematologici e biochimici e vanno eseguiti esami emocromocitometrici completi seriati; in base ai risultati possono rendersi necessari aggiustam. posologici. Nei pazienti mielodepressi o in condiz. generali precarie va eseguito piu' spesso l'esame emocromocitometrico, prestando particolare attenzione al num. di neutrofili. La maggior parte dei casi di alteraz. funzionali cardiache riguardano pazienti precedentem. trattati con derivati delle antracicline o con rodioterap. mediastinica/toracica, o alletti da cardiopatie preesistenti. Questi pazienti vanno trattati con mitoxantrone a dosaggio citotossico pieno; e' richiesta maggiore attenzione, e fin dall'inizio del tratt. Vanno eseguiti accurati e regolari esami della funz. cardiaca. Riservare particolare attenzione ai pazienti precedentem. trattati con una dose cumulativa max di antracicline (es. doxorubicina e daunorubicina). Un' attenta supervisione e' consigliata nel tratt. di pazienti con insuff. epatica grave, edema, ascite o versam. pleurico. Per i pazienti con danno epatico va esercitata cautela. Contenuto di sodio per iniezione. 10 mg/5 ml: 0,739 mmoli; 20 mg/10 ml: 1,478 mmoli. Di tale contenuto va tenuto conto nei pazienti a dieta sodica controllata. Informare il paziente che il mitoxantrone puo' conferire alle urine una coloraz. blu-verdenelle 24 ore che seguono lo somministraz. Molto rara: coloraz. blu de lle sclere, reversibile. Nel tratt. della leucemia puo' verificarsi iperuricemia, in conseguenza della rapida lisi delle cellule tumorali provocata dal mitoxantrone. Monitorare i livelli sierici di acido urico e istituire, prima di iniziare lo terap. antileucemica, un tratt. ipouricemizzonte. Le infez. sistemiche vanno trattate contemporaneam. allaterap. con mitoxantrone o immediatam. prima del suo inizio. Non vi so no dati riguardanti la somministraz. di mitoxantrone per una via diversa da quella endovenoso. Non e' stata accertata la sicurezza dell'uso per via intratecale. La vaccinaz. puo' essere inefficace se eseguita durante la terap. con mitoxantrone. Quella con vaccini vivi e' da evitare.