Monofloxofta - Coll 20d 0,5ml

Dettagli:
Nome:Monofloxofta - Coll 20d 0,5ml
Codice Ministeriale:039901018
Principio attivo:Ofloxacina
Codice ATC:S01AE01
Fascia:C
Prezzo:15
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Bioos Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Collirio soluzione
Contenitore:Contenitore monodose
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:24 mesi

Denominazione

MONOFLOXOFTA 0,3% COLLIRIO, SOLUZIONE

Formulazioni

Monofloxofta - Coll 20d 0,5ml

Categoria farmacoterapeutica

Oftalmologici, infettivi.

Principi attivi

100 ml di soluzione contengono: ofloxacina 0,3 g.

Eccipienti

Sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili, acido cloridrico e sodio idrossido (q.b. a regolare il pH).

Indicazioni

Trattamento delle infezioni oculari esterne causate da germi sensibiliall'Ofloxacina, come blefariti, congiuntiviti, blefarocongiuntiviti, cheratocongiuntiviti, dacriocistiti, cheratiti, meibomiti, e per la profilassi post-operatoria. Trattamento delle ulcere corneali infettive di origine batterica.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Uso di lenti a contatto durante la terapia. Generalmente controindicato in gravidanza.

Posologia

1-2 gocce 4-6 volte al giorno. Trattamento delle cheratiti, ulcere corneali infettive di origine batterica: per i primi due giorni, 1-2 gocce ogni 30 minuti, durante il giorno. Nella settimana successiva, 1-2 gocce ogni ora inizialmente, per poi gradualmente ridurre la posologia (1-2 gocce 4 volte al giorno) fino a completare il trattamento. Il trattamento deve essere limitato al periodo necessario ad ottenere la guarigione clinica. Nel caso di uso concomitante di altri colliri, la somministrazione dei medicinali deve essere effettuata con un intervallo di almeno 15 minuti tra le instillazioni.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C nella confezione originale per riparare il medicinale dalla luce.

Avvertenze

Per esclusivo uso oftalmico esterno: non utilizzare per iniezioni o uso intraoculare. Sono state riportate gravi e sporadiche reazioni di ipersensibilita' ad esito letale. Alcune reazioni erano accompagnate da collasso cardiovascolare, perdita di coscienza, angioedema, ostruzionedelle vie aeree, dispnea, orticaria, e prurito. Il collirio deve esse re utilizzato con cautela in pazienti che hanno mostrato sensibilita' ad altri agenti antibatterici chinolonici. Se si verifica una reazioneallergica all'ofloxacina, interrompere la somministrazione. Quando si usa il collirio si deve considerare il rischio del passaggio rinofari ngeo che puo' contribuire al verificarsi e alla diffusione della resistenza batterica. L'uso prolungato puo' causare un eccessivo sviluppo di microrganismi non sensibili: interrompere l'uso e rivalutare la situazione. La sindrome di Stevens-Johnson e' stata riportata in pazienti che hanno ricevuto l'Ofloxacina per somministrazione oculare. Non e' consigliato l'uso del collirio nei neonati affetti da oftalmia neonatorum causata da Neisseria gonorrhoeae o Chlamydia trachomatis in quanto non e' stato valutato l'utilizzo del medicinale in tali pazienti. Pubblicazioni cliniche e non- cliniche hanno riportato il verificarsi di perforazione corneale nei pazienti con difetto epiteliale corneale pre-esistente o ulcera corneale, a seguito di trattamento per somministrazione locale con antibiotici fluorochinolonici. Comunque, significativielementi di confusione sono stati riscontrati in molti di questi rapp orti, quali eta' avanzata, presenza di vaste ulcere, condizioni oculari concomitanti, patologie infiammatorie sistemiche, e uso concomitantedi steroidi per somministrazione oftalmica o farmaci anti-infiammator i non steroidei. E' necessario prestare attenzione per quanto riguardail rischio di perforazione corneale quando si usa il medicinale per i l trattamento di pazienti che presentano difetti epiteliali corneali oulcere corneali. Sono stati riportati precipitati corneali. L'uso a l ungo termine e ad alte dosi di altri fluorochinoloni in sperimentazione su animali ha causato opacita' lenticolare. Il collirio e' confezionato in contenitori monodose e non contiene conservanti.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione. E' stato dimostrato che la somministrazione sistemica di alcuni chinoloni inibisce la clearance metabolica della caffeina e della teofillina. Studi di interazionedel medicinale condotti con l'Ofloxacina per via sistemica hanno dimo strato che la clearance metabolica della caffeina e della teofillina non sono influenzate significativamente dall'Ofloxacina. Sebbene ci siano state segnalazioni di un'aumentata prevalenza della tossicita' a livello del SNC a dosi sistemiche di fluorochinoloni quando usati in concomitanza con farmaci anti-infiattammatori non-streoidei (FANS), cio' non e' stato riportato nell'uso concomitante sistemico di FANS e Ofloxacina.

Effetti indesiderati

Reazioni gravi dopo l'uso sistemico di ofloxacina sono rare e la maggior parte dei sintomi sono reversibili. Disturbi del sistema immunitario. Non noti: ipersensibilita' (inclusa allergia oculare). Patologie del sistema nervoso. Non noti: vertigini. Patologie oculari. Comuni (>= 1/100 a < 1/10): irritazione oculare, fastidio oculare; non noti: cheratiti, congiuntiviti, visione sfocata, fotofobia, edema oculare, sensazione di corpo estraneo nell'occhio, aumentata lacrimazione, occhio secco, dolore oculare, prurito oculare, prurito palpebrale, iperemia oculare. Patologie gastrointestinali. Non noti: nausea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non noti: edema periorbitale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non noti: edema facciale.

Gravidanza e allattamento

Si sconsiglia di usare il medicinale in gravidanza. Poiche' i chinolonici somministrati per via sistemica vengono escreti nel latte materno,potrebbe esserci un rischio per il lattante, percio' bisogna valutare se interrompere l'allattamento o la terapia, tenendo presente l'impor tanza del medicinale per la madre.