Neosynephrine - Gtt 15ml 2,5mg/M

Dettagli:
Nome:Neosynephrine - Gtt 15ml 2,5mg/M
Codice Ministeriale:006769020
Principio attivo:Fenilefrina Cloridrato
Codice ATC:R01AA04
Fascia:C
Prezzo:6.89
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Teofarma Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OTC - libera vendita art.96 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco da banco
Forma:Gocce nasali soluzione
Contenitore:Flaconcino contagocce
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

NEO-SYNEPHRINE 2,5 MG/ML GOCCE NASALI, SOLUZIONE

Formulazioni

Neosynephrine - Gtt 15ml 2,5mg/M

Categoria farmacoterapeutica

Decongestionanti nasali per uso topico.

Principi attivi

Un ml di soluzione per uso nasale contiene: fenilefrina cloridrato 2,5mg.

Eccipienti

Sodio citrato; sodio cloruro; 2-fenossietanolo; benzalconio cloruro; acido citrico anidro e acqua depurata.

Indicazioni

Decongestionante della mucosa nasale.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Malattie cardiache ed ipertensione arteriosa gravi. Ipertiroidismograve. Il farmaco e' controindicato nei bambini di eta' inferiore ai 12 anni. Non somministrare durante o nelle due settimane successive a terapie con inibitori delle monoaminoossidasi.

Posologia

1-2 gocce in ogni narice. Se necessario, ripetere fino a 3-4 volte al giorno. Non superare le dosi consigliate. In assenza di risposta terapeutica completa entro pochi giorni, consultare il medico; in ogni caso, il trattamento non deve essere protratto per oltre 5 giorni. Le gocce devono essere instillate in ciascuna narice con la testa reclinata in posizione laterale e bassa.

Conservazione

Il flacone va conservato ben chiuso ed al riparo della luce in quanto la prolungata esposizione all'aria, ai metalli o alla luce intensa provoca ossidazione e una certa perdita di potenza. Soluzioni con colore alterato, sebbene innocue, non devono essere utilizzate, ma devono essere eliminate. Conservare ad una temperatura non superiore a 25 gradi C. Utilizzare il prodotto entro 30 giorni dalla prima apertura.

Avvertenze

I farmaci simpaticomimetici devono essere usati con cautela nei pazienti con ipertensione, malattie cardiache comprese le aritmie, malattie tiroidee, diabete mellito e ipertrofia prostatica. In questi casi l'uso dei decongestionanti nasali deve essere di volta in volta sottopostoal giudizio del medico. La congestione di rimbalzo e' frequente con l 'uso di decongestionanti nasali e puo' condurre ad un uso eccessivo del prodotto. E' pertanto necessario attenersi con scrupolo alle dosi consigliate. L'uso protratto di vasocostrittori puo' alterare la normalefunzione della mucosa del naso e dei seni paranasali, puo' causare ta chifilassi e quindi la ridotta efficacia del farmaco. L'abuso dei vasocostrittori nasali puo' indurre alterazioni prolungate della mucosa che possono risultare nella rinite atrofica medicamentosa. I bambini sono piu' sensibili agli effetti sistemici dei vasocostrittori simpaticomimetici.

Interazioni

Gli effetti pressori della fenilefrina possono essere potenziati dall'uso contemporaneo di farmaci antidepressivi triciclici.

Effetti indesiderati

Come gli altri decongestionanti nasali, l'uso del farmaco, soprattuttose usato per periodi superiori a 5 giorni, puo' indurre irritazione l ocale transitoria. La vasocostrizione indotta puo' essere seguita da vasodilazione o congestione di "rimbalzo". Per trattamenti ad alte dosio prolungati oltre il limite consigliato od in caso di assorbimento e ccessivo di principio attivo attraverso le mucose infiammate, e' possibile raramente la comparsa di effetti sistemici cardiovascolari (ipertensione seguita da ipotensione di rimbalzo, sudorazioni, bradicardia, pallore) e di stimolazione del sistema nervoso centrale (cefalea, insonnia, tremori, vertigini, irrequietezza, osservati con le preparazioniorali e parenterali di fenilefrina.

Gravidanza e allattamento

Impiegare con cautela nei primi mesi di gravidanza. Il prodotto va usato con cautela durante l'allattamento poiche' non si puo' escludere che il farmaco venga escreto nel latte materno.