Nerfasin - Iniet F25ml 20mg/Ml

Dettagli:
Nome:Nerfasin - Iniet F25ml 20mg/Ml
Codice Ministeriale:104412022
Principio attivo:Xilazina Cloridrato
Codice ATC:N05CM92
Fascia:n/a
Prezzo:42
Produttore:Ati Srl (Azienda Terap.Ital.)
SSN:Veterinario
Ricetta:Non ripetibile triplice copia: detenzione e approvvigionamento riservati al medico veterinario DM 28/7/2009
Tipo prodotto:Farmaco veterinario
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non congelare ne' mettere in frigorifero
Scadenza:36 mesi
Veterinario:

Denominazione

NERFASIN 20 MG/ML

Formulazioni

Nerfasin - Iniet F25ml 20mg/Ml

Categoria farmacoterapeutica

Psicolettici. Altri ipnotici e sedativi.

Principi attivi

Xilazina 20,0 mg/ml (equivalente a 23,31 mg/ml di xilazina cloridrato).

Eccipienti

Metilparaidrossibenzoato (E218) 1,0 mg.

Indicazioni

Sedazione. Premedicazione in associazione con un anestetico.

Controindicazioni / effetti secondari

Non usare in animali con ostruzione gastrointestinale, poiche' le proprieta' miorilassanti del farmaco sembrano accentuare gli effetti dell'ostruzione ed essere causa di possibile vomito. Non usare in animali con severa compromissione renale o epatica, disfunzione respiratoria, anomalie cardiache, ipotensione arteriosa e/o shock. Non usare in animali diabetici. Non usare in animali con storia di convulsioni. Non usare in vitelli con meno di 1 settimana di vita, in puledri con meno di 2settimane di vita o in cagnolini e gattini con meno di 6 settimane di vita. Non usare durante l'ultima fase della gravidanza (pericolo di p arto prematuro), ad eccezione del momento del parto.

Uso / Via di somministrazione

Bovini (endovenosa, intramuscolare). Equini (endovenosa). Cani (intramuscolare). Gatti (intramuscolare, sottocutanea).

Posologia

BOVINI (intramuscolare). Dosaggio 1: 0,05 mg di xilazina/kg; sedazione, con lieve diminuzione del tono muscolare; la capacita' di stazione a' mantenuta. Dosaggio 2: 0,1 mg di xilazina/kg; sedazione, marcata riduzione del tono muscolare e discreta analgesia; di regola, l'animale rimane in piedi, ma puo' anche coricarsi. Dosaggio 3: 0,2 mg di xilazina/kg; sedazione profonda, ulteriore riduzione del tono muscolare e un certo grado di analgesia; l'animale e' coricato. Dosaggio 4: 0,3 mg dixilazina/kg; sedazione molto profonda, intensa riduzione del tono mus colare e un certo grado di analgesia; l'animale e' coricato. BOVINI (endovenosa). Dosaggio 1: 0,016-0,024 mg di xilazina/kg; sedazione, con lieve diminuzione del tono muscolare; la capacita' di stazione a' mantenuta. Dosaggio 2: 0,034-0,05 mg di xilazina/kg; sedazione, marcata riduzione del tono muscolare e discreta analgesia; di regola, l'animale rimane in piedi, ma puo' anche coricarsi. Dosaggio 3: 0,066-0,10 mg dixilazina/kg; sedazione profonda, ulteriore riduzione del tono muscola re e un certo grado di analgesia; l'animale e' coricato. EQUINI: singola dose di 0,6-1 mg di xilazina per kg di peso corporeo (3-5 ml di prodotto per 100 kg di peso corporeo). CANI: singola dose di 0,5-3 mg di xilazina per kg di peso corporeo (0,025-0,15 ml di prodotto per 1 kg di peso corporeo). GATTI: singola dose intramuscolare o sottocutanea di0,5-1 mg di xilazina per kg di peso corporeo (0,025-0,05 ml di prodot to per 1 kg di peso corporeo). Il tappo non deve essere perforato piu'di 20 volte. Il numero di perforazioni deve essere annotato sulla con fezione esterna. L'iniezione endovenosa va somministrata lentamente, specialmente nel cavallo.

Conservazione

Non refrigerare o congelare. Periodo di validita' dopo prima apertura del confezionamento primario: 28 giorni. Il tappo non deve essere perforato piu' di 20 volte.

Avvertenze

La somministrazione e la detenzione del medicinale deve essere effettuata esclusivamente dal medico veterinario. EQUINI. La xilazina inibisce la normale motilita' intestinale. Percio', essa va usata solo nei cavalli con coliche che non rispondono agli analgesici. L'uso della xilazina va evitato nei cavalli con disfunzione cecale. Dopo trattamento del cavallo con xilazina, l'animale e' riluttante a camminare, per cui se possibile il farmaco va somministrato sul posto dove avra' luogo iltrattamento/lo studio. Esercitare cautela nella somministrazione del prodotto nei cavalli suscettibili alla laminite. I cavalli con malattie o disfunzioni respiratorie possono sviluppare una dispnea pericolosaper la vita. La dose va tenuta piu' bassa possibile. L'associazione c on a anestetici deve essere oggetto di una valutazione del rapporto rischio/beneficio. Tale valutazione deve considerare la composizione deiprodotti, il loro dosaggio e la natura dell'intervento chirurgico. I dosaggi raccomandati variano probabilmente secondo la scelta dell'associazione anestetica. CANI, GATTI. La xilazina inibisce la normale motilita' intestinale. Cio' puo' rendere indesiderabile la sedazione da xilazina per le radiografie gastrointestinali, perche' essa determina ilriempimento dello stomaco da parte dei gas, rendendo meno certa l'int erpretazione. I cani brachicefalici con malattie o disfunzioni respiratorie possono sviluppare una dispnea pericolosa per la vita. L'associazione con altri agenti pre-anestetici o anestetici deve essere oggettodi una valutazione del rapporto rischio/beneficio. Tale valutazione d eve considerare la composizione dei prodotti, il loro dosaggio e la natura dell'intervento chirurgico. I dosaggi raccomandati variano probabilmente secondo la scelta dell'associazione anestetica. BOVINI. I ruminanti sono estremamente suscettibili agli effetti della xilazina. Di norma, i bovini rimangono in piedi alle dosi piu' basse, ma alcuni animali possono perdere la stazione. Alle dosi raccomandate piu' elevate, la maggior parte degli animali perde la stazione e alcuni animali vanno in decubito laterale. Le funzioni motorie reticolo-ruminali sono depresse dopo l'iniezione di xilazina. Cio' puo' causare meteorismo. Si raccomanda di ritirare il cibo e l'acqua diverse ore prima della somministrazione della xilazina. Nei bovini, la capacita' di eruttazione, ditosse e di deglutizione e' mantenuta, ma ridotta durante il periodo d i sedazione, percio' gli animali vanno tenuti sotto stretta osservazione durante il periodo del risveglio: gli animali vanno tenuti in decubito sternale. Nei bovini, possono comparire effetti che mettono in pericolo la vita dopo dosi intramuscolari superiori a 0,5 mg/kg di peso corporeo (insufficienza respiratoria e circolatoria). Per questo, e' necessario un dosaggio molto preciso. L'associazione con altri agenti pre-anestetici o anestetici deve essere oggetto di una valutazione del rapporto rischio/beneficio. Tale valutazione deve considerare la composizione dei prodotti, il loro dosaggio e la natura dell'intervento chirurgico. I dosaggi raccomandati variano probabilmente secondo la sceltadell'associazione anestetica. La xilazina e un agonista dei recettori adrenergici alfa2; i sintomi dopo assorbimento possono comprendere ef fetti clinici quali sedazione dose-dipendente, depressione respiratoria, bradicardia, ipotensione, secchezza della bocca e iperglicemia. Sono state riportate anche aritmie ventricolari. I sintomi emodinamici e respiratori vanno trattati sintomaticamente. Tenere calmi gli animali,perche' possono rispondere agli stimoli esterni. Evitare la somminist razione intra-arteriosa. Occasionalmente, nel bovino in decubito puo' comparire timpanismo, che puo' essere prevenuto tenendo l'animale in decubito sternale. Per prevenire l'aspirazione di saliva o cibo, abbassare la testa e il collo dell'animale. Tenere a digiuno gli animali prima dell'uso del prodotto. Gli animali piu' anziani e spossati sono piu' sensibili alla xilazina, mentre quelli nervosi o molto eccitabili possono richiedere dosi relativamente elevate. In caso di disidratazione, la xilazina va usata con cautela. L'emesi si osserva generalmente entro 3-5 minuti dopo la somministrazione di xilazina nel gatto e nel cane. Si raccomanda di tenere a digiuno i cani e i gatti per 12 ore prima dell'intervento; essi possono avere libero accesso all'acqua potabile. La pre-medicazione con atropina nel gatto e nel cane puo' ridurre la salivazione e gli effetti bradicardici. Dopo la somministrazione, gli animali vanno lasciati tranquilli fino a che non viene raggiunto il pieno effetto. Si consiglia di raffreddare gli animali se la temperatura ambientale e' superiore ai 25 gradi C e di tenerli al caldo se le temperature sono basse. Per gli interventi chirurgici dolorosi, la xilazina va sempre usata in associazione ad anestetici locali o generali. La xilazina produce un certo grado di atassia; percio', la xilazina vausata con cautela nelle procedure che coinvolgono le estremita' dista li e nella castrazione in stazione del cavallo. Gli animali vanno monitorati fino a quando l'effetto non sia completamente scomparso (es. funzione cardiaca e respiratoria, anche in fase post-operatoria) e vannoisolati per evitare prepotenze da parte di altri animali. Per l'uso n egli animali giovani, vedere i limiti di eta' menzionati. Se il prodotto e' destinato all'uso in animali giovani al di sotto di questi limiti di eta', il veterinario deve valutare il rapporto rischio/beneficio.Precauzioni speciali per chi somministra il prodotto agli animali: in caso di ingestione o di autoinoculazione accidentale, rivolgersi imme diatamente ad un medico mostrandogli il foglietto illustrativo, ma NONGUIDARE, perche' possono comparire sedazione e alterazioni della pres sione arteriosa. Evitare il contatto con cute, occhi e mucose. Lavare immediatamente la cute esposta con molta acqua. Togliere gli indumenticontaminati che sono a diretto contatto con la cute. In caso di conta tto accidentale del prodotto con gli occhi, risciacquare abbondantemente con acqua corrente. Se compaiono sintomi, rivolgersi a un medico. Sovradosaggio: in caso di sovradosaggio accidentale, possono comparire aritmie cardiache, ipotensione e profonda depressione respiratoria e del SNC. Dopo un sovradosaggio, sono state riportate anche convulsioni.La xilazina puo' essere antagonizzata dagli antagonisti a2-adrenergic i. Per il trattamento degli effetti depressivi respiratori della xilazina, puo' essere raccomandato il supporto respiratorio meccanico con osenza stimolanti respiratori (es. doxapram).

Tempo di attesa

Carne, visceri. Bovini, equini: 1 giorno. Latte. Bovini, equini: zero ore.

Specie di destinazione

Bovini, equini, cani, gatti.

Interazioni

Altri agenti depressivi del SNC (barbiturici, narcotici, anestetici, tranquillizzanti ecc.) possono causare ulteriore depressione del SNC seusati assieme alla xilazina. I dosaggi di questi agenti vanno ridotti . La xilazina va usata, quindi, con cautela in associazione con i neurolettici e i tranquillizzanti. La xilazina non va usata in associazione con farmaci simpaticomimetici quali l'epinefrina, poiche' ne puo' conseguire un'aritmia ventricolare. L'uso endovenoso concomitante di sulfamidici potenziati e alfa-2 agonisti puo' causare aritmie cardiache che possono risultare fatali. Mentre non e' stato riportato alcun effetto simile con questo prodotto, si raccomanda che non venga effettuata la somministrazione endovenosa di prodotti contenenti trimetoprim/sulfonamide se il cavallo e' stato sedato con xilazina.

Effetti indesiderati

In generale, possono comparire effetti collaterali tipici degli agonisti alfa2-adrenergici, quali bradicardia, aritmie reversibili e ipotensione arteriosa. La termoregolazione puo' essere influenzata e, di conseguenza, la temperatura corporea puo' diminuire o aumentare, a secondadella temperatura ambientale. Possono comparire depressione o arresto respiratorio, specialmente nel gatto. CANI, GATTI. I gatti e i cani v omitano spesso all 'inizio della sedazione indotta dalla xilazina, specialmente quando gli animali hanno appena mangiato. Gli animali possono manifestare salivazione profusa in seguito a iniezione di xilazina. Altri effetti avversi osservati nel cane e nel gatto sono: tremori muscolari, bradicardia con blocco AV, ipotensione arteriosa, ridotta frequenza respiratoria, movimento in risposta a intensa stimolazione uditiva, iperglicemia e aumentata urinazione nel gatto. Nel gatto, la xilazina causa contrazioni uterine e puo' indurre parto prematuro. Nel cane, gli effetti avversi sono generalmente piu pronunciati dopo somministrazione sottocutanea, rispetto a quella intramuscolare e l 'effetto (efficacia) puo' essere meno prevedibile. Nelle razze canine suscettibili con un ampio torace (alano, setter irlandese), si sono riportati rari casi di meteorismo. Negli animali anestetizzati, per lo piu' durantee dopo il periodo del risveglio, in casi molto rari, si sono osservat i disturbi cardiorespiratori (arresto cardiaco, dispnea, bradipnea, edema polmonare, ipotensione arteriosa) e segni neurologici (convulsioni, prostrazione, anomalie pupillari, tremori). BOVINI. Nei bovini, la xilazina puo' indurre parto prematuro e, inoltre, riduce l 'impianto dell 'ovocellula. I bovini che hanno ricevuto dosi elevate di xilazina soffrono a volte di feci molli nelle 24 ore successive alla somministrazione. Altre reazioni avverse comprendono russamento, salivazione profusa, atonia ruminale, atonia della lingua, rigurgito, meteorismo, stridore nasale, ipotermia, bradicardia, aumentata urinazione e prolasso reversibile del pene. Nei bovini, gli effetti avversi sono generalmentepiu' pronunciati dopo somministrazione intramuscolare rispetto a quel la endovenosa. EQUINI. Nel cavallo, compare spesso sudorazione quando gli effetti della sedazione regrediscono. Specialmente nel cavallo, sono state riportate severa bradicardia e ridotta frequenza respiratoria. In seguito a somministrazione nel cavallo, compare di solito un aumento transitorio, seguito da una caduta, della pressione arteriosa. E' stata riportata un 'urinazione piu' frequente. Sono possibili tremori muscolari e movimento in risposta a marcati stimoli uditivi e fisici. Anche se rari, sono state riportate violente reazioni nel cavallo in seguito alla somministrazione di xilazina. Possono comparire atassia e prolasso reversibile del pene. In casi molto rari, la xilazina puo' indurre lievi coliche, perche' la motilita intestinale viene temporaneamente depressa. Come misura preventiva, il cavallo non deve ricevere cibo dopo la sedazione, fin quando gli effetti non siano completamente scomparsi.

Gravidanza e allattamento

Sebbene gli studi di laboratorio nel ratto non abbiano mostrato evidenza di effetti teratogenici o fetotossici, l'impiego del prodotto durante i primi due trimestri di gravidanza e' subordinato alla valutazionedel rapporto rischio/beneficio. Non usare nelle ultime fasi della gra vidanza (in particolare nei bovini e nei gatti), eccetto che al momento del parto, perche' la xilazina causa contrazioni uterine e puo' indurre travaglio prematuro. Non usare nei bovini che ricevono un trapianto di ovuli, perche' l'aumentato tono uterino puo' ridurre la probabilita' di impianto dell'ovulo.