Nimodipina Pensa - Os Gtt Fl25ml

Dettagli:
Nome:Nimodipina Pensa - Os Gtt Fl25ml
Codice Ministeriale:037513013
Principio attivo:Nimodipina
Codice ATC:C08CA06
Fascia:C
Prezzo:11
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Pensa Pharma Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Gocce orali soluzione
Contenitore:Flaconcino contagocce
Iva:10%
Temp. Conservazione:Conservare nella confezione originale
Scadenza:36 mesi

Denominazione

NIMODIPINA PENSA 30 MG/0,75 ML GOCCE ORALI, SOLUZIONE

Formulazioni

Nimodipina Pensa - Os Gtt Fl25ml

Categoria farmacoterapeutica

Calcio-antagonisti.

Principi attivi

0,75 ml di soluzione (corrispondenti a 20 gocce) contengono nimodipina30 mg.

Eccipienti

Macrogolglicerolo, idrossistearato, etanolo 96%.

Indicazioni

Prevenzione e terapia di deficit neurologici ischemici correlati a vasospasmo cerebrale.

Controindicazioni / effetti secondari

Non somministrare in gravidanza o durante l'allattamento e nei casi diipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipie nti. Non somministrare in concomitanza con rifampicina, in quanto l'assunzione contemporanea di rifampicina puo' ridurre significativamente l'efficacia della nimodipina. Una funzionalita' epatica gravemente compromessa, e particolarmente la cirrosi epatica, puo' causare un aumento della biodisponibilita' di nimodipina, dovuto ad una diminuzione delsuo metabolismo legato all'effetto di primo passaggio o della sua cle arance. Per questo motivo non somministrare a pazienti con funzionalita' epatica gravemente compromessa (ad esempio cirrosi epatica). La terapia concomitante di nimodipina per via orale e farmaci antiepilettici, quali fenobarbital, fenitoina o carbamazepina, e' controindicata, inquanto l'assunzione contemporanea di tali farmaci puo' ridurre signif icativamente l'efficacia della nimodipina.

Posologia

Salvo diversa prescrizione medica, la dose giornaliera raccomandata e'di 30 mg x 3 volte (0,75 ml di soluzione x 3 volte). 0,75 ml di soluz ione sono pari a 30 mg di nimodipina e corrispondono al contagocce riempito fino alla tacca. In pazienti con funzionalita' renale gravementecompromessa (filtrazione glomerulare < 20 ml/min), la necessita' di u n trattamento con il medicinale dovrebbe essere considerata con cautela ed il paziente regolarmente controllato. In caso di gravi alterazioni della funzionalita' renale ed epatica, eventuali effetti collaterali, come l'abbassamento della pressione arteriosa, possono essere piu' pronunciati; in questi casi, se necessario, la dose dovrebbe essere ridotta o sospeso il trattamento. In caso di somministrazione concomitante con inibitori del sistema CYP 3A4, puo' rendersi necessaria una modulazione del dosaggio. Nella profilassi e nel trattamento dei deficit neurologici ischemici conseguenti a vasospasmo cerebrale indotto da emorragia subaracnoidea, terminata la terapia parenterale, si raccomanda di proseguire la somministrazione di nimodipina per via orale per circa 7 giorni (60 mg - 1,5 ml di soluzione corrispondenti a 2 contagocce riempiti fino alla tacca - 6 volte al giorno, ad intervalli di 4 ore).Assunmere lontano dai pasti, le gocce diluite in poca acqua. Non assu mere con succo di pompelmo. Non immergere il contagocce nell'acqua e non sciacquarlo. Dopo aver messo le gocce in acqua riporre il contagocce nel flacone. L'intervallo tra le singole somministrazioni non dovrebbe essere inferiore alle 4 ore.

Conservazione

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Non refrigerare.

Avvertenze

Anche se non vi sono evidenze che il trattamento sia associato con un aumento della pressione endocranica, usare con cautela in presenza di edema cerebrale generalizzato o in condizioni caratterizzate da un notevole aumento della pressione endocranica. Usare con cautela anche neipazienti gravemente ipotesi (pressione arteriosa sistolica < 100 mmHg ). In pazienti molto anziani affetti da piu' patologie, in pazienti con funzionalita' cardiovascolare o renale gravemente compromessa (filtrazione glomerulare < 20 ml/min), la necessita' di un trattamento con il farmaco dovrebbe essere considerata con cautela ed il paziente regolarmente controllato. La nimodipina viene metabolizzata attraverso il sistema del citocromo P450 3A4. I farmaci sia inibitori che induttori di questo sistema enzimatico possono quindi modificare l'effetto di primo passaggio (dopo somministrazione orale) o la clearance della nimodipina. Farmaci che inibiscono il sistema del citocromo P450 3A4, e che quindi possono causare un aumento della concentrazione plasmatici di nimodipina, sono, per esempio: antibiotici macrolidi (es. eritromicina)inibitori delle proteasi anti-HIV (es. ritonavir) antimicotici azoici (es. ketoconazolo) antidepressivi nefazodone e fluoxetina quinupristi n/dalfopristin cimetidina acido valproico. In caso di somministrazioneconcomitante con questi farmaci, la pressione arteriosa deve essere m onitorata e, in caso di necessita', deve essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio di nimodipina.

Interazioni

Effetti di altri farmaci sulla nimodipina: la nimodipina viene metabolizzata attraverso il sistema del citocromo P450 3A4, localizzato sia alivello della mucosa intestinale che del fegato. I farmaci sia inibit ori che induttori di questo sistema enzimatico possono quindi modificare l'effetto di primo passaggio (dopo somministrazione orale) o la clearance della nimodipina. L'entita' e la durata di questa interazione devono essere prese in considerazione quando nimodipina e' somministrata contemporaneamente ai seguenti farmaci. Rifampicina: esperienze con altri calcio-antagonisti lasciano ritenere che la rifampicina acceleriil metabolismo della nimodipina attraverso un processo di induzione e nzimatica. Percio' l'efficacia di nimodipina potrebbe essere significativamente ridotta se somministrata con rifampicina. L'uso di nimodipina con rifampicina e' quindi controindicato. Farmaci antiepilettici induttori del sistema del citocromo P450 3A4, come il fenobarbital, la fenitoina o la carbamazepina: una precedente terapia cronica con fenobarbital, fenitoina o carbamazepina riduce in maniera marcata la biodisponibilita' della nimodipina somministrata per os. Pertanto, la terapia concomitante con questi farmaci e nimodipina per via orale e' controindicata. Inibitori del sistema del citocromo P450 3A4: in caso di somministrazione concomitante con i seguenti inibitori del sistema del citocromo P450 3A4, la pressione arteriosa deve essere monitorata e, in caso di necessita', deve essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio di nimodipina. Antibiotici macrolidi: non sono stati condotti studi di interazione fra antibiotici macrolidi e nimodipina. Alcuniantibiotici macrolidi sono noti come inibitori del sistema del citocr omo P450 3A4 e l'eventualita' di un'interazione a questo livello non puo' essere scartata. Percio' gli antibiotici macrolidi non devono essere usati in combinazione con nimodipina. L'azitromicina, anche se appartenente strutturalmente alla classe degli antibiotici macrolidi, non e' un inibitore del sistema del citocromo CYP 3A4. Inibitori delle proteasi anti-HIV: non sono stati condotti veri e propri studi per investigare la potenziale interazione tra nimodipina e inibitori delle proteasi anti-HIV. E' stato riportato che alcuni farmaci di questa classe sono potenti inibitori del sistema del citocromo P450 3A4. Per questo motivo, la possibilita' di un aumento marcato e clinicamente rilevante della concentrazione plasmatica di nimodipina, in caso di sua somministrazione in concomitanza con uno di questi farmaci, non puo' essere esclusa. Antimicotici azolici (es. ketoconazolo): non sono stati condotti veri e propri studi per investigare la potenziale interazione tra nimodipina e ketoconazolo. E' noto che gli antimicotici azoici inibiscono il sistema del citocromo P450 3A4, e varie interazioni sono state riportate per altri calcio-antagonisti diidropiridinici. Quindi, nel caso siano somministrati assieme a nimodipina orale, non si puo' escludere un sostanziale aumento della biodisponibilita' sistemica di nimodipina, dovuto ad una diminuzione del metabolismo legato all'effetto di primo passaggio. Nefazodone: non sono stati condotti veri e propri studiper investigare la potenziale interazione tra nimodipina e nefazodone . Questo farmaco antidepressivo e' conosciuto come un potente inibitore del sistema del citocromo P450 3A4. Quindi, nel caso in cui nefazodone sia somministrato assieme a nimodipina, non si puo' escludere un sostanziale aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina. Fluoxetina: la contemporanea somministrazione di nimodipina con l'antidepressivo fluoxetina allo stato stazionario ha condotto ad un aumento di circa il 50% dei livelli plasmatici di nimodipina. La concentrazione della fluoxetina e' diminuita in modo marcato, mentre la concentrazione del suo metabolita attivo, norfluoxetina, non e' stata influenzata. Quinupristin/dalfopristin: sulla base di esperienze con il calcio-antagonista nifedipina, la somministrazione concomitante di nimodipina e quinupristin/dalfopristin puo' portare ad un aumento della concentrazioneplasmatici di nimodipina. Cimetidina: la somministrazione contemporan ea di nimodipina e della cimetidina (un anti-P) puo' portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina. Acido valproico: la somministrazione contemporanea di nimodipina e dell'acido valproico (un anticonvulsivante) puo' portare ad un aumento della concentrazioneplasmatica di nimodipina. Ulteriori interazioni: l'assunzione contemp oranea di nimodipina e nortriptilina allo stato stazionario ha condotto ad un modesto decremento nella concentrazione della nimodipina senzainfluenzare i livelli plasmatici della nortriptilina. Effetti della n imodipina su altri farmaci. Farmaci antiipertensivi: la nimodipina puo' aumentare l'effetto antiipertensivo di farmaci di questa classe somministrati contemporaneamente, come, per esempio: diuretici beta-bloccanti ACE-inibitori A1 antagonisti altri calcio-antagonisti alfa-bloccanti inibitori del PDE5 alfa-metildopa Comunque, nel caso un'associazione di questo tipo sia inevitabile, e' necessario un monitoraggio del paziente particolarmente attento. Zidovudina: in uno studio sulla scimmia la simultanea somministrazione endovenosa del farmaco anti-HIV zidovudina e di nimodipina in bolo ha indotto un incremento significativo della AUC per la zidovudina con una significativa riduzione del suo volume di distribuzione e della clearance. Interazioni fra farmaco e alimenti. Succo di pompelmo: il succo di pompelmo inibisce il metabolismo ossidativo delle diidropiridine. L'assunzione contemporanea di succo di pompelmo e nimodipina aumenta la concentrazione plasmatica e la durata dell'azione di quest'ultima, a causa di una diminuzione del suo metabolismo legato all'effetto di primo passaggio o della sua clearance. Come conseguenza di cio', l'effetto antiipertensivo della nimodipina puo' risultare aumentato. Questo fenomeno si puo' verificare almeno per4 giorni dopo l'ultima ingestione di succo di pompelmo. L'ingestione di pompelmo o succo di pompelmo deve quindi essere evitata durante il trattamento con nimodipina. Casi in cui non si e' evidenziata un'interazione Aloperidolo: la contemporanea somministrazione di nimodipina allo stato stazionario a pazienti in trattamento individuale a lungo termine con aloperidolo non ha messo in evidenza nessuna potenziale reciproca interazione. La contemporanea somministrazione di nimodipina per via orale e di diazepam, digossina, glibenclamide, indometacina, ranitidina e warfarina non ha messo in evidenza nessuna potenziale reciproca interazione.

Effetti indesiderati

>>Reazioni avverse segnalate in diversi studi clinici con nimodipina avente indicazione "Prevenzione e terapia di deficit neurologici ischemici correlati a vasospasmo cerebrale", ordinate in base alle categoriedi frequenza secondo CIOMS III (in studi contro placebo 703 pazienti sono stati trattati con nimodipina e 692 con placebo, in studi in aperto 2496 pazienti sono stati trattati con nimodipina). Alterazioni del sangue e sistema linfatico. Cambiamenti nella conta delle cellule ematiche. Non comune (>=0,1% a <1%): trombocitopenia. Alterazioni del sistema immunitario. Reazioni acute di ipersensibilita'. Non comune: reazione allergica, rash. Alterazioni del sistema nervoso. Sintomi cerebrovascolari non specifici. Non comune: mal di testa. Alterazioni cardiache. Aritmie non specifiche. Non comune: tachicardia; raro (>=0,01% a <0,1%): bradicardia. Alterazioni del sistema vascolare, sintomi cardiovascolari non specifici. Non comune: ipotensione, vasodilatazione. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Sintomi gastrointestinali. Noncomune: nausea; raro: ileo. Alterazioni del sistema epatobiliare. Rea zioni epatiche leggere o moderate. Raro: aumento transitorio degli enzimi epatici. >>Reazioni avverse segnalate in diversi studi clinici connimodipina avente indicazione "Prevenzione e terapia di deficit neuro logici ischemici", ordinate in base alle categorie di frequenza secondo CIOMS III (in studi contro placebo 1594 pazienti sono stati trattaticon nimodipina e 1558 con placebo, in studi in aperto 8049 pazienti s ono stati trattati con nimodipina; status 20 ottobre 2005) e dati di post-marketing Alterazioni del sistema immunitario. Reazioni acute di ipersensibilita'. Non comune: reazione allergica, rash. Alterazioni delsistema nervoso. Sintomi cerebrovascolari non specifici. Non comune: mal di testa, capogiri. Sintomi neurologici non specifici. Non comune:senso di vertigine, ipercinesia, tremori. Alterazioni cardiache. Arit mie non specifiche. Non comune: palpitazioni, tachicardia. Alterazionidel sistema vascolare. Sintomi cardiovascolari non specifici. Comune (>=1% a <10%): ipotensione vasodilatazione; non comune: sincope, edema. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Sintomi gastrointestinali. Non comune: costipazione, diarrea, flatulenza.

Gravidanza e allattamento

Non somministrare in gravidanza o durante l'allattamento. Fertilizzazione in-vitro: in singoli casi di fertilizzazione in-vitro i calcio-antagonisti sono stati associati con cambiamenti biochimici reversibili nella testa degli spermatozoi, con possibile conseguente riduzione della funzionalita' spermatica.