Orfadin - Fl 60cps 2mg

Dettagli:
Nome:Orfadin - Fl 60cps 2mg
Codice Ministeriale:036870018
Principio attivo:Nitisinone
Codice ATC:A16AX04
Fascia:A
Prezzo:1320.31
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Swedish Orphan Biovitrum Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Capsule rigide
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 gradi
Scadenza:18 mesi

Denominazione

ORFADIN 2 MG CAPSULE RIGIDE

Formulazioni

Orfadin - Fl 60cps 2mg

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci dell'apparato gastrointestinale e del metabolismo, prodotti vari dell'apparato gastrointestinale e del metabolismo.

Principi attivi

Ogni capsula contiene 2 mg di nitisinone.

Eccipienti

Contenuto della capsula: amido pregelatinizzato (di mais). Rivestimento della capsula: gelatina, biossido di titanio (E 171). Scritta stampata: ossido di ferro nero (E 172), lacca, propilenglicole, idrossido diammonio.

Indicazioni

Trattamento dei pazienti adulti e pediatrici (di qualsiasi fascia d'eta') con diagnosi confermata di tirosinemia ereditaria di tipo 1 (HT-1), in associazione con ridotto apporto alimentare di tirosina e fenilalanina.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Le donne che assumono il nitisinone non devono allattare al seno.

Posologia

Il trattamento con nitisinone deve essere iniziato e monitorato da un medico esperto nel trattamento dei pazienti affetti da HT-1. Per aumentare la sopravvivenza complessiva ed evitare complicanze come insufficienza epatica, cancro del fegato e patologie renali, il trattamento ditutti i genotipi deve essere iniziato il prima possibile. E' necessar io associare al trattamento con nitisinone una dieta povera di fenilalanina e di tirosina, da controllare mediante monitoraggio degli aminoacidi plasmatici. La dose iniziale raccomandata nella popolazione pediatrica e adulta e' di 1 mg per kg di peso corporeo al giorno, distribuita in 2 dosi somministrate per via orale. La dose di nitisinone deve essere aggiustata caso per caso. Aggiustamento della dose: durante il monitoraggio regolare, e' opportuno tenere sotto controllo i livelli disuccinilacetone urinario, i test di funzionalita' epatica ed i livell i di alfa-fetoproteina. Se dopo un mese dall'inizio del trattamento con nitisinone il succinilacetone e' ancora rilevabile nell'urina, la dose di nitisinone, distribuita in 2 somministrazioni, deve essere portata a 1,5 mg/kg peso corporeo/die. In base alla valutazione di tutti i parametri biochimici, potra' essere richiesta una dose di 2 mg/kg pesocorporeo/die. Tale quantita' rappresenta la dose massima per tutti i pazienti. Se la risposta biochimica risulta soddisfacente, la dose deve essere corretta esclusivamente in base all'aumento del peso corporeo. In ogni caso, oltre ai suddetti test, durante la fase iniziale dellaterapia o in caso di peggioramento puo' presentarsi la necessita' di controllare piu' strettamente tutti i parametri biochimici disponibili(il succinilacetone plasmatico, l'acido 5-aminolevulinico (ALA) e l'a ttivita' della porfobilinogeno (PBG)-sintasi eritrocitaria). Popolazioni speciali: non vi sono indicazioni specifiche di dosaggio per i pazienti anziani o i pazienti con compromissione della funzione renale o epatica. Popolazione pediatrica: la dose raccomandata in mg per kg di peso corporeo e' uguale per bambini e adulti. Modo di somministrazione:e' possibile aprire la capsula e versarne il contenuto in sospensione in una piccola quantita' di acqua o in un sostitutivo del pasto in fo rma di bevanda subito prima dell'assunzione. E' disponibile anche sotto forma di sospensione orale da 4 mg/ml per i pazienti pediatrici che hanno difficolta' a deglutire le capsule. Se il trattamento con nitisinone e' iniziato a stomaco pieno, si raccomanda di proseguire con questa modalita' di somministrazione.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C).

Avvertenze

Monitoraggio dei livelli di tirosina plasmatica: prima di iniziare il trattamento con nitisinone, si raccomanda di eseguire un esame ocularecon lampada a fessura. Se durante il trattamento con nitisinone il pa ziente presenta disturbi della vista, e' necessario procedere immediatamente a una visita oftalmologica. E' necessario assicurarsi che il paziente segua il regime dietetico prescritto e misurare le concentrazioni plasmatiche di tirosina. Se il livello di tirosina supera 500 micromoli/L, occorre diminuire ulteriormente l'apporto alimentare di tirosina e fenilalanina. Si raccomanda di non abbassare la concentrazione ditirosina plasmatica mediante riduzione o interruzione del dosaggio di nitisinone, poiche' la carenza metabolica potrebbe provocare un peggi oramento della condizione clinica del paziente. Monitoraggio epatico: la funzione epatica deve essere regolarmente monitorata mediante test di funzionalita' epatica e tecniche di imaging. Si raccomanda inoltre di tenere sotto controllo le concentrazioni dell'alfa - fetoproteina sierica. L'aumento della concentrazione dell'alfa - fetoproteina sierica puo' indicare che il trattamento e' inadeguato. Nei pazienti che presentano tale segno o segni di noduli epatici occorre verificare la presenza di eventuali tumori maligni del fegato. Monitoraggio delle piastrine e dei leucociti (WBC): monitorare regolarmente la conta leucocitaria e quella delle piastrine, poiche' durante la valutazione clinica sono stati osservati alcuni casi di trombocitopenia e leucopenia reversibili. Visite di controllo devono essere effettuate ogni 6 mesi: in caso di eventi avversi, sono raccomandati intervalli piu' brevi tra le visite.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi formali d'interazione con altri medicinali. Poiche' il nitisinone viene metabolizzato in vitro dal CYP 3A4, potrebbe presentarsi la necessita' di correggere la dose in caso di somministrazione concomitante con inibitori o induttori di tale enzima. In base agli studi in vitro, si ritiene che il nitisinone non debba inibire il metabolismo mediato dal CYP 1A2, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4. Non sono stati effettuati studi formali sulle interazioni tra le capsule rigide e gli alimenti. Tuttavia il nitisinone e' stato somministratoinsieme ad alimenti durante il processo di generazione dei dati sull' efficacia e sulla sicurezza. Pertanto, se il nitisinone, in forma capsule rigide, viene somministrato inizialmente insieme agli alimenti, siraccomanda di conservare sempre tale modalita' di somministrazione.

Effetti indesiderati

Frequenze reazioni avverse: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), rara (>=1/10.000, <1/1.000), molto rara (<1/10.000), non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico.Comune: trombocitopenia, leucopenia, granulocitopenia; non comune: le ucocitosi. Patologie dell'occhio. Comune: congiuntivite, opacita' corneale, cheratite, fotofobia, dolore oculare; non comune: blefarite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo; non comune: dermatite esfoliativa, rash eritematosi, prurito. Esami diagnostici. Molto comune:livelli di tirosina elevati. Descrizione di reazioni avverse selezion ate: il trattamento con nitisinone conduce a livelli elevati di tirosina. L'aumento dei livelli di tirosina e' stato associato a reazioni avverse a carico dell'occhio quali per es. opacita' corneale ed a lesioni ipercheratosiche. La restrizione dell'apporto alimentare di tirosinae fenilalanina e' destinata a limitare la tossicita' associata a ques to tipo di tirosinemia mediante una riduzione dei livelli di tirosina.In studi clinici, la granulocitopenia e' risultata di grado severo be nche' con frequenza non comune (<0,5x10^9 /L) e non e' stata associataa infezioni. Le reazioni avverse riguardanti le Patologie del sistema emolinfopoietico sono cessate con la prosecuzione del trattamento con nitisinone. Popolazione pediatrica: il profilo di sicurezza e' preval entemente basato sulla popolazione pediatrica in quanto il trattamentocon nitisinone deve essere iniziato non appena viene posta la diagnos i di tirosinemia ereditaria di tipo 1 (HT-1). Dallo studio clinico e dai dati successivi all'immissione in commercio non emergono indicazioni che il profilo di sicurezza e' diverso in sottogruppi della popolazione pediatrica o e' diverso dal profilo di sicurezza nei pazienti adulti. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta.

Gravidanza e allattamento

Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso del nitisinone in donne ingravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' rip roduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Il medicinale non deve essere usato durante la gravidanza a meno che le condizioni cliniche della donna rendano necessario il trattamento con nitisinone. Non e' noto se il nitisinone sia escreto nel latte materno.Studi sugli animali hanno dimostrato effetti postnatali nocivi attrav erso l'esposizione del latte materno al nitisinone. Pertanto le donne che assumono il nitisinone non devono allattare con latte materno, in quanto non si puo' escludere un danno al lattante. Non ci sono dati sull'influenza esercitata dal nitisinone sulla fertilita'.