Recaflux - 12cpr 1g

Dettagli:
Nome:Recaflux - 12cpr 1g
Codice Ministeriale:034796019
Principio attivo:Flucloxacillina Sodica
Codice ATC:J01CF05
Fascia:A
Prezzo:10.69
Rimborso:10.69
Produttore:Ro-farm.Di De Maio Salvatore&c
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:In luogo fresco e asciutto
Scadenza:36 mesi

Denominazione

RECAFLUX 1 G COMPRESSE

Formulazioni

Recaflux - 12cpr 1g

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterici beta-lattamici, penicilline.

Principi attivi

Flucloxacillina sodica monoidrata 1,088 g (pari a 1 g di flucloxacillina acida).

Eccipienti

Carbossimetilcellulosa sodica, polivinilpirrolidone, magnesio stearato.

Indicazioni

Il prodotto e' somministrabile in tutte le infezioni sostenute da batteri sensibili alla flucloxacillina; per la sua azione, bloccando le beta-lattamasi, potenzia l'azione di altre penicilline semisintetiche adampio spettro, quali: l'amoxicillina, l'ampicillina, etc. Le infezion i sono, pertanto, quelle gravi a carico di vari organi ed apparati.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' verso la flucloxacillina o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico, in particolare penicilline e cefalosporine. Ipersensibilita' verso altri componenti del prodotto. Generalmente controindicato in gravidanza (vedere anche "Gravidanza e allattamento"). E' controindicato in pazienti con precedente storia di disfunzione epatica/ittero associato a flucloxacillina.

Posologia

Adulti: una compressa ogni 6-8 ore. Bambini (8-14 anni): mezza compressa ogni 8 ore. Per ottenere un tasso sierico massimo si raccomanda di prendere il medicinale mezz'ora prima dei pasti, perche' la presenza di cibo nello stomaco riduce l'assorbimento del farmaco. In caso di gravi disturbi gastro-intestinali con vomito e/o diarrea, non e' garantito un sufficiente assorbimento delle compresse.

Conservazione

Da conservare in luogo fresco ed asciutto.

Avvertenze

L'impiego di antibatterici ad alte dosi per brevi periodi di tempo neltrattamento della gonorrea puo' mascherare i sintomi di una infezione luetica in incubazione. In tal caso e' opportuno sottoporre il pazien te anche ad analisi per diagnosticare la lue. L'impiego prolungato di penicilline, cosi' come di altri antibiotici, puo' favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili (incluso funghi), che richiede l'adozione di adeguate misure terapeutiche. Il manifestarsi di diarree gravi e prolungate e' messo in relazione con l'impiego di diverse classi di antibiotici. In tale evenienza si deve considerare la possibilita' di colite pseudomembranosa. Nel caso che l'indagine coloscopica ne confermi la diagnosi, l'antibiotico in uso deve essere immediatamente sospeso e si deve instaurare un trattamento con vancomicina per via orale.I farmaci inibitori della peristalsi sono in questi casi controindica ti. Il trattamento con penicilline puo' determinare false positivita' del test di Coombs e di quelli per la glicosuria (rattivo di Feheling,di Benedict e "Clintest"). Reazioni di ipersensibilita' e di anafilas si gravi sono state riportate per lo piu' a seguito di impiego parenterale di penicillina, molto piu' raramente a seguito di somministrazione orale. L'insorgere di tali reazioni e' comunque piu' frequente in soggetti con anamnesi di ipersensibilita' soggettiva verso allergeni multipli di asma, febbre da fieno ed orticaria. Puo', esistere allergia incrociata tra Penicilline e Cefalosporine e tra Flucloxacillina e Penicillina G. E' quindi necessario, prima di iniziare una terapia, accertare l'esistenza di eventuali precedenti di reazioni da ipersensibilita' alle penicilline, alle cefalosporine o ad altre sostanze in grado dicausare allergia, in particolare da farmaci. In caso di reazione alle rgica si deve interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea (amine vasopressorie, antistaminici, corticosteroidi) o, in presenza di anafilassi, immediato trattamento con adrenalina od altre opportune misure di emergenza. La somministrazione di flucloxacillina sodicapuo' dar luogo, talora a disturbi elettrolitici (ipernatremia), speci almente in presenza di insufficienza cardiaca e/o renale. Insufficienza renale: l'eliminazione della flucloxacillina e' ritardata in presenza di insufficienza renale. Si raccomanda, pertanto, nei pazienti anurici o in quelli con insufficienza renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/minuto) una dose massima di 2 g nelle 24 ore in un'unica somministrazione. Durante trattamenti prolungati, si raccomanda un regolare monitoraggio delle funzioni epatica e renale. Usare concautela in pazienti con insufficienza epatica. Il medicinale non e' c ontroindicato per i soggetti affetti da celiachia.

Interazioni

Il probenecid riduce l'eliminazione renale della flucloxacillina; pertanto, la contemporanea somministrazione del medicinale con probenecid determina un aumento persistente del livello di prodotto nel sangue: la somministrazione, come per le altre penicilline, puo' diminuire l'efficacia degli anticoncezionali orali; l'associazione di flucloxacillina con aminoglicosidi puo' dar luogo a effetti sinergici.

Effetti indesiderati

Le eventuali reazioni sfavorevoli con l'impiego delle penicilline in genere, sono essenzialmente limitate ai sopra accennati fenomeni di ipersensibilita' soggettiva, quali: eruzioni cutanee tipo eritema multiforme o maculo-papuloso, prurito, orticaria. In via eccezionale, a seguito di somministrazione parenterale, possono insorgere fenomeni anafilattici anche di grado notevole. In tali casi il trattamento va interrotto e si devono instaurare le opportune misure di emergenza. L'insorgenza di tali effetti indesiderati e' piu' frequente in soggetti con una storia di ipersensibilita' verso allergeni multipli, di asma, "febbre da fieno", orticaria. Apparato gastro-intestinale: glossite, stomatite, nausea, vomito, diarrea, dolore epigastrico, flatulenza,anoressia. L'eventuale comparsa di diarrea grave e prolungata, seppure rara, deve far pensare ad una possibile insorgenza di colite pseudomenbranosa. Fegato: rari casi di epatite, ittero colestatico, talora ad insorgenza tardiva e decorso prolungato: osservati aumenti transitori delle transaminasi, lattico-deidrogenasi e fosfatasi alcalina. Apparato emolinfopoietico: eosinofilia, neutropenia, agranulocitosi, piastrinopenia ed anemia, talora emolitica. Di norma reversibili con l'interruzione del trattamento, anche queste manifestazioni sono state considerate espressioni di ipersensibilita', talora su base autoimmune (neutropenia, anemia emolitica). La neutropenia e' stata piu' frequentemente osservata in.pazienti trattati con antibiotici beta-lattamici ad alti dosaggi e per periodi di tempo prolungati (oltre 10 giorni). La comparsa di febbre, accompagnata da "rash" ed eosinofilia costituisce segnale d'allarme.Si raccomandano, pertanto, frequenti controlli della conta leucocitar ia durante trattamenti di lunga durata con dosaggi elevati. Rene: raramente, aumenti dell'azotemia e della creatinina serica; descritti casiisolati di nefrite interstiziale. Sistema nervoso centrale: ecceziona lmente, in corso di trattamenti con antibiotici beta-lattamici a dosaggi elevati in pazienti con insufficienza renale, e' stata osservata encefalopatia metabolica.

Gravidanza e allattamento

Sebbene gli studi sulla riproduzione condotti sugli animali non abbiano dimostrato alcun effetto di tossicita' fetale, il rischio di effettidannosi per il feto stesso a seguito di somministrazione di flucloxac illina non puo' essere escluso: pertanto l'uso del farmaco in gravidanza e' da riservarsi al giudizio del medico in casi di effettiva necessita'. Poiche' il prodotto passa nel latte materno, per le pazienti cheallattano occorre decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattant e ed iniziare il trattamento o, viceversa, proseguire l'allattamento evitando la somministrazione del medicinale.