Reminyl - 28cps 16mg Rp

Dettagli:
Nome:Reminyl - 28cps 16mg Rp
Codice Ministeriale:034752131
Principio attivo:Galantamina Bromidrato
Codice ATC:N06DA04
Fascia:A
Prezzo:40.62
Rimborso:39.02
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Janssen Cilag Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Capsule rigide rilascio prolungato
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

REMINYL CAPSULE RIGIDE A RILASCIO PROLUNGATO

Formulazioni

Reminyl - 28cps 8mg Rp
Reminyl - 28cps 16mg Rp
Reminyl - 28cps 24mg Rp

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci anti-demenza.

Principi attivi

Galantamina (sotto forma di bromidrato).

Eccipienti

Granuli a rilascio prolungato: dietile ftalato; etilcellulosa; ipromellosa; macrogol 400; amido di mais; saccarosio. Capsule: gelatina; titanio diossido (E171). Le capsule da 16 mg contengono inoltre ferro ossido rosso (E172). Le capsule da 24 mg contengono inoltre ferro ossido rosso (E172) e ferro ossido giallo (E172). Inchiostro: gomma lacca; ferro ossido nero (E172); glicole propilenico (E1520).

Indicazioni

Trattamento sintomatico della demenza di tipo Alzheimer da lieve a moderatamente grave.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; poiche' non ci sono dati disponibili sull'utilizzo di galantamina in pazienti con grave compromissione epatica (punteggio Child-Pugh > 9) ed in quelli con grave danno renale (clearance della creatinina < 9 ml/min); la galantamina e' controindicata in queste tipologiedi pazienti; controindicata nei pazienti che presentano contemporanea mente disfunzioni renali ed epatiche significative.

Posologia

>>Adulti/Anziani. Prima di iniziare il trattamento: la diagnosi di probabile demenza di tipo Alzheimer deve essere adeguatamente confermata sulla base delle attuali linee guida cliniche. La dose iniziale raccomandata e' di 8 mg/die per 4 settimane. Dose di mantenimento: la tollerabilita' ed il dosaggio di galantamina devono essere rivalutati ad intervalli regolari, preferibilmente entro 3 mesi dall'inizio del trattamento. Successivamente, il beneficio clinico di galantamina e la tollerabilita' del paziente al trattamento devono essere rivalutati periodicamente secondo le attuali linee guida cliniche. La terapia di mantenimento puo' essere continuata finche' i benefici terapeutici sono favorevoli ed il paziente tollera il trattamento con galantamina. La sospensione del trattamento con galantamina deve essere presa in considerazione quando l'effetto terapeutico non e' piu' evidente o se il paziente non tollera il trattamento. La dose iniziale di mantenimento e' di 16 mg/die; i pazienti devono essere mantenuti a 16 mg/die per almeno 4 settimane. L'aumento della dose di mantenimento a 24 mg/die deve essere preso in considerazione, per ciascun paziente, dopo un'appropriata valutazione che tenga conto del beneficio terapeutico e della tollerabilita'. Per quei pazienti che non mostrano un'aumentata risposta o che non tollerano la dose di 24 mg/die, si deve prendere in considerazione la riduzione della dose a 16 mg/die. Interruzione del trattamento Non si osserva effetto "di rimbalzo" in seguito all'interruzione improvvisadel trattamento (ad esempio, in preparazione ad un intervento chirurg ico). Passaggio al farmaco in capsule a rilascio prolungato dalle compresse o alla soluzione orale: si raccomanda di somministrare ai pazienti la stessa dose giornaliera totale di galantamina. I pazienti che passano alla monosomministrazione giornaliera devono assumere la loro ultima dose di farmaco compresse o soluzione orale alla sera ed iniziarele capsule a rilascio prolungato una volta al giorno il mattino segue nte. Danno renale: le concentrazioni plasmatiche di galantamina possono essere aumentate nei pazienti con danno renale da moderata a grave. Per i pazienti con una clearance della creatinina >= 9 ml/min, non e' richiesto alcun aggiustamento della dose. Nei pazienti con dannorenalegrave (clearance della creatinina inferiore a 9 ml/min), l'uso della galantamina e' controindicato. Compromissione epatica: le concentrazioni plasmatiche di galantamina possono risultare aumentate nei pazienticon compromissione epatica da moderata a grave. Nei pazienti con comp romissione della funzionalita' epatica di grado moderato(punteggio Child-Pugh 7-9), sulla base di modelli farmacocinetici, si raccomanda di iniziare il trattamento con una capsula a rilascio prolungato da 8 mg a giorni alterni, preferibilmente al mattino, per 1 settimana. Successivamente, i pazienti devono continuare il trattamento assumendo 8 mg una volta al giorno per 4 settimane. In questa tipologia di pazienti, la dose giornaliera non deve superare i 16 mg. Nei pazienti con grave compromissione epatica (punteggio Child-Pugh > 9), l'uso di galantaminae' controindicato. Nei pazienti con lieve compromissione epatica non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Trattamenti concomitanti: nei pazienti trattati con potenti inibitori del CYP2D6 o del CYP3A4,si deve considerare una riduzione delle dosi. Popolazione pediatrica: non esiste un uso specifico di galantamina nella popolazione pediatri ca. Metodo di somministrazione: le capsule rigide a rilascio prolungato di farmaco devono essere somministrate per via orale, una volta al giorno, preferibilmente con il cibo. Le capsule devono essere inghiottite intere con un po' di liquido. Le capsule non devono essere masticate o frantumate. Garantire un'adeguata assunzione di liquidi durante iltrattamento.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.

Avvertenze

Il farmaco e' indicato per pazienti con demenza di Alzheimer da lieve a moderatamente grave. Non sono stati dimostrati i benefici dell'uso di galantamina in pazienti con altre forme di demenza o di compromissione della memoria. In 2 studi clinici della durata di 2 anni in pazienti con la cosi' detta lieve compromissione delle facolta' cognitive (tipologie di compromissione della memoria piu' lievi, che non soddisfanoi criteri della demenza di Alzheimer), la terapia con galantamina non ha dimostrato alcun beneficio ne' nel rallentare il declino cognitivo , ne' nel rallentare la conversione clinica a demenza. Il tasso di mortalita' nel gruppo trattato con galantamina era significativamente piu' alto rispetto al gruppo placebo, 14/1026 (1,4%) pazienti nel gruppo galantamina e 3/1022 (0,3%) pazienti nel gruppo placebo. Le morti erano dovute a varie cause. Circa la meta' delle morti nel gruppo galantamina sembravano dovute a varie cause di origine vascolare (infarto del miocardio, ictus e morte improvvisa). La rilevanza di questi risultatiper il trattamento dei pazienti con demenza di tipo Alzheimer non e' nota. In uno studio a lungo termine, randomizzato, controllato verso placebo e condotto su 2.045 pazienti con malattia di Alzheimer da lievea moderata, non e' stato osservato alcun aumento della mortalita' nel gruppo trattato con galantamina. Il tasso di mortalita' nel gruppo pl acebo e' stato significativamente piu' alto rispetto al gruppo trattato con galantamina. Ci sono stati 56/1.021 (5,5%) decessi nei pazienti trattati con placebo e 33/1024 (3,2%) decessi nei pazienti trattati con galantamina (hazard ratio e intervalli di confidenza al 95% di 0,58 [0,37-0,89]; p = 0,011). La diagnosi della demenza di Alzheimer deve essere effettuata, secondo le attuali linee guida, da un medico esperto. La terapia con galantamina deve avvenire sotto la supervisione di unmedico ed essere iniziata solo nel caso in cui sia disponibile una pe rsona che assista il paziente e che controlli regolarmente l'assunzione del farmaco. Monitoraggio del peso: i pazienti con malattia di Alzheimer perdono peso. Il trattamento con inibitori della colinesterasi, inclusa galantamina, e' stato associato a perdita di peso in questi pazienti. Durante la terapia, e' opportuno monitorare il peso corporeo del paziente. Condizioni che richiedono cautela: come con altri colinomimetici, la galantamina deve essere somministrata con cautela nelle seguenti condizioni. Patologie cardiache: a causa della loro azione farmacologica, i colinomimetici possono avere effetti vagotonici sulla frequenza cardiaca (es. bradicardia). Questo potenziale effetto puo' essere particolarmente rilevante nei pazienti con "sindrome del nodo del seno" o con altri disturbi della conduzione cardiaca sopraventricolare, o in quelli che contemporaneamente fanno uso di farmaci che riducono significativamente la frequenza cardiaca, come la digossina ed i beta bloccanti o in pazienti con disturbi elettrolitici non controllati (es.iperkaliemia, ipokaliemia). Deve essere usata cautela nella somminist razione di galantamina in pazienti con malattie cardiovascolari, es. nel periodo immediatamente successivo ad un infarto miocardico, nuova insorgenza di fibrillazione atriale, blocco di conduzione cardiaca di secondo grado o maggiore, angina pectoris instabile o scompenso cardiaco congestizio, specialmente NYHA gruppo III-IV. L'analisi aggregata distudi controllati contro placebo condotti su pazienti con demenza di Alzheimer trattati con galantamina ha mostrato un'aumentata incidenza di alcuni eventi avversi cardiovascolari. Patologie gastrointestinali:i pazienti ad aumentato rischio per lo sviluppo di ulcere peptiche, a d esempio quelli con anamnesi di ulcera o quelli predisposti a questi disturbi, inclusi quelli cui vengono somministrati contemporaneamente farmaci antiinfiammmatori non steroidei (FANS), devono essere monitorati per l'insorgenza di eventuali sintomi. L'uso di galantamina non e' raccomandato nei pazienti con ostruzione gastro-intestinale o in fase di recupero da un intervento di chirurgia gastro-intestinale. Patologie del sistema nervoso: sono state segnalate convulsioni con l'uso di galantamina. I disturbi convulsivi possono anche essere una manifestazione della malattia di Alzheimer. In rari casi un aumento del tono colinergico puo' peggiorare i sintomi Parkinsoniani. In un'analisi aggregata di studi controllati contro placebo condotti su pazienti con demenza di Alzheimer trattati con galantamina, eventi cerebrovascolari sono stati osservati in modo non comune; di questo e' necessario tener conto nella somministrazione di galantamina in pazienti con malattie cerebrovascolari. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: i colinomimetici devono essere prescritti con cautela nei pazienti con anamnesi di asma grave o di malattia polmonare ostruttiva o infezioni polmonari in atto (es. polmonite). Patologie renali ed urinarie: l'uso di galantamina non e' raccomandato nei pazienti con ostruzione del flusso urinario o in fase di recupero da un intervento chirurgico alla vescica. Procedure mediche e chirurgiche: la galantamina, essendo un colinomimetico, puo' esagerare nel corso dell'anestesia il rilassamento muscolare di tipo succinilcolinico, specialmente nei casi di carenza di pseudocolinesterasi. Le capsule a rilascio prolungato contengono saccarosio.

Interazioni

Interazioni farmacodinamiche: a causa del suo meccanismo d'azione, la galantamina non deve essere somministrata in concomitanza con altri colinomimetici (quali ambenonio, donepezil, neostigmina, piridostigmina,rivastigmina o pilocarpina per via sistemica). La galantamina puo' po tenzialmente antagonizzare l'effetto dei farmaci anticolinergici. In caso di interruzione improvvisa di terapie anticolinergiche quali l'atropina, esiste un potenziale rischio di esacerbazione dell'effetto della galantamina. Come atteso con i colinomimetici, e' possibile un'interazione farmacodinamica con i farmaci che riducono in maniera significativa la frequenza cardiaca, quali digossina, beta bloccanti, alcuni agenti di blocco dei canali del calcio e l'amiodarone. Bisogna prestare attenzione con i farmaci potenzialmente in grado di causare torsione di punta. In questi casi bisogna considerare la possibilita' di eseguire un ECG. La galantamina, essendo un colinomimetico, puo' esagerare ilrilassamento muscolare di tipo succinilcolinico durante l'anestesia, specialmente nei casi di carenza di pseudocolinesterasi. Interazioni farmacocinetiche: nell'eliminazione della galantamina intervengono percorsi metabolici multipli ed escrezione renale. La possibilita' di interazioni clinicamente rilevanti e' bassa. Tuttavia, il verificarsi di interazioni significative puo' assumere rilevanza clinica in singoli casi. L'assunzione concomitante di cibo rallenta la velocita' ma non influenza il grado di assorbimento di galantamina. Si raccomanda di assumere il farmaco con del cibo, per minimizzare gli effetti collaterali di tipo colinergico. Altri farmaci che influenzano il metabolismo dellagalantamina: studi formali di interazione con altri farmaci hanno mos trato un aumento nella biodisponibilita' della galantamina pari a circa il 40% in caso di somministrazione concomitante di paroxetina (un potente inibitore del CYP2D6) e al 30% e 12% rispettivamente in caso di terapia concomitante con ketoconazolo ed eritromicina (entrambi inibitori del CYP3A4). Pertanto, all'inizio di un trattamento con potenti inibitori del CYP2D6 (ad esempio: chinidina, paroxetina o fluoxetina) o del CYP3A4 (ad esempio: ketoconazolo o ritonavir) i pazienti possono andare incontro ad un'aumentata incidenza di reazioni avverse di tipo colinergico, soprattutto nausea e vomito. In questi casi, sulla base della tollerabilita', si puo' considerare una riduzione della dose di mantenimento della galantamina. La memantina, un antagonista del recettore dell'N-metil-D- aspartato (NMDA), alla dose di 10 mg una volta al giorno per due giorni, seguita da una dose di 10 mg due volte al giornoper 12 giorni, non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica allo stato stazionario della galantamina (somministrata come Reminyl capsule a rilascio prolungato 16 mg una volta al giorno). Effetto della galantamina sul metabolismo di altri farmaci: dosi terapeutiche di galantamina pari a 24 mg/die non hanno avuto effetto sulla cinetica di digossina, sebbene possa esserci un'interazione farmacodinamica (v. anche interazioni farmacodinamiche). Dosi terapeutiche di galantamina 24 mg/die non hanno avuto effetto sulla cinetica e sul tempo di protrombina del warfarin.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati piu' comunemente segnalati sono stati nausea (21%) e vomito (11%). Si sono verificate principalmente durante i periodi di titolazione nella maggior parte dei casi sono durate meno di una settimana e la maggioranza dei pazienti ha riportato un episodio. Inquesti casi puo' essere utile la prescrizione di medicinali anti-emet ici e un'adeguata assunzione di liquidi. In uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato contro placebo, il profilo di sicurezza del trattamento con Reminyl capsule a rilascio prolungato in monosomministrazione giornaliera era simile nella frequenza e nelle caratteristiche a quello osservato con le compresse. La frequenza e' definita come:molto comune (>=1/10), comune (>=1/100,<1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1000) e molto raro (<1/10.000). Disturb i del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: diminuzione dell'appetito; noncomune: disidratazione. Disturbi psichiatrici. Comune: allucinazioni; depressione; non comune: allucinazioni visive; allucinazioni uditive. Patologie del sistema nervoso. Comune: sincope; capogiri; tremore; ce falea; sonnolenza; letargia; non comune: parestesia; disgeusia; ipersonnia; crisi epilettiche. Patologie dell'occhio. Non comune: visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito.Patologie cardiache. Comune: bradicardia; non comune: extrasistoli so praventricolari; blocco atrioventricolare di primo grado; bradicardia sinusale; palpitazioni. Patologie vascolari. Comune: ipertensione; noncomune: ipotensione; rossore. Patologie gastrointestinali. Molto comu ne: vomito; nausea; comune: dolore addominale; dolore all'addome superiore; diarrea; dispepsia; malessere addominale; non comune: conati di vomito. Patologie epatobiliari. Raro: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: iperidrosi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: spasmi muscolari; non comune: debolezza muscolare. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento; astenia; malessere. Esami diagnostici. Comune: diminuzione di peso; non comune: aumento degli enzimi epatici. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Comune: cadute; lacerazioni. Effetti di classe cheincludono convulsioni/crisi epilettiche sono stati segnalati con farm aci antidemenza inibitori dell'acetilcolinesterasi. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili dati clinici sull'esposizione alla galantamina ingravidanza. Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il farmaco deve essere prescritto con cautela in caso digravidanza. Non e' noto se la galantamina sia escreta nel latte mater no e non sono stati condotti studi clinici in donne che allattano. Pertanto, le donne in terapia con galantamina non devono allattare. L'effetto della galantamina sulla fertilita' umana non e' stato valutato.