Remodulin - Sc 20ml 10mg/Ml

Dettagli:
Nome:Remodulin - Sc 20ml 10mg/Ml
Codice Ministeriale:037057041
Principio attivo:Treprostinil Sodico
Codice ATC:B01AC21
Fascia:H
Prezzo:46174.4
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:United Therapeutics Europe Ltd
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

REMODULIN 10 MG/ML

Formulazioni

Remodulin - Sc 20ml 10mg/Ml

Categoria farmacoterapeutica

Antiaggreganti piastrinici, eclusa l'eparina.

Principi attivi

Contiene treprostinil sodio (formato in situ durante la produzione delprodotto finito) corrispondente a 10 mg di treprostinil per ml di sol uzione. 20 ml di soluzione contengono 200 mg di treprostinil come treprostinil sodio.

Eccipienti

Sodio citrato, acido cloridrico diluito, metacresolo, sodio idrossido,sodio cloruro, acqua per iniezione.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione arteriosa polmonare (IAP) primaria per migliorare la tolleranza all'esercizio fisico e i sintomi della malattia in pazienti classificati come Classe III NYHA (New York Heart Association).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' nota al treprostinil o ad uno qualsiasi degli eccipienti o residui del processo di produzione. Ipertensione arteriosa polmonare correlata a sindrome venocclusiva. Disfunzione cardiaca congestizia dovuta a grave disfunzione del ventricolo sinistro. Insufficienza epatica grave (Classe C di Child-Pugh). Ulcera gastrointestinale attiva, emorragia intracranica, ferite o altre condizioni di sanguinamento. Difetti valvolari congeniti o acquisiti con disturbi della funzione miocardica clinicamente rilevanti non legati all'ipertensione polmonare.Coronaropatia grave o angina instabile; infarto miocardico negli ulti mi sei mesi; scompenso cardiaco se non sotto la stretta supervisione medica; aritmie gravi; eventi cerebrovascolari (ad es. attacco ischemico transitorio, ictus) negli ultimi 3 mesi.

Posologia

Solo per uso sottocutaneo. Il prodotto e' somministrato per infusione sottocutanea continua. Il trattamento deve essere iniziato e monitorato solo dai medici esperti nel trattamento dell'ipertensione polmonare.>>Adulti. Il trattamento per pazienti senza precedente terapia con pr ostacicline deve essere iniziato sotto stretta supervisione medica in una struttura medica in grado di fornire cure intensive. La velocita' di infusione iniziale raccomandata e' di 1,25 ng/kg/min. Se questa dose iniziale e' scarsamente tollerata, la velocita' di infusione deve essere ridotta a 0,625 ng/kg/min. La velocita' di infusione deve essere aumentata sotto supervisione medica con incrementi di 1,25 ng/kg/min alla settimana per le prime quattro settimane di trattamento e quindi di 2,5 ng/kg/min alla settimana. Adeguare la dose su base individuale esotto supervisione medica per ottenere una dose di mantenimento in gr ado di ridurre la sintomatologia ed allo stesso tempo ben tollerata dal paziente. Durante le 12 settimane degli studi principali, l'efficacia e' stata garantita solo grazie ad un aumento medio della dose di 3-4volte al mese. L'obiettivo degli aggiustamenti del dosaggio cronico e ' stabilire una dose alla quale i sintomi dell'ipertensione arteriosa polmonare migliorano, riducendo nel contempo al minimo gli effetti farmacologici eccessivi del medicinale. Gli effetti indesiderati, quali rossore, cefalea, ipotensione, nausea, vomito e diarrea, dipendono in genere dalla dose di treprostinil somministrata. Possono scomparire conla prosecuzione del trattamento, ma nel caso persistano o diventino i ntollerabili per il paziente, e' possibile ridurre la velocita' di infusione per ridurne l'intensita'. Durante le fasi di follow-up degli studi clinici le dosi medie raggiunte dopo 12 mesi sono state di 26 ng/kg/min, di 36 ng/kg/min dopo 24 mesi e di 42 ng/kg/min dopo 48 mesi. Per i pazienti affetti da obesita' (con un peso del >=30% rispetto al proprio peso ideale), la dose iniziale e gli incrementi della successivadose devono essere basati sul loro peso ideale. >>Anziani. Gli studi clinici non comprendevano un numero sufficiente di pazienti con eta' pari o superiore ai 65 anni tali da stabilire una possibile reazione diversa rispetto ai pazienti piu' giovani. In un'analisi farmacocinetica(FC) di popolazione, la clearance plasmatica di treprostinil era rido tta del 20%. In generale, la dose per un paziente anziano deve essere selezionata con cautela, prendendo in considerazione la maggiore frequenza di ridotta funzionalita' epatica, renale o cardiaca e la presenzadi malattie concomitanti o altre terapie farmacologiche. >>Bambini e negli adolescenti. Sono disponibili solo pochi dati su pazienti con eta' inferiore ai 18 anni. Gli studi clinici disponibili non specificanose l'efficacia e la sicurezza dello schema posologico raccomandato pe r gli adulti possano essere estrapolate a bambini e adolescenti. >>Insufficienza epatica. La presenza di treprostinil nel plasma (AUC) aumenta del 260%-510% in caso di insufficienza epatica da lieve a moderata,rispettivamente di classe A e B di Child-Pugh. La clearance plasmatic a di treprostinil e' risultata ridotta fino all'80% nei soggetti che presentavano insufficienza epatica da lieve a moderata. Si consiglia pertanto di prestare attenzione nel trattamento di pazienti con insufficienza epatica a causa del rischio di aumento di esposizione sistemica che potrebbe ridurre la tollerabilita' e portare ad un incremento negli effetti indesiderati dose correlati. La dose iniziale deve essere ridotta a 0,625 ng/kg/min e gli incrementi devono essere effettuati con cautela. >>Insufficienza renale. Poiche' non e' stato eseguito alcuno studio clinico sui pazienti con insufficienza renale, non sono state stabilite raccomandazioni di adeguamento posologico per pazienti con compromissione renale. Poiche' il treprostinil e i suoi metaboliti sono escreti principalmente attraverso le vie urinarie, si raccomanda di prestare attenzione quando si trattano pazienti con insufficienza renaleal fine di prevenire conseguenze deleterie relative al possibile aume nto di esposizione sistemica. >>Metodo di passaggio al trattamento conepoprostenolo per via endovenosa. Quando e' necessario il passaggio a ll'epoprostenolo per via endovenosa, la fase di transizione deve essere svolta sotto stretta supervisione medica. A fini indicativi puo' essere utile considerare il seguente schema di transizione suggerito per il trattamento. Le infusioni di treprostinil devono essere prima ridotte lentamente di 2,5 ng/kg/min. Dopo almeno un'ora alla nuova dose di treprostinil, il trattamento con epoprostenolo puo' essere iniziato aduna dose massima di 2 ng/kg/min. La dose di treprostinil deve essere quindi ridotta ad intervalli successivi di almeno 2 ore, e allo stessotempo la dose di epoprostenolo e' gradualmente aumentata dopo aver ma ntenuto la dose iniziale per almeno un'ora. >>Modalita' di somministrazione. Il prodotto e' somministrato per infusione sottocutanea continua attraverso un catetere sottocutaneo utilizzando una pompa per infusione portatile. Al fine di evitare potenziali interruzioni nell'erogazione del farmaco, il paziente deve avere accesso ad una pompa di infusione di riserva e a piu' set per infusione sottocutanea nel caso l'apparecchiatura di somministrazione dovesse essere soggetta ad un malfunzionamento accidentale. La pompa di infusione portatile dovra' essere piccola e leggera, in grado di regolare le velocita' di infusione con incrementi di circa 0,002 ml/h, dotata di allarmi di occlusione, batteria in esaurimento, errore di programmazione e malfunzionamento del motore, accurata entro +/- 6% della velocita' di erogazione programmata e guidata da pressione positiva (continua o pulsata). Il serbatoio deve essere fatto in polivinile cloruro, polipropilene o vetro. I pazienti devono essere istruiti in modo appropriato sull'utilizzo e la programmazione della pompa, il collegamento e la cura del set per infusione. Il lavaggio del tubo di infusione mentre questo e' collegato al paziente puo' provocare un sovradosaggio accidentale. Le velocita' di infusione V (ml/h) sono calcolate utilizzando la seguente formula: V (ml/h) =D (ng/kg/min) x P (kg) x [0,00006/concentrazione del farmaco (mg/ml)] . D e' la dose prescritta, P e' il peso corporeo del paziente espresso. La concentrazione di questa formulazione e' di 10 mg/ml. Il fattore di conversione 0,00006 sta per 60 min/ora x 0.000001 mg/ng. Per l'infusione sottocutanea somministrare senza ulteriore diluizione, alla velocita' indicata nella formula. Durante l'uso, si puo' somministrare un singolo serbatoio (siringa) non diluito sull'arco di 72 ore alla temperatura di 37 gradi. La velocita' viene calcolata secondo la formula precedente.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai +25 gradi C.

Avvertenze

La decisione di iniziare la terapia con il prodotto deve tenere in considerazione l'elevata probabilita' che l'infusione continua sottocutanea debba essere continuata per un periodo prolungato. Quindi la capacita' del paziente di accettare un catetere e un dispositivo per infusione in permanenza ed esserne responsabile deve essere attentamente valutata. Il treprostinil e' un potente vasodilatatore polmonare e sistemico. In soggetti che presentano una bassa pressione arteriosa sistemica, il trattamento con treprostinil puo' aumentare il rischio di ipotensione sistemica. Il trattamento non e' raccomandato per pazienti con pressione arteriosa sistolica inferiore a 85 mmHg. Si raccomanda di monitorare la pressione arteriosa sistemica e la frequenza cardiaca durante i cambiamenti di dose, interrompendo l'infusione qualora insorgano sintomi di ipotensione o si verifichi una pressione arteriosa sistolicadi 85 mmHg o inferiore. Improvvise interruzioni del trattamento o rid uzioni molto marcate nel dosaggio del medicinale possono causare un rebound nell'ipertensione arteriosa polmonare. Se un paziente manifesta edema polmonare mentre e' trattato con il farmaco, e' possibile prendere in considerazione la possibilita' di sindrome venocclusiva associata. Il trattamento deve essere interrotto. I pazienti obesi (BMI maggiore di 30 kg/m2) smaltiscono il treprostinil piu' lentamente. Il beneficio del trattamento sottocutaneo con il prodotto in pazienti con ipertensione arteriosa polmonare particolarmente grave (NYHA stadio IV) none' stato stabilito. Il rapporto efficacia/sicurezza del farmaco non e ' stato studiato nell'ipertensione arteriosa polmonare associata a shunt cardiaco sinistro-destro, ipertensione portale o infezione da HIV. Per i pazienti con insufficienza epatica e renale la dose deve essere valutata con cautela. Poiche' il treprostinil e i suoi metaboliti sonoescreti principalmente attraverso le vie urinarie, si raccomanda di p restare attenzione quando si trattano pazienti con insufficienza renale al fine di prevenire rischi relativi al possibile aumento di esposizione sistemica. Si consiglia di prestare attenzione nelle situazioni in cui il treprostinil, inibendo l'aggregazione piastrinica, possa aumentare il rischio di sanguinamento. Un flaconcino da 20 ml di contiene 55,1 mg di sodio. Valutare questo aspetto per i pazienti che seguono una dieta iposodica controllata.

Interazioni

Le seguenti associazioni sono da prendere in considerazione. >>Diuretici, agenti antiipertensivi o altri vasodilatatori. La somministrazioneconcomitante del prodotto con diuretici, agenti antiipertensivi o alt ri vasodilatatori aumenta il rischio di ipotensione sistemica. >>Inibitori dell'aggregazione piastrinica, compresi FANS e anticoagulanti. Iltreprostinil puo' inibire la funzionalita' piastrinica. La somministr azione concomitante del medicinale e inibitori dell'aggregazione piastrinica, compresi FANS, donatori di ossido nitrico o anticoagulanti puo' aumentare il rischio di sanguinamento. La sorveglianza dei pazienti che assumono anticoagulanti deve essere mantenuta in stretta conformita' alle comuni raccomandazioni della pratica medica nel monitoraggio di tali trattamenti. L'uso concomitante di altri inibitori piastrinici deve essere evitato nei pazienti che assumono anticoagulanti. L'infusione sottocutanea continua di treprostinil non ha avuto alcun effetto sulla farmacodinamica e farmacocinetica di una singola dose (25 mg) di warfarin. Non sono disponibili dati sulle potenziali interazioni che causano un maggiore rischio di sanguinamento in caso di prescrizione del treprostinil assieme a donatori di ossido nitrico. >>Furosemide. La clearance plasmatica del treprostinil puo' essere leggermente ridotta in pazienti trattati con furosemide. Questa interazione e' probabilmente dovuta ad alcune caratteristiche metaboliche comuni ad entrambi i composti (glucuroconiugazione del gruppo carbossilato).

Effetti indesiderati

Oltre agli effetti a livello locale provocati dalla somministrazione del prodotto per infusione sottocutanea, come dolore nella sede di infusione o reazioni nella sede di infusione, le reazioni indesiderate provocate dal medicinale sono legate alle proprieta' farmacologiche delleprostacicline. La frequenza degli eventi indesiderati riportati di se guito (molto comune >=10%, comune >=1 - <10%) si basano su dati derivanti da studi clinici con somministrazione sottocutanea. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea. Comune: vertigini. Patologie cardiache. Molto comune: vasodilatazione. Comune: ipotensione. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, nausea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: eruzione cutanea. Comune:prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connet tivo e osseo. Molto comune: dolore mascellare. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: dolore nella sede di infusione, reazioni nella sede di infusione, sanguinamento o ematoma. Comune: edema. Casi di sanguinamento si sono rivelati molto comuni, come era prevedibile per questa popolazione di pazienti con un' alta percentuale di pazienti in cura con anticoagulanti. A causa degli effetti sull'aggregazione piastrinica, il medicinale puo' aumentare il rischio di sanguinamento, come dimostrato da un aumento dell'incidenza di epistassi e sanguinamento gastrointestinale (GI) (comprese emorragia GI, emorragia rettale, emorragia gengivale e melena) in studi clinici controllati. Sono stati riportati anche casi di emottisi,ematemesi e ematuria, ma questi si sono verificati con frequenza pari o inferiore rispetto al gruppo placebo. Oltre alle reazioni indesider ate riscontrate durante gli studi clinici, sono stati individuati i seguenti eventi durante l'uso post-commercializzazione del medicinale. Dato che tali eventi sono stati segnalati spontaneamente da una popolazione di dimensioni non note, non e' possibile pronunciarsi sulla loro frequenza: tromboflebite associata ad infusione endovenosa periferica,infezione associata a catetere venoso centrale, sepsi, batteriemia, i nfezione sul sito di infusione, formazione di ascesso sul sito dell'infusione sottocutanea, trombocitopenia, sanguinamento associato al sitodi infusione e dolore osseo. Inoltre, sono stati segnalati rari casi di esantema generalizzato, talvolta di carattere maculare o papulare, nonche' cellulite.

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili dati adeguati sull'uso del treprostinil nelle donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali non sono sufficienti astabilire gli effetti sulla gravidanza. Non sono noti potenziali risc hi per l'uomo. Usare durante la gravidanza solo se il potenziale beneficio per la madre giustifica il potenziale rischio per il feto. Si raccomanda l'utilizzo di metodi contraccettivi durante il trattamento conil prodotto. Non e' noto se il treprostinil sia escreto nel latte mat erno. Le donne in allattamento che assumono il medicinale devono essere avvisate di interrompere l'allattamento al seno.