Reumaflex - 4sir 20mg 0,40ml

Dettagli:
Nome:Reumaflex - 4sir 20mg 0,40ml
Codice Ministeriale:039153325
Principio attivo:Metotrexato Sodico
Codice ATC:L01BA01
Fascia:A
Prezzo:67
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Alfa Wassermann Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RNR - ricetta non ripetibile art.89 DL 219/06 (ex senza formalismi)
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Siringa
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi e al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi

Denominazione

REUMAFLEX

Formulazioni

Reumaflex - 4sir 7,5mg 0,15ml
Reumaflex - 4sir 10mg 0,20ml
Reumaflex - 4sir 15mg 0,30ml
Reumaflex - 4sir 20mg 0,40ml
Reumaflex - 4sir 25mg 0,50ml

Categoria farmacoterapeutica

Analoghi dell'acido folico.

Principi attivi

1 ml di soluzione contiene: 50 mg di metotrexato (come metotrexato disodico). 1 siringa preriempita da 0,15 ml contiene: 7,5 mg di metotrexato. 1 siringa preriempita da 0,20 ml contiene: 10 mg di metotrexato. 1siringa preriempita da 0,30 ml contiene: 15 mg di metotrexato. 1 siri nga preriempita da 0,40 ml contiene: 20 mg di metotrexato. 1 siringa preriempita da 0,50 ml contiene: 25 mg di metotrexato.

Eccipienti

Cloruro di sodio, idrossido di sodio per regolazione pH, acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Il farmaco e' indicato per il trattamento di: artrite reumatoide attiva in pazienti adulti, psoriasi grave, recidivante e disabilitante, chenon risponde adeguatamente ad altre forme di terapia quali fototerapi a, PUVA e retinoidi, e artrite psoriasica grave in pazienti adulti.

Controindicazioni / effetti secondari

Il farmaco e' controindicato in caso di ipersensibilita' al metotrexato o a uno degli eccipienti, insufficienza epatica, abuso di alcool, grave insufficienza renale, discrasie ematiche preesistenti, quali ipoplasia del midollo osseo, leucopenia, trombocitopenia o anemia importante, infezioni gravi, acute o croniche, quali tubercolosi, HIV o altre sindromi da immunodeficienza, ulcere della cavita' orale e storia di ulcera gastrointestinale attiva, gravidanza, allattamento, vaccinazione concomitante con vaccini vivi.

Posologia

Viene somministrato una volta alla settimana. Il paziente deve essere esplicitamente informato della particolare frequenza di somministrazione pari ad una volta alla settimana. E' consigliabile stabilire un giorno fisso della settimana come giorno di iniezione. L'eliminazione delmetotrexato e' ridotta in pazienti con un "terzo spazio" di distribuz ione. Questi pazienti necessitano di un attento monitoraggio della tossicita' e richiedono una riduzione del dosaggio o, in alcuni casi, l'interruzione della somministrazione di metotrexato. Dosaggio in pazienti adulti affetti da artrite reumatoide. La dose iniziale consigliata e' 7,5 mg di metotrexato una volta alla settimana, somministrato per via sottocutanea, intramuscolare o endovenosa. In funzione della gravita' della malattia e della tollerabilita' al medicinale dimostrata dal paziente, la dose iniziale puo' essere aumentata gradatamente di 2,5 mgalla settimana. Non deve essere superata la dose settimanale di 25 mg . Tuttavia, gia' dosi superiori a 20 mg/settimana sono associate ad unnotevole aumento della tossicita', in particolare si manifesta soppre ssione dell'attivita' del midollo osseo. La risposta al trattamento puo' avvenire dopo 4 - 8 settimane. Una volta raggiunto il risultato terapeutico desiderato, la dose deve essere ridotta gradatamente fino alla dose minima efficace di mantenimento. Dosaggio in pazienti affetti da psoriasi vulgaris e artrite psoriasica. Si raccomanda di somministrare una dose di prova di 5 - 10 mg per via parenterale una settimana prima della terapia per individuare eventuali reazioni avverse idiosincrasiche. La dose iniziale di metotrexato raccomandata e' 7,5 mg una volta alla settimana, somministrata per via sottocutanea, intramuscolare o endovenosa. La dose puo' essere aumentata gradualmente ma, in genere, non deve mai superare una dose settimanale di 25 mg di metotrexato. Dosi superiori a 20 mg alla settimana possono gia' essere associate adun aumento significativo della tossicita', in particolare alla soppre ssione dell'attivita' del midollo osseo. La risposta al trattamento puo' avvenire dopo 2 - 6 settimane. Una volta raggiunto il risultato terapeutico desiderato, la dose deve essere ridotta gradualmente fino alla dose minima efficace di mantenimento. In pazienti con compromissionerenale il farmaco deve essere usato con cautela. La dose deve essere aggiustata nel modo seguente. Clearance della creatina (ml/min) > 50: dose 100%, clearance della creatina (ml/min) 20-50: dose 50%, clearance della creatina (ml/min) < 20: il farmaco non deve essere utilizzato.Pazienti con compromissione epatica. Il metotrexato deve essere sommi nistrato con grande cautela, in particolare in pazienti affetti da gravi malattie del fegato, in atto o pregresse, soprattutto se dovute all'alcool. Il metotrexato e' controindicato nei casi in cui la bilirubina e' superiore a 5 mg/dl (85,5 mcmol/l). Uso in pazienti anziani. Nei pazienti anziani la dose puo' essere diminuita in ragione della ridotta funzionalita' epatica e renale e delle ridotte riserve di folati associate all'eta'. Uso in pazienti con un "terzo spazio" di distribuzione (effusioni pleuriche, asciti). In pazienti con un "terzo spazio" di distribuzione, il tempo di dimezzamento del metotrexato puo' aumentarefino a 4 volte, pertanto puo' essere necessaria una riduzione della d ose o, in taluni casi, l'interruzione della somministrazione di metotrexato. Durata e modo di somministrazione. Il medicinale e' solo monouso. La soluzione iniettabile puo' essere somministrata per via intramuscolare, endovenosa o sottocutanea (in bambini e adolescenti, solo per via sottocutanea o intramuscolare). La durata complessiva del trattamento e' decisa dal medico. Nota: il passaggio dal trattamento orale alla somministrazione per via parenterale, puo' rendere necessaria una riduzione della dose in considerazione della variabilita' della biodisponibilita' del metotrexato dopo somministrazione orale. La supplementazione di acido folico puo' essere presa in considerazione in accordo con le attuali linee guida.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C. Conservare le siringhe preriempite nell'astuccio di cartone esterno per tenerle al riparo dalla luce.

Avvertenze

Sottoporre i pazienti in terapia ad appropriati controlli in modo da individuare e valutare tempestivamente la comparsa di possibili effettitossici o reazioni avverse. A causa delle possibili reazioni tossiche gravi, anche fatali, informare il paziente sui possibili rischi e sul le misure di sicurezza da adottare. >>Esami e misure di sicurezza consigliati. Prima di iniziare o ricominciare dopo interruzione la terapia: conta ematica completa e differenziale, conta delle piastrine, enzimi epatici, bilirubina, sieroalbumina, radiografia del torace ed esami di funzionalita' renale. Se clinicamente indicate, escludere la tubercolosi e l'epatite. Durante la terapia (almeno una volta al mese per i primi 6 mesi e in seguito ogni 3 mesi): aumentare la frequenza del monitoraggio in caso di aumento della dose. Esame della bocca e della gola per individuare eventuali cambiamenti della mucosa. Conta ematica completa e differenziale e conta delle piastrine. La soppressione dell'emopoiesi provocata dal metotrexato puo' manifestarsi improvvisamente econ dosaggi apparentemente sicuri. Una riduzione drastica della conta dei globuli bianchi o delle piastrine comporta la sospensione immedia ta del medicinale e l'avvio di un'adeguata terapia di supporto. Sollecitare i pazienti di riferire tutti i segni e i sintomi che fanno sospettare un'infezione. Monitorare la conta ematica e piastrinica nei pazienti che assumono in concomitanza altri medicinali mielotossici. Esamidella funzionalita' epatica: non somministrare o interrompere il trat tamento nel caso in cui si riscontrino o si sviluppino, delle anomalienegli esami della funzionalita' epatica o nella biopsia epatica. tali anomalie dovrebbero ritornare alla normalita' entro 2 settimane, dopo diche' il trattamento puo' essere ripreso a discrezione del medico. Per i pazienti affetti da psoriasi, la necessita' di ricorrere alla biopsia epatica prima e durante la terapia e' controversa. Sono necessarieulteriori ricerche per stabilire se gli esami chimici seriali del feg ato o del propeptide del collagene di tipo III siano in grado di segnalare tempestivamente ed efficacemente l'epatotossicita'. Valutare casoper caso e differenziare tra pazienti senza fattori di rischio e pazi enti con fattori di rischio. Controllo degli enzimi epatici nel siero:aumenti temporanei delle transaminasi fino a 2 o 3 volte il limite su periore del valore normale sono stati riportati dai pazienti con una frequenza del 13-20%; considerare una riduzione della dose l'interruzione della terapia. Non assumere altri medicinali epatotossici durante il trattamento a me no che non siano chiaramente necessari ed evitare oridurre notevolmente il consumo di alcool. Monitorare gli enzimi epat ici in pazienti che assumono in concomitanza altri medicinali epatotossici. Lo stesso vale per la somministrazione concomitante di medicinali epatotossici. Monitorare la funzionalita' renale. Poiche' il metotrexato viene eliminato principalmente per via renale, in caso di insufficienza renale possono verificarsi aumenti delle concentrazioni nel siero che possono portare a gravi effetti indesiderati. Un monitoraggio frequente deve essere applicato nel caso in cui siano co-somministrati medicinali in grado di influenzare l'eliminazione del metotrexato e causare danni renali, o che potenzialmente possono portare alla compromissione dell'emopoiesi. Anche la disidratazione puo' aumentare la tossicita' del metotrexato. Valutazione dell'apparato respiratorio: vigilanza sui sintomi di compromissione della funzionalita' polmonare e, se necessario, test della funzionalita' polmonare. L'interessamento polmonare richiede una diagnosi veloce e l'interruzione del metotrexato. I sintomi polmonari o una polmonite non specifica che si manifesta durante la terapia, possono essere indicativi di una lesione potenzialmente pericolosa e richiedono l'interruzione del trattamento e un'attenta indagine. Puo' insorgere una polmonite interstiziale acuta o cronica, spesso associata a eosinofilia ematica, e sono stati registrati alcuni decessi. La compromissione polmonare richiede una diagnosi precoce e l'interruzione della terapia. Il metotrexato puo' compromettere la risposta ai risultati delle vaccinazioni e influire sul risultato dei test immunologici. Prestare attenzione anche in presenza di infezioni croniche inattive a causa di un'eventuale attivazione. La vaccinazione con vaccini vivi non deve essere eseguita durante la terapia con metotrexato. Nei pazienti che ricevono metotrexato a basso dosaggio possono comparire linfomi maligni, interrompere la terapia. Se il linfoma non mostra segni di regressione spontanea, iniziare una terapia citotossica. In rari casi la somministrazione concomitante di antagonisti dei folati quali trimetoprim-sulfametossazolo ha indotto una pancitopenia megaloblastica acuta. La dermatite da radiazioni e le scottature solari possono riapparire durante la terapia. Le lesioni psoriasiche possono esacerbarsi a seguito dell'uso concomitante di radiazioni ultraviolette emetotrexato. L'eliminazione del metotrexato e' ridotta in pazienti co n un "terzo spazio" di distribuzione. Questi pazienti necessitano di un attento monitoraggio della tossicita' e richiedono una riduzione deldosaggio o, in alcuni casi, l'interruzione della somministrazione di metotrexato. Le effusioni pleuriche e le asciti devono essere drenate prima di iniziare il trattamento. La diarrea e la stomatite ulcerosa possono essere effetti tossici e richiedono l'interruzione della terapia, in caso contrario possono verificarsi enteriti emorragiche e decessi per perforazione intestinale. Le preparazioni vitaminiche o altri medicinali che contengono acido folico, acido folinico o derivati, possono ridurre l'efficacia del metotrexato. Per il trattamento della psoriasi, il metotrexato deve essere limitato alla psoriasi grave, recidivante e disabilitante, che non risponde adeguatamente ad altre forme di terapie, ma solo quando la diagnosi e' confermata da una biopsia e/o da un consulto dermatologico. Questo medicinale contiene meno di 1 mmoldi sodio (23 mg) per dose. L'assenza di gravidanza deve essere accert ata prima di somministrare il farmaco. Puo' causare nella donna embriotossicita' aborto e difetti fetali. Il metotrexato influisce sulla spermatogenesi e sull'ovogenesi durante il periodo di somministrazione e puo' provocare una riduzione della fertilita'. Questi effetti sembranoessere reversibili con l'interruzione della terapia. Durante il tratt amento e, almeno, nei 6 mesi successivi al termine del trattamento, praticare un'efficace contraccezione maschile e femminile. Le pazienti in eta' fertile e i loro partner devono essere opportunamente informatisui possibili rischi e sugli effetti sulla riproduzione.

Interazioni

Alcool, medicinali epatotossici, medicinali ematotossici. La probabilita' che il metotrexato induca effetti epatotossici e' aumentata dal regolare consumo di alcool e dall'assunzione concomitante di altri medicinali epatotossici. I pazienti che assumono in concomitanza altri medicinali epatotossici devono essere monitorati con particolare attenzione. Lo stesso vale per la somministrazione concomitante di medicinali ematotossici. La somministrazione concomitante di metotrexato e leflunomide puo' aumentare l'incidenza di pancitopenia ed epatotossicita'. Iltrattamento combinato con metotrexato e retinoidi quali acitretina o etretinato aumenta il rischio di epatotossicita'. Antibiotici orali. Gli antibiotici orali quali tetracicline, cloramfenicolo e antibiotici ad ampio spettro non assorbibili, inibendo la flora batterica intestinale o il metabolismo batterico, possono interferire con la circolazione enteroepatica di metotrexato. Antibiotici. Gli antibiotici quali penicilline, glicopeptidi, sulfonamidi, ciprofloxacina e cefalotina, possono, in casi individuali, ridurre la clearance renale del metotrexato,provocando aumenti delle concentrazioni di metotrexato nel siero con conseguente comparsa di tossicita' ematologica e gastrointestinale. Medicinali con elevato legame con le proteine plasmatiche. Il metotrexato circolante si lega alle proteine plasmatiche e puo' essere sostituito da altri farmaci che si legano alle proteine quali salicilati, ipoglicemizzanti, diuretici, sulfonamidi, difenilidantoina, tetracicline, cloramfenicolo, acido p-aminobenzoico e antinfiammatori acidi, con conseguente potenziale aumento della tossicita' quando utilizzati in concomitanza. Probenecid, acidi organici deboli, pirazoli e agenti antinfiammatori non steroidei Probenecid, acidi organici deboli quali diuretici dell'ansa e derivati pirazolonici (fenilbutazone), possono ridurre l'eliminazione del metotrexato con possibili concentrazioni piu' elevate nel siero e potenziale aumentata tossicita' ematologica. La tossicita' puo' aumentare anche quando vengono combinati insieme metotrexato abasso dosaggio e medicinali antinfiammatori non steroidei o salicilat i. Medicinali con reazioni avverse sul midollo osseo. In caso di trattamento con medicinali che possono essere responsabili di reazioni avverse sul midollo osseo, occorre prestare attenzione alla possibilita' di grave compromissione dell'emopoiesi. Medicinali che provocano carenza di folati. La somministrazione concomitante di medicinali che provocano carenza di folati puo' provocare un aumento della tossicita' del metotrexato. E' quindi consigliata una particolare attenzione alle carenze di acido folico preesistenti. Prodotti che contengono acido folicoo folinico. Le preparazioni vitaminiche o altri prodotti che contengo no acido folico, acido folinico o derivati, possono ridurre l'efficacia del metotrexato. Altri medicinali antireumatici. In generale non e' prevedibile un aumento degli effetti tossici del metotrexato quando ilfarmaco viene somministrato contemporaneamente ad altri medicinali an tireumatici. Sulfasalazina. Solo in rari casi individuali osservati instudi clinici, l'inibizione della sintesi dell'acido folico indotta d a sulfasalazina somministrata in concomitanza con metotrexato ha provocato un aumento dell'efficacia del metotrexato e conseguentemente un maggior numero di effetti indesiderati. Mercaptopurina. Il metotrexato aumenta i livelli di mercaptopurina nel plasma. La combinazione di metotrexato e mercaptopurina puo' quindi richiedere un aggiustamento del dosaggio. Inibitori di pompa protonica. Una somministrazione concomitante di inibitori di pompa protonica quali omeprazolo o pantoprazolo puo' portare ad interazioni. La somministrazione concomitante di metotrexato e omeprazolo ha portato ad una ritardata eliminazione del metotrexato per via renale. La combinazione con pantoprazolo ha fatto registrare un caso di inibizione dell'eliminazione per via renale del metabolita 7-idrossimetotrexato con mialgia e tremore. Teofillina. Il metotrexato puo' ridurre la clearance della teofillina, i livelli di teofillina devono essere monitorati se utilizzata in concomitanza con il metotrexato. Bevande contenenti caffeina o teofillina. Un consumo eccessivodi bevande contenenti caffeina o teofillina deve essere evitato duran te la terapia con metotrexato.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati piu' rilevanti sono la soppressione dell'emopoiesi e i disturbi gastrointestinali. Per classificare gli effetti indesiderati in base alla frequenza sono utilizzati i seguenti titoli: Molto comuni (>= 1/10), comuni (>= 1/100, < 1/10), non comuni (>=1/1.000, < 1/100), rari (>= 1/10.000, < 1/1.000), molto rari (< 1/10.000), non noti (impossibili da stimare sulla base dei dati disponibili). Disturbi gastrointestinali. Molto comuni: stomatite, dispepsia, nausea, perdita di appetito. Comuni: ulcere orali, diarrea. Non comuni: faringite, enterite, vomito. Rari: ulcere gastrointestinali. Molto rari: ematemesi, sangue nelle feci, megacolon tossico. Disturbi della pelle e del tessuto sottocutaneo. Comuni: esantema, eritema, prurito. Non comuni: fotosensibilizzazione, perdita di capelli, aumento di noduli reumatici, herpes zoster, vasculite, eruzioni erpetiformi della pelle, orticaria. Rari: maggiore pigmentazione, acne, ecchimosi. Molto rari: sindromedi Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell), cambiamenti della pigmentazione delle unghie, paronichia acuta, forun culosi, telangiectasia. Disturbi generali e condizioni del sito di somministrazione. Rari: reazioni allergiche, shock anafilattico, vasculite allergica, febbre, congiuntivite, infezione, sepsi, ritardo di cicatrizzazione delle ferite, ipogammaglobulinemia. Molto rari: danni locali (formazione di ascessi sterili, lipodistrofia) al sito di iniezione in seguito alla somministrazione intramuscolare o sottocutanea. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comuni: diabete mellito scompensato. Disordini del sistema nervoso. Comuni: cefalea, stanchezza, sonnolenza. Non comuni: vertigini, confusione, depressione. Molto rari: compromissione della vista, dolore, astenia muscolare o parestesia agli arti, cambiamenti del gusto (gusto metallico), convulsioni, meningismo, paralisi. Disturbi agli occhi. Rari: disturbi visivi. Molto rari: retinopatia. Disturbi epatobiliari. Molto comuni: transaminasi elevate. Non comuni: cirrosi, fibrosi e statosi epatica, riduzione della albumina serica. Rari: epatite acuta. Molto rari: insufficienza epatica.Disturbi cardiaci. Rari: pericardite, effusione pericardica, tamponam ento pericardico. Disturbi vascolari. Rari: ipotensione, eventi tromboembolici. Disturbi respiratori, toracici e mediastininici Comuni: polmonite, alveolite/polmonite interstiziale spesso associata a eosinofilia. I sintomi che indicano una lesione polmonare potenzialmente grave (polmonite interstiziale) sono: tosse secca e non produttiva, respiro corto e febbre. Rari: fibrosi polmonari, polmonite da Pneumocystis carinii , respiro corto e asma bronchiale, effusione pleurica. Disturbi del sangue e del sistema linfatico. Comuni: leucopenia, anemia, trombocitopenia. Non comuni: pancitopenia. Molto rari: agranulocitosi, gravi depressioni del midollo osseo. Disturbi renali e urinari. Non comuni: infiammazione e ulcera della vescica urinaria, compromissione renale, disturbi della minzione. Rari: insufficienza renale, oliguria, anuria, disturbi elettrolitici. Disturbi del sistema riproduttivo e della mammella. Non comuni: infiammazione e ulcera della vagina. Molto rari: perdita della libido, impotenza, ginecomastia, oligospermia, disturbi mestruali, perdite vaginali. Disturbi del tessuto muscolescheletrico e connettivo. Non comuni: artralgia, mialgia, osteoporosi. Neoplasie benigne, maligne e non classificate (compresi cisti e polipi). Molto rari: sono stati riportati numerosi casi individuali di regressione dei linfomi dopo l'interruzione del trattamento con metotrexato. In uno studiorecente, non e' stato possibile stabilire se la terapia con metotrexa to aumenta l'incidenza dei linfomi. La comparsa e la gravita' degli effetti indesiderati dipendono dal dosaggio e dalla frequenza di somministrazione. Tuttavia, poiche' effetti indesiderati gravi possono manifestarsi anche a basso dosaggio, e' indispensabile che i pazienti siano monitorati dal medico ad intervalli brevi e regolari. Quando il metotrexato viene somministrato per via intramuscolare, effetti indesideratilocali (sensazione di bruciore) o lesioni (formazione di ascessi ster ili, distruzione del tessuto adiposo) nel sito di iniezione sono manifestazioni comuni. La somministrazione sottocutanea di metotrexato e' localmente ben tollerata. Sono state osservate solo lievi reazioni cutanee locali regredite nel corso della terapia.

Gravidanza e allattamento

Il farmaco e' controindicato in gravidanza. In studi sugli animali, ilmetotrexato ha dimostrato effetti tossici sulla riproduzione. Il meto trexato ha dimostrato di essere teratogeno negli esseri umani: sono stati riportati casi di morte fetale e/o anomalie congenite. L'esposizione di un numero limitato di donne in stato di gravidanza (42) ha evidenziato un aumento dell'incidenza (1:14) delle malformazioni (craniche,cardiovascolari e degli arti). Con il metotrexato interrotto prima de l concepimento, sono state registrate delle gravidanze normali. Le donne non devono essere in gravidanza durante la terapia con metotrexato.Nel caso si verifichi una gravidanza durante la terapia, occorre cons ultare il medico sul rischio di reazioni avverse per il bambino associate alla terapia con metotrexato. Di conseguenza, i pazienti in eta' sessualmente matura (uomini e donne) devono praticare un'efficace contraccezione durante il trattamento estesa almeno ai sei mesi successivi al termine della terapia. Prima di iniziare la terapia nelle donne in eta' fertile, deve essere esclusa con sicurezza una gravidanza in attomediante l'effettuazione di un test di gravidanza. Poiche' il metotre xato puo' essere genotossico, si consiglia a tutte le donne che desiderano iniziare una gravidanza di consultare un centro di consulenza genetica possibilmente prima di iniziare la terapia, e agli uomini di informarsi sulle possibilita' di conservare lo sperma prima di iniziare la terapia. Allattamento: il metotrexato viene secreto nel latte materno in concentrazioni tali da costituire un rischio per il neonato e, diconseguenza, l'allattamento al seno deve essere interrotto prima e du rante la somministrazione.