Sativex - 3fl Spray 90d 10ml

Dettagli:
Nome:Sativex - 3fl Spray 90d 10ml
Codice Ministeriale:040548113
Principio attivo:Delta-9-tetraidrocannabinolo/Cannabidiolo
Codice ATC:N02BG10
Fascia:H
Prezzo:655.38
Doping:Proibito solo in gara
Stupefacente:Tabella medicinali sez. B - DL 36 20/3/2014
Glutine:Senza glutine
Produttore:Almirall Spa
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL-non ripetibile da conservare 2 anni, vendita al pubblico su prescrizione di centri osped. o di specialisti
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Spray mucosa orale
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 gradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

SATIVEX SPRAY PER MUCOSA ORALE

Formulazioni

Sativex - 3fl Spray 90d 10ml

Categoria farmacoterapeutica

Analgesici ed antipiretici.

Principi attivi

Delta-9-tetraidrocannabinolo e cannabidiolo.

Eccipienti

Etanolo anidro; propilenglicole; olio di menta peperita.

Indicazioni

Trattamento per alleviare i sintomi in pazienti adulti affetti da spasticita' da moderata a grave dovuta alla sclerosi multipla (SM) che nonhanno manifestato una risposta adeguata ad altri medicinali antispast ici e che hanno mostrato un miglioramento clinicamente significativo dei sintomi associati alla spasticita' nel corso di un periodo di provainiziale della terapia.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' ai cannabinoidi o a uno qualsiasi degli eccipienti; con storia o storia familiare nota o sospetta di schizofrenia o di altre malattie psicotiche, storia di gravi disturbi della personalita' o altri significativi disturbi psichiatrici, esclusa la depressione associata alla malattia concomitante; che allattano (a causa degli elevati livelli di cannabinoidi eventualmente presenti nel latte materno e deipotenziali effetti avversi sullo sviluppo del bambino).

Posologia

Il medicinale e' indicato solo per uso oromucosale. Il farmaco deve essere usato in aggiunta ai trattamenti anti-spasticita' attualmente utilizzati dal paziente. Il trattamento deve essere avviato e monitorato da medici esperti nel trattamento di pazienti affetti da questa patologia. Adulti: agitare il contenitore prima dell'uso e applicare lo spray in diversi siti della superficie oromucosale cambiando il sito di somministrazione ogni volta che il prodotto e' utilizzato. E' consigliabile informare i pazienti che in alcuni casi sono necessarie due settimane per individuare la dose ottimale e che effetti indesiderati potrebbero insorgere durante questo periodo, soprattutto capogiri. Tali effetti indesiderati si presentano normalmente in forma lieve e scompaionodopo pochi giorni. Tuttavia considerare la possibilita' di mantenere la dose somministrata, di ridurla oppure di sospendere, almeno temporaneamente, il trattamento a seconda della gravita' e intensita' degli effetti indesiderati. Per minimizzare la variabilita' della biodisponibilita' in ogni paziente, per quanto possibile, la somministrazione delfarmaco deve essere standardizzata rispetto all'assunzione del cibo. Inoltre, iniziare o interrompere alcuni medicinali in concomitanza puo' richiedere una nuova titolazione. Si richiede un periodo di titolazione per ottenere la dose ottimale. Il numero e la frequenza delle applicazioni dello spray variano da paziente a paziente. La dose pomeridiana/serale va somministrata in qualsiasi momento tra le 16.00 e l'ora di coricarsi. In caso di aggiunta di una dose mattutina, questa va assunta tra l'ora del risveglio e mezzogiorno. Il paziente puo' continuarea aumentare gradualmente la dose fino a un massimo di 12 applicazioni spray giornaliere, fino a ottenere l'ottimale alleviamento dei sintom i. Si deve osservare un intervallo di almeno 15 minuti tra un'applicazione e quella successiva. A completamento del periodo di titolazione, si consiglia ai pazienti di mantenere la dose ottimale ottenuta. La dose mediana somministrata negli studi clinici in pazienti affetti da sclerosi multipla e' di otto applicazioni spray al giorno. Una volta ottenuta la dose ottimale, i pazienti possono applicare la dose durante il corso della giornata a seconda della risposta e livello di tolleranza individuali. Aumenti o diminuzioni della dose potrebbero risultare appropriati in caso di alterazioni della gravita' della malattia del paziente, cambiamenti delle terapie concomitanti somministrate o nel caso si manifestino fastidiose reazioni avverse. Dosi superiori a 12 applicazioni spray al giorno non sono raccomandate. Prima di avviare la terapia e' consigliabile effettuare una valutazione approfondita della gravita' dei sintomi associati alla spasticita' e della risposta a medicinali antispastici abituali. L'uso del prodotto e' indicato solo in pazienti affetti da spasticita' da moderata a grave che non hanno avutouna risposta adeguata ad altri medicinali antispastici. La risposta d el paziente al farmaco va rivalutata dopo quattro settimane dall'inizio del trattamento. Se non si riscontra alcun miglioramento clinicamente significativo dei sintomi associati alla spasticita' nel corso del periodo iniziale di prova della terapia, e' necessario sospendere il trattamento con questo medicinale. Negli studi clinici, tale parametro e' stato definito come miglioramento di almeno il 20% dei sintomi associati alla spasticita' utilizzando una scala di autovalutazione del paziente da 0 a 10. La validita' del trattamento a lungo termine va riveduta periodicamente. Bambini: l'uso del farmaco non e' raccomandato neibambini o adolescenti al di sotto di 18 anni di eta' per l'assenza di dati sulla sicurezza e l'efficacia. Anziani: non sono stati effettuat i studi specifici negli anziani anche se negli studi clinici sono stati inclusi pazienti fino a 90 anni di eta'. Considerato che nei pazienti anziani vi sono maggiori probabilita' che insorgano reazioni avversedel sistema nervoso centrale, e' necessario fare attenzione in termin i di sicurezza personale, ad esempio nella preparazione di cibi e bevande calde. Pazienti affetti da significativa compromissione epatica o renale: non sono disponibili studi su pazienti con funzionalita' epatica o renale compromessa. Tuttavia, in queste popolazioni, gli effetti del farmaco possono essere ampliati o prolungati. In questi pazienti e' raccomandata una frequente valutazione clinica.

Conservazione

Conservare in frigorifero (da 2 a 8 gradi C). Una volta aperto e utilizzato, non e' piu' necessaria la conservazione refrigerata del contenitore spray; e' pero' necessario conservarlo a temperature non superiori a 25 gradi C. Conservare in posizione verticale.

Avvertenze

Sono stati comunemente riportati capogiri da lievi a moderati. Tale effetto si verifica piu' frequentemente durante le prime settimane di trattamento. L'uso del medicinale non e' raccomandato nei bambini o adolescenti al di sotto di 18 anni di eta' per l'assenza di dati sulla sicurezza e l'efficacia. Alterazioni della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna sono state osservate dopo la prima somministrazione per cui e' essenziale usare cautela dopo la dose iniziale del periodo di titolazione. Sono stati osservati episodi di svenimento. L'uso del farmaco non e' raccomandato in pazienti in gravi condizioni cardiovascolari. Non sono tuttavia state riscontrate variazioni clinicamente rilevanti della durata degli intervalli QTc, PR o QRS, della frequenza cardiaca o della pressione arteriosa in volontari sani a cui sono state somministrate fino a 18 applicazioni spray due volte al giorno. Si consiglia di prestare attenzione quando si trattano pazienti con storia diepilessia o crisi epilettiche ricorrenti fino a quando non saranno di sponibili ulteriori informazioni. Sintomi psichiatrici quali ansia, allucinazioni, cambiamento d'umore e disturbi paranoidi sono state segnalate durante l'uso del farmaco. Probabilmente questi sintomi sono dovuti a effetti transitori sul SNC, sono di intensita' live-moderata e ben tollerati. Puo' esserci remissione riducendo la dose o interrompendoil trattamento con il farmaco. In alcuni casi sono anche stati segnal ati disorientamento (o confusione), allucinazioni e sintomi deliranti o reazioni psicotiche transitorie; in pochi casi, non si e' potuta escludere una correlazione causale tra la somministrazione del farmaco e idee suicide. In tutte queste situazioni, il trattamento deve essere immediatamente sospeso finche' il sintomo correlato si e' risolto completamente. Non sono stati eseguiti studi specifici in pazienti con compromissione epatica o renale significativa. THC e CBD vengono metabolizzati nel fegato e circa un terzo dei farmaci progenitori e dei relativi metaboliti viene eliminato nell'urina (e i restanti due terzi nelle feci). Alcuni metaboliti del THC potrebbero essere psicoattivi. Ne consegue che l'esposizione sistemica e gli effetti del farmaco dipendono sia dalla funzionalita' renale che epatica e che nei pazienti con alterata funzionalita' epatica o renale, gli effetti del medicinale potrebbero risultare eccessivi o prolungati. Si raccomanda quindi di sottoporre questi pazienti a una frequente valutazione clinica. Il farmaco contiene circa il 50% v/v di etanolo. Ogni erogazione contiene fino a 0,04 g di etanolo. Un piccolo bicchiere di vino (125 ml) con contenuto nominale di etanolo di 12% v/v contiene circa 12 g di etanolo. La maggioranza dei pazienti risponde a dosi fino a 12 applicazioni spray al giorno che contengono meno di 0,5 g di etanolo. Vi e' il rischio di una maggiore incidenza di cadute in pazienti nei quali si e' avuta una riduzione della spasticita' e la cui forza muscolare e' insufficiente a mantenere la postura o l'andatura. Oltre al maggior rischio di caduta, le reazioni avverse del sistema nervoso centrale attribuibili al farmaco, particolarmente negli anziani, potrebbero potenzialmente avere un impatto su diversi aspetti della sicurezza personale come, ad esempio,la preparazione di cibi e di bevande calde. Nonostante sussista un ri schio teorico di assuefazione ai rilassanti muscolari quali il baclofen e le benzodiazepine, aumentando in tal modo il rischio di caduta, tale effetto non e' stato riscontrato in nessuno studio clinico condottocon il farmaco. E' tuttavia necessario avvertire i pazienti dell'esis tenza di tale possibilita'. Nonostante non sia stato riscontrato alcuneffetto sulla fertilita', ricerche indipendenti condotte su animali h anno evidenziato che i cannabinoidi influiscono sulla spermatogenesi. Le pazienti in eta' fertile e i pazienti con partner in eta' fertile devono assicurarsi di adottare precauzioni contraccettive sicure per tutta la durata del trattamento e nei tre mesi successivi alla sua sospensione. Pazienti con storia di abuso di sostanze potrebbero essere piu' propensi ad abusare anche del farmaco. La sospensione improvvisa deltrattamento a lungo termine con il farmaco non ha evidenziato un anda mento coerente o un profilo temporale dei sintomi simili a quelli da astinenza e l'eventuale conseguenza e' limitata a disturbi temporanei del sonno, delle emozioni e dell'appetito in alcuni pazienti. Non si e'osservato un aumento del dosaggio giornaliero nelle terapie a lungo t ermine e i livelli di 'intossicazione' riportati dai pazienti stessi sono bassi. Per questi motivi, la dipendenza dal farmaco risulta improbabile. Sono state riportate reazioni avverse associate alla via di somministrazione del prodotto. Le reazioni al sito di applicazione sono state prevalentemente un senso di puntura da lieve a moderato al momento dell'applicazione. Generalmente, le reazioni al sito di applicazionesono dolore, dolore alla bocca e disagio, disgeusia, ulcere buccali e glossodinia. Sono stati osservati due casi di leucoplachia che non so no mai stati confermati per via istologica; un terzo caso e' risultatonon correlato. Per queste ragioni, ai pazienti che osservano disagio o ulcerazione al sito di applicazione del prodotto e' consigliato di variare il sito di applicazione all'interno della bocca e di non continuare a spruzzare il farmaco sulle membrane ulcerate o infiammate. Sonoinoltre consigliate regolari ispezioni della mucosa orale nel caso di somministrazioni prolungate. Se le ulcere o le lesioni persistono, in terrompere la somministrazione fino a completa risoluzione. Nel caso di viaggi all'estero, i pazienti devono essere avvisati che questa medicina potrebbe non essere legale in alcune nazioni: devono pertanto controllare il suo stato legale prima di viaggiare con il medicinale.

Interazioni

I due principi attivi del medicinale, il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD) vengono metabolizzati dal sistema enzimatico del citocromo P 450. Gli effetti inibitori del farmaco sul sistema enzimatico del citocromo P 450 riscontrati in vitro e su modelli animali sono stati evidenziati solo ad esposizioni significativamente piu' elevate rispetto a quelle massime osservate nel corso degli studi clinici. In uno studio in vitro condotto con estratti botanici 1:1% (v/v) di THC e di CBD, non e' stata riscontrata alcuna induzione rilevantedegli enzimi del citocromo P 450 per gli enzimi umani CYP1A2, CYP2C9, CYP2C19 e CYP3A4 negli epatociti umani a dosi fino a 1mcM (314 ng/ml) . La somministrazione concomitante del farmaco con il cibo comporta unvalore medio della Cmax e AUC per il THC da 1,6 a 2,8 volte superiore rispetto alla somministrazione a digiuno. I valori corrispondenti per il CBD sono stati 3,3 e 5,1. Il trattamento concomitante con il ketoc onazolo, un inibitore del CYP3A4, ha comportato un aumento dei valori di Cmax e AUC del THC (pari rispettivamente a 1,2 e 1,8 volte), del suo metabolita primario (pari rispettivamente a 3 e 3,6 volte) e del CBD(pari rispettivamente a 2 e 2 volte). Di conseguenza, se durante il t rattamento con il farmaco si inizia o si interrompe il trattamento coninibitori del CYP3A4 (es. ketoconazolo, ritonavir, claritromicina), e ' necessaria una nuova titolazione. In seguito al trattamento con la rifampicina, un induttore del CYP3A4, si e' osservata una riduzione deivalori di Cmax e AUC del THC (40% e 20% rispettivamente), del suo met abolita primario (85% e 87% rispettivamente) e del CBD (50% e 60% rispettivamente). Di conseguenza, se durante il trattamento con il medicinale si inizia o si interrompe il trattamento con forti induttori deglienzimi (es. rifampicina, carbamazepina, Erba di San Giovanni), e' nec essaria una nuova titolazione. Il trattamento concomitante con l'omeprazolo, un inibitore del CYP2C19, non ha evidenziato alcuna variazione degna di nota per nessuno dei parametri farmacocinetici. In base ai dati di studi in vitro, non si puo' escludere l'inibizione della p-glicoproteina a livello intestinale da parte del CBD. Di conseguenza, si raccomanda cautela con trattamenti concomitanti con digossina e altri farmaci che sono substrati per la p-glicoproteina. Si consiglia cautela nell'utilizzo di ipnotici, sedativi e di farmaci con potenziali effetti sedanti in quanto si potrebbe avere un effetto additivo della sedazione ed effetti sul rilassamento dei muscoli. Nonostante non sia stato osservato un aumento di eventi avversi in seguito all'uso del farmaco in pazienti che gia' assumevano farmaci antispastici, si consiglia di fare attenzione quando il medicinale viene somministrato in concomitanza con tali medicinali in quanto potrebbe verificarsi una riduzione del tono e della potenza muscolare con conseguente maggior rischio di caduta. Il medicinale potrebbe interagire con l'alcol, con un effetto sul coordinamento, la concentrazione e sui riflessi. In genere le bevande alcoliche devono essere evitate durante l'uso del farmaco specialmente all'inizio del trattamento o quando si cambia la dose. I pazienti devono essere informati che se bevono alcolici mentre assumono farmaco,effetti additivi sul SNC possono aumentare il rischio di cadute o alt ri incidenti.

Effetti indesiderati

Il programma clinico relativo al farmaco ha fino ad oggi coinvolto oltre 1.500 pazienti affetti da sclerosi multipla in studi clinici placebo-controllati e in studi in aperto a lungo termine in cui alcuni pazienti hanno effettuato fino a 48 applicazioni spray al giorno. Le reazioni avverse piu' comunemente riscontrate nelle prime quattro settimane di esposizione sono risultate capogiri, che si manifestano soprattuttodurante il periodo iniziale di titolazione, e affaticamento. Queste r eazioni vanno normalmente da lievi a moderate e scompaiono entro alcuni giorni anche se si continua il trattamento. L'utilizzo dello schema di titolazione raccomandato ha comportato la diminuzione dell'incidenza dei sintomi di capogiri e affaticamento nelle prime quattro settimane. Di seguito e' la frequenza di eventi avversi, secondo la classificazione sistemica organica (SOC), che presentano una plausibile correlazione con la somministrazione del medicinale risultante da studi clinici placebo-controllati condotti su pazienti affetti da sclerosi multipla (alcuni di questi eventi avversi potrebbero essere attribuibili allamalattia concomitante). Infezioni e infestazioni. Non comune: faringi te. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia (compresa perdita di appetito), maggiore appetenza. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, disorientamento, dissociazione, euforia; non comune: allucinazioni (non specificate, uditive, visive), illusioni, paranoia, idee suicide, percezione delirante. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: capogiri; comune: amnesia, disturbi dell'equilibrio,disturbi dell'attenzione, disartria, disgeusia, letargia, compromissi one della memoria, sonnolenza; non comune: sincope. Patologie dell'occhio. Comune: visione annebbiata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni, tachicardia. Patologie vascolari. Non comune: ipertensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: irritazione alla gola. Patologie gastrointestinali. Comune: costipazione, diarrea, secchezza delle fauci, glossodinia, ulcere della bocca, nausea, fastidio orale, dolore orale, vomito; non comune: dolori addominali (superiori),discolorazione della mucosa orale, disturbi della mucosa orale, esfol iazione della mucosa orale, stomatite, discolorazione dentale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: affaticamento; comune: dolore nel sito di applicazione, astenia, senso di anormalita', senso di ubriachezza, malessere; non comune: irritazione del sito di applicazione. Lesioni, avvelenamento e disturbi dovuti alla procedura medica. Comune: cadute. Un singolo caso di bigeminismo ventricolare e' stato riportato anche se nel contesto di un'acuta reazione allergica alle noci.

Gravidanza e allattamento

Non c'e' sufficiente esperienza circa gli effetti del farmaco sulla riproduzione umana. Uomini e donne in eta' fertile devono pertanto adottare precauzioni contraccettive sicure per tutta la durata del trattamento e nei tre mesi successivi alla sua sospensione. Il medicinale non va usato durante la gravidanza fatta eccezione per i casi in cui i vantaggi offerti dal trattamento risultino maggiori dei possibili rischi per il feto e/o l'embrione. Dati farmacodinamici/tossicologici disponibili su animali hanno dimostrato l'escrezione del farmaco e dei suoi metaboliti nel latte materno. Non puo' essere escluso un rischio per ilbambino allattato al seno. Il medicnale e' controindicato durante l'a llattamento al seno. In studi di fertilita' su roditori, non ci sono stati effetti del trattamento con il farmaco in maschi e femmine. Non ci sono stati effetti sulla fertilita' dei nati da madri trattate con il medicinale.