Selezen - Os Gtt 20ml 40%

Dettagli:
Nome:Selezen - Os Gtt 20ml 40%
Codice Ministeriale:025018033
Principio attivo:Imidazato
Codice ATC:N02BA16
Fascia:C
Prezzo:10.71
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Teofarma Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Gocce orali soluzione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

SELEZEN

Formulazioni

Selezen - Os Gtt 20ml 40%

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci antinfiammatori ed antireumatici non steroidei.

Principi attivi

Salicilato di imidazolo.

Eccipienti

Compresse da 750 mg: lattosio, cellulosa microgranulare, carbossimetilamido, povidone, magnesio stearato. Gocce orali, soluzione da 400 mg/ml: glicerolo, aroma arancio, sodio cloruro, saccarina sodica, acqua depurata. Supposte da 100 mg: gliceridi semisintetici.

Indicazioni

Compresse, gocce, supposte Stati infiammatori delle vie aeree o di pertinenza otorino-laringoiatrica (O.R.L.). Stati febbrili.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo a ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipersensibilita' ai salicilati o ai derivati imidazolici. Ulcera gastrica e duodenale in fase attiva ed altre gastropatie. Diatesi emorragiche (in particolare emofilia, ipoprotrombinemia e deficit di vitamina K) ed altre malattie emorragiche. Emorragie gastrointestinali in atto. Insufficienza renale o epatica grave. Asma bronchiale, particolarmente se associata a poliposi nasale ed angioedema. Terzo trimestre di gravidanza.

Posologia

Compresse. Ragazzi e adulti: 1 compressa da 750 mg, 2-3 volte al giorno. Le compresse vanno deglutite con un po' d'acqua. Gocce Bambini finoa 6 anni: 5 gocce (pari a 100 mg) per ogni 10 kg di peso corporeo, da 1 a 3 volte al giorno. Bambini dai 6 ai 12 anni: 10-20 gocce, da 1 a 3 volte al giorno. Ragazzi e adulti: 20-40 gocce, da 1 a 3 volte al giorno. Supposte. Lattanti e bambini: da 1 a 3 supposte da 100 mg al giorno. Anziani: nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovra' valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati. Non superare le dosi consigliate senza il parere del medico. L'assunzione delle preparazioni per uso orale deve avvenire a stomaco pieno, particolarmente quando sia necessario somministrare il prodotto ad alte dosi o per periodi prolungati. Le gocce vanno diluite in un po' d'acqua. Dopo impiego senza risultati apprezzabili, consultare il medico. L'impiego di alte dosi e/o per lungo tempo va effettuato sotto il controllo del medico.

Conservazione

Gocce orali, soluzione: conservare ad una temperatura non superiore a 25 gradi C.

Avvertenze

Cautela e' necessaria nei seguenti casi: soggetti anziani con funzionalita' renale ridotta o diminuiti livelli di albumina plasmatica, per il rischio di maggiore tossicita'; soggetti affetti da deficit G-6-PD (glucosio-6-fosfato deidrogenasi), per la possibile insorgenza di emolisi; soggetti in contemporaneo trattamento con anticoagulanti, per aumento del rischio di emorragie soggetti in trattamento concomitante con corticosteroidi, per aumento del rischio di emorragia gastrointestinale; soggetti in trattamento con farmaci antinfiammatori non steroidei per aumento di rischio di effetti collaterali. L'impiego pre-operatorio, in quanto puo' ostacolare l'emostasi intra-operatoria. Se durante iltrattamento compaiono vomito prolungato e profonda sonnolenza, interr ompere la somministrazione. La sindrome di Reye e' un disturbo molto raro ma grave e a volte fatale caratterizzata da encefalopatia acuta e insufficienza epatica. E' stata segnalata soprattutto in bambini di eta' inferiore a 5 anni con febbre ed infezione virale ed e' stato associato all'uso di acido acetilsalicilico. Questo medicinale contiene lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

La somministrazione di salicilati, particolarmente in caso di terapia protratta, puo' potenziare l'attivita' dei farmaci anticoagulanti, aumentare il rischio di emorragia gastrointestinale in caso di contemporaneo trattamento con corticosteroidi. Inoltre possono aumentare gli effetti collaterali del metotrexate e dei farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS). I salicilati potenziano l'effetto ipoglicemizzante delle sulfaniluree orali e riducono l'attivita' diuretica dello spironolattone e dei farmaci uricosurici. Non e' escluso che possa avere interazioni con uricosurici, sulfamidici, difenilidantoina, barbiturici e ormoni tiroidei. In corso di terapia con farmaci a base di litio, la contemporanea somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei provoca aumento dei livelli plasmatici del litio stesso.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati piu' comuni sono a carico dell'apparato gastrointestinale. Questi disturbi possono essere ridotti con l'assunzione del medicinale a stomaco pieno. La maggior parte degli effetti indesiderati sono dipendenti sia dalla dose che dalla durata del trattamento.Disturbi del sangue e del sistema linfatico: prolungamento del tempo di coagulazione. Occasionalmente epistassi ed emorragie gengivali. Disturbi del sistema nervoso: cefalea, vertigini. Disturbi uditivi e vestibolari: tinnito e ronzii. Disturbi gastrointestinali: nausea, vomito,pirosi, dolore epigastrico, dolore addominale, diarrea. In casi rari ed in pazienti predisposti possono verificarsi erosioni, ulcere ed emorragie gastrointestinali. Disturbi epatobiliari: in casi rari epatotossicita' con aumento delle transaminasi. Disturbi renali ed urinari: alterazioni della funzione renale. Disturbi generali e alterazioni del sito di somministrazione: reazioni di ipersensibilita': rash cutanei, orticaria, angioedema, rinite, asma.

Gravidanza e allattamento

L'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumento rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischioassoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. E'stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e ladurata della terapia. Negli animali, al somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento d ella perdita di pre e post-impianto di mortalita' embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il primo ed il secondo trimestre di gravidanza, non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari.Se il medicinale e' usato da una donna in attesa di concepimento, o d urante il primo o secondo trimestre di gravidanza, la dose e la duratadel trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili. Dura nte il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre ed il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di snaguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. L'uso, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostanglandine e della cicloossigenasi e' sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza. La somministrazione dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilita' o che sono sottoposte a indagini sulla fertilita'. Allattamento. Il prodotto e' sconsigliato durante l'allattamento.