Seractil - Os Polv 30bust 300mg

Dettagli:
Nome:Seractil - Os Polv 30bust 300mg
Codice Ministeriale:034765204
Principio attivo:Dexibuprofene
Codice ATC:M01AE14
Fascia:A
Prezzo:5.56
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Therabel Gienne Pharma Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Sospensione os
Contenitore:Bustina
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

SERACTIL - SOSPENSIONE ORALE

Formulazioni

Seractil - Os Polv 30bust 300mg
Seractil - Os Polv 30bust 400mg
Seractil - Os Polv 30bs Bip400mg

Categoria farmacoterapeutica

Prodotti antiinfiammatori e antireumatici non steroidei, derivati dell'acido propionico.

Principi attivi

Dexibuprofene.

Eccipienti

Saccarosio; acido citrico; aroma arancio; saccarina; silice; sodio laurilsofato.

Indicazioni

Trattamento sintomatico del dolore e dell'infiammazione associati ad osteoartrite. Trattamento sintomatico acuto del dolore durante il periodo mestruale (dismenorrea primaria). Trattamento sintomatico di altre forme di dolore lieve o moderato come il dolore muscolo-scheletrico e il dolore dentale.

Controindicazioni / effetti secondari

Il dexibuprofene non deve essere somministrato nei seguenti casi: pazienti con ipersensibilita' al dexibuprofene, a qualsiasi altro FANS o aqualsiasi eccipiente contenuto nel prodotto. Pazienti in cui sostanze con analogo meccanismo d'azione (per es. acido acetilsalicilico o alt ri FANS) possono scatenare attacchi di asma, broncospasmo, rinite acuta o causare polipi nasali, orticaria o edema angioneurotico. Pazienti con storia di emorragia o perforazione gastrointestinale, correlate a pregressa terapia con FANS. Pazienti con sospetta o attiva o con pregressa ulcera peptica/emorragica ricorrente (due o piu' episodi distintidi dimostrata ulcerazione o sanguinamento). Pazienti con emorragia ce rebrovascolare o con altre emorragie in corso. Pazienti con morbo di Crohn attivo o con colite ulcerosa attiva. Pazienti con insufficienza cardiaca grave. Pazienti con disfunzione renale grave (VFG<30 ml/min). Pazienti con funzionalita' epatica gravemente compromessa. A partire dal sesto mese di gravidanza.

Posologia

Il dosaggio deve essere adattato secondo la gravita' del disturbo e lostato del paziente. Gli effetti indesiderati possono essere ridotti u tilizzando la piu' bassa dose efficace per il piu' breve periodo necessario al controllo dei sintomi. La dose singola massima e' 400 mg, la dose massima giornaliera e' 1200 mg di dexibuprofene. Il dexibuprofenee' disponibile in bustine da 200, 300 e 400 mg. Le bustine da 400 mg sono disponibili come dose intera in una bustina o come bustina bipartita contenente due mezze dosi da 200 mg di dexibuprofene ciascuna. La durata del trattamento non deve superare le due settimane. Nel caso ditrattamenti di durata superiore sono disponibili prodotti alternativi , ad esempio dexibuprofene compresse rivestite con film. Osteoartrite La dose giornaliera raccomandata e' di 600-900 mg di dexibuprofene, suddivisa fino a tre somministrazioni, per esempio 400 mg due volte al giorno o 300 mg due o tre volte al giorno. La dose giornaliera puo' essere aumentata fino a 1200 mg di dexibuprofene, in pazienti con sintomatologia acuta o in corso di riacutizzazione. Dolore lieve o moderato. La dose giornaliera raccomandata e' di 600 mg di dexibuprofene, suddivisa fino a tre singole dosi. Se risulta necessario, in pazienti affetti da dolore acuto (per es. in seguito ad avulsione chirurgica di denti) la dose del dexibuprofene puo' essere temporaneamente aumentata sinoa 1200 mg al giorno. Dismenorrea: viene raccomandata una dose giornal iera da 600 a 900 mg di dexibuprofene, suddivisa fino a tre singole dosi, per esempio 400 mg due volte al giorno o 300 mg due o tre volte algiorno. Bambini e adolescenti: non sono stati condotti studi sull'uso del dexibuprofene nei bambini e negli adolescenti (<18 anni): non son o stati stabiliti parametri di sicurezza ed efficacia e quindi non e' raccomandato l'uso in questa fascia di eta'. Anziani: negli anziani non sono necessarie particolari modifiche dei dosaggi descritti. Tuttavia, e' opportuna una valutazione e una riduzione della dose individualea causa dell'aumentata suscettibilita' degli anziani alle reazioni av verse del tratto gastrointestinale. Disfunzione epatica Pazienti con disfunzione epatica lieve o moderata devono iniziare la terapia a dosi ridotte e devono essere strettamente controllati. Il dexibuprofene nondeve essere somministrato a pazienti con gravi disfunzioni epatiche. Disfunzione renale: pazienti con disfunzione renale lieve o moderata devono iniziare la terapia a dosi ridotte. Il dexibuprofene non deve essere somministrato a pazienti con grave disfunzione renale. La polveredeve essere sospesa in un bicchiere d'acqua, circa 200 ml e deve esse re bevuta subito dopo la preparazione. Le bustine possono essere assunte a stomaco pieno o vuoto. In genere i FANS (farmaci antiinfiammatorinon steroidei) vengono preferibilmente assunti dopo i pasti per ridur re l'irritazione gastrointestinale, in modo particolare durante l'impiego cronico. Tuttavia e' prevedibile in alcuni pazienti una latenza nell'insorgenza dell'effetto terapeutico se l'assunzione avviene con i pasti o immediatamente dopo.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore ai 25 gradi C.

Avvertenze

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. L'uso del dexibuprofene deveessere evitato in concomitanza con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2. I pazienti anziani presentano un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente perforazioni ed emorragie gastrointestinali, che possono essere fatali. Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono risultare fatali, sono state riportate con tutti i FANS in qualsiasi momentodurante il trattamento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di eventi gastrointestinali gravi. Il rischio di emorragia, ul cerazione o perforazione gastrointestinali aumenta con l'aumentare della dose del FANS, in pazienti con storia di ulcera, specialmente se complicata da emorragia o perforazione, alcolismo e negli anziani. Pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale in particolare se anziani, devono segnalare qualsiasi sintomo addominale, in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Si raccomanda particolare cautela in pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare ilrischio di ulcerazione o emorragia, come i corticosteroidi orali, gli anticoagulanti come il warfarin, gli inibitori selettivi della ricapt azione della serotonina o gli agenti antiaggreganti piastrinici come l'acido acetilsalicilico. Quando si verificano emorragie o ulcerazioni gastrointestinali il trattamento deve essere sospeso. Si raccomanda particolare cautela nella somministrazione dei FANS, nel caso di soggetti con storia di malattie gastrointestinali poiche' tali condizioni potrebbero essere esacerbate. Cosi' come con altri FANS, possono comparire reazioni allergiche, comprese reazioni anafilattiche/anafilattoidi, anche senza precedente esposizione al farmaco. Gravi reazioni cutanee,alcune delle quali fatali, incluse dermatite esfoliativa, sindrome di Steven-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state segnalate m olto raramente in associazione alla terapia con FANS. I pazienti sembrano essere piu' ad alto rischio nelle primi fasi della terapia e l'insorgenza delle reazioni avviene in genere entro il primo mese di trattamento. La somministrazione del dexibuprofene deve essere interrotta alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni delle mucose o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Il dexibuprofene deve essere somministrato con cautela ai soggetti affetti da lupus eritematoso sistemico e da diverse malattie del tessuto connettivo, in quanto tali pazienti potrebbero essere predisposti a effetti collaterali renali e del SNC, indotti dai FANS, inclusa la meningite asettica. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari Un adeguato monitoraggio e appropriati consigli sono necessari per pazienti con anamnesi positiva di ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata, poiche' sono stati riscontrate ritenzione di liquidi ed edema in associazione al trattamento con FANS. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso dell'ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg al giorno) e per trattamenti di lunga durata, possa essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. Complessivamente, studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene siano associate ad un aumento del rischio di infarto del miocardio. Non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile per il trattamento con il dexibuprofene. I pazienti con ipertensione arteriosa non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolaredevono essere trattati con l'ibuprofene solo dopo un'attenta valutazi one. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattie cardiovascolari. Particolare cautela deve essere adottata nel trattamento di pazienti affetti da malattie renali ed epatiche; deve essere preso in considerazione il rischio di ritenzione di liquidi, edema e deterioramento della funzionalita' renale. In caso di trattamento di questi pazienti con il dexibuprofene, deve essere impiegata la piu' bassa dose efficace e la funzionalita' renale deve essere regolarmente controllata. Cautela deve essere adottata in soggetti con storiadi asma bronchiale o che ne soffrono, dal momento che i FANS, in tali soggetti, possono causare broncospasmo. I FANS possono mascherare i s intomi di un'infezione. Come tutti i FANS, il dexibuprofene puo' aumentare i valori di azotemia e di creatininemia. Come altri FANS, il dexibuprofene puo' essere associato ad effetti collaterali renali che possono portare a glomerulonefrite, nefriti interstiziali, necrosi papillare renale, sindrome nefrosica ed insufficienza renale acuta. Come altri FANS, il dexibuprofene puo' causare un lieve aumento transitorio di alcuni parametri epatici ed anche incrementi significativi delle SGOT e SGPT. In caso di consistenti aumenti di questi parametri, la terapiadeve essere interrotta. Analogamente agli altri FANS, il dexibuprofen e puo' inibire, in maniera reversibile la funzionalita' e l'aggregazione piastrinica e prolungare il tempo di sanguinamento. Pazienti trattati per lungo tempo con il dexibuprofene, devono essere controllati cautelativamente. Nel corso di un uso prolungato, ad alte dosi e al di fuori delle indicazioni con analgesici, si puo' manifestare cefalea che non deve essere trattata aumentando le dosi del farmaco in questione. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio o insufficienza di sucrasi-isomaltasi non devono assumere questo medicinale. In generale, l'usoabituale di analgesici, specialmente la combinazione di diversi farma ci analgesici, puo' comportare l'instaurarsi di lesioni renali con rischio di insufficienza renale. Deve pertanto essere evitata l'associazione con l'ibuprofene o con altri FANS. Farmaci che inibiscono la ciclossigenasi/sintesi di prostaglandine, possono compromettere la fertilita' in modo reversibile e quindi non sono raccomandati in donne che cercano di concepire. Dati da studi preclinici indicano che l'inibizione dell'aggregazione piastrinica determinata da basse dosi di acido acetilsalicilico puo' risultare alterata dalla somministrazione concomitante di FANS come il dexibuprofene. Questa interazione potrebbe ridurre l'effetto protettivo cardiovascolare.

Interazioni

Le informazioni di questa sezione sono basate sulla precedente esperienza con altri FANS. In generale i FANS devono essere usati con cautelase somministrati in concomitanza con altri farmaci che possono aument are il rischio di ulcera o sanguinamento gastrointestinale o di compromissione della funzionalita' renale. Non e' raccomandato l'uso contemporaneo con: Anticoagulanti: l'effetto degli anticoagulanti, come il warfarin, puo' essere potenziato dai FANS. Devono essere effettuati testdella coagulazione del sangue (INR, tempo di sanguinamento) all'inizi o del trattamento con il dexibuprofene e il dosaggio degli anticoagulanti, se necessario, deve essere adattato. Metotrexato a dosi di 15 mg/settimana o maggiori: se i FANS e il metotrexato sono somministrati entro le 24 ore, i livelli plasmatici del metotrexato potrebbero aumentare a causa di una riduzione della sua clearance renale incrementandonequindi la potenziale tossicita'. Percio', nei pazienti trattati con a lte dosi di metotrexato, non e' raccomandato l'uso concomitante con ildexibuprofene. Litio: i FANS possono aumentare i livelli plasmatici d el litio, poiche' ne riducono la clearance renale. La combinazione none' raccomandata. Nel caso in cui l'associazione sia necessaria, devon o essere effettuati frequenti controlli del litio. Si deve considerarela possibilita' di ridurre la dose di litio. Altri FANS e salicilati (acido acetilsalicilico a dosi superiori di quelle utilizzate per il trattamento antitrombotico, circa 100 mg/die): l'uso contemporaneo con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2, deve essere evitato, poiche' la somministrazione simultanea di differenti FANS puo' incrementare il rischio di ulcere gastrointestinali e di emorragie. Precauzioni. Acido acetilsalicilico: la somministrazione concomitante puo' alterare l'inibizione dell'aggregazione piastrinica determinata dall'acido acetilsalicilico a basse dosi, tramite l'inibizione competitiva del sito di acetilazione della ciclossigenasi nelle piastrine. Antiipertensivi: i FANS possono diminuire l'efficacia dei beta-bloccanti, probabilmente a causa dell'inibizione della formazione di prostaglandine vasodilatatorie. L'uso contemporaneo dei FANS e degli ACE inibitori o degli antagonisti dei recettori dell'angiotensina II puo' essere associato all'aumento del rischio di insufficienza renale acuta, specialmente in pazienti con pregressa compromissione della funzionalita' renale. Quando somministrata ad anziani e/o a pazienti disidratati, questa combinazione puo' causare insufficienza renale acuta agendo direttamente sulla filtrazione glomerulare. Si raccomanda un attento controllo della funzionalita' renale all'inizio del trattamento. Inoltre, la somministrazione cronica di FANS puo', in teoria, ridurre l'effetto antiipertensivo degli antagonisti recettoriali dell'angiotensina II, cosi' come riportato per gli ACE inibitori. Pertanto si raccomanda attenzione nel caso sia richiesta questa combinazione e si raccomanda di effettuare un attento controllo della funzionalita' renale all'inizio del trattamento (inoltre si devono incoraggiare i pazienti ad assumere adeguate quantita' di liquidi). Ciclosporina, tacrolimus, sirolimus e antibiotici aminoglicosidici: il trattamento concomitante con FANS puo' aumentare il rischio di nefrotossicita', dovuto alla riduzione della sintesi di prostaglandine nel rene. Durante il trattamento concomitante, la funzionalita' renale deve essere strettamente controllata, specialmente negli anziani. Corticosteroidi: aumentato rischio di ulcera gastrointestinale o emorragia. Digossina: i FANS possono incrementare i livelli plasmatici della digossina nel sangue e quindi aumentare il rischio di tossicita' da digossina. Metotrexato a dosi piu' basse di 15 mg/settimana: il dexibuprofene puo' aumentare i livelli del metotrexato. Se si usa il dexibuprofene in combinazione con basse dosi di metotrexato, si devono effettuare attenti controlli ematologici nei pazienti particolarmente nelle prime settimane di co-somministrazione.In presenza anche solo di una lieve compromissione renale, specialmen te nell'anziano, e' richiesto un maggior controllo e la funzionalita' renale deve essere controllata per prevenire qualsiasi riduzione dellaclearance del metotrexato. Fenitoina: alcuni FANS possono spiazzare l a fenitoina dai siti di legame con le proteine plasmatiche, con la possibilita' di un aumento dei livelli serici della fenitoina ed aumento della sua tossicita'. Nonostante vi sia una limitata evidenza clinica riguardo questa interazione, si raccomanda di adattare il dosaggio della fenitoina sulla base del controllo delle concentrazioni plasmatichee/o dei segni di tossicita' osservati. Fenitoina, fenobarbitale e rif ampicina: la somministrazione concomitante di agenti induttori di CYP2C8 e CYP2C9, puo' ridurre gli effetti del dexibuprofene. Antiaggreganti piastrinici e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale. Tiazidi, sostanze tiazidi-correlate e diuretici d'ansa e diuretici risparmiatori di potassio: l'uso concomitante di un FANS e di un diuretico puo' aumentare il rischio di insufficienza renale secondaria ad una riduzione del flusso ematico renale. Farmaci che aumentano i livelli plasmatici di potassio: e' stato segnalato che i FANS aumentano i livelli plasmatici di potassio. Pertanto, si deve prestare particolare attenzione durante l'uso concomitante con altri farmaci che aumentano i livelli plasmatici di potassio (quali i diuretici risparmiatori di potassio, gli ACE inibitori, gli antagonisti dei recettori dell'angiotensina II, i farmaci immunosoppressori come ciclosporina o tacrolimus, il trimetoprim e le eparine) e devono essere monitorati i livelli plasmatici di potassio . Trombolitici, ticlopidina e antiaggreganti piastrinici: il dexibuprofene inibisce l'aggregazione piastrinica inibendo la ciclossigenasi piastrinica. Pertanto si raccomanda cautela quando il dexibuprofene e' somministrato in concomitanza ai trombolitici, alla ticlopidina e agli altri antiaggreganti piastrinici, a causa del rischio di aumento dell'effetto antiaggregante piastrinico.

Effetti indesiderati

L'esperienza clinica ha mostrato che il rischio di effetti indesiderati indotti dal dexibuprofene e' paragonabile a quelli dell'ibuprofene racemo. I piu' frequenti effetti collaterali sono di natura gastrointestinale. Possono manifestarsi ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta fatali, specialmente nei pazienti anziani. Studi clinici supplementari e altri studi della durata di circa 2 settimane mostrano una frequenza da 8% a 20% circa di pazienti con eventi prevalentemente lievi di natura gastrointestinale e una frequenza ancora piu' ridotta in popolazioni a basso rischio, per esempio durante l'uso per brevi periodi o occasionale. Infezioni e infestazioni. Molto raro: peggioramento dell'infiammazione correlata all'infezione (fascite necrotizzante). Patologie del sistema emolinfopoietico. Il tempo di sanguinamento puo' essere prolungato. Raro: disordini ematologiciche includono trombocitopenia, leucopenia, granulocitopenia, pancitop enia, agranulocitosi, anemia aplastica o anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: porpora (inclusa porpora allergica), angioedema; Raro: reazione anafilattica; Molto raro: reazione di ipersensibilita' generalizzata, inclusi sintomi come febbre con rash, dolore addominale, mal di testa, nausea e vomito, segni di danno epatico ed anche meningite asettica. Nella maggior parte dei casi in cui e' stata segnalata meningite asettica con l'ibuprofene, era presente qualche forma di malattia autoimmune (lupus eritematoso sistemico o altre malattie del collagene) come fattore di rischio. Nel caso di reazione diipersensibilita' grave e generalizzata possono presentarsi gonfiore d el viso, della lingua e della laringe, broncospasmo, asma, tachicardia, ipotensione e shock. Disturbi psichiatrici. Non comune: ansia; Raro:reazione psicotica, depressione, irritabilita'. Patologie del sistema nervoso. Comune: sonnolenza, mal di testa, capogiri, vertigini; Non c omune: insonnia, irrequietezza; Raro: disorientamento, confusione, agitazione; Molto raro: meningite asettica. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi visivi; Raro: ambliopia tossica reversibile. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comuni: tinnito; Raro: compromissione dell'udito. Patologie gastrointestinali. Molto comune: dispepsia, dolore addominale; Comune: diarrea, nausea, vomito; Non comune: ulcere ed emorragie gastrointestinali, gastrite, stomatite ulcerativa, melena. Sensazione di bruciore locale alla bocca o alla gola. Raro: perforazione gastrointestinale, flatulenza, costipazione, esofagite, stenosi esofagea, recrudescenza di malattie diverticolari, coliti emorragiche aspecifiche, colite ulcerosa o Morbo di Crohn. Se si verificano perditeematiche gastrointestinali queste possono causare anemia ed ematemesi . Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash; Non comune: orticaria, prurito; Molto raro: eritema multiforme, necrolisi epidermica, lupus eritematoso sistemico, alopecia, reazioni di fotosensibilita', gravi reazioni cutanee di tipo bolloso (Sindrome di Stevens-Johnson), necrolisi epidermica tossica acuta (Sindrome di Lyell) e vasculite allergica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: rinite, broncospasmo. Patologie renali e urinarie. Molto raro: nefrite interstiziale, sindrome nefrosica e insufficienza renale. Patologie epatobiliari. Raro: funzione epatica anormale, epatiti e ittero. Patologie sistemiche. Comune: affaticamento. I pazienti con ipertensione arteriosa o compromissione renale sembrano essere predisposti a ritenzione di fluidi. Edema, ipertensione arteriosa e insufficienza cardiaca sono stati segnalati in concomitanza al trattamento con i FANS. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso dell'ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg al giorno) e per trattamenti di lunga durata puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardioo ictus).

Gravidanza e allattamento

L'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' esercitare effetti negativi sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio-fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto spontaneo, malformazioni cardiache e gastroschisi in seguito all'uso di inibitori della sintesi di prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari aumenta da meno dell'1% fino a circa 1,5%. Si pensa che il rischio aumenti conla dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi delle prostaglandine ha mostrato di provoc are un aumento della perdita pre e post-impianto e di mortalita' embrio-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato segnalato in animali trattati con inibitori della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, i FANS non devono essere somministrati se non in caso di effettiva necessita'. Se si ricorre ai FANS nel primo e secondo trimestre di gravidanza, deve essere utilizzata la piu' bassa dose efficace e per la piu' breve durata possibile di trattamento. Nell'ultimo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura deldotto arterioso e ipertensione polmonare), danneggiamento della funzi onalita' renale, che puo' progredire verso l'insufficienza renale con oligoidroamnios, e puo' esporre la madre ed il neonato, al termine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che puo' manifestarsi anche a dosi molto basse, inibizione delle contrazioni uterine e ritardo o prolungamento deltravaglio. Pertanto, il dexibuprofene e' controindicato a partire dal sesto mese di gravidanza. Allattamento: l'ibuprofene presenta un tras curabile passaggio nel latte materno. L'allattamento e' possibile con il dexibuprofene, se il dosaggio utilizzato e' basso ed il periodo di trattamento e' breve. Fertilita': i FANS possono compromettere la fertilita' in maniera reversibile e non sono raccomandati in donne che cercano di concepire; se il trattamento con i FANS e' necessario, deve essere utilizzata la piu' bassa dose efficace per il piu' breve periodo possibile di trattamento.