Sodio Levofolinato Me - 5fl 9ml

Dettagli:
Nome:Sodio Levofolinato Me - 5fl 9ml
Codice Ministeriale:042013060
Principio attivo:Disodio Levofolinato
Codice ATC:V03AF10
Fascia:H
Prezzo:300.78
Produttore:Medac Pharma Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Preparazione iniettabile
Contenitore:Scatola
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi

Denominazione

SODIO LEVOFOLINATO MEDAC 50 MG/ML SOLUZIONE INIETTABILE O PER INFUSIONE

Formulazioni

Sodio Levofolinato Me - Fl 4ml
Sodio Levofolinato Me - Fl 9ml
Sodio Levofolinato Me - 5fl 1ml
Sodio Levofolinato Me - 5fl 4ml
Sodio Levofolinato Me - 5fl 9ml

Categoria farmacoterapeutica

Agenti detossificanti per il trattamento antineoplastico.

Principi attivi

Ogni ml di soluzione contiene 54,65 mg di disodio levofolinato equivalenti a 50 mg di acido levofolinico. Ogni flaconcino da 1 ml contiene 54,65 mg di disodio levofolinato equivalenti a 50 mg di acido levofolinico. Ogni flaconcino da 4 ml contiene 218,6 mg di disodio levofolinatoequivalenti a 200 mg di acido levofolinico. Ogni flaconcino da 9 ml c ontiene 491,85 mg di disodio levofolinato equivalenti a 450 mg di acido levofolinico.

Eccipienti

Idrossido di sodio (per l'aggiustamento del pH), acido cloridrico (perl'aggiustamento del pH), acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Il disodio levofolinato e' indicato per ridurre la tossicita' e neutralizzare l'azione degli antagonisti dell'acido folico come il metotrexato nella terapia citotossica e nel sovradosaggio negli adulti e nei bambini; in associazione con 5-fluorouracile nella terapia citotossica.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' nota al disodio levofolinato o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati. Il disodio levofolinato non e' adatto al trattamento dell'anemia perniciosa o di altre anemie da deficit di vitamina B12. E' possibile che si verifichino delle remissioni ematologiche ma non si modifica la progressione delle manifestazioni neurologiche. L'associazione di disodio levofolinato e fluorouracile non e' indicata: in presenza di controindicazioni esistenti al fluorouracile; in caso di diarrea grave. Non si deve iniziare o proseguire la terapia con disodiolevofolinato in associazione al fluorouracile nei pazienti che presen tano sintomi di tossicita' gastrointestinale di qualsiasi livello di gravita' fino alla totale risoluzione di detti sintomi. E' necessario effettuare un monitoraggio particolarmente attento dei pazienti con diarrea fino alla risoluzione del sintomo, per il rischio di un rapido peggioramento clinico che puo' portare alla morte.

Posologia

Il farmaco si somministra per via endovenosa: per iniezione in forma non diluita, oppure per infusione dopo diluizione. Il disodio levofolinato non deve essere somministrato per via intratecale. Disodio levofolinato in associazione con 5-fluorouracile nella terapia citotossica: l'uso del disodio levofolinato in associazione con il fluorouracile e' riservato a medici esperti nell'associazione dei folinati con 5-fluorouracile nella terapia citotossica. Vengono impiegati diversi regimi terapeutici e diversi dosaggi senza avere la prova che un dosaggio sia quello ottimale. I regimi terapeutici che seguono sono stati utilizzatinegli adulti e negli anziani nel trattamento del carcinoma del colon- retto avanzato o metastatico e vengono forniti come esempi. Non sono disponibili dati sull'uso di queste associazioni nei bambini. Regime bimensile: 100 mg/m^2 di acido levofolinico (= 109,3 mg/m^2 di disodio levofolinato) per infusione endovenosa nell'arco di 2 ore, seguiti da un bolo di 400 mg/m^2 di 5-fluorouracile e da un'infusione di 22 ore di5-fluorouracile (600 mg/m^2) per 2 giorni consecutivi, ogni 2 settima ne nei giorni 1 e 2. Regime settimanale: 10 mg/m^2 di acido levofolinico (= 10,93 mg/m^2 di disodio levofolinato) per iniezione e.v. in bolooppure 100 - 250 mg/m^2 di acido levofolinico (= 109,30 - 273,25 mg/m ^2 di disodio levofolinato) per infusione e.v. nell'arco di 2 ore + 500 mg/m^2 di 5-fluorouracile per iniezione e.v. in bolo a meta' o alla fine dell'infusione di disodio levofolinato. Regime mensile: 10 mg/m^2di acido levofolinico (= 10,93 mg/m^2 di disodio levofolinato) per in iezione e.v. in bolo oppure 100 - 250 mg/m^2 di acido levofolinico (= 109,30 - 273,25 mg/m^2 di disodio levofolinato) per infusione e.v. nell'arco di 2 ore seguiti immediatamente da 425 o 370 mg/m^2 di 5-fluorouracile per iniezione e.v. in bolo per 5 giorni consecutivi. Per la terapia di associazione con 5-fluorouracile, in base alle condizioni delpaziente, alla risposta clinica e alla tossicita' dose-limitante puo' essere necessario modificare il dosaggio del 5-fluorouracile e l'inte rvallo libero dal trattamento, secondo quanto riportato nelle informazioni sul prodotto. Non e' necessario ridurre il dosaggio del disodio levofolinato. Il numero dei cicli da ripetere e' a discrezione del medico. Trattamento di salvataggio con disodio levofolinato nella terapia con metotrexato: il regime posologico del salvataggio con disodio levofolinato dipende strettamente dalla posologia e dal metodo di somministrazione a dose intermedia o elevata del metotrexato, per cui sara' ilprotocollo di somministrazione di quest'ultimo a stabilire il regime posologico del salvataggio con disodio levofolinato. Per la posologia e il metodo di somministrazione del disodio levofolinato e' quindi consigliabile fare riferimento al protocollo utilizzato per il metotrexato, a dose intermedia o elevata. Le linee guida riportate qui sotto possono fornire esempi di regimi utilizzati negli adulti, negli anziani enei bambini: nei pazienti con sindromi da malassorbimento o con altri disturbi gastrointestinali che non garantiscono l'assorbimento entera le, il salvataggio con disodio levofolinato deve essere effettuato conla somministrazione parenterale. Dosaggi superiori a 12,5 - 25 mg dev ono essere somministrate per via parenterale a causa della saturazionedell'assorbimento enterale del disodio levofolinato. Il salvataggio c on disodio levofolinato e' necessario quando si somministra il metotrexato a dosi superiori a 500 mg/m^2 di superficie corporea e deve essere preso in considerazione con dosi di 100 mg - 500 mg/m^2 di superficie corporea. Il dosaggio e la durata del salvataggio con disodio levofolinato dipendono principalmente dal tipo e dal dosaggio della terapia con metotrexato, dall'insorgenza dei sintomi di tossicita' e dalle capacita' individuali di escrezione del metotrexato. In linea di massima la prima somministrazione di acido levofolinico consiste in 7,5 mg (3 - 6 mg/m^2) da effettuarsi entro 12 o al massimo 24 ore dall'inizio dell'infusione di metotrexato. La stessa dose viene somministrata ogni 6ore per un periodo di 72 ore. Dopo diverse somministrazioni parentera li si puo' passare al trattamento con la formulazione orale. Oltre alla somministrazione di acido levofolinico e' importante prendere provvedimenti atti a garantire una rapida escrezione del metotrexato, come per esempio: l'alcalinizzazione delle urine per innalzare il pH urinario oltre 7,0 prima dell'infusione del metotrexato, in modo da aumentarela solubilita' del farmaco e dei suoi metaboliti. Il mantenimento di un'escrezione urinaria di 1800 - 2000 cc/m^2/24 ore aumentando l'apporto di liquidi per via orale o endovenosa al secondo, terzo e quarto giorno dopo la terapia con metotrexato. La misurazione della concentrazione plasmatica di metotrexato, azotemia e creatinina al secondo, terzoe quarto giorno. E' necessario ripetere tali misurazioni fino a quand o il livello plasmatico del metotrexato non risulti inferiore a 10-7 molare (0,1 mcM). In alcuni pazienti si puo' osservare un ritardo nell'escrezione del metotrexato che puo' essere dovuta ad accumulo nel terzo spazio, come accade per esempio nell'ascite o nelle effusioni pleuriche, a insufficienza renale o a idratazione insufficiente. In tali circostanze potrebbero essere indicate dosi piu' elevate di acido levofolinico o una somministrazione piu' prolungata. I pazienti nei quali si osserva un ritardo dell'eliminazione iniziale del metotrexato possono sviluppare un'insufficienza renale reversibile. Quarantotto ore dopo l'inizio dell'infusione del metotrexato se ne deve misurare il livello residuo. Se questo e' > 0,5 mcmol/l, i dosaggi del disodio levofolinato devono essere adattati come segue. Livello ematico residuo del metotrexato 48 ore dopo l'inizio della somministrazione dello stesso: >=0,5mcmol/l, ulteriore acido levofolinico da somministrare ogni 6 ore per 48 ore o fino a quando i livelli di metotrexato non scendono al di so tto di 0,05 mcmol/l: 7,5 mg/m^2; Livello ematico residuo del metotrexato 48 ore dopo l'inizio della somministrazione dello stesso: >=0,5 mcmol/l, ulteriore acido levofolinico da somministrare ogni 6 ore per 48 ore o fino a quando i livelli di metotrexato non scendono al di sotto di 0,05 mcmol/l: 7,5 mg/m^2; livello ematico residuo del metotrexato 48 ore dopo l'inizio della somministrazione dello stesso: >=1,0 mcmol/l, ulteriore acido levofolinico da somministrare ogni 6 ore per 48 ore o fino a quando i livelli di metotrexato non scendono al di sotto di 0,05 mcmol/l: 50 mg/m^2; livello ematico residuo del metotrexato 48 oredopo l'inizio della somministrazione dello stesso: >=2,0 mcmol/l, ult eriore acido levofolinico da somministrare ogni 6 ore per 48 ore o fino a quando i livelli di metotrexato non scendono al di sotto di 0,05 mcmol/l: 100 mg/m^2.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Tenere il flaconcino nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.

Avvertenze

Il disodio levofolinato deve essere somministrato solo per via endovenosa, per iniezione in forma non diluita, oppure per infusione dopo la diluizione; non deve essere somministrato per via intratecale. Sono stati riportati casi letali dovuti a somministrazione intratecale dell'acido levofolinico in seguito a sovradosaggio intratecale di metotrexato. Considerazioni generali: il disodio levofolinato deve essere usato con metotrexato o 5-fluorouracile solo sotto il controllo diretto di un medico esperto nell'utilizzo dei chemioterapici antitumorali. Il trattamento con acido levofolinico puo' mascherare l'anemia perniciosa e altre anemie da deficit di vitamina B12. Molti medicinali citotossici,inibitori diretti o indiretti della sintesi del DNA, sono causa di ma crocitosi (idrossicarbamide, citarabina, mercaptopurina, tioguanina). Questi casi di macrocitosi non devono essere trattati con acido levofolinico. Pazienti epilettici: nei pazienti epilettici trattati con fenobarbitale, fenitoina, primidone, aumenta il rischio di attacchi a causa della riduzione delle concentrazioni sieriche dei farmaci antiepilettici. Si raccomanda il monitoraggio clinico, se possibile il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche e, ove necessario, la correzione della dose del farmaco antiepilettico durante la somministrazione del disodio levofolinato e dopo la sua sospensione. Acido levofolinico/5-fluorouracile: nel regime di associazione con il fluorouracile, il profilo di tossicita' di quest'ultimo puo' essere accresciuto o spostato dal disodio levofolinato. Leucopenia, mucosite, stomatite e/o diarrea sono le manifestazioni piu' comuni e possono essere dose-limitanti. Quando si utilizzano disodio levofolinato e fluorouracile in associazione, in caso di tossicita' il dosaggio del fluorouracile deve essere ridotto in misura maggiore rispetto a quando viene usato da solo. La tossicita' gastrointestinale si osserva piu' spesso e puo' essere piu' grave o addirittura potenzialmente fatale (soprattutto stomatite e diarrea). Nei casi gravi il trattamento consiste nella sospensione del fluorouracile e del disodio levofolinato e nella terapia di supporto per viaendovenosa. Non si deve mai iniziare o proseguire il trattamento di a ssociazione con 5-fluorouracile e acido levofolinico nei pazienti con sintomi di tossicita' gastrointestinale, indipendentemente dalla loro gravita', fino alla completa risoluzione di tutti i sintomi suddetti. La diarrea puo' essere un segno di tossicita' gastrointestinale per cui i pazienti che presentano diarrea devono essere sottoposti a un attento monitoraggio fino alla completa risoluzione dei sintomi, per il rischio di un rapido peggioramento clinico che puo' portare alla morte. Qualora si verifichino diarrea e/o stomatite si consiglia di ridurre la dose del 5-FU fino alla completa risoluzione dei sintomi. Gli anziani e i pazienti con basso rendimento fisico a causa della malattia sonoparticolarmente predisposti a questo tipo di tossicita' per cui e' ne cessario procedere con particolare cautela nel trattare questi pazienti. Ai pazienti devono essere date istruzioni affinche' si rivolgano immediatamente al medico curante qualora comparisse stomatite (ulcere diintensita' lieve o moderata) e/o diarrea (feci liquide o movimenti in testinali due volte al giorno). Particolare cautela e' necessaria nel trattamento dei pazienti anziani o debilitati o che siano stati sottoposti in precedenza a radioterapia; questi pazienti infatti potrebbero essere piu' a rischio di tossicita' grave, per cui si raccomanda di iniziare con un dosaggio ridotto di 5- fluorouracile. Acido levofolinico/metotrexato: il disodio levofolinato non deve essere somministrato contemporaneamente a un antineoplastico antagonista dell'acido folico (es. metotrexato) per modificarne o annullarne la tossicita' clinica; cosi' facendo si potrebbe neutralizzare l'effetto terapeutico dell'antagonista, tranne che nel caso di sovradosaggio dell'antagonista dell'acido folico. Un sovradosaggio accidentale con un antagonista dei folati come il metotrexato deve essere trattato in tempi rapidi come un'emergenza medica. All'aumentare dell'intervallo di tempo tra la somministrazione del metotrexato e il recupero con disodio levofolinato si riducel'efficacia dell'acido levofolinico nel neutralizzare la tossicita'. Il monitoraggio della concentrazione sierica del metotrexato e' essenziale per determinare la dose e la durata ottimali del trattamento con disodio levofolinato. Il ritardo nell'escrezione del metotrexato potrebbe essere dovuto ad accumulo nel terzo spazio (ascite, effusioni pleuriche), insufficienza renale, idratazione insufficiente o somministrazione di antinfiammatori non steroidei o salicilati. In tali circostanze potrebbero essere indicate dosi piu' elevate di disodio levofolinatoo una somministrazione piu' prolungata. Il disodio levofolinato non h a alcun effetto sulle tossicita' non ematologiche del metotrexato, come la nefrotossicita' conseguente alla precipitazione del farmaco e/o dei metaboliti nel rene. I pazienti nei quali si osserva un ritardo dell'eliminazione iniziale del metotrexato possono sviluppare un'insufficienza renale reversibile e tutte le forme di tossicita' associate al metotrexato (consultare il riassunto delle caratteristiche del prodottodel metotrexato). La presenza di insufficienza renale, preesistente o indotta dal metotrexato, puo' essere associata al ritardo nell'escrez ione del metotrexato e potrebbe accrescere il bisogno di dosi piu' elevate o di un uso piu' prolungato dell'acido levofolinico. Si deve evitare una somministrazione eccessiva di acido levofolinico che potrebbe compromettere l'attivita' antitumorale del metotrexato, soprattutto nei tumori del SNC dove l'acido levofolinico si accumula dopo cicli ripetuti. La resistenza al metotrexato conseguente a una riduzione del trasporto attraverso la membrana implica anche la resistenza al recupero con acido folinico, dal momento che entrambi i medicinali condividono lo stesso sistema di trasporto. Quando si osservano alterazioni dei dati di laboratorio o tossicita' cliniche si deve sempre prendere in considerazione la possibilita' che il paziente stia assumendo altri medicinali che interagiscono con il metotrexato (per esempio che potrebberointerferire con l'eliminazione del metotrexato o con il suo legame co n l'albumina).

Interazioni

Il disodio levofolinato e' un antidoto agli antagonisti dell'acido folico come il metotrexato. Un sovradosaggio di disodio levofolinato che segua l'impiego del metotrexato puo' determinare una perdita dell'effetto della terapia con il metotrexato ("sovra-recupero"). L'uso concomitante di disodio levofolinato neutralizza l'attivita' antineoplastica del metotrexato e rafforza gli effetti citotossici del fluorouracile. Casi di diarrea potenzialmente fatale sono stati osservati somministrando 600 mg/m^2 di fluorouracile (in bolo e.v. una volta alla settimana) in concomitanza con disodio levofolinato. Quando si utilizzano in associazione disodio levofolinato e fluorouracile, e' necessario ridurreil dosaggio del fluorouracile in misura maggiore di quando lo si impi ega da solo. Il disodio levofolinato potrebbe ridurre l'effetto di sostanze antiepilettiche come fenobarbital, primidone, fenitoina e succinimide e potrebbe aumentare la frequenza degli attacchi; e' possibile infatti osservare una riduzione dei livelli plasmatici dei farmaci anticonvulsivanti induttori enzimatici dal momento che i folati, in quantocofattori, aumentano il metabolismo epatico. Quando il disodio levofo linato viene somministrato in concomitanza con un antagonista dell'acido folico l'efficacia dell'antagonista dell'acido folico potrebbe essere ridotta o completamente neutralizzata.

Effetti indesiderati

Molto comuni (>=1/10); comuni (>=1/100, <1/10); non comuni (>=1/1000,<1/100); rari (>=1/10.000, <1/1000); molto rari (< 1/10.000); non noti.Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: reazioni allergiche com prese le reazioni anafilattoidi e l'orticaria. Disturbi psichiatrici. Rari: insonnia, agitazione e depressione dopo somministrazione di dosielevate. Patologie gastrointestinali. Rari: patologie gastrointestina li dopo somministrazione di dosi elevate. Patologie del sistema nervoso. Rari: aumento della frequenza degli attacchi epilettici. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni: dopo la somministrazione di disodio levofolinato come soluzione iniettabile e' stata osservata febbre. Terapia di associazione con 5-FU: Di solito il profilo di sicurezza dipende dal regime posologico del5-FU utilizzato, a causa del potenziamento degli effetti tossici indo tti dal 5-FU. Regime mensile. Patologie gastrointestinali. Molto comuni: vomito e nausea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comuni: tossicita' a carico delle mucose, anche grave. Nessun potenziamento di altri effetti tossici indotti dal 5-FU (es. neurotossicita'). Regime settimanale. Patologie gastrointestinali. Molto comuni: diarrea con tossicita' di grado elevato e disidratazione che implica il ricovero in ospedale per il trattamento, e perfino il decesso. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

Gravidanza e allattamento

Non vi sono studi clinici adeguati e ben controllati condotti su donnein gravidanza o durante l'allattamento. Non sono stati condotti studi formali con disodio levofolinato sulla tossicita' riproduttiva negli animali. Non vi sono indicazioni che l'acido folinico induca effetti nocivi se somministrato in gravidanza. Durante la gravidanza il metotrexato deve essere somministrato solo in caso di assoluta necessita', soppesando i benefici del farmaco per la madre rispetto ai possibili rischi per il feto. Qualora si proceda al trattamento con metotrexato o con altri antagonisti dei folati nonostante la gravidanza, non vi sono limitazioni all'uso di disodio levofolinato per ridurre la tossicita' o neutralizzarne gli effetti. L'uso del 5-fluorouracile e' solitamentecontroindicato durante la gravidanza e l'allattamento; cio' vale anch e per l'uso associato di disodio levofolinato e 5-fluorouracile. Consultare anche i riassunti delle caratteristiche del prodotto dei medicinali che contengono metotrexato, altri antagonisti dei folati e 5-fluorouracile. Non e' noto se il disodio levofolinato venga escreto nel latte materno. Il disodio levofolinato da solo puo' essere utilizzato durante l'allattamento al seno se considerato necessario in base alle indicazioni terapeutiche. Tuttavia alla donna che allatta non si possono somministrare MTX o 5-FU dal momento che entrambe le sostanze raggiungono il latte materno. Prima di avviare tale trattamento la donna deve interrompere l'allattamento.