Tachicaf - 16bs Grat Eff1g+130mg

Dettagli:
Nome:Tachicaf - 16bs Grat Eff1g+130mg
Codice Ministeriale:036120032
Principio attivo:Paracetamolo/Caffeina
Codice ATC:N02BE51
Fascia:C
Prezzo:9.5
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Angelini Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Granulato per soluzione orale
Contenitore:Bustina
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +30 gradi
Scadenza:48 mesi

Denominazione

TACHICAF

Formulazioni

Tachicaf - 16bs Grat Eff1g+130mg

Categoria farmacoterapeutica

Paracetamolo, associazioni.

Principi attivi

Paracetamolo 1000 mg, caffeina 130 mg.

Eccipienti

Maltitolo, mannitolo, sodio bicarbonato, acido citrico anidro, aroma agrumi, aspartame, emulsione di simeticone, sodio docusato.

Indicazioni

Trattamento sintomatico delle affezioni dolorose di ogni genere (ad esempio, mal di testa, dolori osteo-articolari e muscolari, mal di denti, dolori mestruali, interventi chirurgici).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al paracetamolo, alla caffeina o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Soggetti di eta' inferiore ai 15 anni. I prodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti affetti da grave anemia emolitica. Grave insufficienza epatocellulare. Per la presenza di aspartame l'uso e' controindicato nei casi di fenilchetonuria.

Posologia

Adulti e adolescenti oltre i 15 anni: 1 bustina, da sciogliere in acqua, 1-2 volte al giorno; nei casi piu' gravi il dosaggio giornaliero puo' essere aumentato fino a 3 bustine al giorno. L'intervallo tra le diverse somministrazioni non deve essere inferiore alle quattro ore.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 30.C.

Avvertenze

Nei rari casi di reazioni allergiche, la somministrazione deve essere sospesa e deve essere istituito un idoneo trattamento. Usare con cautela nei soggetti con carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi. Dosi elevate o prolungate di paracetamolo possono provocare una epatopatia ad alto rischio e alterazioni a carico del rene e del sangue anche gravi, percio' la somministrazione nei soggetti con insufficienza renale o epatica di grado lieve/moderato e nei pazienti affetti da sindrome di Gilbert deve essere effettuata solo se effettivamente necessaria e sotto il diretto controllo medico. Durante il trattamento, prima di assumere qualsiasi altro farmaco, controllare che non contenga gli stessi principi attivi, poiche' se il paracetamolo e' assunto a dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco. Contiene 15 mmoli di sodio per bustina: da tenere in considerazione in persone con ridotta funzionalita' renale o che seguano una dieta a basso contenuto di sodio. Contiene maltitolo: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale. Contiene anche aspartame, una fonte di fenilalanina, percio' e' controindicata nei soggetti affetti da fenilchetonuria. Durante il trattamento, si sconsiglia l'assunzione di dosi eccessive di caffe' e di te', o di altre sostanze contenenti caffeina. Dato il contenuto di caffeina e' preferibile somministrare il farmaco solo per brevi periodi. In caso di uso protratto, e' consigliabile monitorare la funzionalita' epatica e renale, la crasi ematica e l'insorgenza di eventuale sintomatologia da caffeinismo.

Interazioni

L'assorbimento per via orale del paracetamolo dipende dalla velocita' dello svuotamento gastrico. Pertanto, la somministrazione concomitante di farmaci che rallentano (ad es. anticolinergici, oppioidi) o aumentano (ad es. procinetici) la velocita' dello svuotamento gastrico puo' determinare rispettivamente una diminuzione o un aumento della biodisponibilita' del prodotto. La somministrazione concomitante di colestiramina riduce l'assorbimento del paracetamolo. L'assunzione contemporanea di paracetamolo e cloramfenicolo puo' indurre un aumento dell'emivita del cloramfenicolo, con il rischio di elevarne la tossicita'. L'uso concomitante di paracetamolo (4 g al giorno per almeno 4 giorni) con anticoagulanti orali puo' indurre leggere variazioni nei valori di INR. In questi casi deve essere condotto un monitoraggio piu' frequente dei valori di INR durante l'uso concomitante e dopo la sua interruzione. Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). Lo stesso vale nei casi di etilismo e nei pazienti trattati con zidovudina. La caffeina, se somministrata contemporaneamente a clozapina, ne puo' determinare un incremento della concentrazione plasmatica. La somministrazione concomitante di caffeina e litio puo' indurre una diminuzione della concentrazione plasmatica ed un aumento della clearance renale del litio, cui ne consegue una potenziale ridotta efficacia terapeutica. Interferenze con alcuni test di laboratorio La somministrazione di paracetamolo puo' interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).

Effetti indesiderati

Con l'uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravita' inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica. Sono state segnalate reazioni di ipersensibilita' quali ad esempio rash cutanei con eritema o orticaria, angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati anche i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalita' epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria) reazioni gastrointestinali e vertigini. Raramente possono verificarsi effetti riconducibili ad una iperstimolazione da caffeina, quali eccitazione, irrequietezza, tachicardia, aritmia, insonnia. Per evitare la comparsa di questi effetti, durante il trattamento si consiglia una marcata riduzione dell'assunzione giornaliera di caffe' e di te', o di altre sostanze contenenti caffeina.

Gravidanza e allattamento

Si consiglia di somministrare il prodotto solo in casi di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medico.