Tandemact - 28cpr 30mg+4mg

Dettagli:
Nome:Tandemact - 28cpr 30mg+4mg
Codice Ministeriale:038345029
Principio attivo:Pioglitazone Cloridrato/Glimepiride
Codice ATC:A10BD06
Fascia:A
Prezzo:56.24
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Takeda Italia Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

TANDEMACT 30 MG/4 MG

Formulazioni

Tandemact - 28cpr 30mg+4mg

Categoria farmacoterapeutica

Associazioni di farmaci ipoglicemizzanti orali.

Principi attivi

Pioglitazone come cloridrato e glimepiride.

Eccipienti

Cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, idrossipropilcellulosa, lattosio monoidrato, magnesio stearato, polisorbato 80.

Indicazioni

Il farmaco e' indicato nel trattamento di pazienti con diabete mellitodi tipo 2, che mostrano intolleranza a metformina o per i quali metfo rmina e' controindicata e che sono gia' trattati con una combinazione di pioglitazione e glimepiride.

Controindicazioni / effetti secondari

Il farmaco e' controindicato in pazienti con ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti, o ad altre sulfoniluree o sulfonamidi. Insufficienza cardiaca o storia di insufficienza cardiaca (classi NYHA da I a IV). Insufficienza epatica, diabete mellito di tipo 1, coma diabetico, chetoacidosi diabetica, gravi alterazioni della funzione renale, gravidanza, allattamento.

Posologia

Se i pazienti manifestano ipoglicemia, si deve ridurre la dose di Tandemact o considerare la terapia di combinazione libera. Se i pazienti stanno assumendo pioglitazone in combinazione con una sulfonilurea diversa da glimeperide, i pazienti devono essere stabilizzati con pioglitazone e glimepiride in combinazione libera prima di passare al farmaco.Anziani: nessun aggiustamento del dosaggio e' necessario nei pazienti anziani. Pazienti con insufficienza renale: il farmaco non deve esser e usato in pazienti con gravi alterazioni della funzione renale (clearance della creatinina < 30 ml/min). Pazienti con insufficienza epatica: il farmaco non deve essere usato in pazienti con insufficienza epatica. Bambini e adolescenti: l'uso del farmaco non e' raccomandato in pazienti al di sotto dei 18 anni di eta' a causa di dati insufficienti sulla sicurezza ed efficacia. Le compresse sono assunte oralmente una volta al giorno poco prima o durante il pasto principale. Le compresse devono essere ingerite intere con poco liquido.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna speciale precauzione per la conservazione.

Avvertenze

Ipoglicemia: quando i pasti sono assunti ad orari irregolari o completamente saltati, il trattamento con il farmaco puo' causare ipoglicemiaa causa della sulfonilurea. I sintomi possono essere quasi sempre con trollati con l'assunzione immediata di carboidrati (zucchero). I dolcificanti artificiali non hanno effetto. E' noto dall'uso di altre sulfonilureee che, nonostante il successo iniziale delle contromisure adottate, l'ipoglicemia puo' manifestarsi nuovamente. L'ipoglicemia grave oprolungata, controllata temporaneamente dalle normali quantita' di zu cchero, richiede un trattamento medico immediato e occasionalmente ospedalizzazione. Ritenzione idrica e insufficienza cardiaca: pioglitazone puo' causare ritenzione idrica che puo' esacerbare o precipitare unainsufficienza cardiaca. Quando vengono trattati pazienti che presenta no almeno un fattore di rischio per lo sviluppo di insufficienza cardiaca congestizia, i medici devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile e aumentare la dose gradualmente. I pazienti devono essere osservati relativamente a segni e sintomi di insufficienza cardiaca, aumento di peso o edema, particolarmente quelli con una ridotta riserva cardiaca. Sono stati riportati durante la commercializzazione casi di insufficienza cardiaca quando pioglitazone e' stato usato in combinazione con insulina o in pazienti con storia di insufficienzacardiaca. Poiche' insulina e pioglitazone sono associati a ritenzione idrica, la somministrazione concomitante puo' aumentare il rischio di edema. Il farmaco deve essere interrotto se si manifesta qualsiasi de terioramento dello stato cardiaco. Uno studio di outcome cardiovascolare di pioglitazone e' stato effettuato in pazienti di eta' inferiore a75 anni con diabete mellito di tipo 2 e preesistente malattia macrova scolare maggiore. Pioglitazone o placebo sono stati aggiunti alla terapia antidiabetica e cardiovascolare in corso fino a 3,5 anni. Questo studio ha mostrato un aumento nelle segnalazioni di insufficienza cardiaca. Funzione epatica: durante l'esperienza post-marketing, raramente e' stata riportata disfunzione epatocellulare con pioglitazone e glimepiride. Gli enzimi epatici devono essere controllati prima di iniziarela terapia con il farmaco in tutti i pazienti. La terapia con il,medi cinale non deve essere iniziata in pazienti con aumentati livelli basali degli enzimi epatici o con qualsiasi evidenza di malattia epatica. Dopo l'inizio della terapia con il farmaco, si raccomanda di monitorare gli enzimi epatici periodicamente secondo necessita' clinica. Se i livelli di ALT sono aumentati di 3 volte il limite superiore della norma durante la terapia con il medicinale, i livelli degli enzimi epaticidevono essere rivalutati appena possibile. Se i livelli ALT rimangono > 3 volte il limite superiore della norma, la terapia deve essere int errotta. Se qualche paziente manifesta sintomi che suggeriscono disfunzione epatica, che possono includere nausea inspiegabile, vomito, dolore addominale, affaticamento, anoressia e/o urine scure, devono esserecontrollati gli enzimi epatici. Se si manifesta ittero, la terapia fa rmacologica deve essere interrotta. Negli studi clinici con pioglitazone e sulfonilurea in monoterapia o in combinazione si e' evidenziato aumento di peso dose correlato, che puo' essere dovuto ad accumulo di adipe e in qualche caso associato a ritenzione idrica. In alcuni casi l'aumento di peso puo' essere un sintomo di insufficienza cardiaca quindi il peso deve essere attentamente monitorato. Si deve consigliare aipazienti di attenersi strettamente ad una dieta controllata dal punto di vista calorico. Ematologia: sono stati osservati rari cambiamenti nell'ematologia con il trattamento con glimepiride. E' stata osservatauna lieve riduzione dell'emoglobina media e dell'ematocrito durante l a terapia con pioglitazone, consistente in emodiluizione. Modifiche simili sono state osservate in pazienti trattati con metformina e in misura minore con sulfonilurea e insulina in studi comparativi controllati con pioglitazone. Il trattamento di pazienti con deficit da G6PD consulfoniluree puo' causare anemia emolitica. Poiche' la glimepiride ap partiene alla classe chimica delle sulfoniluree, si deve usare cautelanei pazienti con deficit da G6PD e considerare un'alternativa alla su lfonilurea. Disturbi visivi: sono stati riportati con i tiazolidinedioni, incluso pioglitazone, casi post-marketing di nuova insorgenza o peggioramento di edema maculare diabetico, con diminuzione della acuita'visiva. Molti di questi pazienti hanno manifestato edema periferico c oncomitante. Altro: in un'analisi cumulativa degli eventi avversi di fratture ossee riportati da studi clinici randomizzati, controllati, indoppio cieco in pazienti trattati con pioglitazone e in pazienti trat tati con farmaco di confronto per un periodo superiore ai 3,5 anni, e'stata osservata un'aumentata incidenza di fratture ossee nelle donne. Sono state osservate fratture nel 2,6% delle donne trattate con piogl itazone rispetto all'1,7% di donne trattate con farmaco di confronto. Non e' stato osservato alcun aumento dell'incidenza di fratture negli uomini trattati con pioglitazone rispetto al gruppo di confronto. L'incidenza calcolata delle fratture e' stata pari a 1,9 fratture per 100 pazienti-anno nelle donne trattate con pioglitazone e ad 1,1 fratture per 100 pazienti-anno nelle donne trattate con un farmaco di confronto. Nello studio sul rischio cardiovascolare PROactive, della durata di 3,5 anni, 44/870 pazienti di sesso femminile trattate con pioglitazonesono andate incontro a fratture rispetto a 23/905 pazienti di sesso f emminile trattate con farmaco di confronto. Il rischio di fratture deve essere preso in considerazione nella terapia a lungo termine nelle donne trattate con pioglitazone. Come conseguenza dell'aumentata azionedell'insulina, il trattamento con pioglitazone in pazienti con sindro me dell'ovaio policistico puo' causare la ripresa dell'ovulazione. Queste pazienti possono essere a rischio di gravidanza. Le pazienti devono essere consapevoli del rischio di gravidanza e se una paziente desidera intraprendere una gravidanza o se interviene una gravidanza, il trattamento deve essere interrotto. Pioglitazone deve essere usato con cautela durante la somministrazione concomitante di inibitori o induttori del citocromo P450 2C8. Il controllo glicemico deve essere monitorato attentamente. Si devono considerare l'aggiustamento della dose di pioglitazone all'interno della posologia raccomandata o modifiche nel trattamento del diabete. Le compresse contengono lattosio monoidrato e quindi non devono essere somministrate a pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio.

Interazioni

Non sono stati condotti studi formali di interazione con il farmaco, comunque nella pratica clinica l'uso concomitante dei principi attivi nei pazienti non ha comportato nessuna interazione non attesa. I dati seguenti riflettono le informazioni disponibili sui singoli principi attivi. Pioglitazone: studi di interazione hanno dimostrato che pioglitazone non ha alcun effetto rilevante ne' sulla farmacocinetica ne' sulla farmacodinamica di digossina, warfarin, fenprocumone e metformina. La co-somministrazione di pioglitazone con sulfoniluree non sembra influenzare la farmacocinetica della sulfonilurea. Studi condotti nell'uomo suggeriscono che non vi sia induzione del principale citocromo inducibile P450, 1A, 2C8/9 e 3A4. Studi in vitro non hanno evidenziato alcuna inibizione di alcun sottotipo del citocromo P450. Non sono attese interazioni con farmaci metabolizzati da tali enzimi, ad es. contraccettivi orali, ciclosporina, calcio antagonisti e inibitori della HMGCoA reduttasi. La co-somministrazione di pioglitazone con gemfibrozil ha comportato un aumento di 3 volte dell'AUC di pioglitazone. Puo' essere necessario diminuire la dose di pioglitazone quando gemfibrozil e' somministrato in concomitanza. Si deve considerare un attento monitoraggio del controllo glicemico. La co-somministrazione di pioglitazone con rifampicina ha comportato una diminuzione del 54% dell'AUC di pioglitazone. Puo' essere necessario aumentare la dose di pioglitazone quando la rifampicina e' somministrata in concomitanza. Si deve considerare un attento monitoraggio del controllo glicemico. Glimepiride: se glimepiride e' assunta simultaneamente con certi altri prodotti medicinali, si possono verificare aumenti e decrementi indesiderati nell'azione ipoglicemica di glimepiride. Per questo motivo, altri prodotti medicinali devono essere assunti con il farmaco solo se il medico ne e' a conoscenza o li ha prescritti. Sulla base dell'esperienza con glimepiride econ altra sulfonilurea, vanno menzionate le seguenti interazioni. Ad esempio, con l'assunzione di uno dei seguenti farmaci puo' verificarsiun potenziamento dell'effetto di riduzione dei livelli di glucosio ne l sangue e, pertanto, in alcuni casi si puo' manifestare ipoglicemia: fenilbutazone, azapropazone, ossifenbutazone, insulina ed antidiabetici orali, metformina, salicilati e acido p-aminosalicilico, steroidi anabolizzanti ed ormoni sessuali maschili, cloramfenicolo, anticoagulanti cumarinici, fenfluramina, fibrati, ACE inibitori, fluoxetina, allopurinolo, simpaticolitici, ciclo-, tro- e ifosfamidi, sulfinpirazone, alcune sulfonamidi a lunga durata di azione, tetracicline, inibitori delle MAO, antibiotici chinolonici, probenecid, miconazol, pentossifillina, tritoqualina, fluconazolo. Ad esempio, con l'assunzione di uno dei seguenti farmaci puo' verificarsi un attenuazione dell'effetto di riduzione dei livelli di glucosio nel sangue e, pertanto, un incremento dei livelli di glucosio nel sangue: estrogeni e progestinici, saluretici, diuretici tiazidici, agenti stimolanti della tiroide, glucocorticoidi, derivati fenotiazinici, clorpromazina, adrenalina e simpaticomimetici, acido nicotinico e derivati dell'acido nicotinico, lassativi, fenitoina, diazossido, glucagone, barbiturici e rifampicina, acetazolamide. H 2 antagonisti, beta-bloccanti, clonidina e reserpina possono sia potenziare che attenuare l'effetto di riduzione del glucosio nel sangue. I segni di controregolazione adrenergica fino al'ipoglicemia possonoridursi o scomparire sotto l'effetto di farmaci simpaticolitici quali beta-bloccanti, clonidina, guanetidina e reserpina. L'assunzione di a lcool puo' potenziare o attenuare l'azione ipoglicemica di glimepiridein modo imprevedibile La glimepiride puo' sia potenziare che attenuar e l'effetto dei derivati cumarinici.

Effetti indesiderati

Non sono stati condotti studi clinici a scopo terapeutico con il farmaco. Tuttavia e' stata dimostrata la bioequivalenza del farmaco con la somministrazione concomitante di pioglitazone e glimepride. Pioglitazone in terapia di combinazione con sulfonilurea. >>Alterazioni dell'apparato uditivo e vestibolare. Non comune: vertigini. >>Disturbi oculari. Non comuni: disturbi visivi. >>Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Comune: flatulenza. >>Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione. Non comune: affaticamento. >>Indagini diagnostiche. Comune: aumento di peso. Non comune: aumento della lattico deidrogenasi. >>Alterazioni del metabolismo e della nutrizione. Non comune: ipoglicemia, aumento dell'appetito. >>Alterazioni del sistema nervoso.Comune: capogiro. Non comune: cefalea. >>Alterazioni renali e delle v ie urinarie. Non comune: glicosuria, proteinuria. >>Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: sudorazione. E' stato riportato edema nel 6-9% dei pazienti trattati con pioglitazone per un anno in studi clinici controllati. L'entita' di edema e' stata generalmente da lieve a moderata e di solito non ha richiesto l'interruzione del trattamento. In studi controllati con farmaco attivo l'aumento di peso medio con pioglitazone somministrato per un anno in monoterapia e' stato di 2-3 kg. Questo risultato e' stato simile a quello osservato nel gruppo di confronto con sulfonilurea. In studi di combinazione pioglitazone, associato ad una sulfonilurea per un anno, ha causato un aumento medio di peso di 2,8 kg. Disturbi visivi sono stati riportati principalmente all'inizio del trattamento e sono correlati alle modifichedel glucosio ematico dovute ad un'alterazione temporanea nella turgid ita' e nell'indice di rifrazione del cristallino come osservato con altri agenti ipoglicemizzanti. Negli studi clinici con pioglitazone, l'incidenza dell'aumento dell'ALT di 3 volte i limiti superiori della norma e' stata uguale al placebo ma inferiore a quella osservata nei gruppi di confronto trattati con metformina o sulfonilurea. I livelli medidegli enzimi epatici sono diminuiti con il trattamento con pioglitazo ne. Nell'esperienza post-marketing si sono manifestati rari casi di aumento degli enzimi epatici e di disfunzione epatocellulare. Sebbene incasi molto rari siano stati riportati eventi fatali, la relazione cau sale non e' stata stabilita. In studi clinici controllati l'incidenza da segnalazioni di insufficienza cardiaca riportata con il trattamentocon pioglitazone e' stata la stessa osservata nei gruppi trattati con placebo, metformina e sulfonilurea, ma era aumentata quando pioglitaz one e' stato utilizzato in terapia di combinazione con insulina. Raramente e' stata riportata insufficienza cardiaca durante la commercializzazione di pioglitazone, ma piu' frequentemente quando pioglitazone e'stato usato in combinazione con insulina o in pazienti con storia di insufficienza cardiaca. In studi clinici controllati in doppio cieco con pioglitazone si sono manifestati comunemente infezioni del tratto respiratorio superiore ed ipoestesia; non comunemente, sinusite ed insonnia. Dati post-marketing. >>Disturbi oculari. Non noto: edema maculare. Glimepiride: sulla base dell'esperienza con glimepiride e con altresulfaniluree vanno menzionate le seguenti reazioni avverse. >>Alteraz ioni del sistema immunitario. Molto raro: shock allergico, vasculite allergica. >>Alterazioni del sangue e sistema linfatico. Raro: modifiche nell'ematologia. >>Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Molto raro: vomito, diarrea, nausea, pressione addominale, senso di ripienezza gastrica, dolore addominale. >>Alterazioni del sistema epato-biliare. Molto raro: epatite, alterazione della funzionalita' epatica (concolestasi ed ittero). >>Alterazioni della cute e del tessuto sottocut aneo. Molto raro: ipersensibilita' alla luce. >>Indagini diagnostiche.Molto raro: diminuzione nelle concentrazioni di sodio plasmatico.In c asi molto rari lievi reazioni di ipersensibilita' possono degenerare in reazioni gravi con dispnea, caduta della pressione arteriosa e qualche volta shock. Si possono anche manifestare reazioni di ipersensibilita' della pelle come prurito, rash e orticaria. E' possibile una allergenicita' crociata con sulfoniluree, sulfonamidi o sostanze correlate.Possono manifestare trombocitopenia da moderata a grave, leucopenia, eritrocitopenia, agranulocitopenia, agranulocitosi, anemia emolitica epancitopenia. Queste sono in genere reversibili con l'interruzione de l trattamento. Problemi gastrointestinali sono molto rari e raramente portano all'interruzione della terapia.

Gravidanza e allattamento

Non ci sono dati adeguati sull'uso di pioglitazone e glimepiride in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali con pioglitazone hanno evidenziato tossicita' riproduttiva. Non e' noto il rischio potenziale per gli esseri umani. Non ci sono dati adeguati sull'uso di glimepiride in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato tossicita' riproduttiva verosimilmente correlata all'azione farmacologica della glimepiride. Il farmaco non deve essere usato durantela gravidanza. I derivati della sulfonilurea, come glimepiride, passa no nel latte materno. E' stato dimostrato che pioglitazone passa nel latte dei ratti in allattamento. Non e' noto se pioglitazone e' secretonel latte umano. Quindi, il farmaco non deve essere somministrato in donne in allattamento.