Tardyfer - 30cpr 80mg Rp

Dettagli:
Nome:Tardyfer - 30cpr 80mg Rp
Codice Ministeriale:041219027
Principio attivo:Ferroso Solfato
Codice ATC:B03AA07
Fascia:A
Prezzo:3.71
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Pierre Fabre Pharma Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite rilascio prolungato
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +30 gradi e al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi

Denominazione

TARDYFER

Formulazioni

Tardyfer - 30cpr 80mg Rp

Categoria farmacoterapeutica

Preparati a base di ferro.

Principi attivi

Una compressa a rilascio prolungato contiene 256,3 mg di solfato ferroso 1.5 H 2 O (equivalente a 80 mg Fe^2+).

Eccipienti

Nucleo della compressa: acido ascorbico, mucoproteosi (anidra), amido di patate, copolimero acido metacrilico-metilmetacrilato (Eudragit S),trietil citrato, povidone, talco, magnesio stearato, olio di ricino i drogenato, magnesio trisilicato. Rivestimento della compressa: talco, amido di riso, titanio diossido, eritrosina, lacca di alluminio, cera carnauba, copolimero di esteri di acido metacrilico e dimetilaminoetilmetacrilato (Eudragit E), saccarosio. Nota: una compressa rivestita contiene circa 130 mg di saccarosio.

Indicazioni

Carenza di ferro.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al solfato ferroso o ad uno qualsiasi degli eccipienti, emosiderosi, emocromatosi, anemia emolitica, pazienti che ricevono ripetutamente trasfusioni di sangue, in caso di concomitante terapia parenterale a base di ferro, in presenza di diverticoli intestinali o di qualsiasi altra ostruzione intestinale.

Posologia

Riservato all'uso in adulti e bambini esclusivamente di eta' superiorea 10 anni. Uso orale. Posologia in adulti e bambini di eta' superiore a 10 anni: 1 compressa al giorno. In caso di marcata anemia da carenz a di ferro, adulti e bambini di eta' superiore a 10 anni possono aumentare il dosaggio a 2 compresse al giorno (mattino e sera). Le compresse devono essere deglutite con un bicchiere d'acqua, preferibilmente prima o durante i pasti, a seconda della tollerabilita' gastrointestinale. Nel caso si dimenticasse la somministrazione di 1 o piu' dosi, il trattamento deve essere continuato con la stessa posologia. Durata del trattamento: il trattamento deve continuare fino alla normalizzazione dei livelli dei parametri ematologici. Il trattamento puo' essere prolungato per il tempo necessario alla correzione della carenza di ferro.Il periodo di trattamento varia in funzione della gravita' della care nza di ferro. Generalmente sono richiesti circa 3-6 mesi di terapia, odi piu' in caso di persistenza della patologia. Il controllo dell'eff icacia e' utile solo dopo 3 mesi di trattamento: deve includere la correzione dell'anemia (emoglobina, volume globulare medio) e il ripristino delle riserve di ferro (ferritina sierica, ferro sierico, saturazione della transferrina).

Conservazione

Conservare nella confezione originale. Non conservare a temperatura superiore a 30 gradi C.

Avvertenze

Preparazioni a base di ferro ad alto dosaggio (10-20 volte superiori alla posologia usuale) possono causare avvelenamento specialmente nei bambini. Particolare cautela deve essere presa nel caso vengano utilizzati altri integratori alimentari e/o a base di sali di ferro. Il medicinale deve essere somministrato con cautela in pazienti con anemia emolitica, emoglobinopatia, mielodisplasia e altre patologie che colpiscono le riserve o l'assorbimento del ferro. Terapie a base di ferro, perquanto possibile, devono essere combinate con il trattamento della ca usa. L'iposideremia associata a sindromi infiammatorie non risponde altrattamento con ferro. A causa della presenza di saccarosio, il farma co e' controindicato in caso di intolleranza al fruttosio, di sindromeda malassorbimento di glucosio/galattosio o in caso di deficienza di saccarasi-isomaltasi. A causa della presenza di olio di ricino idrogenato, si possono manifestare disturbi di stomaco e diarrea.

Interazioni

Le seguenti associazioni devono essere evitate. Sali di ferro (per viainiettiva): senso di svenimento o anche shock attribuibile al rapido rilascio di ferro dalla sua forma complessa e alla saturazione della transferrina. Cicline (via orale): tetracicline e derivati delle tetracicline. Riduzione dell'assorbimento gastrointestinale delle cicline (formazione di complessi) e riduzione dell'assorbimento dei sali di ferro (fino al 50%) Lasciare un intervallo di tempo fra la somministrazione dei sali di ferro e le cicline (ad esempio: 3-2 ore). Cloramfenicolo: il cloramfenicolo puo' ritardare la risposta alla terapia a base di ferro. Le seguenti associazioni possono richiedere un adeguamento della dose. Penicillamina: ridotto assorbimento della penicillamina. Lasciare un intervallo di almeno 2 ore fra la somministrazione di ciascuno di questi composti. Metildopa, levodopa, carbidopa: riduzione della biodisponibilita' dei derivati della dopa. Lasciare un intervallo di almeno 2 ore fra la somministrazione di ciascuno di questi composti. Antibiotici chinolonici, ciprofloxacina e altri: riduzione del picco delleconcentrazioni di ciprofloxacina e riduzione del 60% della biodisponi bilita' di ciprofloxacina. I chinoloni devono essere somministrati 4 ore prima o da 4 a 6 ore dopo la somministrazione di sali di ferro. Antiacidi, prodotti contenenti calcio, alluminio e magnesio: riduzione dell'assorbimento gastrointestinale dei sali di ferro. Lasciare un intervallo fra l'assunzione di antiacidi e sali di ferro (ad esempio almeno1-2 ore). Ormoni tiroidei: se vengono somministrati contemporaneament e, l'assorbimento della tiroxina viene inibito dal ferro, il che puo' influire sul risultato del trattamento. L'intervallo fra le somministrazioni di questi composti deve essere di almeno 2 ore. Farmaci antinfiammatori non steroidei: in caso di somministrazione contemporanea di sali di ferro e farmaci antinfiammatori non steroidei, essi devono essere presi con il cibo per ridurre l'effetto irritante a livello gastrointestinale e il rischio di sanguinamento associato agli antinfiammatori. Colestiramina: la colestiramina puo' legare il ferro a livello intestinale, riducendone l'assorbimento. L'intervallo di tempo tra la somministrazione di questi medicinali deve essere di almeno 4 ore. Bifosfonati: i medicinali contenenti ferro formano complessi con i bifosfonati in vitro. Quando i sali di ferro sono somministrati contemporaneamente ai bifosfonati, l'assorbimento dei bifosfonati puo' risultare alterato. L'intervallo di tempo fra la somministrazione di questi medicinali deve essere di almeno 2 ore. Zinco: riduzione dell'assorbimento dei sali di ferro a livello gastrointestinale. Lasciare un intervallo di almeno 2 ore fra la somministrazione di ciascuno di essi. Altre forme di interazione: il consumo di elevate quantita' di te', caffe' o di vino rosso inibisce l'assorbimento di ferro. Latticini e uova possono ridurre significativamente l'assorbimento di ferro quando presi contemporaneamente.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati osservati con il farmaco negli studi clinici (1007 pazienti) sono elencati in base alla classificazione per sistemie organi e alla frequenza. Le frequenze sono definite in questo modo: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000 ,<1/100); rara (>= 1/10.000 a < 1/1.000); molto rara (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie gastrointestinali. Comuni: nausea, dolore epigastrico, stipsi, diarrea, feci di colore scuro. Durante la sorveglianza postmarketing sono state riportate anche le seguenti reazioni avverse. Pa tologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Reazioni allergiche cutanee: orticaria, eruzione cutanea, prurito. La frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili

Gravidanza e allattamento

Gli studi nell'animale non mostrano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrio/fetale o sviluppo postnatale. Per i sali di ferro per via orale i dati nell'animale riportati in letteratura dimostrano che si verifica il passaggio alla placenta. Tuttavia, i dati raccolti su un gran numero di gravidanze esposte al farmaco non rivelano effetti avversi su gravidanza, parto o salute del feto/neonato.Quando e' necessario, si possono utilizzare sali di ferro per via ora le durante la gravidanza e l'uso del farmaco puo' essere preso in considerazione durante questo periodo. In caso di integrazione, il ferro escreto nel latte materno e' pari a circa 0,25 mg/die durante il normale allattamento. Non ci sono studi su possibili effetti avversi del ferro in neonati allattati al seno di madri trattate. Pertanto l'utilizzopuo' essere preso in considerazione durante l'allattamento, in caso d i necessita'.