Telzir - 1fl 60cpr Riv 700mg

Dettagli:
Nome:Telzir - 1fl 60cpr Riv 700mg
Codice Ministeriale:036475010
Principio attivo:Fosamprenavir Sale Di Calcio
Codice ATC:J05AE07
Fascia:H
Prezzo:500.92
Glutine:Senza glutine
Produttore:Viiv Healthcare Srl
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

TELZIR, compresse

Formulazioni

Telzir - 1fl 60cpr Riv 700mg

Categoria farmacoterapeutica

Antivirali per uso sistemico, inibitore della proteasi.

Principi attivi

Fosamprenavir 700 mg come fosamprenavir sale di calcio (equivalenti a circa 600 mg di amprenavir).

Eccipienti

Nucleo: cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, povidone K30, magnesio stearato, silice colloidale anidra. Involucro: ipromellosa, titanio diossido E171, glicerolo triacetato, ossido di ferro rosso E172.

Indicazioni

In associazione con una bassa dose di ritonavir e' indicato nel trattamento di pazienti adulti, adolescenti e bambini dai 6 anni in poi con infezione da Virus dell'Immunodeficienza Umana di Tipo I (HIV-1) in combinazione con altri farmaci antiretrovirali. Negli adulti con limitata esperienza di trattamento con antiretrovirali, in combinazione con una bassa dose di ritonavir, non ha mostrato di essere efficace come lopinavir/ritonavir. Non sono stati condotti studi comparativi nei bambini o negli adolescenti. In pazienti pesantemente pretrattati non e' stato sufficientemente studiato l'uso del farmaco in combinazione con una bassa dose di ritonavir. In pazienti gia' trattati con inibitori della proteasi (PI), la scelta deve essere basata sull'analisi individuale della resistenza virale e sulla storia terapeutica dei pazienti.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' a fosamprenavir, amprenavir o ad uno qualsiasi degli eccipienti, o a ritonavir. Pazienti con insufficienza epatica grave. Non deve essere somministrato in concomitanza di medicinali con una ridotta finestra terapeutica che siano substrati del citocromo P450 3A4 (CYP3A4) ad esempio amiodarone, astemizolo, bepridil, cisapride, diidroergotamina, ergotamina, pimozide, chinidina, terfenadina, midazolam per via orale, triazolam per via orale. Il farmaco+ritonavir non deve essere somministrato in concomitanza con farmaci con una ridotta finestra terapeutica che siano altamente dipendenti dal metabolismo CYP2D6 adesempio flecainide e propafenone. L'associazione di rifampicina con f armaco+ritonavir a basso dosaggio e' controindicata. Le preparazioni erboristiche contenenti l'erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum) non devono essere usate.

Posologia

Somministrare solo con una bassa dose di ritonavir, in quanto esso potenzia la farmacocinetica di amprenavir, e in associazione ad altri medicinali antiretrovirali. Prima di iniziare la terapia deve essere consultato il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di ritonavir. Questo e' il pro-farmaco di amprenavir e non deve essere somministrato in concomitanza con altri medicinali contenenti amprenavir. Somministrare per via orale. Le compresse in associazione a ritonavir possono essere assunte sia con che senza cibo. E' inoltre disponibile sottoformadi sospensione orale per l'uso nei pazienti che non sono in grado di deglutire le compresse. >>Adulti (di eta' superiore o uguale ai 18 anni): nei pazienti mai trattati con terapia antiretrovirale (naive) e inquelli gia' trattati, la dose raccomandata e' 700 mg due volte al gio rno con 100 mg di ritonavir due volte giorno, in combinazione con altri farmaci antiretrovirali. >>Bambini (dai 6 agli 11 anni d'eta') e adolescenti (di eta' compresa tra i 12 e i 17 anni): la sospensione oraledi fosamprenavir e' l'opzione raccomandata per il piu' accurato dosag gio nei bambini in base al peso corporeo. Il regime di trattamento previsto per gli adulti puo' essere prescritto a bambini e adolescenti seil loro peso corporeo e' almeno pari a 39 kg e se sono in grado di de glutire le compresse intere. Ritonavir 100 mg capsule puo' essere prescritto a bambini ed adolescenti che assumono fosamprenavir in sospensione orale se il loro peso e' almeno di 33 kg e se sono in grado di deglutire le capsule intere. >>Bambini di eta' inferiore ai 6 anni: non e' raccomandato a causa della insufficienza dei dati di farmacocinetica, di sicurezza e di risposta antivirale. >>Anziani (oltre i 65 anni dieta'): la farmacocinetica di fosamprenavir non e' stata studiata in q uesta popolazione di pazienti. >>Insufficienza renale: non e' considerato necessario alcun aggiustamento della dose iniziale. >>Insufficienza epatica. Negli adulti con insufficienza epatica lieve (Child-Pugh score: 5-6) la dose raccomandata e' 700 mg di fosamprenavir due volte algiorno con 100 mg di ritonavir una volta al giorno. Negli adulti con insufficienza epatica moderata (Child-Pugh score: 7-9) la dose raccomandata e' di 450 mg di fosamprenavir due volte al giorno con 100 mg di ritonavir una volta al giorno. Poiche' non e' possibile ottenere questo dosaggio di fosamprenavir mediante l'uso della formulazione in compresse, questi pazienti devono essere trattati con la sospensione orale di fosamprenavir. Anche con questi aggiustamenti posologici negli adulti con insufficienza epatica lieve o moderata, alcuni pazienti possonoavere concentrazioni plasmatiche di amprenavir maggiori di quanto att eso a causa di una variabilita' tra i pazienti, pertanto si raccomandaun monitoraggio della sicurezza. E' controindicato nei pazienti con i nsufficienza epatica grave.

Conservazione

Non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

Avvertenze

Le attuali terapie antiretrovirali non hanno dimostrato di prevenire il rischio di trasmissione dell'HIV ad altri attraverso contatti sessuali o per via ematica; devono sempre essere prese le adeguate precauzioni. Il prodotto contiene una quota di sulfonamide. La sospensione orale contiene propil e metil paraidrossibenzoato che possono causare una reazione allergica in alcuni individui; tale reazione puo' essere ritardata. Non e' stata valutata dal punto di vista clinico la somministrazione di 700 mg due volte al giorno in associazione a dosi di ritonavir superiori a 100 mg due volte al giorno; l'impiego di dosaggi maggiori di ritonavir potrebbe alterare il profilo di sicurezza di tale combinazione e pertanto non e' raccomandato. Usare con cautela e a dosi ridotte negli adulti con insufficienza epatica lieve o moderata. E' controindicato nei pazienti con grave insufficienza epatica. I pazienti conepatite cronica B o C e trattati con una terapia di combinazione anti retrovirale sono considerati ad aumentato rischio di eventi avversi epatici gravi e potenzialmente fatali. Non e' raccomandato in concomitanza ad alofantrina o lidocaina (sistemica). Inoltre, non e' raccomandato con inibitori del PDE5. Non si raccomanda l'uso concomitante con simvastatina o lovastatina a causa di un incrementato rischio di miopatiainclusa la rabdomiolisi. Si raccomanda una riduzione del dosaggio del la rifabutina di almeno il 75% qualora essa venga somministrata con ilfarmaco piu' ritonavir; puo' essere necessaria un'ulteriore riduzione della dose. Si raccomandano metodi contraccettivi alternativi non orm onali per donne in eta' fertile. Non sono disponibili dati sulla somministrazione concomitante di fosamprenavir piu' ritonavir con estrogenie/o progestinici quando usati come terapie ormonali sostitutive. Farm aci antiepilettici (carbamazepina, fenobarbital) devono essere impiegati con cautela. Il medicinale puo' risultare meno efficace a causa della diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di amprenavir nei pazienti che assumono contemporaneamente tali prodotti. Farmaci immunosoppressori: se co-somministrare con il prodotto si raccomanda un monitoraggio delle concentrazioni terapeutiche. Controllare le concentrazioni terapeutiche degli antidepressivi triciclici, qualora questi vengano somministrati in concomitanza al farmaco. Quando warfarin o altri anticoagulanti orali sono somministrati in concomitanza al medicinale si raccomanda un controllo ravvicinato dell'INR. L'utilizzo concomitante del medicinale con ritonavir e di fluticasone o di altri glucocorticoidiche sono metabolizzati dal CYP3A4 non e' raccomandato, a meno che il potenziale beneficio derivante dalla terapia sia superiore al rischio di effetti sistemici da corticosteroide, incluse la sindrome di Cushing e la soppressione surrenalica. La maggior parte dei pazienti con rash di entita' lieve o moderata puo' continuare l'assunzione. Opportuni antistaminici possono ridurre il prurito e accelerare la risoluzione del rash. Deve essere definitivamente sospeso in caso di grave rash o in caso di rash di moderata intensita' ma con segni/sintomi sistemici oa livello delle mucose. Sono stati riportati casi di incremento del t empo di sanguinamento che includono ematomi ed emartri spontanei in pazienti con emofilia di tipo A e B, trattati con inibitori della proteasi (PI); il meccanismo d'azione non e' stato chiarito. Sono stati segnalati casi di diabete mellito di nuova insorgenza, iperglicemia o riacutizzazioni di diabete mellito gia' presente. La terapia antiretrovirale combinata e' stata correlata alla ridistribuzione del grasso corporeo (lipodistrofia) in pazienti con infezione da HIV; la conoscenza delmeccanismo e' incompleta. In pazienti affetti da HIV con deficienza i mmunitaria grave al momento della istituzione della terapia antiretrovirale di combinazione (CART), puo' insorgere una reazione infiammatoria a patogeni opportunisti asintomatici o residuali e causare condizioni cliniche serie, o il peggioramento dei sintomi. Qualsiasi sintomo infiammatorio deve essere valutato e deve essere instaurato un trattamento, se necessario. Sono stati riportati casi di osteonecrosi soprattutto nei pazienti con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti perlungo tempo alla terapia antiretrovirale di combinazione (CART).

Interazioni

Quando fosamprenavir e ritonavir sono somministrati in associazione ilprofilo metabolico di interazione farmacologica di ritonavir puo' ess ere predominante poiche' ritonavir e' un inibitore del CYP3A4 piu' potente. Inoltre sia amprenavir, il metabolita attivo di fosamprenavir, che ritonavir sono principalmente metabolizzati nel fegato dal CYP3A4. Non deve essere somministrato in concomitanza con farmaci con una ristretta finestra terapeutica contenenti principi attivi che siano substrati del citocromo P450 3A4 (CYP3A4). Non deve essere somministrato in concomitanza con farmaci contenenti principi attivi che siano altamente dipendenti dal metabolismo del CYP2D6 e per i quali elevate concentrazioni plasmatiche siano associate a reazioni avverse gravi e/o pericolose per la vita. L'associazione di rifampicina con il farmaco+ritonavir a basso dosaggio e' controindicata. Le preparazioni erboristiche contenenti l'erba di S. Giovanni non devono essere somministrate con il farmaco+ritonavir. Efavirenz: non si e' verificata alcuna interazione clinicamente rilevante quando fosamprenavir (700 mg due volte al giorno) e ritonavir (100 mg due volte al giorno) venivano impiegati in concomitanza con efavirenz (600 mg una volta al giorno). Nevirapina: non si sono evidenziate interazioni clinicamente significative quando fosamprenavir 700 mg due volte al giorno e ritonavir 100 mg due volte al giorno sono stati impiegati in concomitanza con nevirapina (200 mg due volte al giorno). Studi di interazione con abacavir, lamivudina e zidovudina sono stati effettuati con amprenavir senza ritonavir. Sulla basedei dati derivati da questi studi e dal momento che non ci si aspetta che ritonavir abbia un impatto significativo sulla farmacocinetica de gli NRTI, non e' prevedibile che la somministrazione di fosamprenavir e ritonavir con questi medicinali possa alterare significativamente l'esposizione dei principi attivi somministrati in concomitanza. Didanosina compresse masticabili: non sono stati effettuati studi di farmacocinetica con fosamprenavir in associazione a questa. Non e' attesa interazione significativa con la didanosina in forma di capsule gastro resistenti. Al momento non puo' essere fornita alcuna raccomandazione circa la somministrazione concomitante di fosamprenavir piu' ritonavir con tenofovir. Lopinavir/ritonavir: la somministrazione concomitante none' raccomandata. Non sono stati effettuati studi di interazione tra f osamprenavir piu' ritonavir e i seguenti inibitori della proteasi: indinavir, saquinavir, nelfinavir e atazanavir. Claritromicina: considerare una riduzione della dose della stessa quando quest'ultima venga co-somministrata al farmaco+ritonavir nei pazienti con insufficienza renale. Eritromicina: i livelli plasmatici di questa possono essere aumentati in caso di somministrazione concomitante. Alte dosi di ketoconazolo o itraconazolo (> 200 mg/die) non sono raccomandate qualora essi vengano impiegati con il farmaco+ritonavir. Rifabutina: si raccomanda unariduzione del 75% della dose standard della rifabutina (ad esempio fi no a 150 mg a giorni alterni) quando somministrata con il farmaco+ritonavir. Antiacidi, antagonisti dei recettori H2 dell'istamina ed inibitori di pompa protonica: nessun aggiustamento della dose per ciascuno dei rispettivi medicinali e' ritenuto necessario. Fenitoina: non viene richiesto alcun cambiamento del regime posologico di fosamprenavir piu' riotonavir; tuttavia, si raccomanda che le concentrazioni plasmatiche di fenitoina vengano controllate e la dose di questa venga aumentatacome appropriato. La somministrazione concomitante di altri farmaci a ntiepilettici noti essere induttori enzimatici non e' stata studiata ma puo' portare ad una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di amprenavir. Altri medicinali con ridotta finestra terapeutica: alcune sostanze (ad esempio lidocaina, per via sistemica, e alofantrina) somministrate con il farmaco+ritonavir possono causare gravi reazioni avverse; non e' raccomandato l'uso concomitante. Farmaci usati nella disfunzione erettile: uso concomitante non e' raccomandato. Fluticasone propionato: gli effetti dell'elevata esposizione sistemica di questo sui livelli plasmatici di ritonavir non sono ancora noti. Inibitori della HMG-CoA reduttasi: se e' necessario un trattamento con questi inibitori, si raccomanda l'impiego di pravastatina o fluvastatina poiche' il loro metabolismo non dipende dal CYP3A4 e non si attendono interazioni con gli inibitori della proteasi. Immunosoppressori: si raccomanda un frequente monitoraggio delle concentrazioni terapeutiche, fino alla stabilizzazione, poiche' le concentrazioni plasmatiche di ciclosporina, rapamicina e tacrolimus possono essere aumentate quando co-somministrati con fosamprenavir e ritonavir. Midazolam: la somministrazione concomitante con il farmaco+ritonavir puo' causare un notevole aumento nella concentrazione di questa benzodiazepina; devono essere considerati aggiustamenti di dosaggio per midazolam, specialmente se e' somministrata piu' di una singola dose di midazolam. Antidepressivi triciclici: si raccomanda un attento controllo degli effetti terapeutici e delle reazioni avverse qualora questi vengano somministrati in concomitanza alfarmaco. Metadone: sulla base dei dati storici di confronto, il metad one non sembra alterare i parametri farmacocinetici plasmatici di amprenavir. Anticoagulanti orali: si raccomanda un controllo ravvicinato dell'International Normalised Ratio nel caso in cui il farmaco+ritonavir vengano somministrati insieme a warfarin o altri anticoagulanti orali a causa di possibili diminuzioni o aumenti del loro effetto antitrombotico. Steroidi: per le donne in eta' fertile, si raccomandano metodidi contraccezione alternativi non ormonali. Paroxetina: si raccomanda la titolazione della dose di questa sulla base di una valutazione cli nica della risposta all'antidepressivo.

Effetti indesiderati

Non e' stato valutato clinicamente negli adulti e che il profilo deglieffetti indesiderati riportato in questa paragrafo e' basato sull'esp erienza in adulti con Telzir compresse rivestite con film. La sicurezza di fosamprenavir e' stata studiata in 755 pazienti adulti negli studi clinici controllati di Fase II e Fase III. La sicurezza della somministrazione ad una bassa dose di ritonavir e' stata stabilita' in due studi pivotal di Fase III. Nello studio APV30002 (n=322) su pazienti naive alla terapia antiretrovirale, fosamprenavir (1400 mg) era somministrato una volta al giorno in combinazione con ritonavir (200 mg) come parte di un triplice regime comprendente abacavir e lamivudina. Nello studio APV30003 su pazienti gia' trattati con inibitori della proteasi, fosamprenavir era somministrato in combinazione con una bassa dose di ritonavir o una volta al giorno (1400 mg/200 mg) (n=106) o due volteal giorno (700 mg/100 mg) (n=106) in combinazione con due inibitori a ttivi della trascrittasi inversa (RTI). Il profilo delle reazioni avverse era simile per tutti i rispettivi studi sugli adulti: popolazioni di pazienti naive alla terapia antiretrovirale (APV30002) e pazienti gia' trattati con inibitori della proteasi (dosaggio due volte al giorno, APV30003). Le reazioni avverse sono elencate per classificazione sisemica-organica e frequenza assoluta secondo MedDRA. Frequenze: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100 <1/10), non comune (>=1/1000 <1/100),raro (>=1/10.000 <1/1000) o molto raro (< 1/10.000), inclusi i casi i solati. >>Studi clinici e dati post-marketing. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, vertigini. Patologie gastrointestinali. Moltocomune: diarrea. Comune: feci non composte, nausea, vomito, dolore ad dominale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash. Non comune: angioedema. Rari: sindrome di Stevens Johnson. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento. >>Bambini e adolescenti. Il profilo degli eventi avversi nei bambini e adolescenti e' basato sui dati integrati di sicurezza ricavati da due studi (APV29005 e APV20003) nei quali 126 pazientidi eta' compresa tra i 2 e i 18 anni affetti da HIV-1 hanno assunto f osamprenavir piu' ritonavir insieme ad una terapia di associazione coninibitori nucleosidici della trascrittasi inversa. Il 70% dei soggett i e' stato esposto per piu' di 48 settimane. Globalmente il profilo disicurezza in questi 126 bambini ed adolescenti era simile a quello os servato nella popolazione adulta. Gli eventi avversi farmaco-correlatisono stati piu' comuni nello studio APV20003 (55%) nel quale i sogget ti hanno ricevuto fosamprenavir/ritonavir una volta al giorno rispettoallo studio APV29005 (39%) in cui i soggetti hanno ricevuto fosampren avir/ritonavir due volte al giorno. >>Rash/reazioni cutanee. Possono verificarsi durante la terapia eruzioni cutanee eritematose o maculopapulari, con o senza prurito. Il rash generalmente si risolve spontaneamente senza la necessita' di sospendere il trattamento con fosamprenavir piu' ritonavir. Episodi di rash grave o pericoloso per la vita, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson, sono rari. La terapia di combinazione fosamprenavir piu' ritonavir deve essere definitivamente sospesa in caso di rash grave o in caso di rash di intensita' lieve o moderata associato con segni/sintomi sistemici o a livello delle mucose. >>Anomalie chimico-cliniche. Le anomalie chimico-cliniche (Grado 3 o 4) potenzialmente correlate al trattamento con fosamprenavir piu' ritonavir eriportate con una frequenza maggiore o uguale all'1% dei pazienti adu lti comprendevano: incremento delle ALT (comune), delle AST (comune), delle lipasi sieriche (comune) e dei trigliceridi (molto comune). Innalzamenti di Grado 3 o 4 dei valori di colesterolo totale sono stati osservati in meno dell'1% dei pazienti adulti. >>Lipodistrofia. La terapia antiretrovirale di combinazione e' stata associata alla ridistribuzione del grasso corporeo (lipodistrofia) nei pazienti HIV, comprendente la perdita di grasso sottocutaneo periferico e facciale, l'aumento del grasso addominale e viscerale, l'ipertrofia mammaria e l'accumulo di grasso dorsocervicale (gobba di bufalo). >>Anomalie metaboliche. La terapia e' stata associata ad anomalie metaboliche quali ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, insulino resistenza, iperglicemia e iperlattatemia. >>Iperglicemia. In pazienti trattati con inibitori antiretrovirali della proteasi sono stati segnalati casi di diabete mellito di nuova insorgenza, iperglicemia, o riacutizzazioni di diabete mellito. >>Rabdomiolisi. Sono stati segnalati innalzamenti dei livelli di CPK, mialgia, miosite e, raramente, rabdomiolisi in corso di trattamento con inibitori della proteasi, soprattutto in associazione con analoghi nucleosidici. >>Pazienti emofilici. Sono stati riportati casi di incrementi spontanei del tempo di sanguinamento in pazienti con emofilia trattati con inibitori antiretrovirali della proteasi. >>Sindrome da riattivazione immunitaria. In pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria grave al momento dell'inizio della terapia antiretrovirale di combinazione (CART), puo' insorgere una reazione infiammatoria a infezioni opportunistiche asintomatiche o residuali. >>Osteonecrosi. Casi diosteonecrosi sono stati riportati soprattutto in pazienti con fattori di rischio generalmente noti, con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia antiretrovirale di combinazione (CART). La frequenza di tali casi e' sconosciuta.

Gravidanza e allattamento

Non esiste alcuna esperienza clinica con fosamprenavir nelle donne in gravidanza. In studi con animali esposti a concentrazioni sistemiche plasmatiche di amprenavir (AUC) inferiori all'esposizione terapeutica nei pazienti trattati, sono stati riscontrati effetti tossici sullo sviluppo. Alla luce della bassa esposizione negli studi di tossicita' riproduttiva non e' stato pienamente determinato il potenziale degli effetti tossici del farmaco sullo sviluppo. Usare durante la gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifichi il rischio potenziale per ilfeto. Metaboliti associati ad amprenavir sono stati trovati nel latte di ratto ma non e' noto se amprenavir sia escreto nel latte umano. I piccoli di ratto esposti ad amprenavir e fosamprenavir prima e dopo lanascita hanno mostrato effetti tossici sullo sviluppo. Si raccomanda pertanto che le madri in terapia non allattino al seno i loro bambini.Si raccomanda che le donne con infezione da HIV non allattino al seno i loro bambini in nessuna circostanza al fine di evitare la trasmissi one dell'HIV.