Tioguanina Aspen - 25cpr 40mg

Dettagli:
Nome:Tioguanina Aspen - 25cpr 40mg
Codice Ministeriale:022825018
Principio attivo:Tioguanina
Codice ATC:L01BB03
Fascia:A
Prezzo:208.47
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Glaxosmithkline Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RNR - ricetta non ripetibile art.89 DL 219/06 (ex senza formalismi)
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi, al riparo da luce e umidità
Scadenza:36 mesi

Denominazione

TIOGUANINA ASPEN 40 MG COMPRESSE

Formulazioni

Tioguanina Aspen - 25cpr 40mg

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori - Antimetaboliti - Analoghi della purina.

Principi attivi

Una compressa contiene tioguanina 40 mg.

Eccipienti

Lattosio, amido di patate, gomma arabica, acido stearico, magnesio stearato

Indicazioni

Trattamento della leucemia acuta e particolarmente nella leucemia mieloblastica acuta ed e' usata anche nella leucemia linfoblastica acuta enella leucemia granulocitica cronica.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. In considerazione della gravita' delle indicazioni non sussistono altre controindicazioni assolute.

Posologia

La dose esatta e la durata del trattamento dipendono dalla natura e dal dosaggio degli altri farmaci citotossici somministrati insieme a tioguanina. La Tioguanina e' assorbita in modo variabile a seguito di somministrazione orale e i livelli plasmatici del farmaco possono essere ridotti a seguito di emesi o di assunzione di cibo. La tioguanina puo'essere usata negli stadi precedenti la terapia di mantenimento, con c icli a breve termine, per esempio di induzione, consolidamento, intensificazione. Tuttavia non e' raccomandata per l'uso durante la terapia di mantenimento o simili trattamenti continuativi a lungo termine, a causa del rischio elevato di tossicita' epatica. Adulti: negli adulti la dose usuale di tioguanina e' compresa tra 60 e 200 mg/m^2 di superficie corporea al giorno. Popolazione pediatrica: nei bambini sono statiusati dosaggi simili a quelli impiegati negli adulti, corretti in bas e alla superficie corporea. Pazienti anziani: non vi sono specifiche raccomandazioni posologiche per i pazienti anziani. Tioguanina e' statausata in pazienti anziani con leucemia acuta secondo vari protocolli chemioterapici di associazione a dosaggi equivalenti a quelli impiegati nei pazienti piu' giovani. Posologia nell'insufficienza renale o epatica: nei pazienti con insufficienza renale o epatica si deve prenderein considerazione la riduzione del dosaggio.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore ai 25 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall'umidita'.

Avvertenze

Tioguanina e' un agente citotossico attivo che deve essere usato solo sotto il controllo di medici esperti nell'uso di tali farmaci. Immunizzazione: l'immunizzazione attiva con vaccini vivi attenuati puo' potenzialmente causare un'infezione nei pazienti immunocompromessi. Pertanto, l'uso di questi vaccini non e' raccomandato. Effetti epatici: la tioguanina non e' raccomandata per la terapia di mantenimento o per simili trattamenti continuativi a lungo termine a causa dell'alto rischio di tossicita' epatica associata con danno vascolare endoteliale. Tale tossicita' epatica e' stata osservata in una elevata percentuale di bambini che ricevevano tioguanina come parte di una terapia di mantenimento per leucemia linfoblastica acuta ed in altre condizioni associate ad un uso continuativo di tioguanina. Questa tossicita' epatica e' particolarmente frequente nei maschi. La tossicita' epatica e' generalmente presente come sindrome clinica di malattia epatica veno-occlusiva (iperbilirubinemia, epatomegalia e dolenzia epatica, aumento di peso dovuto a ritenzione di liquidi ed ascite) o con segni di ipertensione portale (splenomegalia, trombocitopenia e varici esofagee). Le caratteristiche istopatologiche associate a tale tossicita' comprendono sclerosi epatoportale, iperplasia nodulare rigenerativa, peliosi epatica e fibrosi periportale. La terapia con tioguanina deve essere immediatamente interrotta nei pazienti con evidenza di tossicita' epatica in quantoe' stato riportato che segni e sintomi sono reversibili con la sospen sione del trattamento. Monitoraggio: i pazienti durante la terapia devono essere sottoposti ad attento monitoraggio, comprendente conta ematica e test della funzione epatica eseguiti settimanalmente. Segni associati ad ipertensione portale, quali trombocitopenia sopra la norma con neutropenia e splenomegalia, sono precoci indicatori di tossicita' epatica. Anche aumenti degli enzimi epatici sono stati riportati in associazione a tossicita' epatica, ma cio' non sempre avviene. Effetti ematici: il trattamento con tioguanina causa depressione midollare che porta a leucopenia e trombocitopenia. Anemia e' stata riportata meno difrequente. La depressione midollare e' prontamente reversibile se la tioguanina e' sospesa abbastanza precocemente. Esistono individui con deficienza ereditaria dell'enzima tiopurina metiltransferasi (TPMT) che possono essere particolarmente sensibili all'effetto mielosoppressivo della tioguanina e portati a sviluppare una rapida depressione midollare a seguito del trattamento iniziale con tioguanina. Questo problema puo' essere esacerbato dalla somministrazione contemporanea di farmaci che inibiscono il TPMT, quali l'olsalazina, la mesalazina o la sulfasalazina. Alcuni laboratori propongono di testare la deficienza di TPMT, sebbene tali test non si sono dimostrati in grado di identificare tutti i pazienti a rischio di tossicita' grave. Pertanto un attento monitoraggio della conta ematica e' ancora necessario. Durante l'induzione della remissione nella leucemia acuta mieloblastica, il paziente puo' spesso attraversare un periodo di relativa aplasia midollare ed e' importante che tutti gli adeguati supporti del caso siano disponibili.I pazienti in chemioterapia mielosoppressiva sono particolarmente sus cettibili a varie forme infettive. Durante la fase di induzione della remissione, particolarmente quando si ha lisi cellulare rapida, devonoessere prese tutte le misure atte ad evitare l'iperuricemia e/o l'ipe ruricosuria ed il rischio di nefropatia uratica acuta. Monitoraggio: durante l'induzione della remissione, la conta ematica completa deve essere eseguita frequentemente. La conta dei leucociti e delle piastrinecontinua ad abbassarsi anche dopo la sospensione del trattamento, cos icche' al primo segno di un abbassamento abnorme di tali conte, la terapia deve essere temporaneamente interrotta. Il principale effetto collaterale di tioguanina e' la depressione midollare che porta a leucopenia e trombocitopenia. Durante la terapia i pazienti devono essere attentamente monitorati. I pazienti dovranno essere ospedalizzati durantela terapia di induzione. Sindrome di Lesch-Nyhan: poiche' l'enzima ip oxantina guanina fosforibosil transferasi e' responsabile della conversione di tioguanina nel suo metabolita attivo, e' possibile che i pazienti con deficienza di tale enzima, come i pazienti con sindrome di Lesch-Nyhan, siano resistenti al farmaco. In due bambini con sindrome diLesch-Nyhan e' stata dimostrata resistenza alla azatioprina, che ha u no degli stessi metaboliti attivi di tioguanina. I soggetti con rare forme ereditarie di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi o malassorbimento di glucosio/galattosio dovrebbero evitare di assumere questo medicinale a causa del lattosio presente nella formulazione.

Interazioni

L'immunizzazione attiva con vaccini vivi attenuati non e' raccomandatanegli individui immunocompromessi. L'uso concomitante di busulfan e t ioguanina ha dato luogo allo sviluppo di iperplasia rigenerativa nodulare, ipertensione portale e varici esofagee. L'uso concomitante di allopurinolo per inibire la formazione di acido urico non richiede una riduzione del dosaggio di tioguanina come si richiede, invece, per la 6-mercaptopurina e l'azatioprina. Poiche' vi sono evidenze in vitro che i derivati aminosalicilati (per esempio olsalazina, mesalazina o sulfasalazina) inibiscono l'enzima TPMT, questi devono essere somministraticon cautela ai pazienti che sono contemporaneamente in terapia con ti oguanina.

Effetti indesiderati

Tioguanina e' generalmente un componente di una chemioterapia di associazione e di conseguenza non e' possibile ascrivere gli effetti collaterali in modo inequivocabile a tale farmaco da solo. La frequenza degli effetti indesiderati riportati di seguito e' definita usando la seguente convenzione: molto comune (>= 1/10), comune (da >= 1/100 a <1/10), non comune (da >= 1/1.000 a <1/100), raro (da >= 1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: depressione midollare. Patologie gastrointestinali. Comune: stomatite, intolleranza gastrointestinale; raro: necrosi e perforazione intestinale. Patologie epatobiliari. Molto comune: tossicita' epatica associata a danno vascolare endoteliale quando la tioguanina e' utilizzata per la terapia di mantenimento o per simili trattamenti continuativi a lungo termine per cui non e' raccomandata; comune: tossicita' epatica durante la terapia a cicli a breve termine che si presenta come malattia veno-occlusiva. E' stato riportato come segni e sintomi di tale tossicita' epatica siano reversibili a seguito della sospensione della terapia a breve termine o della terapia continuativa a lungo termine; raro: necrosi epatica centro-lobulare in alcuni casi che comprendevano pazienti che ricevevano chemioterapia di associazione, contraccettivi orali, tioguanina ad alte dosi ed alcol. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

Gravidanza e allattamento

Tioguanina, come gli altri agenti citotossici, e' potenzialmente teratogena. Si ritiene che la tioguanina possa causare gravi anomalie congenite se somministrata durante la gravidanza. Inoltre, sono stati riportati casi isolati in cui uomini trattati con associazioni di agenti citotossici, compresa la tioguanina, hanno generato figli affetti da anomalie congenite. L'uso di tioguanina deve essere evitato ogni qualvolta sia possibile durante la gravidanza, particolarmente durante il primo trimestre. Per ogni singolo caso i potenziali rischi per il feto devono essere confrontati con i benefici per la madre. Sia le donne che gli uomini sessualmente attivi devono usare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento. Non e' noto se la tioguanina e' escreta nel latte materno ma considerati i rischi potenziali dovuti agli effetticitotossici del farmaco le madri in trattamento con tioguanina non de vono allattare al seno.