Tobi Podhaler - 224cps 28mg+5ina

Dettagli:
Nome:Tobi Podhaler - 224cps 28mg+5ina
Codice Ministeriale:041334020
Principio attivo:Tobramicina
Codice ATC:J01GB01
Fascia:C
Prezzo:3444.25
Produttore:Novartis Farma Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere per inalazione
Contenitore:Capsula
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dall'umidità
Scadenza:36 mesi

Denominazione

TOBI PODHALER 28 MG POLVERE PER INALAZIONE, CAPSULE RIGIDE

Formulazioni

Tobi Podhaler - 224cps 28mg+5ina

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterici aminoglicosidici.

Principi attivi

Tobramicina.

Eccipienti

Capsula contenente: 1,2-distearoil-sn-glicero-3-fosfocolina (DSPC); cloruro di calcio; acido solforico (per aggiustare il pH).

Indicazioni

Il medicinale e' indicato per la terapia soppressiva dell'infezione polmonare cronica dovuta a Pseudomonas aeruginosa negli adulti e nei bambini a partire dai 6 anni di eta' affetti da fibrosi cistica; deve essere tenuta in considerazione la linea guida ufficiale sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo ed a qualsiasi aminoglicoside, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati.

Posologia

La dose di farmaco e' la stessa per tutti i pazienti all'interno dellafascia di eta' autorizzata, indipendentemente dall'eta' o dal peso. L a dose raccomandata e' di 112 mg di tobramicina (4 capsule da 28 mg), somministrata due volte al giorno per 28 giorni. Il medicinale e' preso in cicli alternati di 28 giorni di trattamento seguiti da 28 giorni di interruzione della terapia. Le due dosi (ciascuna di 4 capsule) debbono essere inalate rispettando il piu' possibile 12 ore di distanza ecomunque a non meno di 6 ore di distanza. In caso di dimenticanza del la dose stabilita, e' comunque possibile assumere la terapia entro le 6 ore successive, il paziente deve prendere comunque la dose il prima possibile. Altrimenti, il paziente deve attendere la dose successiva enon inalare piu' capsule per compensare quella dimenticata. Il tratta mento deve essere continuato su base ciclica fino a che il medico curante ritenga che il paziente tragga benefici dal trattamento con il farmaco. Se e' evidente un deterioramento clinico dello stato polmonare si deve considerare l'opportunita' di intervenire con una terapia anti-pseudomonas aggiuntiva. Anziani (>=65 anni): per questa popolazione non ci sono dati sufficienti per sostenere una raccomandazione a favore o contro un aggiustamento del dosaggio. Pazienti con insufficienza renale: la tobramicina e' escreta in via primaria immodificata nelle urine e la funzionalita' renale si aspetta sia influenzata dall'esposizione alla tobramicina. Pazienti con creatinina serica di 2 mg/dl o oltre e azoto ureico nel sangue (BUN) di 40 mg/dl o oltre non sono stati inclusi negli studi clinici e non ci sono dati in questa popolazione per sostenere una raccomandazione a favore o contro un aggiustamento delladose del farmaco. Deve essere usata cautela nel prescrivere il medici nale a pazienti con nota o sospetta disfunzione renale. Pazienti con insufficienza epatica: non sono stati effettuati studi su pazienti con insufficienza epatica. Dal momento che la tobramicina non e' metabolizzata, non si prevede un effetto di insufficienza epatica con l'esposizione alla tobramicina. Pazienti dopo trapianto di organi: non esistonodati adeguati per l'uso del medicinale in pazienti dopo trapianto di organi. Nessuna raccomandazione a favore o contro un aggiustamento della dose puo' essere fatta per i pazienti dopo il trapianto di organi. Pazienti pediatrici di eta' inferiore ai 6 anni: la sicurezza e l'efficacia del prodotto nei bambini al di sotto dei 6 anni di eta' non sonostate stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazio ne: il farmaco e' somministrato per inalazione orale usando il dispositivo Podhaler. Non deve essere somministrato attraverso un'altra via ousando un altro inalatore. Il personale sanitario deve fornire assist enza ai bambini all'inizio del trattamento con il farmaco, in particolare a quelli di 10 anni o piu' giovani, e deve continuare la supervisione fino a che non siano in grado di utilizzare il dispositivo Podhaler correttamente senza aiuto. Le capsule non devono essere ingerite. Ogni capsula deve essere inalata con due movimenti inspiratori e controllata per assicurarsi che sia vuota. Qualora i pazienti stiano ricevendo numerosi diversi medicinali per via inalatoria e fisioterapia polmonare, si raccomanda che il farmaco sia preso per ultimo.

Conservazione

Le capsule devono essere sempre conservate nel blister per proteggerledall'umidita' e rimosse solo immediatamente prima dell'uso.

Avvertenze

E' stata osservata ototossicita'. La tossicita' vestibolare puo' essere manifestata da vertigini, atassia o capogiri. Il tinnito puo' essereun segnale di ototossicita' e quindi l'insorgenza di questo sintomo r ichiede prudenza. L'ipoacusia ed il tinnito sono stati riportati da pazienti in studi clinici con il farmaco. In pazienti con nota o sospetta disfunzione uditiva o vestibolare osservare cautela quando si prescrive il farmaco. Nei pazienti con una qualche evidenza di disfunzione uditiva, o con una predisposizione a questo rischio, puo' essere necessario prendere in considerazione una valutazione audiologica prima di iniziare la terapia. Se un paziente riporta tinnito o ipoacusia durantela terapia considerare la loro gravita' per una valutazione audiologi ca. E' stata riportata nefrotossicita' con l'uso di aminoglicosidi parenterali. Deve essere usata cautela quando si prescrive il farmaco in pazienti con nota o sospetta disfunzione renale. Deve essere valutata la funzione renale di base. I livelli di urea e creatinina devono essere rivalutati dopo ogni 6 cicli completi di terapia. I pazienti con nota o sospetta disfunzione uditiva o renale devono essere monitorati per le concentrazioni di tobramicina nel siero. Se si verifica oto - o nefrotossicita' in un paziente che sta ricevendo il farmaco, sospenderela terapia con tobramicina fino a che la concentrazione nel siero sce nde al di sotto di 2 mcg/ml. Concentrazioni seriche di tobramicina maggiori di 12 mcg/ml sono associate a tossicita' ed interrompere il trattamento se la concentrazione supera questo livello. La concentrazione serica di tobramicina deve essere monitorata attraverso metodi convalidati. Il campionamento del sangue mediante puntura del dito non e' raccomandato a causa del rischio di contaminazione del campione. Il broncospasmo puo' verificarsi con i medicinali per inalazione ed e' stato riportato negli studi clinici con il farmaco. Il broncospasmo deve essere trattato in modo clinicamente appropriato. Assumere la prima dose sotto supervisione medica, dopo l'uso di un broncodilatatore se questo fa parte dell'attuale regime per il paziente. Misurare il FEV1 prima edopo l'inalazione del medicinale. Se ci sono evidenze di broncospasmo indotto dalla terapia, valutare attentamente se i vantaggi dell'uso c ontinuato del farmaco siano superiori ai rischi per il paziente. Se sisospetta una reazione allergica, sospendere il farmaco. Con l'uso di medicinali per inalazione puo' insorgere la tosse. In base ai dati di uno studio clinico, l'inalazione del farmaco e' stata associata ad unapiu' alta frequenza di tosse rispetto alla tobramicina soluzione da n ebulizzare (TOBI). La tosse non e' stata correlata al broncospasmo. I bambini di eta' inferiore ai 13 anni rispetto ad altri soggetti piu' grandi, possono avere una maggiore probabilita' di tosse quando vengonotrattati con il medicinale. Se c'e' un'evidenza che la terapia contin uata con il farmaco induca la tosse, valutare se una soluzione per inalazione approvata di tobramicina debba essere utilizzata come trattamento alternativo. Nel caso che la tosse rimanga invariata, dovrebbero essere presi in considerazione altri antibiotici. L'emottisi e' una complicazione della fibrosi cistica ed e' piu' frequente negli adulti. I pazienti con emottisi (>60 ml) sono stati esclusi dagli studi clinici,quindi non esistono dati sull'uso del medicinale in questi pazienti. Considerare questo prima di prescrivere il farmaco. I pazienti che ricevono una concomitante terapia con aminoglicosidi parenterali (o qualsiasi altro medicinale che interessi l'escrezione renale come i diuretici) devono essere monitorati in modo clinicamente appropriato, tenendoconto del rischio di tossicita' cumulativa. Questo include il monitor aggio delle concentrazioni seriche di tobramicina. In pazienti predisposti il rischio dovuto ad una precedente prolungata terapia sistemica con aminoglicosidi puo' essere necessario prendere in considerazione una valutazione renale ed audiologica prima di iniziare la terapia. Deve essere usata molta cautela quando si prescrive il farmaco a pazienticon noti o sospetti disturbi neuromuscolari come miastenia grave o mo rbo di Parkinson. Gli aminoglicosidi possono aggravare la debolezza muscolare a causa di un potenziale effetto simil-curaro sulla funzione neuromuscolare. Lo sviluppo di P. aeruginosa resistenti agli antibiotici e di superinfezioni da altri agenti patogeni rappresentano potenziali rischi associati alla terapia antibiotica. Negli studi clinici, alcuni pazienti in terapia con il farmaco hanno mostrato un aumento delle concentrazioni minime degli inibitori degli aminoglicosidi (MIC) per isolati di P. aeruginosa testati. L'aumento osservato della MIC e' stato in larga parte reversibile durante i periodi di sospensione del trattamento. C'e' il rischio teorico che i pazienti in trattamento con il farmaco possano sviluppare isolati di P. aeruginosa resistenti nel tempo alla tobramicina per endovena. Lo sviluppo di resistenza durante laterapia con tobramicina per inalazione potrebbe limitare le opzioni d i trattamento durante le esacerbazioni acute; questo deve essere monitorato. Dati in differenti gruppi di eta' In uno studio a 6-mesi (3 cicli di trattamento) il farmaco versus tobramicina soluzione da nebulizzare (TOBI), che ha compreso una maggioranza di pazienti adulti con infezione polmonare cronica da P. aeruginosa con esperienza di uso della tobramicina, la riduzione nella densita' di P. aeruginosa nell'espettorato e' stata simile tra i vari gruppi di eta' in entrambi i bracci; ma il miglioramento del FEV1 rispetto al basale e' stato maggiore nei gruppi di eta' piu' giovane (6 - <20) rispetto al sottogruppo degli adulti (20 anni ed oltre) in entrambi i bracci. I pazienti adulti tendevano ad interrompere il trattamento piu' frequentemente per motivi di tollerabilita' con l'uso del medicinale rispetto alla soluzione da nebulizzare. Se e' evidente un deterioramento clinico dello status polmonare, considerare una terapia anti-pseudomonas aggiuntiva o alternativa. I benefici osservati sulla funzione polmonare e la soppressione di P. aeruginosa debbono essere valutati nel contesto della tollerabilita' del paziente per TOBI Podhaler il farmaco. La sicurezza e l'efficacia non sono state studiate in pazienti con un volume espiratorio forzato in 1 secondo (FEV1) <25% o >75% del previsto, oppure in pazienti infettati da colonie di Burkholderia cepacia.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione con il farmaco. Sulla base del profilo di interazione per la tobramicina in seguito alla somministrazione endovenosa e per aerosol, l'uso concomitante e/o sequenziale del prodotto non e' raccomandato con altri medicinali potenzialmente nefrotossici o ototossici. L'uso concomitante del medicinale con composti diuretici (come l'acido etacrinico, furosemide, urea o mannitolo per via endovenosa) non e' raccomandato. Tali composti possono aumentare la tossicita' degli aminoglicosidi alterando le concentrazioni diantibiotico nel siero e nei tessuti. Altri medicinali che sono stati osservati aumentare la potenziale tossicita' degli aminoglicosidi somministrati per via parenterale sono: anfotericina B, cefalotina, ciclosporina, tacrolimus, polimixine (rischio di aumentata nefrotossicita');composti del platino (rischio di aumentata nefrotossicita' ed ototoss icita'); anticolinesterasi, tossina botulinica (effetti neuromuscolari). Negli studi clinici i pazienti trattati con il farmaco hanno continuato ad assumere dornase alfa, broncodilatatori, corticosteroidi per via inalatoria e macrolidi, nessuna evidenza di interazioni farmacologiche con questi medicinali e' stata identificata.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse piu' comunemente riportate con il medicinale versus tobramicina soluzione da nebulizzare (TOBI) nel principale studio clinico di sicurezza con controllo attivo in pazienti affetti da fibrosicistica con infezione da P. aeruginosa sono state tosse, disturbi pol monari, tosse con catarro, piressia, dispnea, dolore orofaringeo e disfonia. Nello studio controllato con placebo con il prodotto, le reazioni avverse riportate per le quali la frequenza e' stata piu' elevata rispetto al placebo sono state dolore faringo-laringeo, disgeusia e disfonia. La grande maggioranza delle reazioni avverse riportate con il medicinale sono state lievi o moderate, e la gravita' non sembra differire tra i cicli o tra l'intero studio e i periodi in trattamento. Le reazioni avverse al farmaco sono elencate in accordo con la classificazione per sistemi e organi MedDRA. All'interno di ciascuna classe di sistemi e organi, le reazioni avverse sono classificate per frequenza, con le reazioni piu' frequenti per prime. All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse al farmaco sono riportate in ordine decrescente di gravita'. Inoltre, per ciascuna reazione avversa viene anche fornita la corrispondente categoria di frequenza, in base allaseguente convenzione (CIOMS III): molto comune (>=1/10); comune (>=1/ 100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: perdita di udito, tinnito. Patologie vascolari. Moltocomune: emottisi; comune: epistassi. Patologie respiratorie, toracich e e mediastiniche. Molto comune: dispnea, disfonia, tosse con catarro,tosse; comune: respiro affannoso, rantoli, dolore toracico, congestio ne nasale, broncospasmo, afonia. Patologie gastrointestinali. Molto comune: dolore orofaringeo; comune: vomito, diarrea, irritazione della gola, nausea, disgeusia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash. Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessutoconnettivo e dell'osso. Comune: dolore toracico muscoloscheletrico. P atologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: piressia. La tosse e' stata la piu' frequente reazione avversa riportata in entrambi gli studi. Tuttavia, nessuna associazione e' stata osservata in entrambi gli studi clinici tra l'incidenza di broncospasmo e casi di tosse. Nello studio con controllo attivo, un test audiologico e' stato eseguito in centri selezionati cui riferiva circa un quarto della popolazione dello studio. Quattro pazienti nel gruppo di trattamento con il medicinale hanno sperimentato una diminuzione significativa dell'udito che e' stata transitoria in tre pazienti e persistente in un caso. Nello studio con controllo attivo in aperto,i pazienti di 20 anni o piu' tendevano ad interrompere piu' frequente mente il trattamento con il farmaco rispetto a quello con la soluzioneda nebulizzare (TOBI); le interruzioni per eventi avversi costituivan o circa la meta' delle interruzioni con ciascuna formulazione. Nei bambini sotto i 13 anni, le interruzioni sono state piu' frequenti nel braccio con TOBI soluzione da nebulizzare mentre nei pazienti di eta' compresa tra 13 e 19 anni, la frequenza delle interruzioni e' stata simile con entrambe le formulazioni. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Non ci sono dati adeguati sull'uso della tobramicina per via inalatoria nelle donne in gravidanza. Studi su animali con la tobramicina non hanno indicato effetti teratogeni. Tuttavia, gli aminoglicosidi possonocausare danni al feto (ad esempio sordita' congenita) quando sono rag giunte alte concentrazioni sistemiche in una donna incinta. L'esposizione sistemica a seguito dell'inalazione del farmaco e' molto bassa, tuttavia il prodotto non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario, ad esempio quando i benefici per la madre superano i rischi per il feto. Pazienti che usano il farmaco durante la gravidanza, o rimangono incinte durante l'assunzione del medicinale, devono essere informate del potenziale rischio per il feto. Dopo la somministrazione sistemica la tobramicina e' escreta nel latte materno. Laquantita' di tobramicina escreta nel latte materno dopo la somministr azione per inalazione non e' nota, anche se si stima sia molto bassa considerando la bassa esposizione sistemica. A causa della potenziale ototossicita' e nefrotossicita' nei bambini, deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento al seno o sospendere il trattamento con il farmaco, tenendo conto dell'importanza del trattamento per lamadre. Non sono stati osservati effetti sulla fertilita' maschile o f emminile in studi su animali dopo somministrazione sottocutanea.