Trimesul C.M. - Fl 200ml

Dettagli:
Nome:Trimesul C.M. - Fl 200ml
Codice Ministeriale:103255028
Principio attivo:Trimetoprim/Sulfadiazina
Codice ATC:J01EW10
Fascia:n/a
Prezzo:18
Produttore:Ceva Salute Animale Spa
SSN:Veterinario
Ricetta:Non ripetibile triplice copia (veterinaria)
Tipo prodotto:Farmaco veterinario
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi
Veterinario:

Denominazione

TRIMESUL C.M.

Formulazioni

Trimesul C.M. - Fl 200ml

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterici per uso sistemico. Sulfamidici in associazione a trimetoprim.

Principi attivi

Sulfadiazina 200 mg/ml, trimetoprim 40 mg/ml.

Eccipienti

Sodio idrossido, Glicerolformale, Sodio metabisolfito, Paraformaldeide, Acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Bovini, suini, equini, cani, gatti: infezioni batteriche primarie o secondarie ad infezioni virali. In particolare nelle infezioni degli apparati: respiratorio: bronchiti, polmoniti; urogenitale: cistiti, pielonefriti, vaginiti, metriti, uretriti; digerente: necrobacillosi dei vitelli, colibacillosi, enterite necrotica superficiale, onfaloflebiti; mammario: mastite acuta; tegumentario: affezioni podali, pododermatit e, podoflemmatite. Causate da. Bovini. Gram positivi: actinobacilli, pneumococchi, stafilococchi, streptococchi. Gram negativi: emofili, enterobatteriacee, coli, pasteurelle, protei, salmonelle, shigelle. Altri: clamidie, rickettsie, toxoplasmi, coccidi. Suini. Gram positivi: actinobacilli, pneumococchi, stafilococchi, streptococchi. Gram negativi:emofili, enterobatteriacee, coli, pasteurelle, protei, salmonelle, sh igelle. Altri: clamidie, rickettsie, toxoplasmi, coccidi. Equini. Grampositivi: actinobacilli, pneumococchi, stafilococchi, streptococchi. Gram negativi: emofili, enterobatteriacee, coli, pasteurelle, protei, salmonelle. Altri: toxoplasmi, coccidi. Cani. Gram positivi: actinobacilli, pneumococchi, stafilococchi, streptococchi. Gram negativi: emofili, enterobatteriacee, coli, pasteurelle, protei. Altri: clamidie, rickettsie, toxoplasmi, coccidi. Gatti. Gram positivi: actinobacilli, pneumococchi, stafilococchi, streptococchi. Gram negativi: emofili, enterobatteriacee, coli, pasteurelle, protei. Altri: clamidie, rickettsie, toxoplasmi, coccidi.

Controindicazioni / effetti secondari

Non usare in caso di ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Non usare in caso di infezione da germi resistenti ai sulfamidici. Non somministrare ad animali affetti da gravi alterazioni del parenchima epatico, renale o con discrasie ematiche.

Uso / Via di somministrazione

Intramuscolare (bovini, suini), endovenosa (bovini, suini, equini), sottocutanea (cani, gatti).

Posologia

13-20 mg/kg p.v. di sulfadiazina + 2,7 - 4 mg/kg p.v. di trimetoprim (pari a 1 ml di proodotto/10-15 kg p.v./die). La stessa dose puo' essere ripetuta se necessario dopo 24 ore secondo il parere del medico veterinario. Il prodotto puo' essere inoculato: per via IM o EV a bovini esuini; per via EV a equini; per via SC a cani e gatti. Per assicurare un corretto dosaggio, il peso corporeo deve essere determinato il piu ' accuratamente possibile.

Conservazione

Proteggere dalla luce. Periodo di validita' dopo la prima apertura delcondizionamento primario: 28 giorni.

Avvertenze

Uso non consentito in equidi che producono latte destinato al consumo umano. La Sulfadiazina nei cani puo' indurre una cheratocongiuntivite secca (KCS) con un meccanismo che resta ancora sconosciuto. I sulfamidici possono interferire con la sintesi degli ormoni tirodei bloccando la conversione dello ioduro in iodio oltre che a determinare aumento delle concentrazioni di TRH e TSH. La sulfadimidina puo' indurre iperplasia tiroidea nei ratti. Nel trattamento per via intramuscolare con elevati volumi di inoculo la dose puo' essere distribuita in due diversisiti muscolari. Per la somministrazione endovenosa il prodotto deve e ssere riscaldato a temperatura corporea e somministrato lentamente. L'uso incorretto del prodotto puo' aumentare la prevalenza di batteri resistenti ai sulfamidici a causa della potenziale resistenza crociata. L'uso del prodotto deve essere basato su test di sensibilita', tenendoconto delle regolamentazioni antimicrobiche ufficiali e locali. Non u tilizzare quando la resistenza ai sulfamidici e' stata rilevata a causa della potenziale resistenza crociata. A causa della variabilita' (temporale, geografica) della sensibilita' dei batteri all'associazione Sulfadiazina-Trimetoprim e' raccomandata l'esecuzione di un campionamento batteriologico e di test di sensibilita' dei microrganismi derivanti da animali malati presenti nell'allevamento. Precauzioni speciali per chi somministra il medicinale veterinario agli animali: le persone con nota ipersensibilita' ai sulfamidici devono evitare contatti con ilmedicinale veterinario. In caso di autoiniezione accidentale rivolger si immediatamente ad un medico mostrandogli il foglietto illustrativo o l'etichetta. Incompatibilita': in assenza di studi di compatibilita'non miscelare con altri medicinali veterinari.

Tempo di attesa

Carne, visceri. Bovini, suini, equini: 14 giorni. Latte. Bovini: 4 giorni (pari a 8 mungiture). Uso non consentito in equidi che producono latte per il consumo umano.

Specie di destinazione

Bovini, suini, equini, cani, gatti.

Interazioni

Non somministrare insieme ad antibiotici battericidi, poiche' gli antibiotici batteriostatici, quali i sulfamidici, ne antagonizzano l'azione. L'aminobenzoato di potassio riduce l'effetto dei sulfamidici. I sulfamidici aumentano l'effetto del tiopentale, il rischio di metaemoglobinemia con prilocaina e il rischio di cristalluria con metenamina. Nonsomministrare a cavalli che manifestano aritmie cardiache indotte da farmaci.

Effetti indesiderati

In rare occasioni e' stato osservato shock anafilattico. Reazioni locali caratterizzate da gonfiore e/o durezza possono essere osservate nelsito di inoculo. Queste manifestazioni sono di natura transitoria. So no stati segnalati rari casi di cristalluria, ematuria, fenomeni di tossicita' cronica quali trombocitopenia e leucopenia.

Gravidanza e allattamento

In gravidanza e allattamento usare solo conformemente alla valutazionedel rapporto rischio/beneficio.