Vetoryl - 30cps 10mg

Dettagli:
Nome:Vetoryl - 30cps 10mg
Codice Ministeriale:103771046
Principio attivo:Trilostano
Codice ATC:H02CA01
Fascia:n/a
Prezzo:37
Produttore:Dechra Veterinary Products Srl
SSN:Veterinario
Ricetta:Non ripetibile unico esemplare (veterinaria)
Tipo prodotto:Farmaco veterinario
Forma:Capsule rigide
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi
Veterinario:

Denominazione

VETORYL 10 MG

Formulazioni

Vetoryl - 30cps 10mg

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci inibenti la surrenale.

Principi attivi

Ciascuna capsula contiene: Trilostano 10 mg.

Eccipienti

Amido di mais, Lattosio monoidrato, Magnesio stearato. Guscio della capsula: Gelatina Biossido di titanio (E171), Ossido di ferro giallo (E172), Ossido di ferro nero (E172). Inchiostro Grigio: Biossido di titanio (E171), Ossido di ferro nero (E172), Gomma lacca.

Indicazioni

Per il trattamento dell'iperadrenocorticalismo di origine ipofisaria osurrenale (morbo e sindrome di Cushing).

Controindicazioni / effetti secondari

Non impiegare in animali che soffrono di malattie epatiche primitive e/o di insufficienza renale. Non impiegare in cani che pesano meno di 3kg. Non usare in caso di ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Uso / Via di somministrazione

Orale.

Posologia

Somministrare per via orale, una volta al giorno, insieme al cibo. La dose iniziale per il trattamento e' pari a 2 mg/kg in base alle combinazioni disponibili dei formati delle capsule. Titolare la dose in basealla risposta individuale, determinata con il monitoraggio (vedere so tto). Se e' necessario un incremento della dose, utilizzare una combinazione di capsule di un formato tale da consentire un incremento lentodella dose somministrata una volta al giorno. Una gamma ampia di form ati di capsule consente il dosaggio ottimale per il singolo cane. Somministrare la minima dose necessaria per controllare i segni clinici. Se i sintomi non sono adeguatamente controllati per un intero periodo di 24 ore tra le dosi, considerare l'incremento della dose giornaliera totale fino al 50% e dividerla in parti uguali tra la dose del mattinoe quella della sera. Non dividere ne' aprire le capsule. In un ristre tto numero di animali, puo' essere necessario un dosaggio sensibilmente superiore ai 10 mg/kg di peso corporeo al giorno. In queste situazioni, deve essere condotto un adeguato monitoraggio supplementare. MONITORAGGIO. Vanno prelevati campioni per le indagini biochimiche (inclusala determinazione degli elettroliti) e per un test di stimolazione co n ACTH prima del trattamento e poi a 10 giorni, a 4 settimane, a 12 settimane, e successivamente ogni 3 mesi, dopo la diagnosi iniziale e dopo ogni aggiustamento della dose. I test di stimolazione con ACTH devono assolutamente essere condotti 4-6 ore dopo la somministrazione, perconsentire un'accurata interpretazione dei risultati. La somministraz ione mattutina e' da preferire, poiche' permettera' al veterinario di effettuare test di monitoraggio a 4-6 ore dalla somministrazione delladose. In occasione delle scadenze temporali sopra riportate, va effet tuata anche una valutazione periodica della progressione clinica dellamalattia. Nel caso di un test di stimolazione con ACTH negativo duran te il monitoraggio, il trattamento va interrotto per 7 giorni e quindiripreso a dosi inferiori. Ripetere il test di stimolazione con ACTH d opo altri 14 giorni. Se il risultato e' ancora negativo, interrompere il trattamento fino alla ricomparsa dei segni clinici di iperadrenocorticalismo. Ripetere il test di stimolazione con ACTH dopo un mese dalla ripresa del trattamento.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Tenere gli astucci blister nell'imballaggio esterno di cartone.

Avvertenze

E' necessaria un'accurata diagnosi di iperadrenocorticalismo. In caso di mancata risposta evidente al trattamento, la diagnosi deve essere rivalutata. Puo' essere necessario aumentare la dose. I medici veterinari devono essere consapevoli che i cani con iperadrenocorticismo sono ad aumentato rischio di pancreatite. Questo rischio non puo' diminuirea seguito di trattamento con trilostane. Poiche' la maggior parte dei casi di iperadrenocorticalismo viene diagnosticata in cani di 10-15 a nni d'eta', spesso sono presenti altri processi patologici. Di particolare importanza e' lo screening delle malattie epatiche primarie e dell'insufficienza renale, poiche' il prodotto e' controindicato in questi casi. Va eseguito, quindi, un attento monitoraggio durante il trattamento. Particolare attenzione va dedicata agli enzimi epatici, agli elettroliti, all'urea e alla creatinina. La presenza contemporanea di diabete mellito e di iperadrenocorticalismo richiede un monitoraggio specifico. Se un cane e' stato precedentemente trattato con mitotano, la sua funzione surrenalica potrebbe essere ridotta. Varie esperienze in questo campo suggeriscono che deve trascorrere un intervallo di almenoun mese fra l'interruzione di mitotano e l'assunzione di trilostano. Si consiglia il monitoraggio della funzione surrenalica, poiche' i cani potrebbero essere piu' sensibili agli effetti del trilostano. Il prodotto deve essere usato con estrema cautela nei cani con preesistente anemia, poiche' potrebbe comparire un'ulteriore riduzione dell'ematocrito e dell'emoglobina. Deve essere eseguito un monitoraggio periodico.Precauzioni speciali per chi somministra il prodotto agli animali: il trilostano puo' ridurre la sintesi del testosterone ed avere propriet a' antiprogesterone. Le donne in stato di gravidanza o che desiderano una gravidanza devono evitare di maneggiare le capsule. Dopo un'esposizione accidentale o dopo l'uso, lavarsi le mani con acqua e sapone. Ilcontenuto delle capsule puo' causare irritazione della cute e degli o cchi e sensibilizzazione. Non dividere ne' aprire le capsule: in caso di rottura accidentale delle capsule e di contatto dei granuli con gliocchi o con la cute, lavare subito con acqua abbondantemente. Se l'ir ritazione persiste, consultare il medico. Persone con ipersensibilita'nota al trilostano o ad uno qualsiasi degli eccipienti devono evitare il contatto con il prodotto. In caso di ingestione accidentale, rivol gersi immediatamente al medico e mostrargli il foglio illustrativo o la scatola. Sovradosaggio: il sovradosaggio puo' provocare la comparsa di segni di ipoadrenocorticalismo (letargia, anoressia, vomito, diarrea, segni cardiovascolari, collasso). Non c'e' stata mortalita' in seguito a somministrazione cronica alla dose di 36mg/kg in cani sani, tuttavia casi di mortalita' possono verificarsi in seguito a somministrazione di dosi piu' alte in cani con iperadrenocorticismo. Non esiste un antidoto specifico per il trilostano. Il trattamento va interrotto e, a seconda dei segni clinici, potra' essere indicata una terapia di supporto comprendente corticosteroidi, correzione del bilancio elettrolitico e apporto di liquidi. In caso di sovradosaggio acuto, puo' essere di beneficio l'induzione dell'emesi seguita da somministrazione di carbone attivo. Qualsiasi insufficienza corticosurrenalica iatrogena e', di solito, rapidamente reversibile con l'interruzione del trattamento.Tuttavia, in una piccola percentuale di cani, gli effetti possono ess ere piu' prolungati. Dopo un'interruzione di una settimana, il trattamento con trilostano va ripreso a dosi inferiori.

Tempo di attesa

Non pertinente.

Specie di destinazione

Cani.

Interazioni

La possibilita' di interazioni con altri medicinali veterinari non e' stata specificamente studiata. Poiche' l' iperadrenocorticalismo tendea comparire in cani anziani, molti di essi riceveranno un trattamento concomitante. Negli studi clinici, non si e' osservata alcuna interaz ione. Se il trilostano viene impiegato assieme a diuretici risparmiatori di potassio o ad ACE-inibitori, va considerato il rischio di sviluppare un'iperpotassiemia. L'uso concomitante di tali farmaci va sottoposto a un'analisi del rapporto rischio/beneficio da parte del medico veterinario, poiche' sono stati riportati alcuni casi di morte (anche dimorte improvvisa) in cani trattati contemporaneamente con trilostano ed ACE inibitori.

Effetti indesiderati

La sindrome da sospensione di corticosteroidi o l'ipocortisolemia vanno distinte dall' ipoadrenocorticalismo, mediante valutazione degli elettroliti sierici. Possono comparire segni associati ad ipoadrenocorticalismo iatrogeno, quali debolezza, letargia, anoressia, vomito e diarrea, in particolare se il monitoraggio non e' adeguato. Tali segni sonoin genere reversibili entro un periodo di tempo variabile successivo alla sospensione del trattamento. Possono comparire anche crisi addisoniane acute (collasso). In cani trattati con trilostano, si sono osservati letargia, vomito, diarrea e anoressia senza evidente ipoadrenocorticalismo. In cani sottoposti al trattamento, e' stata occasionalmenteriportata una necrosi surrenalica, che puo' condurre ad ipoadrenocort icalismo. Il trattamento con il prodotto puo' smascherare una disfunzione renale subclinica. Il trattamento puo' smascherare un'artrite, a causa della riduzione dei livelli di corticosteroidi endogeni. In un numero ridotto di casi, e' stata riportata la morte improvvisa durante il trattamento. Altre rare reazioni avverse di grado lieve comprendono atassia, scialorrea, aerofagia, tremori muscolari e alterazioni cutanee.

Gravidanza e allattamento

Non utilizzare in cagne gravide o in allattamento o in animali destinati alla riproduzione.