Vetoryl - 30cps 60mg

Dettagli:
Nome:Vetoryl - 30cps 60mg
Codice Ministeriale:103771022
Principio attivo:Trilostano
Codice ATC:H02CA01
Fascia:n/a
Prezzo:81
Produttore:Dechra Veterinary Products Srl
SSN:Veterinario
Ricetta:Non ripetibile unico esemplare (veterinaria)
Tipo prodotto:Farmaco veterinario
Forma:Capsule rigide
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi
Veterinario:

Denominazione

VETORYL 60 MG

Formulazioni

Vetoryl - 30cps 60mg

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci inibenti la surrenale.

Principi attivi

Ogni capsula contiene: Trilostano 60 mg.

Eccipienti

Biossido di titanio (E 171), Ossido di ferro giallo (E 172), Ossido diferro nero (E 172), Amido di mais, Lattosio monoidrato, Magnesio stea rato, Gelatina.

Indicazioni

Per il trattamento dell'iperadrenocorticismo ipofisi-dipendente ed adreno-dipendente (malattia e sindrome di Cushing) nel cane.

Controindicazioni / effetti secondari

Non usare in animali che soffrono di malattia epatica primaria e/o di insufficienza renale. Non usare in cani del peso inferiore a 10 kg. Non usare in caso di ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Uso / Via di somministrazione

Orale.

Posologia

Somministrare per via orale, una volta al giorno, con il cibo. La doseiniziale per il trattamento e' pari a 2 mg/kg in base alle combinazio ni disponibili dei formati delle capsule. Titolare la dose in base alla risposta individuale, determinata con il monitoraggio. Se e' necessario un incremento della dose, utilizzare una combinazione di capsule di un formato tale da consentire un incremento lento della dose somministrata una volta al giorno. Una gamma ampia di formati di capsule consente il dosaggio ottimale per il singolo cane. Somministrare la minimadose necessaria per controllare i segni clinici. Se i sintomi non son o adeguatamente controllati per un intero periodo di 24 ore tra le dosi, considerare l'incremento della dose giornaliera totale fino al 50% e dividerla in parti uguali tra la dose del mattino e quella della sera. Non frazionare o aprire le capsule. Un ridotto numero di animali puo' richiedere dosi giornaliere ben superiori ai 10 mg/kg. In questi casi si deve adottare un appropriato monitoraggio supplementare. MONITORAGGIO. Campioni di sangue devono essere prelevati per il controllo deiparametri biochimici (compresi gli elettroliti) e si deve effettuare un test di stimolazione dell'ACTH prima di iniziare i trattamenti e quindi dopo 10 giorni, 4 settimane, 12 settimane e poi ogni 3 mesi, dopola diagnosi iniziale e dopo ogni aggiustamento posologico. E' indispe nsabile che i test di stimolazione dell'ACTH vengano effettuati 4-6 ore dopo il trattamento per rendere possibile una accurata interpretazione dei risultati. La somministrazione mattutina e' da preferire, poiche' permettera' al veterinario di effettuare test di monitoraggio a 4-6ore dalla somministrazione della dose. A ciascuno dei tempi sopra rip ortati si deve anche procedere ad una regolare valutazione dell'andamento clinico della malattia. Nel caso di assenza di risposta nel test di stimolazione dell'ATCH nel corso del monitoraggio, sospendere il trattamento per 7 giorni e quindi iniziare nuovamente con una dose piu' bassa. Ripetere il test dell'ATCH dopo altri 14 giorni. Se il risultatoe' ancora negativo, interrompere il trattamento fino al ripristino de i segni clinici di iperadrenocorticismo. Ripetere il test di stimolazione dell'ATCH dopo un mese.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C. Tenere il blisternella confezione.

Avvertenze

Una accurata diagnosi di iperadrenocorticismo e' essenziale. Quando non vi e' una apparente risposta al trattamento, la diagnosi deve esserericonsiderata. Puo' essere necessario un aumento delle dosi. I medici veterinari devono essere consapevoli che i cani con iperadrenocortici smo sono ad aumentato rischio di pancreatite. Questo rischio non puo' diminuire in seguito al trattamento con Trilostane. Dal momento che lamaggior parte dei casi di iperadrenocorticismo viene diagnosticata in cani di eta' tra 10-15 anni, spesso sono presenti anche altri process i patologici. E' particolarmente importante evidenziare i casi di malattia epatica primaria e di insufficienza renale poiche' il prodotto e'controindicato in questi casi. Durante il trattamento gli animali dov rebbero essere monitorati attentamente. Particolare attenzione deve essere dedicata agli enzimi epatici, agli elettroliti, all'urea ed alla creatinina. La presenza contemporanea di diabete mellito ed iperadrenocorticismo richiede un monitoraggio specifico. Se un cane e' stato trattato in precedenza con mitotano, la sua funzione surrenalica sara' ridotta. L'esperienza acquisita sul campo suggerisce che si deve lasciare un intervallo di almeno un mese tra il termine della somministrazione di mitotano e l'introduzione del trilostano. Si consiglia un attentomonitoraggio della funzione surrenalica poiche' i cani possono essere piu' sensibili agli effetti del trilostano. Il prodotto deve essere u tilizzato con estrema attenzione in cani con anemia preesistente, poiche' si puo' verificare una ulteriore riduzione del volume cellulare e dell'emoglobina. Deve essere adottato un regolare monitoraggio. Precauzioni speciali per chi somministra il prodotto agli animali: il trilostano puo' ridurre la sintesi del testosterone ed ha proprieta' antiprogestiniche. Le donne in stato di gravidanza, o che desiderano diventare tali, devono evitare di toccare le capsule. Lavare le mani con acquae sapone dopo esposizione accidentale o dopo l'uso. Il contenuto dell e capsule puo' provocare irritazione cutanea ed oculare e sensibilizzazione. Non frazionare od aprire le capsule: nel caso di rottura accidentale delle capsule e di contatto accidentale dei granuli con gli occhi o la pelle, lavare immediatamente con abbondante acqua. Se l'irritazione persiste consultare un medico. Persone con ipersensibilita' nota al trilostano o a qualche eccipiente contenuto nelle capsule deve evitare il contatto con il prodotto. Nel caso di ingestione accidentale consultare immediatamente il medico e mostrargli il foglio illustrativo o la scatola del prodotto. Sovradosaggio: il sovradosaggio puo' determinare segni di iperadrenocorticismo (letargia, anoressia, vomito, diarrea, segni cardiovascolari, collasso). Non c'e' stata mortalita' in seguito a somministrazione cronica alla dose di 36 mg/kg in cani sani, tuttavia casi di mortalita' possono verificarsi in seguito a somministrazione di dosi piu' alte in cani con iperadrenocorticismo. Non esiste un antidoto specifico per il trilostano. Il trattamento deve essere sospeso e puo' essere indicata, in funzione dei segni clinici, una terapia di supporto con corticosteroidi, correzione dello sbilanciamento elettrolitico e terapia liquida. Nel caso di sovradosaggio acuto puo' essere utile provocare il vomito, e quindi somministrare del carbone attivo. Ogni insufficienza corticosurrenalica iatrogena e' rapidamente reversibile con la cessazione del trattamento. Comunque in un ridotto numero di cani gli effetti possono protrarsi. Dopo 1 settimana di sospensione del trattamento con trilostano il trattamento dovrebbe essere ripreso con una dose ridotta.

Tempo di attesa

Non pertinente.

Specie di destinazione

Cani.

Interazioni

Non e' stata specificatamente studiata la possibilita' di interazioni con altri medicinali. Dato che la comparsa di iperadrenocorticismo e' piu' facile nei cani piu' anziani e' probabile che questi siano sottoposti a trattamenti concomitanti. Negli studi clinici non sono emerse interazioni. Il rischio di comparsa di iperkaliemia deve essere considerato se il trilostano viene usato in concomitanza con diuretici a risparmio di potassio o ACE-inibitori. L'uso concomitante di questi farmaci deve essere soggetto ad una analisi del rapporto rischio/beneficio da parte del veterinario, dal momento che ci sono stati alcuni casi di morte (anche morti improvvise) in cani trattati con trilostano in concomitanza con ACE-inibitori.

Effetti indesiderati

La sindrome da sospensione dei corticosteroidi o ipocortisolemia deve essere distinta dall'ipoadrenocorticismo mediante la valutazione deglielettroliti del siero. Possono comparire segni associati all'ipoadren ocorticismo iatrogeno, tra i quali debolezza, letargia, anoressia, vomito e diarrea, soprattutto se il monitoraggio non e' adeguato. I segnisono generalmente reversibili entro un certo periodo dalla sospension e del trattamento. Puo' verificarsi anche crisi Addisoniana acuta (collasso). Letargia, vomito, diarrea ed anoressia sono stati osservati incani trattati con trilostano, senza evidenza di ipoadrenocorticismo. Ci sono state segnalazioni isolate di necrosi surrenalica in cani trattati che possono dare luogo a ipoadrenocorticismo. Disfunzioni renali subcliniche possono essere smascherate dal trattamento con il prodotto. Il trattamento puo' mettere in luce casi di artrite dovuti alla riduzione dei livelli endogeni di corticosteroidi. Ci sono stati pochi casi di animali morti improvvisamente durante il trattamento. Altre reazioni sfavorevoli, lievi e rare, sono state: atassia, ipersalivazione, gonfiore, tremori muscolari ed alterazioni cutanee.

Gravidanza e allattamento

Non usare in animali gravidi o in allattamento ne' in animali che si vogliano utilizzare per la riproduzione.