Wellbutrin - Fl 30cpr 150mg Rm

Dettagli:
Nome:Wellbutrin - Fl 30cpr 150mg Rm
Codice Ministeriale:037685029
Principio attivo:Bupropione Cloridrato
Codice ATC:N06AX12
Fascia:A
Prezzo:34.2
Produttore:Glaxosmithkline Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rilascio modificato
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo da luce e umidità
Scadenza:18 mesi

Denominazione

WELLBUTRIN COMPRESSE A RILASCIO MODIFICATO

Formulazioni

Wellbutrin - Fl 30cpr 150mg Rm
Wellbutrin - Fl 30cpr 300mg Rm

Categoria farmacoterapeutica

Antidepressivi.

Principi attivi

Ogni compressa contiene bupropione cloridrato 150 mg o 300 mg.

Eccipienti

Nucleo della compressa: alcool polivinilico, gliceril dibeenato. Primorivestimento della compressa: metilcellulosa, povidone K-90, macrogol 1450. Secondo rivestimento della compressa: macrogol 1450, dispersion e di copolimero di acido metacrilico etil acrilato (Eudragit L30 D- 55), silicio diossido, trietilcitrato. Inchiostro: inchiostro da stampa nero (Opacode S-1- 17823). Opacode S-1-17823 contiene fissante gomma lacca ~45% (20% esterificato), ferro ossido nero (E172) e ammonio idrossido 28%.

Indicazioni

Trattamento degli episodi di depressione maggiore.

Controindicazioni / effetti secondari

Pazienti con ipersensibilita' al bupropione o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti che assumono qualsiasi altro medicinale contenentebupropione, in quanto l'incidenza delle convulsioni e' dose dipendent e e per evitare il sovradosaggio. Pazienti affetti da patologie convulsive o con anamnesi positiva per convulsioni. Pazienti in cui sia presente un tumore del sistema nervoso centrale. Pazienti che, in qualsiasi momento durante il trattamento, interrompano bruscamente l'assunzione dell'alcool o di qualsiasi medicinale noto per essere associato al rischio di convulsioni in caso di sospensione (in particolare benzodiazepine e agenti benzodiazepino-simili). Pazienti con cirrosi epatica grave. Pazienti con diagnosi, attuale o precedente, di bulimia o anoressia nervosa. L'uso concomitante con e inibitori della monoaminoossidasi(MAO-inibitori) e' controindicato. Devono trascorrere almeno 14 giorn i tra l'interruzione dei MAO-inibitori irreversibili e l'inizio del trattamento con il prodotto. Per quanto riguarda i MAO-inibitori reversibili e' sufficiente un periodo di 24 ore.

Posologia

Le compresse devono essere deglutite intere. Le compresse non devono essere frantumate o masticate, in quanto cio' puo' portare ad un aumento del rischio di effetti avversi incluse le convulsioni. Le compresse possono essere assunte con o senza cibo. >>Uso negli adulti. La dose iniziale raccomandata e' di 150 mg, assunti una volta al giorno. Negli studi clinici non e' stata stabilita la dose ottimale. Se non si osserva un miglioramento dopo 4 settimane di trattamento con 150 mg, la dose puo' essere aumentata a 300 mg, assunti una volta al giorno. E' necessario un intervallo di almeno 24 ore tra le dosi successive. Per il bupropione, l'insorgenza dell'azione terapeutica e' stata osservata 14 giorni dopo l'inizio del trattamento. Come per tutti gli altri antidepressivi, il pieno effetto antidepressivo del medicinale puo' non essere evidente fino a dopo diverse settimane di trattamento. I pazienti affetti da depressione devono essere trattati per un periodo sufficientedi almeno 6 mesi per assicurare che siano liberi dai sintomi. L'inson nia e' un evento avverso molto comune ed e' spesso transitoria. L'insonnia puo' essere ridotta evitando di assumere la dose al momento di andare a dormire (a condizione che ci siano almeno 24 ore tra le dosi). Quando i pazienti passano dal trattamento con le compresse di bupropione a rilascio prolungato, due volte al giorno, al trattamento con il prodotto, somministrare, quando possibile, la stessa dose giornaliera totale. >>Uso in bambini ed adolescenti. L'uso non e' indicato nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni. La sicurezza e l'efficacia in pazienti di eta' inferiore ai 18 anni non sono state determinate. >>Uso nei pazienti anziani. L'efficacia negli anziani non e'stata dimostrata in modo certo. In uno studio clinico i pazienti anzi ani hanno seguito lo stesso regime posologico utilizzato negli adulti.Non si puo' escludere una maggiore sensibilita' in alcuni soggetti an ziani. >>Uso in pazienti con insufficienza epatica. Usare con cautela nei pazienti con insufficienza epatica. A causa di un aumento della variabilita' della farmacocinetica nei pazienti con insufficienza da lieve a moderata, la dose raccomandata in tali pazienti e' di 150 mg una volta al giorno. >>Uso in pazienti con insufficienza renale. La dose raccomandata in questi pazienti e' di 150 mg una volta al giorno, in quanto in tali pazienti il bupropione ed i suoi metaboliti attivi possono accumularsi in modo piu' elevato del solito. >>Sospensione della terapia. Sebbene non siano state osservate reazioni da sospensione (misurate come segnalazioni spontanee piuttosto che con scale di valutazione) negli studi clinici con il prodotto, dovrebbe essere preso in considerazione un periodo di riduzione graduale della dose. Il bupropione e'un inibitore selettivo della ricaptazione neuronale delle catecolamin e e non puo' essere escluso un effetto rebound o reazioni da sospensione.

Conservazione

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita' e dalla luce.

Avvertenze

>>Convulsioni. La dose raccomandata di compresse a rilascio modificatodi bupropione non deve essere superata, in quanto il bupropione e' as sociato ad un rischio di convulsioni dose- correlato. Esiste un aumento del rischio di convulsioni che si presentano con l'uso el medicinalein presenza di fattori di rischio predisponenti che abbassano la sogl ia delle convulsioni. Pertanto, somministrare con cautela in pazienti con una o piu' condizioni che predispongono ad un abbassamento della soglia delle convulsioni. Tutti i pazienti devono essere valutati per ifattori di rischio predisponenti, che includono somministrazione conc omitante di altri medicinali noti per abbassare la soglia delle convulsioni, abuso di alcool, anamnesi di trauma cranico, diabete trattato con ipoglicemizzanti o insulina, uso di prodotti stimolanti o anoressizzanti. Il prodotto deve essere sospeso, e non e' raccomandato, nei pazienti che presentano convulsioni durante il trattamento. >>Interazioni. A causa delle interazioni farmacocinetiche, i livelli plasmatici di bupropione o dei suoi metaboliti possono essere alterati, aumentando cosi' il rischio di comparsa di effetti indesiderati. Pertanto prestareattenzione quando il bupropione e' somministrato in concomitanza a me dicinali che ne possano indurre o inibire il metabolismo. Il bupropione inibisce il metabolismo operato dal citocromo P450 2D6. Si consigliacautela nel caso siano somministrati contemporaneamente medicinali me tabolizzati da tale enzima. >>Suicidio/pensieri suicidari o peggioramento clinico. La depressione e' associata ad un aumento del rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio. Tale rischio persiste fino a che si verifica una remissione significativa. Poiche' un miglioramento puo' non manifestarsi durante le prime settimane di trattamento, o in quelle immediatamente successive, monitorare fino a quando non compaia tale miglioramento. Il rischio di suicidio puo' aumentare nelle prime fasi del miglioramento. Il rischio di comportamento suicidarioaumenta nella fascia di eta' <25 anni dei pazienti trattati con antid epressivi. La comparsa di alcuni sintomi neuropsichiatrici puo' esserecorrelata o allo stato patologico di base o alla terapia farmacologic a. Considerare la modifica del regime terapeutico, compresa la possibile interruzione del trattamento, nei pazienti che presentino la comparsa di ideazione/comportamenti suicidari, specialmente se tali sintomi sono gravi, con inizio improvviso, o non inclusi nella sintomatologia d'esordio. >>Sintomi neuropsichiatrici compresi mania e disturbo bipolare. Sono stati riportati sintomi neuropsichiatrici. In particolare, e' stata osservata sintomatologia psicotica e maniacale, principalmentein pazienti con anamnesi positiva per malattie psichiatriche. Inoltre episodi di depressione maggiore possono costituire la premessa di un disturbo bipolare. In generale si ritiene che trattare tale episodio solo con un antidepressivo possa aumentare la probabilita' di manifestare un episodio misto/maniacale nei pazienti a rischio per disturbo bipolare. Dati clinici limitati sull'uso di bupropione in associazione con stabilizzanti dell'umore in pazienti con anamnesi di disturbi bipolari, indicano una bassa percentuale di passaggio a mania. Prima di iniziare un trattamento con un antidepressivo, determinare se i pazienti siano a rischio di disturbo bipolare. Dati nell'animale indicano un potenziale di abuso. Tuttavia, studi sulla possibilita' di abuso nell'uomo e l'ampia esperienza clinica mostrano che il bupropione ha un basso potenziale di abuso. L'esperienza clinica con il bupropione nei pazienti che ricevono terapia elettroconvulsivante (ECT) e' limitata. Esercitare cautela nei pazienti che ricevono ECT. >>Ipersensibilita'. Sospendere il prodotto se i pazienti presentano reazioni di ipersensibilita'durante il trattamento. I sintomi possono progredire o ripresentarsi a seguito della sospensione del prodotto; il trattamento sintomatico sia somministrato per un periodo di tempo adeguato (almeno una settimana). I sintomi tipicamente includono rash cutaneo, prurito, orticaria odolore toracico, ma reazioni piu' gravi possono includere angioedema, dispnea/broncospasmo, shock anafilattico, eritema multiforme o sindro me di Stevens-Johnson. Sono stati anche riportati artralgia, mialgia efebbre in associazione con rash o altri sintomi indicativi di ipersen sibilita' ritardata. Nella maggior parte dei pazienti i sintomi sono migliorati dopo la sospensione di bupropione e l'inizio del trattamentocon antistaminici e corticosteroidi, e si sono risolti nel corso del tempo. >>Malattie cardiovascolari. L'esperienza clinica nell'uso di bupropione per trattare la depressione in pazienti con malattie cardiovascolari e' limitata. Prestare attenzione se il bupropione viene impiegato in tali pazienti. Tuttavia, il bupropione e' stato generalmente ben tollerato negli studi sulla cessazione dell'abitudine al fumo nei pazienti con malattia cardiovascolare ischemica. Il bupropione ha mostrato di non indurre aumenti significativi della pressione arteriosa nei pazienti non depressi con ipertensione allo Stadio I. Tuttavia, nei pazienti che assumevano bupropione e' stata riportata ipertensione, che in alcuni casi e' stata grave e ha richiesto un trattamento in acuto. Cio' e' stato osservato in pazienti con e senza ipertensione pre- esistente. Misurare la pressione arteriosa basale del trattamento, con controlli successivi in particolare nei pazienti con ipertensione pre-esistente. Fare attenzione quando si sospende il trattamento con il medicinale se si osserva un aumento della pressione clinicamente significativo. L'uso concomitante di bupropione e sistemi transdermici per il rilascio di nicotina puo' aumentare la pressione arteriosa. >>Gruppi specifici di pazienti. Il bupropione e' ampiamente metabolizzato a livello del fegato nei suoi metaboliti attivi; tali metaboliti vengono ulteriormente metabolizzati. Non sono state osservate differenze statisticamente significative nella farmacocinetica di bupropione nei pazienti con cirrosi epatica da lieve a moderata in confronto a volontari sani, ma i livelli plasmatici di bupropione hanno mostrato una variabilita' piu' ampia tra i singoli pazienti. Usare con cautela nei pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata. Monitorare i pazienti con insufficienza epatica per la comparsa di possibili effetti indesideratiche potrebbero indicare livelli elevati del farmaco o dei metaboliti. Il bupropione e' escreto principalmente nelle urine, sottoforma dei s uoi metaboliti. Pertanto, nei pazienti con alterata funzionalita' renale, bupropione ed i suoi metaboliti attivi possono accumularsi in modopiu' esteso dell'usuale. Monitorare i pazienti per la comparsa di pos sibili effetti indesiderati che potrebbero indicare livelli elevati del farmaco o dei metaboliti.

Interazioni

Poiche' gli inibitori delle monoamino-ossidasi A e B aumentano anche la via catecolaminergica, con un meccanismo differente dal bupropione, l'uso concomitante di del prodotto ed inibitori delle monoaminoossidasi (MAO-inibitori) e' controindicato in quanto esiste un aumento della possibilita' di reazioni avverse a seguito della loro co-somministrazione. Devono trascorrere almeno 14 giorni tra l'interruzione dei MAO-inibitori irreversibili e l'inizio del trattamento con il prodotto. Per quanto riguarda i MAO-inibitori reversibili e' sufficiente un periodo di 24 ore. >>Effetti del bupropione su altri medicinali. Sebbene non metabolizzati dall'isoenzima CYP2D6, il bupropione ed il suo metabolitaprincipale idrossibupropione, inibiscono la via del CYP2D6. La co-som ministrazione di bupropione e desipramina a volontari sani noti per essere forti metabolizzatori dell'isoenzima CYP2D6 ha fatto registrare un grande aumento (2-5 volte) della Cmax e della AUC della desipramina.L'inibizione del CYP2D6 si e' mantenuta per almeno 7 giorni dall'ulti ma dose di bupropione. La terapia concomitante con medicinali con ridotto indice terapeutico, che sono metabolizzati in modo predominante dal CYP2D6, deve essere iniziata alle dosi piu' basse dell'intervallo posologico del medicinale concomitante. Tali medicinali includono alcuniantidepressivi (per esempio desipramina, imipramina), antipsicotici ( per esempio risperidone, tioridazina), beta-bloccanti (per esempio metoprololo), inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) ed antiaritmici Tipo 1C (per esempio propafenone, flecainide). Se il prodotto viene aggiunto al regime terapeutico di pazienti che assumono gia' tali medicinali, deve essere presa in considerazione la necessita' di diminuire la dose del medicinale originale. In tali casi l'atteso beneficio del trattamento con il medicinale deve essere attentamente confrontato con i potenziali rischi. Sebbene citalopram (un SSRI) non sia primariamente metabolizzato dal CYP2D6, in uno studio, il bupropione ha aumentato la Cmax e l'AUC di citalopram del 30% e del 40%, rispettivamente. >>Effetti di altri medicinali sul bupropione. Il bupropione e' metabolizzato primariamente nel suo principale metabolita attivo, idrossibupropione, dal citocromo P450 CYP2B6. La somministrazioneconcomitante di medicinali che possono influenzare il metabolismo del bupropione indotto dall'isoenzima CYP2B6 (per esempio substrati del C YP2B6: ciclofosfamide, ifosfamide e inibitori del CYP2B6: orfenadrina,ticlodipina, clopidogrel) puo' determinare un aumento dei livelli pla smatici di bupropione ed una riduzione dei livelli del metabolita attivo idrossibupropione. Le conseguenze cliniche dell'inibizione del metabolismo del bupropione indotto dall'enzima CYP2B6 e le conseguenti modifiche del rapporto bupropioneidrossibupropione non sono attualmente note. Poiche' il bupropione e' metabolizzato in maniera preponderante, si consiglia cautela quando il bupropione e' cosomministrato con medicinali noti per indurre il metabolismo (per esempio carbamazepina, fenitoina, ritonavir, efavirenz) o inibire il metabolismo (per esempio valproato), in quanto questi possono influenzarne efficacia clinica e tollerabilita'. In una serie di studi in volontari sani, ritonavir (100 mg due volte al giorno o 600 mg due volte al giorno) o ritonavir piu' lopinavir 400 mg due volte al giorno hanno ridotto l'esposizione di bupropione e dei suoi principali metaboliti in modo dose dipendente dal 20% all'80% circa. In modo analogo, efavirenz 600 mg una volta al giorno per due settimane ha ridotto l'esposizione al bupropione di circa il55% in volontari sani. Le conseguenze cliniche di una esposizione rid otta non sono chiare, ma possono includere una diminuita efficacia neltrattamento della depressione maggiore. I pazienti che ricevono uno d i questi farmaci associato a bupropione possono necessitare di dosi incrementate di bupropione, ma la dose massima raccomandata per bupropione non deve essere superata. >>Altre informazioni sulle interazioni. La somministrazione del medicinale a pazienti che ricevono in concomitanza o levodopa o amantadina deve avvenire con cautela. Dati clinici limitati indicano una piu' elevata incidenza di effetti indesiderati (per esempio nausea, vomito ed eventi neuropsichiatrici) nei pazienti trattati con bupropione in concomitanza con levodopa o amantadina. Sebbene i dati clinici non evidenzino un'interazione farmacocinetica tra bupropione ed alcool, vi sono state rare segnalazioni di eventi avversi neuropsichiatrici o di ridotta tolleranza all'alcool in pazienti che hanno assunto alcool durante il trattamento con bupropione. Il consumo di alcool durante il trattamento con il prodotto deve essere ridotto alminimo o evitato. Non esistono studi di farmacocinetica con bupropion e e benzodiazepine in co-somministrazione. Considerando le vie metaboliche in vitro, non vi sono basi per giustificare tale interazione. In seguito a co- somministrazione di bupropione con diazepam in volontarisani, vi e' stata meno sedazione rispetto alla sola somministrazione di diazepam. Non vi e' stata una valutazione sistematica dell'associazione di bupropione con antidepressivi (a parte desipramina e citalopram), benzodiazepine (a parte diazepam), o neurolettici. Anche l'esperienza clinica con l'Erba di San Giovanni e' limitata. L'uso concomitantedel medicina?e e sistemi transdermici per il rilascio di nicotina puo ' dare come risultato aumenti della pressione arteriosa.

Effetti indesiderati

L'elenco di seguito riportato fornisce informazioni sugli effetti indesiderati identificati dall'esperienza clinica, suddivisi per incidenzae classificazione per sistemi e organi. Gli effetti indesiderati sono ordinati in base alla frequenza usando la seguente convenzione; molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/1 00), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000); non nota (lafrequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Disturbi del sistema immunitario (l'ipersensibilita' si puo' manifestare come reazioni cutanee). Comune: reazioni di ipersensibilita' come orticaria; molto raro: reazioni di ipersensibilita' piu' gravi (comprese angioedema, dispnea/broncospasmo e shock anafilattico), artralgia, mialgia e febbre in associazione con rash ed altri sintomi indicativi di ipersensibilita' ritardata (tali sintomi possono assomigliare alla malattia da siero). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia; non comune: perdita di peso; molto raro: alterazioni del glucosio ematico. Disturbi psichiatrici. Molto comune: insonnia; comune: agitazione, ansia; non comune: depressione, confusione; molto raro:aggressivita', ostilita', irritabilita', agitazione, allucinazioni, s ogni anomali compresi incubi, depersonalizzazione, delirio, ideazione paranoica; non noto Ideazione suicidaria e comportamento suicidario (casi di ideazione suicidaria e comportamento suicidario sono stati segnalati durante la terapia con bupropione o subito dopo l'interruzione del trattamento), psicosi. Patologie del sistema nervoso. Molto comune:cefalea; comune: tremori, vertigini, alterazioni del gusto; non comun e: disturbi della concentrazione; raro: convulsioni (il tipo piu' comune di convulsioni sono le convulsioni tonico-cloniche generalizzate, un tipo di convulsioni che in alcuni casi puo' avere per risultato confusione post-ictale o riduzione della memoria); molto raro: distonia, atassia, Parkinsonismo, mancanza di coordinazione, riduzione della memoria, parestesie, sincope. Patologie dell'occhio. Comune: disturbi visivi. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: acufeni. Patologie cardiache. Non comune: tachicardia; molto raro: palpitazioni. Patologie vascolari. Comune: aumento (a volte grave) della pressione arteriosa, arrossamenti; molto raro: vasodilatazione, ipotensione posturale. Patologie gastrointestinali. Molto comune: xerostomia, disturbi gastrointestinali compresi nausea e vomito; comune: dolore addominale, stipsi. Patologie epatobiliari. Molto raro: incremento degli enzimi epatici, ittero, epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo (l'ipersensibilita' si puo' manifestare come reazioni cutanee). Comune: rash, prurito, sudorazione; molto raro: eritema multiforme, sindrome diStevens Johnson, esacerbazione della psoriasi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: contrazioni muscolari. Patologie renali e urinarie. Molto raro: pollachiuria e/o ritenzione urinaria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: febbre, dolore toracico, astenia.

Gravidanza e allattamento

La sicurezza d'impiego del medicinale durante la gravidanza non e' stata stabilita. In uno studio retrospettivo non e' stata riscontrata unamaggiore percentuale di malformazioni congenite o malformazioni cardi ovascolari tra piu' di mille casi di esposizione a bupropione nel primo trimestre di gravidanza rispetto all'uso di altri antidepressivi. Lavalutazione degli studi sperimentali nell'animale non indica effetti dannosi diretti o indiretti relativamente allo sviluppo dell'embrione o del feto, al corso della gestazione ed allo sviluppo peri-natale o post-natale. L'esposizione nell'animale e' stata simile all'esposizionesistemica raggiunta nell'uomo alla massima dose raccomandata. Non si conosce il potenziale rischio per l'uomo. La somministrazione di bupropione deve essere considerata durante la gravidanza solo se i beneficiattesi sono superiori ai rischi potenziali. Bupropione ed i suoi meta boliti sono escreti nel latte materno umano. Una decisione se astenersi dall'allattamento al seno o astenersi dalla terapia con il prodotto deve essere presa tenendo conto del beneficio dell'allattamento per ilneonato e del beneficio della terapia con il prodotto per la madre.