Xelevia - 28cpr Riv 100mg

Dettagli:
Nome:Xelevia - 28cpr Riv 100mg
Codice Ministeriale:037794144
Principio attivo:Sitagliptin Fosfato Monoidrato
Codice ATC:A10BH01
Fascia:A
Prezzo:62.34
Glutine:Senza glutine
Produttore:Neopharmed Gentili Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

XELEVIA 100 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Xelevia - 28cpr Riv 100mg

Categoria farmacoterapeutica

Ipoglicemizzanti, escluse le insuline.

Principi attivi

Sitagliptin.

Eccipienti

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina (E460); calcio idrogeno fosfato anidro (E341); croscarmellosa sodica (E468); magnesio stearato (E470b); sodio stearil fumarato. Rivestimento della compressa: poli(vinil alcol); macrogol 3350; talco (E553b); titanio diossido (E171); ossido di ferro rosso (E172); ossido di ferro giallo (E172).

Indicazioni

Per pazienti adulti con diabete mellito di tipo 2, il farmaco e' indicato per migliorare il controllo glicemico in monoterapia: in pazienti non adeguatamente controllati con dieta ed esercizio fisico da soli e per i quali la metformina non e' appropriata per controindicazioni o intolleranza; in duplice terapia orale in associazione con: metformina quando dieta ed esercizio fisico piu' metformina da sola non forniscono un controllo adeguato della glicemia; una sulfonilurea quando dieta ed esercizio fisico piu' la dose massima tollerata di una sulfonilureada sola non forniscono un controllo adeguato della glicemia e quando la metformina non e' appropriata per controindicazioni o intolleranza;un agonista del recettore gamma attivato dal proliferatore del peross isoma (PPARgamma) (per es., un tiazolidinedione) quando e' appropriatol'uso di un agonista PPARgamma e quando dieta ed esercizio fisico piu ' l'agonista PPARgamma da solo non forniscono un adeguato controllo della glicemia; in triplice terapia orale in associazione con: una sulfonilurea e metformina quando dieta ed esercizio fisico piu' la duplice terapia con questi medicinali non forniscono un controllo adeguato della glicemia; un agonista PPARgamma e metformina quando e' appropriato l'uso di un agonista PPARgamma e quando dieta ed esercizio fisico piu'la duplice terapia con questi medicinali non forniscono un controllo adeguato della glicemia. Il medicinale e' anche indicato come terapia aggiuntiva all'insulina (con o senza metformina) quando dieta ed esercizio piu' una dose stabile di insulina non forniscono un adeguato controllo della glicemia. Ed esercizio piu' una dose stabile di insulina non forniscono un adeguato controllo della glicemia.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati.

Posologia

La dose e' di 100 mg di sitagliptin una volta al giorno. Quando e' usato in associazione con metformina e/o un agonista PPARgamma, la dose di metformina e/o dell'agonista PPARgamma deve essere mantenuta e il farmaco deve essere somministrato in concomitanza. Quando Xelevia e' usato in associazione con una sulfonilurea o con insulina, puo' essere presa in considerazione una dose piu' bassa della sulfonilurea o dell'insulina per ridurre il rischio di ipoglicemia. Se viene dimenticata unadose, questa deve essere assunta appena il paziente se ne ricorda. No n si deve assumere una dose doppia nello stesso giorno. Danno renale: quando si prende in considerazione l'uso di sitagliptin in associazione con un altro medicinale anti- diabetico, devono essere controllate le modalita' di utilizzo nei pazienti con danno renale. Per i pazienti con danno renale lieve (clearance della creatinina [CrCl] >= 50 ml/min), non e' richiesto aggiustamento di dose. Per i pazienti con danno renale moderato (CrCl da >= 30 a <50 ml/min), la dose e' di 50 mg una volta al giorno. Per i pazienti con danno renale grave (CrCl <30 ml/min)o con malattia renale allo stadio terminale (ESRD) che necessitano di emodialisi o dialisi peritoneale, la dose e' di 25 mg una volta al gi orno. Il trattamento puo' essere somministrato indipendentemente dallatempistica di effettuazione della dialisi. Poiche' c'e' un aggiustame nto del dosaggio in base alla funzionalita' renale, prima di iniziare la terapia con il prodotto e successivamente in modo periodico e' raccomandata la valutazione della funzionalita' renale. Compromissione epatica: non e' necessario un aggiustamento di dose per i pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. Il prodotto non e' stato studiato in pazienti con compromissione epatica grave e si deve agire concautela. Tuttavia, poiche' sitagliptin viene eliminato principalmente per via renale, non ci si aspetta che la compromissione epatica grave influenzi la farmacocinetica di sitagliptin. Anziani: non e' necessar io alcun aggiustamento di dose in base all'eta'. Sono disponibili datidi sicurezza limitati in pazienti di eta' >= 75 anni e in questi casi si deve agire con cautela. Popolazione pediatrica: ancora non sono st ate stabilite la sicurezza e l'efficacia di sitagliptin nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a 18 anni. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: il prodotto puo' essere assunto indipendentemente dai pasti.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Il medicinale non deve essere usato in pazienti con diabete di tipo I o per il trattamento della chetoacidosi diabetica. Pancreatite acuta: l'uso degli inibitori della dipeptidil- peptidasi 4 (DPP-4) e' stato associato al rischio di sviluppare pancreatite acuta. I pazienti devonoessere informati sul sintomo caratteristico della pancreatite acuta: dolore addominale grave, persistente. La risoluzione della pancreatitee' stata osservata dopo l'interruzione della terapia con sitagliptin (con o senza trattamento di supporto), ma sono stati riportati casi molto rari di pancreatite necrotizzante o emorragica e/o decesso. Qualora si sospetti la presenza di pancreatite, la terapia con il farmaco e con altri medicinali potenzialmente sospetti deve essere interrotta; qualora sia confermata la diagnosi di pancreatite acuta, la terapia conil farmaco non deve essere ripresa. Si deve usare cautela in pazienti con una storia di pancreatite. Ipoglicemia quando usato in associazio ne con altri medicinali anti-iperglicemici: negli studi clinici del medicinale in monoterapia e come parte di terapia di associazione con medicinali non noti per causare ipoglicemia, l'incidenza di ipoglicemia riportata con sitagliptin e' stata simile all'incidenza nei pazienti che assumevano placebo. Quando sitagliptin e' stato usato in associazione con insulina o una sulfonilurea e' stata osservata ipoglicemia. Pertanto, per ridurre il rischio di ipoglicemia, puo' essere presa in considerazione una dose piu' bassa di sulfonilurea o di insulina. Danno renale: sitagliptin e' escreto per via renale. Per ottenere concentrazioni plasmatiche di sitagliptin simili a quelle che si hanno nei pazienti con funzionalita' renale normale, sono raccomandati dosaggi piu' bassi nei pazienti con danno renale moderato e grave, come pure nei pazienti con ESRD che necessitano di emodialisi o dialisi peritoneale. Quando si prende in considerazione l'uso di sitagliptin in associazione con un altro medicinale anti- diabetico, devono essere controllate le modalita' di utilizzo nei pazienti con danno renale. Reazioni di ipersensibilita': nelle segnalazioni post-marketing sono state riportate reazioni gravi di ipersensibilita' in pazienti trattati con sitagliptin. Queste reazioni includono anafilassi, angioedema e patologie esfoliative della cute inclusa la sindrome di Stevens- Johnson. L'insorgenza diqueste reazioni si e' verificata entro i primi 3 mesi dopo l'inizio d el trattamento, con alcune segnalazioni avvenute dopo la prima dose. In caso di sospetta reazione di ipersensibilita', il trattamento deve essere interrotto. Altre possibili cause dell'evento devono essere indagate e deve essere iniziato un trattamento alternativo per il diabete.

Interazioni

Effetti di altri medicinali su sitagliptin: i dati clinici descritti di seguito suggeriscono che il rischio di interazioni clinicamente significative con medicinali in somministrazione concomitante e' limitato.Studi in vitro hanno indicato che il principale enzima responsabile p er il limitato metabolismo di sitagliptin e' il CYP3A4 con un contributo del CYP2C8. In pazienti con funzionalita' renale normale, il metabolismo, incluso quello del CYP3A4, ha un ruolo limitato nella clearancedi sitagliptin. Il metabolismo potrebbe avere un ruolo piu' significa tivo per l'eliminazione di sitagliptin nel contesto di danno renale grave o di malattia renale allo stadio terminale (ESRD). Per questa ragione e' possibile che potenti inibitori del CYP3A4 (es. chetoconazolo, itraconazolo, ritonavir, claritromicina) possano alterare la farmacocinetica di sitagliptin in pazienti con danno renale grave o ESRD. Gli effetti dei potenti inibitori del CYP3A4 in un quadro di danno renale non sono stati accertati in uno studio clinico. Studi di trasporto in vitro hanno mostrato che sitagliptin e' un substrato per la p- glicoproteina e per il trasportatore anionico organico 3 (OAT3). Il trasporto di sitagliptin mediato da OAT3 e' stato inibito in vitro dal probenecid sebbene il rischio di interazioni clinicamente rilevanti venga considerato limitato. La somministrazione concomitante di OAT3 inibitori non e' stata valutata in vivo. Metformina: la somministrazione concomitante di dosaggi multipli di metformina 1.000 mg con sitagliptin 50 mg 2volte al giorno non ha alterato significativamente la farmacocinetica di sitagliptin in pazienti con diabete di tipo 2. Ciclosporina: e' st ato eseguito uno studio per valutare l'effetto della ciclosporina, un potente inibitore della p-glicoproteina, sulla farmacocinetica di sitagliptin. La somministrazione concomitante di una singola dose orale disitagliptin 100 mg e di una singola dose orale di ciclosporina 600 mg ha aumentato la AUC e la C max di sitagliptin di circa il 29 % e 68 % , rispettivamente. Queste variazioni della farmacocinetica di sitagliptin non sono state considerate clinicamente rilevanti. La clearance renale di sitagliptin non e' stata alterata in misura rilevante. Non sono attese pertanto interazioni rilevanti con altri inibitori della p- glicoproteina. >>Effetti di sitagliptin su altri medicinali. Digossina:sitagliptin ha avuto un effetto limitato sulle concentrazioni plasmat iche della digossina. Dopo la somministrazione di 0,25 mg di digossinain concomitanza con 100 mg al giorno di sitagliptin per 10 giorni, l' AUC plasmatico della digossina e' aumentato in media dell'11 %, e la Cmax plasmatica e' aumentata in media del 18%. Non sono raccomandati aggiustamenti di dose di digossina. La tossicita' per digossina deve essere tuttavia monitorata nei pazienti a rischio di tossicita' per digossina quando sitagliptin e digossina vengono somministrati in concomitanza. Dati in vitro suggeriscono che sitagliptin non inibisce e non induce gli isoenzimi del CYP450. Negli studi clinici sitagliptin non ha alterato significativamente la farmacocinetica di metformina, gliburide, simvastatina, rosiglitazone, warfarin, o contraccettivi orali, fornendo evidenza in vivo di una bassa propensione a causare interazioni con i substrati di CYP3A4, CYP2C8, CYP2C9, e con il trasportatore di cationi organici (OCT). Sitagliptin puo' essere un debole inibitore dellap- glicoproteina in vivo .

Effetti indesiderati

Sono state segnalate reazioni avverse gravi comprese la pancreatite e le reazioni di ipersensibilita'. E' stata segnalata ipoglicemia in associazione con sulfonilurea e insulina. Le reazioni avverse sono elencate di seguito secondo la classificazione per sistemi e organi e frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) e non nota. Frequenza delle reazioni avverse identificate dagli studi clinici controllati con placebo di sitagliptin in monoterapia e dall'esperienza post-marketing. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni di ipersensibilita' incluse le risposte anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiro. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: malattia polmonare interstiziale. Patologie gastrointestinali. Non comune: stipsi; non nota: vomito, pancreatite acuta, pancreatite emorragica e necrotizzante fatale e non-fatale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: angioedema, eruzione cutanea, orticaria, vasculite cutanea, patologie cutanee esfoliative inclusa la sindrome di Stevens-Johnson, pemfigoide bolloso. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: artralgia, mialgia, dolore dorsale, artropatia. Patologie renali e urinarie. Non nota: funzionalita' renale compromessa, insufficienza renale acuta. In aggiunta alle esperienze avverse correlate al farmaco sopra descritte, le esperienze avverse segnalate indipendentemente dalla relazione causale con il medicinale e che si sono verificate in almeno il 5 % dei casi e piu' comunemente nei pazienti trattati con sitagliptin hanno compreso infezione del tratto respiratorio superiore e rinofaringite. Ulteriori esperienze avverse segnalate indipendentemente dalla relazione causale con il medicinale che si sono verificate piu' comunemente in pazienti trattati con sitagliptin (che non hanno raggiunto il livello del 5 %, ma che si sono verificate con un'incidenza di > 0,5 % piu' alta con sitagliptin rispetto a quella del gruppo di controllo) hanno compreso osteoartrite e dolore alle estremita'. Alcune reazioni avverse sono state osservate piu' frequentemente negli studi sull'uso associato di sitagliptin con altri medicinali anti-diabetici rispetto agli studi di sitagliptin in monoterapia. Queste hanno compreso ipoglicemia (frequenza molto comune con l'associazione di sulfonilurea e metformina), influenza (comune con insulina (con o senza metformina)), nausea e vomito (comune con metformina), flatulenza (comune con metforminao pioglitazone), stipsi (comune con l'associazione di sulfonilurea e metformina), edema periferico (comune con pioglitazone o con l'associazione di pioglitazone e metformina) sonnolenza e diarrea (non comune con metformina) e secchezza della bocca (non comune con insulina (con osenza metformina)). La segnalazione delle reazioni avverse sospette c he si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Non vi sono dati adeguati sull'uso di sitagliptin in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttivaad alte dosi. Il rischio potenziale per l'uomo non e' noto. A causa d ella mancanza di dati sull'uomo, il farmaco non deve essere usato durante la gravidanza. Non e' noto se sitagliptin venga escreto nel latte umano. Studi sull'animale hanno mostrato l'escrezione di sitagliptin nel latte materno. Il medicinale non deve essere usato durante l'allattamento. Dati sugli animali non suggeriscono un effetto del trattamentocon sitagliptin sulla fertilita' maschile e femminile. Mancano dati s ull'uomo.