Zeldox - 56cps 80mg

Dettagli:
Nome:Zeldox - 56cps 80mg
Codice Ministeriale:034935650
Principio attivo:Ziprasidone Cloridrato
Codice ATC:N05AE04
Fascia:C
Prezzo:246.4
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Pfizer Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Capsule rigide
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:48 mesi

Denominazione

ZELDOX

Formulazioni

Zeldox - 56cps 20mg
Zeldox - 56cps 40mg
Zeldox - 56cps 60mg
Zeldox - 56cps 80mg

Categoria farmacoterapeutica

Antipsicotici.

Principi attivi

Ziprasidone.

Eccipienti

Parte interna: lattosio monoidrato; amido di mais pregelatinizzato; magnesio stearato. Opercoli: gelatina, titanio diossido (E171); sodio laurilsolfato (sodio dodecilsolfato); indaco carminio (E132) (solo nellecapsule da 20 mg, 40 mg, 80 mg). Inchiostro: shellac; alcol etilico a nidro; alcol isopropilico; alcol n-butilico; glicole propilenico; acqua depurata; ammonio idrossido; potassio idrossido; ossido di ferro nero (E172).

Indicazioni

Trattamento della schizofrenia negli adulti; trattamento di episodi maniacali o misti di gravita' moderata associati al disturbo bipolare negli adulti e nei bambini ed adolescenti di eta' compresa tra 10 e 17 anni (l'efficacia nella prevenzione di episodi di disturbo bipolare none' stata stabilita).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' accertata a ziprasidone o ad uno qualsiasi degli eccipienti; prolungamento accertato dell'intervallo QT; sindrome congenitadel QT lungo; recente infarto acuto del miocardio; scompenso cardiaco ; aritmie trattate con medicinali antiaritmici di classe IA e III; trattamento concomitante con farmaci che prolungano l'intervallo QT, comeantiaritmici di Classe IA e III, arsenico triossido, alofantrina, lev ometadil acetato, mesoridazina, tioridazina, pimozide, sparfloxacina, gatifloxacina, moxifloxacina, dolasetron mesilato, meflochina, sertindolo o cisapride.

Posologia

Adulti: la dose raccomandata nel trattamento acuto della schizofrenia e della mania bipolare e' di 40 mg due volte al giorno da assumere conil cibo. La dose giornaliera potra' essere successivamente modificata in base alle condizioni cliniche del paziente, fino ad un massimo di 80 mg due volte al giorno. Se indicato, la dose massima raccomandata potra' essere raggiunta gia' al terzo giorno di trattamento. E' particolarmente importante non superare la dose massima in quanto il profilo di sicurezza con dosi superiori a 160 mg/die non e' stato confermato eziprasidone e' associato ad un prolungamento dell'intervallo QT corre lato alla dose. Nella terapia di mantenimento della schizofrenia, i pazienti devono essere trattati con la dose minima efficace di ziprasidone; in molti casi, puo' essere sufficiente una dose da 20 mg due volteal giorno. Anziani: una dose iniziale piu' bassa non e' di solito ind icata, ma deve essere considerata per quei pazienti di eta' >= 65 anniquando necessario in base ai dati clinici. Uso in pazienti con compro missione renale: non e' richiesto un aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale. Uso in pazienti con compromissione epatica: nei pazienti con insufficienza epatica devono essere presi in considerazione dosi piu' basse. >>Bambini ed adolescenti. Mania Bipolare: la dose raccomandata nel trattamento degli episodi acuti della maniabipolare in pazienti pediatrici (eta' 10-17 anni) e' una singola dose da 20 mg il primo giorno di trattamento, da assumere ai pasti. Zipras idone deve essere successivamente somministrato ai pasti in due dosi giornaliere separate e la dose deve essere titolata nell'arco di 1-2 settimane ad un regime posologico target di 120-160 mg/die nei pazienti con peso corporeo >=45 kg oppure ad un regime posologico target di 60-80 mg/die per i pazienti con peso corporeo <45 kg. Le dosi successive devono essere aggiustate in base alle condizioni cliniche del singolo paziente nell'ambito di un regime posologico di 80-160 mg/die per i pazienti con peso corporeo >=45 kg, o di un regime posologico di 40-80 mg/die per i pazienti di peso <45 kg. Nell'ambito degli studi clinici e' stato consentito l'impiego di dosi asimmetriche, con dosi al mattinoinferiori di 20 mg o 40 mg rispetto alle dosi serali. E' di estrema i mportanza non superare la massima dose calcolata sulla base del peso corporeo perche' il profilo di sicurezza con dosi superiori alla massima dose raccomandata (160 mg/die per i bambini con peso corporeo >=45 kg and 80 mg/die per i bambini di peso <45 kg) non e' stato confermato e ziprasidone e' associato ad un prolungamento dell'intervallo QT correlato alla dose. Schizofrenia: la sicurezza e l'efficacia di ziprasidone in pazienti pediatrici affetti da schizofrenia non sono state stabilite.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 30 gradi C.

Avvertenze

Si deve effettuare l'anamnesi, inclusa la valutazione della storia familiare, ed un esame obiettivo al fine di identificare i pazienti per iquali il trattamento con ziprasidone non e' raccomandato. Intervallo QT: ziprasidone causa un prolungamento lieve-moderato dell'intervallo QT correlato alla dose. Ziprasidone non deve essere somministrato insieme ai medicinali che notoriamente causano un prolungamento dell'intervallo QT. Si consiglia cautela in pazienti con bradicardia significativa. Gli squilibri elettrolitici, come ipopotassiemia e ipomagnesiemia,aumentano il rischio di aritmie maligne e devono quindi essere corret ti prima di avviare il trattamento con ziprasidone. Prima di iniziare il trattamento in pazienti con malattie cardiache stabili si raccomanda di effettuare un controllo ECG. Se si verificano sintomi cardiaci come palpitazioni, vertigini, sincope o convulsioni, si deve prendere inconsiderazione la possibilita' di un'aritmia cardiaca maligna e deve essere effettuata una valutazione cardiaca, incluso un ECG. Se l'intervallo QTc e' > 500 msec, allora si raccomanda di interrompere il trattamento. Nella fase di commercializzazione del prodotto sono stati segnalati rari episodi di torsione di punta in pazienti con molteplici fattori di rischio confondenti che assumevano ziprasidone. Pazienti Pediatrici e Adolescenti: la sicurezza e l'efficacia di ziprasidone nel trattamento della schizofrenia non sono state valutate nei pazienti pediatrici e negli adolescenti. Sindrome Maligna da Neurolettici (SMN): la Sindrome Maligna da Neurolettici e' una sindrome rara ma potenzialmente fatale che e' stata segnalata in associazione ai medicinali antipsicotici, incluso ziprasidone. Il trattamento della Sindrome Maligna da Neurolettici deve includere la sospensione immediata di tutti i medicinali antipsicotici. Discinesia Tardiva: esiste la possibilita' che dopoun trattamento a lungo termine con ziprasidone si possano manifestare discinesia tardiva ed altre sindromi extrapiramidali ad insorgenza ta rdiva. E' noto che i pazienti con disturbo bipolare sono particolarmente vulnerabili a questa categoria di sintomi. Cio' si verifica piu' frequentemente quando la durata del trattamento e l'eta' aumentano. Se compaiono segni e sintomi di discinesia tardiva, si dovra' prendere in considerazione una riduzione della dose o la sospensione del trattamento con ziprasidone. Convulsioni: si raccomanda cautela nel trattamentodei pazienti con anamnesi di convulsioni. Compromissione della funzio nalita' epatica: l'esperienza sui pazienti con grave insufficienza epatica e' limitata e pertanto ziprasidone deve essere impiegato con cautela in questa popolazione di pazienti. Le capsule contengono lattosio.Aumento del rischio di eventi avversi cerebrovascolari in pazienti af fetti da demenza: negli studi clinici randomizzati controllati verso placebo in pazienti affetti da demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici e' stato osservato un aumento di circa tre volte del rischiodi eventi avversi cerebrovascolari. Il meccanismo di questo aumento d i rischio non e' noto. Un aumento di rischio non puo' essere escluso per altri farmaci antipsicotici o per altre popolazioni di pazienti. Ilmedicinale deve essere usato con cautela in pazienti che presentano f attori di rischio per l'ictus. Aumento della mortalita' in pazienti anziani affetti da demenza: i dati ottenuti da due grandi studi osservazionali hanno evidenziato un piccolo aumento del rischio di decesso negli anziani affetti da demenza in trattamento con antipsicotici rispetto a pazienti non trattati. Non vi sono dati sufficienti per dare una stima esatta della grandezza precisa di tale rischio e la causa dell'aumento del rischio non e' nota. Il farmaco non e' autorizzato per il trattamento dei pazienti anziani con disturbi del comportamento correlati a demenza. Tromboembolismo venoso: con l'uso di farmaci antipsicotici sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV). Prima e durante il trattamento con ziprasidone devono essere identificati tuttii possibili fattori di rischio di TEV e devono essere adottate misure di prevenzione poiche' i pazienti trattati con antipsicotici spesso s viluppano fattori di rischio di tromboembolismo venoso. Priapismo: casi di priapismo sono stati segnalati con l'uso di antipsicotici, incluso ziprasidone. Cosi' come con altri medicinali psicotropi, questo evento avverso non sembra dipendere dalla dose e non e' correlato alla durata del trattamento. Iperprolattinemia: ziprasidone puo' aumentare i livelli di prolattina. Sono stati segnalati disturbi come galattorrea, amenorrea, ginecomastia e impotenza, in seguito all'uso di sostanze che aumentano la prolattina. L'iperprolattinemia prolungata se associataa ipogonadismo puo' portare alla riduzione della densita' ossea.

Interazioni

Non sono stati condotti studi di interazione farmacocinetica e farmacodinamica tra ziprasidone ed altri medicinali che prolungano l'intervallo QT. Non puo' essere escluso un effetto additivo di ziprasidone e questi medicinali; pertanto, ziprasidone non deve essere somministrato in associazione ai medicinali che prolungano l'intervallo QT, quali antiaritmici di Classe IA e III, arsenico triossido, alofantrina, levometadil acetato, mesoridazina, tioridazina, pimozide, sparfloxacina, gatifloxacina, moxifloxacina, dolasetron mesilato, meflochina, sertindolo o cisapride. Non sono stati condotti studi di interazione nei pazientipediatrici trattati con ziprasidone ed altri medicinali. Medicinali c he agiscono sul SNC/Alcol: a causa degli effetti primari di ziprasidone, si deve fare attenzione quando il farmaco viene assunto insieme ad altri medicinali ad azione centrale ed agli alcolici. Effetti di ziprasidone su altri medicinali: uno studio in vivo con destrometorfano nonha evidenziato una marcata inibizione del CYP2D6 in corrispondenza di concentrazioni plasmatiche inferiori del 50% a quelle ottenute con la somministrazione di ziprasidone 40 mg due volte al giorno. I dati in vitro indicano che ziprasidone puo' essere un moderato inibitore del CYP2D6 e del CYP3A4. Tuttavia e' improbabile che ziprasidone possa modificare in misura clinicamente rilevante la farmacocinetica dei medicinali metabolizzati da queste isoforme del citocromo P450. Contraccettivi orali: la somministrazione di ziprasidone non ha comportato alterazioni significative della farmacocinetica dei componenti degli estrogeni(etinilestradiolo, un substrato del CYP3A4) o del progesterone. Litio : la somministrazione concomitante di ziprasidone e litio non ha causato alterazioni della farmacocinetica del litio. Poiche' lo ziprasidoneed il litio sono associati ad alterazioni della conduzione cardiaca, la combinazione dei due medicinali puo' costituire un rischio di interazioni farmacodinamiche, incluse le aritmie, tuttavia, studi clinici controllati non hanno dimostrato un aumento del rischio clinico in seguito alla combinazione di ziprasidone e litio, rispetto all'uso del litio da solo. I dati sulla somministrazione concomitante di ziprasidone e lo stabilizzatore dell'umore carbamazepina sono limitati. L'interazione farmacocinetica tra ziprasidone e valproato e' improbabile, a causa della mancanza di vie metaboliche comuni tra i due medicinali. In uno studio, la somministrazione concomitante nei pazienti di ziprasidonee valproato, ha mostrato che la concentrazione media di valproato era compresa nell'intervallo terapeutico, rispetto al valproato somminist rato con placebo. Effetti di altri medicinali su ziprasidone: il ketoconazolo (400 mg/die), inibitore del CYP3A4, ha aumentato le concentrazioni sieriche di ziprasidone in misura < 40%. Le concentrazioni sieriche di S-metil-diidroziprasidone e ziprasidone sulfossido, in corrispondenza del T max previsto di ziprasidone, sono aumentate rispettivamente del 55% e dell'8%. Non e' stato osservato un ulteriore prolungamentodell'intervallo QTc. E' improbabile che le alterazioni farmacocinetic he dovute alla somministrazione concomitante di inibitori potenti del CYP3A4 possano avere un'importanza clinica e pertanto non e' necessario un aggiustamento della dose. I dati in vitro indicano che ziprasidone e' un substrato della glicoproteina-P (P-gp). La rilevanza in vivo non e' nota, tuttavia la somministrazione concomitante con inibitori noti della P-gp come verapamil, antibiotici macrolidi, chinidina, itraconazolo e ritonavir, puo' causare l'aumento delle concentrazioni plasmatiche di ziprasidone. La somministrazione concomitante con induttori della P-gp come rifampicina e l'Erba di San Giovanni (iperico), puo' causare la diminuzione delle concentrazioni di ziprasidone. Cio' deve essere tenuto in considerazione in caso di somministrazione concomitante. La terapia con carbamazepina (200 mg b.i.d. per 21 giorni) ha causato una riduzione di circa il 35% nell'esposizione a ziprasidone. Antiacidi: la somministrazione di dosi multiple di antiacidi contenenti alluminio e magnesio o di cimetidina non ha alterato in maniera clinicamente significativa la farmacocinetica di ziprasidone a stomaco pieno. Medicinali Serotoninergici: in casi isolati sono stati segnalati casi disindrome serotoninergica associati dal punto di vista temporale all'u so terapeutico di ziprasidone in combinazione con medicinali serotoninergici come gli SSRI. La sindrome serotoninergica puo' essere caratterizzata da insieme di segni e sintomi quali: confusione, agitazione, febbre, sudorazione, atassia, iperreflessia, mioclono e diarrea. Legame proteico: ziprasidone si lega ampiamente alle proteine plasmatiche. Illegame di ziprasidone alle proteine plasmatiche in vitro non e' risul tato alterato da warfarin o propranololo, due farmaci altamente legatialle proteine, ne' ziprasidone ha alterato il legame di questi farmac i nel plasma umano. Pertanto, la potenziale interazione di spiazzamento tra farmaci con ziprasidone e' improbabile.

Effetti indesiderati

Negli studi clinici sulla mania bipolare le reazioni avverse piu' comuni sono state sedazione, acatisia, disturbi extrapiramidali e capogiri. Di seguito sono riportati gli eventi avversi che si sono verificati negli studi a breve termine sulla schizofrenia (4-6 settimane) condotti con dose fissa e negli studi a breve termine sulla mania bipolare (3settimane) condotti con dose flessibile e per i quali e' stata stabil ita una correlazione probabile o possibile con ziprasidone e che si sono verificati con un'incidenza superiore al placebo. Ulteriori effettiindesiderati riportati nella fase di commercializzazione del prodotto sono riportati in corsivo nella lista seguente come frequenza "non no ta". Tutte le reazioni avverse sono classificate per classe e frequenza: molto comune (>= 1/10); comune (>=1/100 < 1/10); non comune (>=1/1000 < 1/100); raro (>= 1/10000 < 1/1000); molto raro (< 1/10000) e non nota (frequenza non valutabile dai dati disponibili). Le reazioni avverse elencate di seguito possono anche essere associate alla malattia di base e/o all'impiego di farmaci concomitanti. Infezioni e infestazioni. Raro: rinite. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: aumento dell'appetito; raro: ipocalcemia. Disturbi psichiatrici. Comune: irrequietezza; non comune: agitazione, ansia, senso di soffocamento, incubi; raro: attacchi di panico, sintomi depressivi, bradifrenia, appiattimento dell'affettivita', anorgasmia; non nota: insonnia; mania/ipomania. Patologie del sistema nervoso. Comune: distonia, acatisia, disturbi extrapiramidali, parkinsonismo (inclusi rigidita' a ruotadentata, bradicinesia, ipocinesia), tremori, capogiri, sedazione, son nolenza, cefalea; non comune: convulsioni tonico-cloniche generalizzate, discinesia tardiva, discinesia, scialorrea, atassia, disartria, crisi oculogire, disturbi dell'attenzione, ipersonnia, ipoestesia, parestesia, letargia; raro: torcicollo, paresi, acinesia, ipertonia, sindrome delle gambe senza riposo; non nota: sindrome maligna da neurolettici; sindrome serotoninergica; paralisi facciale. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: linfopenia, aumento della conta degli eosinofili. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni, tachicardia; raro: prolungamento dell'intervallo QT corretto rilevato all'elettrocardiogramma; non nota: torsione di punta. Patologie dell'occhio. Comune: offuscamento della vista; non comune: fotofobia; raro: ambliopia, disturbi della vista, prurito agli occhi, secchezza oculare. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini, tinnito; raro: dolore alle orecchie. Patologie vascolari. Non comune: crisi ipertensive, ipertensione, ipotensione ortostatica, ipotensione; raro: ipertensione sistolica, ipertensione diastolica, pressione arteriosa instabile; non nota: sincope, tromboembolismo venoso. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, mal di gola; raro: singhiozzo. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, stipsi, dispepsia,secchezza delle fauci, ipersecrezione salivare; non comune: diarrea, disfagia, gastrite, disturbi gastrointestinali, edema della lingua, lingua spessa, flatulenza; raro: reflusso gastroesofageo, feci molli. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: orticaria, eruzione, eruzione maculo-papulare, acne; raro: psoriasi, dermatite allergica, alopecia, edema del viso, eritema, eruzione papulare, irritazione cutanea; non nota: ipersensibilita', angioedema. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: rigidita' muscoloscheletrica; non comune: disturbi muscoloscheletrici, crampi muscolari, dolore delle estremita', rigidita' delle articolazioni; raro: trisma. Patologie renali e urinarie. Raro: incontinenza urinaria, disuria; non nota: enuresi. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: disfunzione erettile, aumento dell'erezione, galattorrea, ginecomastia; non nota: priapismo. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni anafilattiche. Patologie epatobiliari. Non comune: aumento degli enzimi epatici; raro: alterazione dei test di funzionalita' epatica. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede disomministrazione. Comune: astenia, stanchezza; non comune: disturbi a l torace, andatura alterata, dolore, sete; raro: piressia, sensazione di caldo. Esami diagnostici. Raro: aumento della latticodeidrogenasi nel sangue. Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali. Non nota:sindrome da astinenza neonatale. Negli studi clinici a breve termine e a lungo termine con ziprasidone sulla schizofrenia e la mania bipolare, l'incidenza dei casi di convulsioni tonico-cloniche e di ipotensione e' stata non comune e questi eventi si sono verificati in meno dell'1% dei pazienti trattati con ziprasidone. Ziprasidone causa un prolungamento lieve- moderato e dose-correlato dell'intervallo QT. Negli studi clinici sulla schizofrenia e' stato osservato un incremento di 30-60 msec nel 12,3% dei tracciati ECG dei pazienti trattati con ziprasidone e nel 7,5% dei tracciati ECG dei pazienti in trattamento con placebo. Un prolungamento >60 msec e' stato osservato nell'1,6% e nell'1,2% dei tracciati dei pazienti trattati rispettivamente con ziprasidone e placebo. L'incidenza del prolungamento dell'intervallo QTc al di sopradi 500 msec e' stato rilevato in 3 pazienti su un totale di 3266 pazi enti trattati con ziprasidone ed in 1 paziente su un totale di 538 pazienti in trattamento con placebo. Dati sovrapponibili sono stati osservati negli studi clinici sulla mania bipolare. Nel corso degli studi clinici sulla schizofrenia sulla terapia di mantenimento a lungo termine, i livelli di prolattina nei pazienti in trattamento con ziprasidonesono talvolta aumentati, ma nella maggior parte dei casi si sono norm alizzati senza interrompere il trattamento. Inoltre, le possibili manifestazioni cliniche si sono verificate solo raramente. Bambini e adolescenti affetti da Mania Bipolare: ziprasidone per via orale e' stato somministrato nell'ambito degli studi clinici a 267 pazienti pediatriciaffetti da disturbo bipolare. In uno studio controllato verso placebo , le reazioni avverse piu' frequenti (segnalate con una frequenza >10%) sono state sedazione, sonnolenza, cefalea, astenia, nausea e capogiri. La frequenza, tipologia e gravita' delle reazioni avverse in questisoggetti e' stata generalmente simile a quella osservata nei soggetti adulti con disturbo bipolare in trattamento con ziprasidone. Negli st udi clinici sul disturbo bipolare condotti in pazienti pediatrici, ziprasidone e' stato associato ad un prolungamento dell'intervallo QT lieve-moderato, correlato alla dose, simile a quello osservato nella popolazione adulta. Convulsioni tonico-cloniche e ipotensione non sono state riportate negli studi clinici sui pazienti pediatrici con disturbo bipolare trattati con placebo.

Gravidanza e allattamento

Gli studi sulla tossicita' riproduttiva hanno evidenziato effetti avversi a carico del processo riproduttivo ai dosaggi associati a tossicita' materna e/o sedazione. Non sono stati riscontrati segni di teratogenicita'. Non sono stati effettuati studi sulle donne in gravidanza. Pertanto, si deve consigliare alle donne in eta' fertile in trattamento con ziprasidone di fare uso di un adeguato metodo di contraccezione. Poiche' l'esperienza clinica e' limitata, si raccomanda di non somministrare ziprasidone durante la gravidanza a meno che i benefici previstiper la madre giustifichino i potenziali rischi per il feto. I neonati esposti agli antipsicotici (incluso ziprasidone) durante il terzo tri mestre di gravidanza sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali e/o di astinenza che possono variare per gravita' e durata dopo la nascita. Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stress respiratorio o disturbi dell'assunzione di cibo. Pertanto i neonati dovrebbero essere attentamente monitorati. Il farmaco non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario. In caso di interruzione del trattamento durante la gravidanza, la sospensione del medicinale non deve essere improvvisa. Non e' noto se ziprasidone venga escreto nel latte materno. Pertanto, le pazienti in trattamento con ziprasidone non dovranno allattare. Se il trattamento e' necessario, l'allattamento deve essere sospeso.